Alla fine…Bastia

21 Settembre 2010da tarabusi

Quest’estate non è andata benissimo con le ns gite, tra la chiusura dell’aeroporto, meteo ballerine dopo la metà di agosto e problemi di ogni genere e tipo al lavoro, il programma è stato ridotto drammaticamente. A fine agosto ero riuscito a tornare ad Orsera per una meravigliosa gita al mare ed i primi di settembre ho dovuto portare all’Elba 2 quintali di merce trasformando ancora una volta il ns Arrow in un cargo (questa volta più’ che il peso era il volume, merce ovunque – per darvi un’idea, avevo la mia Station Wagon piena a tappo, baule fino sopra alla cappotta sedili posteriori e sedile anteriore pieni imballati – e poi dicono che i Piper non sono dei muli da carico…).

Comunque, tra le cose non fatte c’era Bastia, in Corsica, che era l’ultimo aeroporto che ci mancava. L’avevamo messo in obiettivo 2 anni fa (insieme anche ad altre mete) ma vuoi per un motivo vuoi per l’altro non eravamo mai riusciti ad andarci.
L’ultimo tentativo era stato fatto in primavera, eravamo arrivati sino in vista della pista poi siamo stati costretti a dirottare su Calvi’ a causa di un vento molto violento ed a raffiche al traverso (24 nodi con raffiche di 32) che oltre ad eccedere i limiti tecnici della nostra macchina rendeva anche abbastanza rischioso il tentativo.

Il periodo è fine settembre e le temperature purtroppo sono già calate sotto i limiti accettabili per fare il bagno. Oltretutto nel giorno indicato per la gita e l’unico disponibile, un atto notarile da fare assolutamente per l’Aero Club mi fa perdere metà mattinata.

Ma siccome la voglia di stare fuori un giorno è tanta chissenefrega….andiamo comunque. Filippo ai comandi per l’andata con la solita rotta via Elba.
Il tempo è buono, scavalliamo a 7000 piedi, dopo il Ginar Firenze ci informa di rimanere lontano dalla zona di Rosignano per intensa attività di paracadutisti. Dal Marel procediamo quindi quasi in rotta diretta per Bastia. Dopo un’ora e 20 circa ci inseriamo in sottovento sinistro per la pista con avvicinamento da Sud. Siamo numero 2, dobbiamo allungare perché c’è un ATR 72 in procedura, appena l’abbiamo in vista organizziamo la ns separazione e ci accodiamo per il finale.

Il parcheggio è di fronte agli hangar del Saint Exupery Aero Club. Ci facciamo una passeggiata sino agli arrivi, poi prendiamo un taxi per Bastia.

Il tassista che si dichiara Corso puro capisce e parla italiano ma con un accento napoletano. Sarà…a parte l’accento non sa guidare. Sarà davvero un tassista? Comunque in qualche modo arriviamo in centro a Bastia che a tratti mostra elementi molto decadenti.

Decidiamo di fermarci al ristorante Hugolette vinco al molo. Pranziamo fuori ed il menu’ merita davvero, andiamo un po’ fuori budget con la scelta del vino ma alla fine il tutto merita. Peccato solo aver dovuto rimanere al telefono 15 minuti per delle minchiate tra una portata e l’altra, cosa che mi ha fatto non poco incinghialire…(sarà il periodo, ogni giorno casini…).

Pensavo che a fine settembre ci fosse anche parecchia gente al mare, invece devo dire che la stagione sembra già finita, niente ombrelloni, poca gente, nessuno in spiaggia e poca gente anche per le strade (forse per via del clima e delle temperature non proprio estive).

Nel pomeriggio girovaghiamo tra le vie del paese, il centro è pieno di negozi non proprio a buon mercato ma l’occhiata è sicuramente migliore dell’arrivo tra case e costruzioni che sembrano parte di un dopoguerra misero.

Avevamo dato appuntamento al solito tassista al molo che con sorpresa si fa trovare li ma con una minicar dove in 4 (compreso il tassista) fatichiamo ad entrare. A sentir lui è l’auto della moglie, perché la sua lo ha lasciato a piedi. Il viaggio di ritorno è anche peggio dell’andata, questo non sa davvero guidare, comunque arriviamo finalmente all’aeroporto.

Paghiamo tasse e disbrighiamo le formalità. Al rientro è Loris ai comandi. Siamo praticamente unico traffico dopo un Airbus che sta terminando le operazioni di pushback. Facciamo i controlli motore in rullaggio per anticipare il traffico commerciale ed evitare inutili minuti di attesa e rulliamo verso nord per il decollo.

Saliamo subito a 6000 piedi verso l’isola di Capraia che riportiamo come confine Fir. Abbiamo il transponder che sembra non restituire il segnale, ricicliamo diverse volte ma i francesi non ci leggono. Cambiamo con Roma a cui chiediamo un diretto sul Ginar, che non autorizzano chiedendoci di riportare prima il Marel. Cambiamo con Firenze, sembra che ora in transponder vada anche se a tratti. Continuiamo sino sul FRZ da dove iniziamo una lenta discesa su Modena contattando Bologna. Alle 19:00 siamo di nuovo a casa dopo questa breve gita che comunque ci ha regalato una giornata di sole con un po’ di caldo anche se non proprio estivo.

tarabusi

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