Asciutto o bagnato, Pedrosa c’è

Trionfo a Le Mans per il piccolo cavaliere

Sul podio Crutchlow e Marquez, protagonista di una grande rimonta. Rossi cade, chiude 12esimo: «Occasione sprecata»

LE MANS – Se Dani Pedrosa vince anche gare come queste, allora diventa lui il grande favorito per il titolo della MotoGp. Il piccolo cavaliere della Honda trionfa a Le Mans due settimane dopo Jerez e lo fa in una gara partita bagnata e finita asciutta, la condizione peggiore possibile per un pilota. In un colpo solo Dani sfata la sua nota idosincrasia per la pioggia e per Le Mans (dove aveva fatto solo due terzi in MotoGp) e zompa in testa alla classifica del Mondiale con 83 punti davanti a Marquez (77), Lorenzo (66), Crutchlow (55) e Rossi (47).

CRUTCHLOW E DOVIZIOSO SHOW – Sul podio con lui Cal Crutchlow, eroico a correre con una frattura al piatto tibiale rimediata sabato, e Marc Marquez, protagonista di una super rimonta coronata nel finale con un sorpasso su Dovizioso, grandissimo al via (magnifica la partenza della Ducati numero 4) e in lotta con Pedrosa fino oltre metà gara prima di restare vittima dell’usura delle gomme e scivolare fuori dal podio. Comunque un gran risultato per la Rossa, che fa anche quinto con Hayden e si prende una bella soddisfazione nei confronti del suo ex amato Valentino.

FLOP YAMAHA – Malissimo infatti Rossi, che ha illuso per metà gara (a un tratto, terzo, pareva in lotta per la vittoria) prima di cadere a 10 giri dalla fine mentre era quarto e già in calo. Vale è ripartito e ha concluso 12°. Male anche Lorenzo: Jorge ha cambiato le mappature elettroniche all’ultimo momento in griglia e ha pagato una condizione tecnica chiaramente negativa. Mai in partita ha perso posizioni su posizioni fino a chiudere settimo. E’ stato il flop della Yamaha ufficiali, travolte dalla Honda e anche dalla moto clienti di Crutchlow.

IL VINCITORE – «Una gara incredibile per me – ha spiegato Dani Pedrosa -. All’inizio Dovizioso e Lorenzo erano troppo veloci, poi ho sentito il feeling giusto, ho rischiato di cadere e ho trovato il ritmo per vincere. Sono felicissimo: finalmente ho vinto sulla pioggia proprio nel giorno in cui meno me lo aspettavo».

Le tre Yamaha di Crutchlow, Rossi e LorenzoLe tre Yamaha di Crutchlow, Rossi e Lorenzo

DELUSO – «Ho buttato via una occasione da podio – ha raccontato Valentino Rossi -. Ero veloce, la prima parte della gara è stata bella e divertente, io ero in lotta con gli altri e sentivo di avere un buon passo. Poi alla curva 6 non mi è sembrato di arrivare troppo forte, ma sulla buchetta la moto mi si è chiusa davanti e sono caduto. Peccato. La Yamaha è in crisi? Certo le Honda vanno fortissime anche sul bagnato, i piloti possono sbagliare e andare larghi e recuperano immediatamente gli errori. Noi invece abbiamo sofferto. Marquez? Ha 20 anni e il mazzo di carte pieno di jolly, ma senz’altro le loro moto consentono di controllare il posteriore sia in entrata che in accelerazione: la loro non è solo fortuna. Se sono preoccupato? La situazione non è delle migliori, ma il campionato è ancora lungo. Se devo dare un voto a queste prime quattro gare do un 8 alla Yamaha e un 7 a me e alla mia squadra».

LA GARA – Il protagonista in avvio è Andrea Dovizioso, che parte come uno sparo con la sua Ducati e mette dietro Lorenzo e Pedrosa, con Rossi settimo e Marquez nono. Mentre Dovi è eccezionale a dettare il ritmo, Rossi risale, Pedrosa passa Lorenzo e inquadra il ducatista: al quinto giro il sorpasso di Dani che prova la fuga ma commette un grave errore e restituisce la leadership a Dovizioso. E’ spettacolo. All’ottavo giro ci sono sei piloti in 1 secondo e 6, con Crutchlow e Hayden che agganciano il poker di testa Dovizioso, Pedrosa, Lorenzo e Rossi. Ma Lorenzo, in difficoltà tecnica, perde terreno e precipita al sesto posto. Pedrosa è straordinario a passare Dovizioso; Lorenzo scivola al settimo potso e viene insidiato da Marquez che, partito male e novizio sul bagnato in MotoGp, ora viaggia con un buon passo. La pioggia verso metà gara cessa, il cielo rischiara, la pista si asciuga: Dovizioso non molla e fa un botta e risposta con Pedrosa mentre Crutchlow supera Rossi in calo e Marquez si lascia alle spalle Lorenzo, passato pure da Bautista all’ottavo posto. A 10 giri dalla fine cade Valentino Rossi: una brutta scivolata mentre era insidiato da Hayden e rientro al 12° posto, fuori dai giochi. Con la caduta di Bradl, Marquez si ritrova al quinto posto e poi al quarto (passato Hayden). Pedrosa vola comodo verso la vittoria e l’ultimo dubbio riguarda la lotta per il secondo posto tra Dovizioso e Crutchlow: l’inglese sorpassa l’italiano, con le gomme ormai stracciate, a cinque giri dalla fine. Ma quasi dal nulla spunta Marquez, indemoniato: il nuovo fenomeno passa Dovizioso e inquadra pure Crutchlow, ma è troppo tardi. Deve accontentarsi del terzo posto.

MOTO 2 – Clamorosamente nessuno spagnolo sul podio: in una gara fermata a tre giri dalla fine per la pioggia, Espargaro e Rabat cadono e a vincere è il britannico Redding davanti al finlandese Kallio e al belga Xavier Simon. Il primo italiano è Mattia Pasini, sesto, mentre il primo spagnolo, Julian Simon, è soltanto ottavo. In classifica Redding conduce con 76 punti davanti a Rabat con 52. Primo italiano Pasini, 12°, a quota 18. MOTO 3 – Qui tutto regolare invece con tre spagnoli ai primi tre posti: Vinales, Rins e Salom. Primo italiano Fenati, settimo. In classifica guida Vinales con 90 punti davanti a Salom (77) e Rins (61). Primo italiano Fenati, 13°, con 17 punti.

Fonte:www.corriere.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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