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13 Settembre 2014

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(WAPA) – La perturbazione che sta interessando l’Italia, continuerà a determinare locali condizioni di instabilità, in particolare sulle estreme regioni meridionali peninsulari.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte –alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati– ha emesso, quindi, un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso meteo prevede dalle prime ore della giornata di domani, sabato 13 settembre, precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Basilicata, Calabria e Puglia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, criticità gialla per rischio idrogeologico su tutte le regioni meridionali peninsulari e gran parte della Sicilia.

È utile ricordare che le valutazioni di criticità idrogeologica (su tre livelli: rossa, arancione e gialla) possono includere una serie di danni sul territorio, riportati sul sito del Dipartimento.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione civile, insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione. (Avionews)
(006)


13 Settembre 2014

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(WAPA) – Dal 13 settembre esce nelle sale italiane l’ultima opera del maestro nipponico del cinema di animazione. Il film rende omaggio al trentino Gianni Caproni, pioniere del volo e progettista di aerei all’avanguardia all’inizio del ‘900. Un talento da scoprire visitando, a Trento, il più antico Museo dell’aeronautica al mondo, a lui intitolato. All’interno trovano posto cimeli e modelli di aerei, spesso unici al mondo, oltre ad una pinacoteca dedicata ai pittori futuristi che hanno trattato il tema del volo.

Una bombetta e un bel paio di baffi a manubrio: è Caproni, uno dei protagonisti dell’ultimo lungometraggio di Hayao Miyazaki, “S’alza il vento”, fortemente ispirato all’omonimo progettista e pioniere del volo degli inizi del ‘900. Una figura affascinante a cui il regista nipponico, autore di capolavori come “Ponyo sulla scogliera”, “Il castello errante di Howl”, “La città incantata” e “Il mio vicino Totoro”, ha voluto rendere un sentito omaggio. Il film uscirà nelle sale italiane a partire dal prossimo 13 settembre: un’occasione davvero preziosa per riscoprire una mente talentuosa e visionaria, capace di progettare velivoli che sfidavano le conoscenze dell’epoca. I suoi modelli all’avanguardia sono oggi visibili al Museo dell’Aeronautica “Gianni Caproni”, a Trento: uno spazio che appartiene alla rete dei musei scientifici che fanno capo al Muse. Si tratta del più antico museo esistente sull’argomento, un luogo capace di raccontare la passione per il volo, l’ambizione e lo spirito d’avventura che hanno caratterizzato i primi periodi del Novecento. Negli spazi del museo trovano posto aerei militari e civili, alcuni dei quali unici al mondo, sorprendenti “Macchine volanti” che mettono le ali all’immaginazione, come è accaduto allo stesso Miyazaki, grande ammiratore di Caproni. Non manca, all’interno del museo, una significativa pinacoteca dedicata a chi nelle sue opere ha illustrato il tema del volo: tra gli altri, Fortunato Depero,Giacomo BallaMario Sironi. A concepire e inaugurare il museo è stato lo stesso Caproni, consapevole della valenza storica e documentaristica di una collezione unica.

Molti sono i punti di contatto tra la vita e le attività dell’ingegnere italiano e il personaggio del film che ne porta il nome. Nel lungometraggio di Miyazaki,Horikoshi –il protagonista appassionato di aeroplani e determinato a realizzare il sogno di costruire un aereo bellissimo- è ispirato in sogno daGianni Caproni, che appare nei momenti cruciali della sua vita, come una vera e propria guida che lo conduce dall’inizio alla fine della sua avventura fino alla realizzazione del suo sogno.

Il film inoltre è ricco di citazioni che rimandano alla produzione industriale dell’ingegnere trentino -come ad esempio quelle dei trimotori biplani da bombardamento strategico noti come “CA-3” e relativi alla Prima guerra mondiale, che la Caproni produsse in grandi quantità e altri aeroplani particolarmente significativi della produzione Caproni, come il CA-73 e il mastodontico CA-90.

A testimonianza di questa stretta correlazione, in occasione della presentazione europea del film alla Mostra internazionale del cinema di Venezia 2013, la tv nazionale giapponese ha visitato il Museo di Trento effettuando numerose riprese in sala degli aerei esposti.

Alcuni aneddoti

– Lo studio di animazione di Miyazaki, “Ghibli” deve il suo nome all’omonimo vento caldo e secco, lo stesso che ha ispirato il nome del velivolo CA-309, costruito da Caproni. L’aereo è stato impiegato dalla Regia Aeronautica Italiana in Africa settentrionale.

– Il Caproni CA-60, protagonista del nuovo film di Miyazaki è il Transaereo Noviplano Caproni CA-60, costruito da Caproni negli anni 20. Si tratta del primo tentativo al mondo di trasporto di massa di passeggeri per scopi commerciali. La lungimiranza del progetto è incredibile perché al termine della Prima guerra mondiale non vi era nemmeno ancora consapevolezza del fatto che fosse possibile un impiego dell’aviazione per scopi diversi da quelli militari. Caproni, tra i primi in assoluto al mondo, ebbe quell’intuizione e per realizzare il “Palazzo volante” che, nei suoi intenti, avrebbe dovuto sostituire le navi nei collegamenti fra una sponda e l’altra dell’Oceano. È facile immaginare perché Miyazaki abbia individuato in questo velivolo l’aereo ideale. Il progetto del Transaereo Noviplano è infatti, con grande probabilità, l’equivalente del sogno del giovane Jiro Horikoshi, poiché testimonianza dell’ambizione di Gianni Caproni di realizzare un grandissimo –e bellissimo– aereo capace di trasportare oltre oceano cento passeggeri seduti, già ad inizio anni Venti. Di questo ambizioso ma sfortunato aeroplano, andato distrutto per un imprevisto durante il volo inaugurale, il Museo dell’Aeronautica “Gianni Caproni” conserva ed espone una parte dello scafo, i due galleggianti, il pannello di comando e un motore. (Avionews)
(006)

(World Aeronautical Press Agency – 12-Sep-2014 15:39)

12 Settembre 2014

Kenny Jacobs, chief marketing officer Ryanair.Ryanair ha presentato in anteprima la sua programmazione per l’estate 2015 concerne l’aeroporto di Milano Bergamo, annunciando due new entry, Crotone e Lisbona, e un incremento di frequenza di voli su 15 rotte. La prossima estate saranno quindi 525 (+8%) i voli andata e ritorno settimanali in partenza da Bergamo, con oltre 700 mila nuovi clienti previsti. «I clienti italiani potranno scegliere tra 67 rotte da Milano Bergamo, godendo non solo delle nostre basse tariffe, ma anche di tutti i servizi introdotti dal nostro Programma di miglioramento continuo: posti assegnati, secondo bagaglio a mano gratuito, nuovo sito web, nuovissima app, carte d’imbarco mobile e il servizio Family Extra», ha dichiarato Kenny Jacobs, chief marketing officer di Ryanair. Particolare attenzione anche al segmento business, con la nuova Business plus, che garantisce imbarco prioritario, biglietto flessibile e bagaglio da 20 kg da stiva incluso.

Fonte: TravelQuotidianoNet


5 Settembre 2014

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Giovedì 4 settembre un velivolo di linea, in volo sulla rotta Lamezia Terme – Orio al Serio, ha fatto scattare l’allarme di “scramble” a seguito di un sospetto dirottamento con minaccia di ordigno a bordo riportato dall’autorità competente. L’allarme ha attivato il sistema di difesa aerea avviando la procedura di ‘scramble’, ovvero il decollo immediato di velivoli caccia intercettori dell’Aeronautica Militare in servizio di allarme sul territorio nazionale.
Alle ore 22.14, il CAOC-TJ (Combined Air Operation Center di Torrejon) agenzia NATO responsabile di settore, ha ordinato lo “scramble”. I due caccia Eurofighter Tyhoon partiti dall’aeroporto di Grosseto in pochissimi minuti, sotto il controllo dei radar della difesa aerea assicurata dall’Aeronautica Militare, hanno eseguito la procedura di intercettazione in contatto con l’Autorità Governativa Nazionale (NGA). Una volta verificato l’atterraggio in sicurezza del velivolo di linea da parte dell’NGA, è stato comunicato l’ordine di rientro alla base per i due Eurofighter del 4° Stormo.
“Tutta l’attività, così come le procedure (nazionali e NATO) per la sorveglianza e controllo continuo dello spazio aereo, si sono confermate efficaci, oltre che prontamente e professionalmente eseguite.” Sottolinea una nota dell’Aeronautica Militare.
 Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio Pubblica Informazione Aeronautica Militare
Foto di Carlo Dedoni


21 Aprile 2014

CASARANO. I potenti motori degli elicotteri  non hanno ancora cominciato a girare.

Date per imminenti già a fine gennaio scorso, le ispezioni speciali con attrezzature sofisticate in grado di “vedere” oltre la superficie del terreno, non sono ancora partite; forse cominceranno dopo Pasqua sulla zona di Casarano e Supersano. Era stata la Procura della Repubblica di Lecce ad ordinarle, a seguito della pressione popolare conseguente il rilancio di confessioni vecchie e nuove di “pentiti” e di lavoratori del settore che avevano raccontato del diffusissimo sistema di smaltimento in uso negli anni in cui le scarpe salentine proteggevano i piedi di mezzo mondo.

Ma evidentemente non proteggevano  – con i loro pericolosi scarti – la salute dei salentini.

«Si faranno, si faranno», fanno sapere dalla Procura dove i magistrati in prima linea restano Ennio Cillo, procuratore aggiunto, e Elsa Valeria Mignone, sostituto procuratore. Ma il problema-soldi esiste. Le aree da perlustrare sono state individuate tra Casarano, Supersano e Cutrofiano. Inizialmente, perchè poi altre segnalazioni e comunque richieste sono pervenute ai magistrati che indagano, come quella di Gallipoli per le cave “Mater Gratiae” e di altre realtà in cui le cave tufacee sono state utilizzate negli anni Ottanta per scaricarvi rifiuti domestici, spesso poi incendiati.

Insomma, il “lavoro” per i georadar appesi agli elicotteri è cresciuto ma i soldi ancora non si vedono.  Ma non si sta perdendo tempo inutilmente: in Procura si stanno raccogliendo tutte le segnalazioni degli uffici di carabinieri e polizia sparsi sul territorio provinciale, in modo da avere un quadro generale il più completo possibile (a “Piazzasalento” sono state segnalate anche le cave in località “Sauli” di Taviano). Urgono fondi, quindi, e non pochi. E una volta concluse le radiografie dei terreni sospetti, si aprirà l’altro costoso capitolo del risanamento dei luoghi e della messa in sicurezza dei veleni.

Ma questo è un altro discorso.

Fonte:www.piazzasalento.it


21 Aprile 2014

L’US Army sta valutando la possibilità di usare i propri elicotteri a bordo delle navi.

Lo rivela la stampa specializzata americana, secondo la quale si tratterebbe di una mossa legata allo spostamento degli interessi verso l’Asia-Pacifico. Data la natura prettamente navale di quel teatro operativo, le possibilità di operare da basi terrestri sarebbero limitate. Di qui la ricerca di alternative che evitino all’Army di avere un ruolo secondario rispetto ai Marines. Lo studio mira a identificare gli interventi necessari sugli elicotteri in termini di robustezza e protezione dalla corrosione.

Fonte:www.dedalonews.it


17 Ottobre 2013

Il Comandante Volpi è stato premiato da Alitalia nel corso di una cerimonia presso il Centro di Addestramento. Dopo un volo sul simulatore gli è stato consegnato il certificato Honoris Causa per l’Airbus A320. Francesco Volpi è il decano dell’aviazione italiana; Tenente Colonello Pilota e Comandante, il primo pilota italiano quando esisteva ancora l’Ala Littoria, con 78 anni di carriera nell’Aeronautica Militare e 236 missioni di guerra nel Mediterraneo e sul fronte russo nel suo curriculum. A 99 anni possiede ancora il brevetto di volo, seppure “solo” per gli ultraleggeri, brevetto che sfrutta ancora di tanto in tanto, l’ultima volta la scorsa settimana a Trento, per festeggiare il suo compleanno.

(14/10/2013)

FONTE:www.mondointasca.org


17 Ottobre 2013

I soccorritori inviati a cercare il piccolo aereo da turismo scomparso lunedì nei cieli sopra la penisola della Bassa California, in Messico, hanno trovato i rottami del velivolo e confermato la morte delle 14 persone a bordo.

Una foto scattata sul posto mostra ciò che resta del velivolo, parzialmente bruciato, appoggiato su un ripido versante di montagna. La zona è talmente difficile da raggiungere che i soldati intervenuti hanno dovuto utilizzare particolari equipaggiamenti da arrampicata per raggiungere i rottami, ha spiegato il ministro dell’Interno della Bassa California meridionale Armando Martinez Vega, aggiungendo che lo spostamento delle salme sarà difficile.

L’aereo apparteneva a una piccola compagnia locale e si ritiene che tutti i passeggeri fossero messicani.

Era decollato dalla cittadina di Loreto ed era scomparso dai radar poco dopo la partenza, forse a causa del maltempo causato dalla tempesta tropicale Octave.

Fonte:www.meteoweb.eu


17 Ottobre 2013

L’aereo turistico della compagnia locale Guerrero era decollato da Loreto ed era diretto a Ciudad Constitucion dove però non è mai arrivato. 

Messico, scomparso un aereo da turismo con 14 persone a bordo.

Un aereo turistico con a bordo 14 persone risulta disperso in Messico da ieri mattina. Il velivolo della compagnia commerciale locale Guerrero era decollato dalla città di Loreto, sulla costa pacifica del Messico, ed era diretto a Ciudad Costitucion dove però non è mai arrivato. Secondo quanto hanno reso noto le autorità locali, l’aereo aveva combustibile sufficiente per due ore di volo. Per raggiungere la sua destinazione avrebbe dovuto sostenere un viaggio di circa 30 minuti. “Abbiamo perso il contatto con l’aereo e non abbiamo nessuna sua notizia”, ha fatto sapere il viceministro dei Trasporti dello Stato della Bassa California Eduardo Avalos.

L’aereo sarebbe scomparso in una zona colpita da forti piogge – Secondo quanto riporta la stampa locale, l’aereo sarebbe scomparso mentre sorvolava lo stato della Baja California durante una forte pioggia arrivata prima della tempesta tropicale Octave prevista per oggi. Non è stata ancora comunicata la lista dei passeggeri che erano a bordo dell’aereo da turismo. I velivoli della compagnia aerea Guerrero effettuano voli charter tra la Bassa California e i vicini stati di Sinaloa e Sonora, nel nord ovest del Messico

Fonte:www.fanpage.it
http://www.fanpage.it

continua su: http://www.fanpage.it/aereo-turismo-scomparso-messico/#ixzz2i0CJgs6d
http://www.fanpage.it


17 Ottobre 2013

In corso le operazioni di recupero dell’Islander yv2615u, scomparso il 4 gennaio. Ancora ignota la causa della sciagura aerea.

Appartengono apparentemente a tre persone i pochi resti trovati dai sommozzatori di Caracas nell’aereo inabissatosi il 4 gennaio nelle acque di Los Roques, a bordo del quale si trovavano in tutto sei persone: Vittorio Missoni, Maurizia Castiglioni, Guido Foresti, Elda Scalvenzi e i due piloti. Le operazioni di recupero del relitto sono ancora in corso. Lo riferiscono fonti di Caracas.

GUARDA VIDEO http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/2013/notizia/los-roques-trovati-i-resticorpi-con-le-cinture-allacciate_2003881.shtml

“Si sta procedendo all’esame dei resti che sono stati trovati a 70-75 metri, il punto dove il relitto era stato individuato”, spiegano le autorità di Caracas.

Via alle operazioni di recupero – Le operazioni di recupero del relitto del velivolo sono in corso a Los Roques, soprattutto per stabilire le cause dell’incidente, se si sia trattato quindi di un errore umano o di un’avaria tecnica, spiega Giorgio Serloni, proprietario della posada Acquamarina a Gran Roque. L’aereo sul quale viaggiavano Missioni e i suoi amici era scomparso il 4 gennaio scorso ed era stato individuato nel giugno scorso grazie alle tecnologie della nave oceanografica americana Deep Sea. Il relitto si trova nelle acque a Nord dell’Arcipelago di Los Roques.

Le famiglie: “Nessuna comunicazione ufficiale” – Sul possibile ritrovamento dei corpi dei parenti, le famiglie Missoni, Castiglioni, Foresti e Scalvenzi hanno informato di “non aver ricevuto alcuna comunicazione dettagliata e ufficiale in merito”.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it


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