Alitalia, il pareggio si allontana

In 3 mesi la perdita sale a 157 milioni
raddoppia la liquidità. Del Torchio:
«A giugno nuovo piano industriale»

Alitalia archivia il primo trimestre con una perdita in aumento a 157 milioni di euro e una liquidità disponibile di 159 milioni di euro. E con questi numeri, ereditati dalla precedente gestione, che inizia la stagione di Gabriele del Torchio, che oggi ha presentato i risultati del trimestre al suo primo cda dopo quello che l’ha nominato e ha annunciato che è in corso l’elaborazione del piano industriale 2013/2016, che dovrebbe essere sottoposto al consiglio di fine giugno. 

Nei primi tre mesi dell’anno, la compagnia ha messo a segno un rosso di 157 milioni di euro, in aumento rispetto ai -131 milioni dello stesso periodo del 2012 e un risultato operativo (Ebit) pari a -136 milioni da -109 milioni, a causa soprattutto – precisa la compagnia – della «forte diminuzione dei proventi non ricorrenti». I ricavi totali del periodo ammontano a 729 milioni, grazie soprattutto all’aumento della gestione passeggeri e al decremento dei proventi non ricorrenti (22 milioni dai 69 milioni del 2012): i ricavi da traffico passeggeri sono aumentati dell’1,2%, con un -7,4% nel mercato domestico, un +1,1% in quello internazionale e +11,5% in quello intercontinentale. 

La liquidità disponibile, che a fine anno era di appena 75 milioni di euro, è pari a 159 milioni (comprese le linee di credito non utilizzate), mentre l’indebitamento finanziario sale a 1,023 miliardi (inclusi i 95 milioni del finanziamento soci), di cui 636 mln è la quota per l’indebitamento sulla flotta. 

Migliora invece il tasso di riempimento degli aerei (load factor), che sale migliorato dal 68,8% al 70,7% e la puntualità dei voli in arrivo è dell’87%. Inoltre, l’indice di regolarità dei voli raggiunge il 99,5% e migliora l’indice dei bagagli disguidati, che si attesta al 5,5 per mille passeggeri. 

«Nel periodo gennaio – marzo 2013 i risultati dei principali parametri di qualità e affidabilità del servizio hanno mantenuto livelli di eccellenza», sostiene la compagnia, sottolineando che, «per far fronte alla criticità sul versante della domanda, legata al contesto di crisi economico-finanziaria dell’Eurozona, oltre che al sempre più acceso scenario competitivo, il Gruppo ha intrapreso azioni di ottimizzazione della propria capacità».  

Fonte:www.lastampa.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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