F1: schianti e stop, nel caos trionfa Rosberg

Massa incidente bis, Alonso solo settimo

Doveva essere la corsa anti-sorpassi: ce ne sono stati tanti, e altrettanti brividi. A Monaco non è formula noia, perché tra caos e schianti, bandiere rosse, safety car e partenza bis, il Gp del Principato ha viaggiato sul filo del thrilling: i 78 giri resi interminabili da una sosta durata oltre mezzora per le barriere finite sul tracciato dopo l’ennesimo incidente alla fine hanno premiato Nico Rosberg che al terzo tentativo di fila partendo dalla pole è riuscito a piazzare la sua Mercedes sul gradino più alto del podio. Nel Principato, trent’anni dopo la vittoria di suo papà Keke. Alle sue spalle le solite Red Bull con Sebastian Vettel e Mark Webber. Solo settima la Ferrari di Fernando Alonso, con gara da dimenticare e tre sorpassi incassati nelle vie tortuose del tracciato monegasco.

Una giornata davvero no per le Rosse. Perché è vero che nella corsa 2013 di Montecarlo è successo di tutto, e tutto male per la Ferrari. A partire dell’incidente bis con cui l’altro ferrarista Felipe Massa ha riavvolto la triste bobina già vista nelle ultime libere del sabato andandosi a stampare sulle protezioni della curva St.Devote. Un altro botto che ha fatto tremare il muretto della Ferrari, identico a quello che aveva tagliato fuori il brasiliano dalle qualifiche: molto spavento con la macchina ancora distrutta e il pilota subito soccorso in pista con collarino di protezione e poi portato al centro medico per accertamenti. “Massa sta bene” rassicura il team del Cavallino a gara in corso. Ma dopo una partenza regolare il caos comincia dal nono giro quando la Caterham di Pic si ferma all’altezza della Rascasse: fumo nel retrotreno, auto rimossa e gara finita per il pilota. Mentre i primi alternano un giro veloce a uno più lento, arrivano i primi pit stop: si ferma Massa al 27/o, due giri dopo lo segue Alonso, partito con le supersoft come i primi dieci in griglia e le cambia con le soft. Al 30/o giro lo schianto di Massa: corsa finita per lui e prima safety car in pista. Rosberg tiene la testa, ma dietro ci sono le Red Bull, perché l’altro di casa Mercedes, Lewis Hamilton è quello che ci rimette, e perde due posizioni. Per otto giri si va dietro alla macchina di sicurezza: al 42/o giro contatto tra Button e Alonso, ne approfitta Perez che mette a segno uno splendido sorpasso su Button.

Il pilota della McLaren scatenato prova anche a passare il ferrarista che riesce però a tenere la posizione. Poche tornate dopo (46/o) un altro incidente condiziona la gara: la Marussia di Chilton prova a chiudere Maldonado, la Williams del venezuelano finisce contro le barriere alla curva del Tabaccaio e tocca Bianchi: bandiera rossa e gara sospesa per le protezioni finite in pista. Tutti al lavoro per rimuovere quanto finito sul tracciato: tanta paura anche per Maldonado, che esce comunque sulle sue gambe. La manovra finisce sotto investigazione e Chilton viene sanzionato con un drive-trough. Nuova partenza dopo 35 minuti di stop. Alonso ricomincia dal settimo posto, avendo dovuto cedere una posizione a Sutil per il taglio di una chicane fatto per evitare una collisione dopo il tentativo di sorpasso all’uscita dal tunnel. 63/o giro e nuovo incidente: stavolta alla chicane tra Grosjean e Ricciardo: la Lotus del francese tampona la Toro Rosso, quest’ultima costretta al ritiro. Grosjean prova a cambiare il musetto, ma poi si ritira (con lui alla fine fuori gara Ricciardo, Perez, Bianchi, Maldonado, Massa e Pic). Ma non è finita: a otto giri dalla fine Perez prova a superare Raikkonen, i due si toccano e vola un alettone. Il finlandese ai box per cambiare le gomme rientra sedicesimo e chiuderà solo decimo. Il tempo per la passerella di Rosberg: la sua Mercedes, pure al centro delle polemiche per un test proibito fatto una settimana fa a Barcellona, riesce a vincere. E canta vittoria Vettel, che dal caos di Montecarlo rafforza il primato.

PIERGIORGIO GOLDONI

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