A Tessera i primi due aerei di Sukhoi-Finmeccanica per l’Europa

30 Maggio 2016da admin

Dalla compagnia irlandese Cityjet maxi ordine di 31 velivoli, valore un miliardo.

Ma c’è il rebus della quota italiana nell’alleanza con i russi: dal 51% verso il 10?

di Gainni Favarato

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TESSERA. Il sipario si è aperto martedì 24 nell’enorme hangar delle ex Officine Aeronavali, confinante con l’aeroporto di Tessera, per mostrare i primi due SSJ100 di Superjet International ordinati da una compagnia aerea europea.

Uno dei due aerei, già pronto al volo, porterà l’8 giugno prossimo la nazionale irlandese ai campionati europei di calcio che si terranno in Francia.

Per Superjet si tratta di una commessa di 31 velivoli (di cui 16 in opzione) da 1 miliardo di euro, che si aggiunge a quella della messicana Interjet – alla quale deve ancora consegnare 21 velivoli – e che comprende le rifiniture personalizzate degli interni degli aerei costruiti in Russia realizzate a Tessera, l’addestramento dei piloti nei due simulatori, l’assistenza ai clienti e il customer care.

Snobbata da Alitalia che nel 2010 ha preferito acquistare 20 aerei con le stesse prestazioni costruiti dalla brasiliana Embraer, Superjet International si prende così la sua rivincita.
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Nata nel 2007 da una partnership al 51% di Finmeccanica e al 49% dalla russa Sukhoi-Scac, Superjet spicca il volo con questa commessa di Cityjet, compagnia low cost irlandese che fa scalo nelle capitali europee in collaborazione anche con Airfrance e Sas.

Alla presentazione dei primi due SSJ100 per Cityjet, martedì a Tessera c’era nientemeno che il ministro dell’industria della Federazione Russa Denis Manturov, a comprova dell’importanza che Putin ripone in questo jet – interamente costruito in una mega fabbrica della Siberia da un’azienda di stato come la Sukhoi, alleata, non a caso con un’azienda di stato italiana come Finmeccanica – per penetrare nel difficile mercato europeo.

Non c’era nessun ministro, invece, a rappresentare l’Italia, non c’era neanche un sottosegretario e nemmeno due patiti delle cerimonie pubbliche come il governatore Luca Zaia e il sindaco Luigi Brugnaro.

Tutti assenti per il fatto che Finmeccanica ha preferito non invitare nessuna autorità locale, solo Sukhoi si è presa la licenza di invitare la stampa locale.

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Qualcuno ha parlato di “censura”, altri – come i sindacati e 220 dipendenti di Superjet che lunedì hanno manifestato davanti alla sede di Tessera – denunciano un “silenzio assordante” di Finmeccanica che da mesi non chiarisce le sue intenzioni sulla ventilata riduzione della quota azionaria di Finmeccanica – che già a portato dal 25 al 5,5% la sua partecipazione nella holding Scac che controlla Sukhoi – in Superjet International dal 51 al 10%.

Ciò permetterebbe a Finmeccanica di recuperare un parte cospicua dei 400-550 milioni che ha investito in Superjet International, mantenendo la sua presenza nella società alleata con i russi, anche se con un profilo molto più basso e possibilmente – così sperano i lavoratori – con la garanzia del mantenimento dei posti di lavoro a Tessera.
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L’amministratore delegato di Superjet International spa, Nazario Cauceglia, ha cantato vittoria per la nuova mega-commessa, ma ha rinviato all’azionista il compito di pronunciarsi sul futuro della partnership di Finmeccanica con la Sukhoi. «La nostra è una società internazionale, anzi globale – ha detto Cauceglia – e in quanto tale intenzionata a continuare la sua penetrazione nei promettenti mercati europeo e americano, convinti come siamo che questo aereo da 100 posti dalle prestazioni innovative e competitive ha tutti i numeri per conquistare nuove mete».

Fonte:nuovavenezia.gelocal.it/

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