L’elicottero entra nel Boeing: così viene smontato al Marconi

22 Settembre 2012da PIERGIORGIO GOLDONI

Continua il ponte aereo tra l’aeroporto Marconi di Bologna e lo scalo militare di Herat per trasportare i nuovissimi NH-90 della brigata aeromobile ‘Friuli’, nell’area di operazioni affidata al contingente italiano

Bologna, 17 settembre 2012 – Continua il ponte aereo tra l’aeroporto Marconi di Bologna e lo scalo militare di Herat (Afghanistan) per trasportare i nuovissimi elicotteri NH-90 della brigata aeromobile ‘Friuli’, nell’area di operazioni affidata al contingente italiano.

Sabato mattina è arrivato dalla base aerea di Ramstein (Germania) il terzo Boeing C-17 dell’Usaf (forze aeree statunitensi) assegnato dalla Nato per l’operazione. Il quadrireattore a stelle e strisce, appartenente al reparto schierato nella base McChord, Stato di Washington, è atterrato al Marconi attorno alle 5 in piena oscurità ed è stato parcheggiato nel piazzale di Sab cargo.

L’elicottero NH-90, uno dei mezzi più moderni e flessibili delle nostre forze armate, costruito da un consorzio europeo di cui fa parte Agusta-Westland, era già stato smontato dai tecnici del II reggimento di sostegno ‘Orione’ di stanza nel sedime aeroportuale. La fusoliera e le altre parti, queste in casse pallettizzate, sono state caricate nella capiente stiva del C-17, in stretta collaborazione con i militari dell’Air mobility command (uno dei comandi dell’Usaf che assicura il trasporto di personale e mezzi in tutto il mondo).
 

Oltre alla fusoliera, le parti più significative erano le pale del rotore principale in fibra di carbonio e di quello posto a poppa che funge da ’anticoppia’, impedendo in tal modo che l’elicottero giri su se stesso. I piloti e gli specialisti militari del C-17 hanno apprezzato la professionalità dimostrata dagli uomini del reggimento ’Orione’: l’unico reparto in Italia che assicura la manutenzione e la revisione del nuovo elicottero tattico.
 

«Il condizionamento (cioè l’adeguamento dei carichi alle dimensioni della stiva del C-17) e la pallettizzazione hanno dimostrato una elevata professionalità da parte dei colleghi italiani» hanno detto i militari statunitensi. Poco prima delle 10 il cargo dell’Usaf è decollato per Herat, raggiunta in sei ore di volo. Sono 5 le spedizioni programmate per il trasporto degli NH-90 in Afghanistan. Intanto i primi due elicotteri sono già operativi e hanno effettuato numerose missioni, confermando l’elevato standard della macchina. Anche il C-17, da parte sua, è una star: su questo quadrireattore è autorizzato a volare anche il presidente degli Stati Uniti in aree critiche, e l’aereo trasporta le limousine blindate, oltre alla scorta per la sicurezza, nei viaggi dell’Inquilino della Casa Bianca.
 

Marco Tavasani

FONTE:www.ilrestodelcarlino.it

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