Gita di fine anno a Portoroz con mangiata di pesce a Piran

28 Dicembre 2013da admin

Appuntamento alle 9.00 in Aeroporto e poi si vedrà, questa la mail del “President” inviata al solito manipolo di  “eroi” dell’Aero Club di Modena.

E così è stato, le meteo annunciavano una tregua tra la cosiddetta “Tempesta di Natale” e l’altra perturbazione in arrivo per il fine settimana del  28 e 29 Dicembre.

Le mete prefissate, basandosi sul meteo erano alcune, Bastia o Calvì in Corsica, l’Isola d’Elba o Genova.
Una consultazione  col responsabile della linea volo nonché Capo istruttore invece ci ha portato a optare per parte opposta, Venezia o Portoroz, queste le destinazioni in ballo.

Ovviamente la seconda l’ha fatta da padrona, ed infatti….

Ore 09,48 si accendono i motori dei due Piper 28.
Gli equipaggi all’andata erano nell’ordine: I-EMHWLoris ai comandi col “President” Attilio a far da secondo, Valler ed io a far zavorra.
I-MODU, Federico pilota in comando  con Mirko secondo, Manuel e Marcello zavorre anche loro.

Dopo  il decollo dallo scalo emiliano la rotta sarebbe stata la seguente: Cento, NDB di Ferrara, VOR di Chioggia ROTAR, UMBEK e finalmente Portoroz.

Verso Ferrara un dubbio ci ha assaliti:” ma siamo sicuri…”
Già perché man mano che ci si avvicinava al Po la visibilità calava e ciuffi di nebbia densa e grigiastra sembravano piovere dal cielo sbarrandoci la strada per la Slovenia.

Dopo poco però i Colli Euganei hanno cominciato a far capolino e la grigia tenda fumosa che ci aveva circondato si apriva davanti a noi facendoci intravedere il delta del grande fiume.

Un holding sul VOR di Chioggia   poi via, ci tuffiamo nord Adriatico verso il punto ROTAR.
I velivoli sobbalzano sferzati da forti raffiche di vento frontale che portano la velocità indicata sul DME a soli 87 nodi.
Uno due sobbalzi ancora, il vento ci colpisce e ci accorgiamo che il parabrezza del piccolo Piper si punteggia di goccioline di pioggia.
Oops! Un’altro bel saltone, intanto la costa slovena inizia a farsi più vicina.

Contattiamo il controllo d’area di  Portoroz che ci istruisce all’ avvicinamento.

Eccoci finalmente, i sobbalzi ed il forte vento finiscono quasi di colpo.
Iniziamo la discesa.
La visibilità è migliorata di molto mentre iniziamo il sottovento sullo scalo sloveno.

Viriamo in finale, giù sulla pista…Siamo arrivati.

GUARDA VIDEO

 http://www.youreporter.it/video_Gita_di_fine_anno_a_Portoroz_con_mangiata_di_pesce_a_Piran

Una pioggerellina leggera svolazza su di noi, un’hostess di terra ci viene in  contro porgendoci un ombrello e ci da il benvenuto.
Ciao , ben arrivati!
L’estrema vicinanza col confine italiano e l’intensa frequentazione da parte dell’italico turismo fanno si che la maggior parte della popolazione slovena e soprattutto il personale aeroportuale conoscano bene la nostra lingua.

Saliamo sul pulmino che in 15 minuti ci scarica a ridosso della Piazzetta principale di Piran che s’affaccia sulla marina colma d’alberi di barche a vela .
Col passar del tempo il cielo si apre e qua e  la sprazzi d’azzurro si fan largo tra le grigiastre nubi che ci hanno accompagnati per buona parte del volo.

Una passeggiata sul lungo mare è quel che ci vuole per stimolare l’appetito che comunque non ci manca…

Il mare mosso spruzza tra i frangiflutti posti a ridosso della banchina tanto che ogni tanto allarghiamo la passeggiata per non venir bagnati da ruscelli d’acqua schiumosa  che filtrano tra i massi fino ai gradoni del camminamento.

Entriamo al ristorante, il Pavel 2, già conosciuto da qualcuno del gruppo.
Conchiglie, gamberi seppie rosate e pesci , il tutto innaffiato da un vinello bianco che va giù come l’acqua fresca, una Crepes alla Nutella un caffè  e via, ci incamminiamo verso il punto di ritrovo col pulmino che ci riporterà all’Aeroporto.


All’uscita dal ristorante le chiazze d’azzurro sono diventate un tutt’uno ed il sole splende donandoci qualche istante di ristoro.
La visibilità è più che ottima e pensar di dover tornare a casa, beh intristisce un tantino.
Mentre torniamo verso il pulmino una piccola flotta di barche a vela naviga davanti al porticciolo e i Gabbiani si lasciano sostenere dal vento .

“Dai ragazzi è ora di andare, dobbiamo essere a Modena prima delle effemeridi” ci esorta Attilio.
In pochi minuti siamo davanti al piccolo terminal.

Pagate le tasse d’atterraggio ci dirigiamo ai velivoli che ci aspettano sul piazzale.

Per il rientro cambiano le formazioni.
I-EMHW: ai comandi Mirko e secondo Federico, io e Loris a far zavorra.
I-MODU: Marcello comandante con Attilio secondo,Valler e Manuel zavorre.

Decolliamo.
Il cielo pulito ed il sole splendente creano colpi d’occhio e giochi di riflessi sull’acqua da cartolina.
Il vento che ci rallentava è ormai scemato ed i due monomotori viaggiano tranquilli e spediti verso i punti rotta prefissati.

In circa 25 minuti siamo già sul delta del Po e L’I-MODU, decollato prima di noi ci compare davanti e sopra di noi di un centinaio di piedi.
In un  volo in formazione piuttosto largo dirigiamo su Ferrara, la visibilità davanti a noi peggiora  ed il sole viene nascosto da una grigia coltre di nubi e foschia che ci porteremo dietro fino a casa.

Alla nostra destra vediamo illuminata dal sole la catena dolomitica innevata e tinta di rosa dai riflessi del tramonto.

I laghetti di Campogalliano ci aprono la discesa verso li campo di Modena.

Atterriamo, a pochi istanti da noi anche l’I-MODU tocca terra sfilandoci dietro mentre usciamo dalla pista diretti al parcheggio.

L’anno volatorio 2013 finisce qui, il 2014 è alle porte e già stiamo pensando al 2 o al 3 di Gennaio per una nuova avventura…

Vedremo cosa succedera.

Ciao e alla prossima.

Per

www.aeroclubmodena.it

Piergiorgio”pierinoinflight”Goldoni

FOR TRIP  TO PORTOROZ AIRPORT

INFO AT

http://www.portoroz-airport.si/en

admin

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