Lo Sceriffo di Ibiza

22 Giugno 2017da tarabusi
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Quest’anno l’estate sembra proprio arrivata in anticipo. Già dai primi di giugno si registrano temperature da record. Ed è veramente giunta l’ora di fare tappa al mare. Le mete non mancano e combinazione più’ unica che rara… tre padri con tre giovani figlie disponibili per un raid insieme. Da prendere al volo!
Quello che pero’ sembra essere una roba semplice si rivela ben presto un ginepraio di inciampi… Licenze e abilitazioni in corso di rinnovo, flotta per metà in manutenzione, lavoro, casini, imprevisti, e chi più’ ne ha… più’ ne metta.
Parola d’ordine è comunque: andare!
Siamo io Mirko e Robby con le rispettive figlie e la scelta della meta ricade su Ibiza. Complice anche l’amicizia di Robby con Luciano… Lo Sceriffo di Ibiza!
Personaggio interessante, italiano di origine, trasferito ad Ibiza da oltre 30 anni, e molto pratico degli usi e costumi locali nonché detentore di una splendida tenuta con piscina che ci concede in affitto per un lungo week end.
Data fissata della partenza 16 giugno. Andremo con il PA31, il nostro I-LUAN essendo in 6 con bagagli e volendo stare comodi.
Visto che IBIZA è assai trafficato inizio le richieste di PPR e handling per tempo. Ci sono due operatori uno mi spara 450 euro l’altro “solo” 350. Il primo senza conferma mi blocca subito lo slot e mi emette fattura proforma, evidentemente hanno bisogno di vendere. Visto che è il più’ caro cancello lo slot cortesemente (con la scusa di un problema tecnico al velivolo) e opto per il secondo essendo più’ economico ma finisco in waiting list… (sono rapidi a fatturare ma non a cancellare e sullo scalo lo stesso aeromobile non può’ avere due slot).
Sia io che Mirko dobbiamo fare la ripresa e qui il primo volo fila liscio ma alla fine del secondo ci accorgiamo che un magnete perde olio. Essendo a meno di 2 settimane dalla data fissata iniziano frenetiche le lavorazioni. Ci accordiamo per smontarlo e portarlo a Milano di corsa (operazione che farà Mirko). Il magnete ritorna revisionato dopo 4 giorni, il sabato della settimana precedente la nostra partenza. Nel frattempo dall’handling di Ibiza mi confermano lo slot.
Nuovo volo di prova ma nulla da fare, siamo nelle stesse condizioni di prima. E le nostre speranze per Ibiza iniziano miseramente a sfumare visto che si tratta di magneti dual pressurizzati non cosi’ facili da reperire e mancano oramai solo 4 giorni! Vuoi vedere che alla fine ci toccherà davvero cancellare anche il nostro slot per un VERO problema tecnico… Scatta manovra di emergenza. La domenica sera passo io a ritirare nuovamente il pezzo in aeroporto e il lunedì’ lo riporto a Milano. Abbiamo messo all’officina d Milano tutta la pressione che potevamo e mercoledì’ mattina andiamo a ritirare il magnete che verrà montato immediatamente. A questo punto non resta che il nuovo collaudo con parecchi gesti scaramantici. Il mercoledì’ pomeriggio andiamo in volo e per fortuna il magnete questa volta sembra reggere e non filtra olio! Abbiamo risolto e siamo pronti a partire… con tre ragazze cariche a mille per Ibiza andargli a dire ad un paio di giorni dalla partenza che non ce l’avremmo fatta… non era decisamente un’opzione percorribile (e non vi racconto delle varie alternative artistiche emerse tra il martedì’ ed il mercoledì’…).
Il giovedì sera facciamo un salto in aeroporto per fare un veloce briefing con la nostra camo ricevendo le indicazioni per fare un controllo di massima sul motore una volta arrivati ad Ibiza, dovesse rimanifestarsi il problema.
Mando via il piano di volo la sera stessa per un diretto LIPM-LEIB via Meger, Varek, Sotax, Mebut ed ingresso da Formentera via punto Sierra. Ci accordiamo per ritrovarci alle ore 08:15 del venerdì in aeroporto con piano di volo per le 08:30. Facciamo il pieno di carburante controlli di rito e siamo a bordo.
I due motori Lycoming turbocompressi partono che è una bellezza. Alle 08:45 stacchiamo le ruote da Modena e apriamo con Bologna per un FL 115 via Lupos Berok Meger.
I-LUAN sale aggressivo e in pochi minuti siamo sulla costa a quota di crociera. Il tempo è ottimo abbiamo un po’ di vento contrario che ferma la ns velocità di crociera a 180 Kts di ground. Ma è comunque un bel viaggiare. Passiamo da Bologna con Milano Controllo poi Pisa e Bastia. In realtà abbiamo un piano di volo VFR e Bastia ci chiede (come gli altri ripetutamente) se siamo VFR o IFR.
Continuiamo via Varek, Nolvi e passiamo con Ajaccio e poi Marsiglia. Quest’ultima sembra molto impacciata prima ci dice che siamo in una zona militare attiva, poi si corregge e quindi ci rilascia con Barcellona (la zona militare c’era ma sotto di noi e non attiva – noi avevamo fatto bene i compiti a casa ed erano tutte informazioni che avevamo oltre ai vari notam). Evidentemente tutti i settori non si aspettavano il nostro arrivo a FL 115 in VFR per quella rotta. Impareremo poi all’arrivo che il nostro piano di volo non è pervenuto agli spagnoli (e tantomeno ai francesi) nonostante la mia telefonata di conferma all’ARO di Milano e la loro verifica positiva prima del nostro decollo. Anche Barcellona, poi Palma e poi Ibiza ci chiedono “Ma chi siete, da dove venite, ma dove andate… ?” e noi replichiamo sempre con tutta la tiritera per poi sentirci rispondere: “un fiorino!”. Vabbuo’…
Passato il punto Sotax in vista di Minorca, dopo qualche minuto iniziamo la discesa che ci porterà a 2.500 piedi su Formentera per entrare a 1.000 piedi in sottovento per la pista 06. Il traffico è molto intenso il controllo avvicinamento ci da il benvenuto e chiede di riportare sottovento destro 06 come numero 2. Lasciamo sfilare un Jet in finale e con un’adeguata separazione per la wake turbolence viriamo a nostra volta in finale.

Le luci del carrello sono verdi, flap tutti fuori e dopo poco più’ di 3 ore siamo al suolo pennellando la lunga pista di LEIB. Il Marshall ci guida al parcheggio nella parte “nobile” del piazzale dove il nostro Navajo devo dire che fa la sua “porca” figura. Avevo specificato nella richiesta di handling che avrei avuto bisogno di refuel. Appena sbarcati chiediamo assistenza per il rifornimento e ci dicono che ci saranno circa 50 minuti di attesa.
Confermiamo comunque e ci dividiamo i compiti: Mirko rimane sul piazzale per le operazioni di refuel e noi andiamo al terminal per autonoleggio e sbarco bagagli.
I 50 minuti di refuelling purtroppo diventano 2 ore e mezzo… con lo sceriffo di Ibiza che ci aspettava al bar della rotonda fuori dall’aeroporto…
Il camion cisterna arriva dopo un’ora e numerosi solleciti ma arriva quello del Jet A1 e non dell’Avgas.
Per l’Avgas bisogna rullare alla pompa carburante… quindi prima richiesta Start up, poi Marshall, poi rullaggio. Quindi rifornimento poi nuova richiesta startup, nuovo Marshall e via cosi’… Pirla noi che ingenuamente non abbiamo specificato (a dire il vero lo avevamo fatto nella nostra nota di arrivo), ma probabilmente appena fuori dall’aeroplano avevamo già tutti la testa (e le chiappe) in spiaggia.

In ogni caso preferiamo completare ora il refuel che non gestire intoppi al rientro. Nel frattempo il personale dell’apron mi dice che non hanno ricevuto la notifica da parte di Milano del ns piano di volo ma che non ci sono problemi (in realtà ci dice: “siete qui… che importa… andate al mare”). Ecco quindi spiegata la confusione sul rifornimento e le numerose richieste enroute.
Alla fine Mirko riesce a rifornire, ma l’uomo dell’avgas (dulcis in fundo) perde il lettore delle carte di credito.. quindi altra attesa… Alla fine dopo due ore e mezzo abbiamo comunque l’aereo al parcheggio e rifornito (con un costo del carburante abbastanza economico rispetto all’Italia, circa 1,6 eur/lt).
Va bene lo stesso siamo in ferie e ci attendono (ben) due giorni di relax.
Incontriamo lo sceriffo che ci porta nella sua spettacolare tenuta. Ci facciamo un paio di Bocadillos con Jambon Iberico appena fuori dall’aeroporto e dopo poco molliamo giu’ tutto il guardaroba in casa. La disposizione delle camere prende una brutta piega… le ragazze vogliono stare insieme e alla fine io dormo con Mirko come nelle migliori tradizioni della prima notte di nozze, Robby con sua figlia e le altre due fanciulle insieme nell’altra camera… Luciano intanto ci consiglia per il pomeriggio la spiaggia di Aigua Blanca a pochi minuti da casa e cena al famoso Cafè del Mar a Sant Antoni per ammirare il miglior tramonto di Ibiza (e viste le sue conoscenze ci riserva uno dei migliori tavoli direttamente nel sole del tramonto). Devo dire che lo scenario è davvero incantevole tra luci, locali e persone in una atmosfera a metà tra il Buddha Bar e la Disco. Il resto della serata lo passiamo nelle vie del centro di Ibiza tra locali e bar.
Il sabato è dedicato a Formentera, dove arriviamo in traghetto, visitiamo un paio di calette e di spiagge e finiamo per sistemarci nella spiaggia di Migjorn dove troviamo un solo ombrellone senza sdraio perché è tutto affittato da calciatori con mogli e figli al seguito. Mia figlia ne individua un paio, mentre io francamente non saprei riconoscere nemmeno Messi.
Pranzo volante nella tabierna della spiaggia mentre le sera la cena la facciamo a Ca’ Alfredo in piazza ad Ibiza con una paella commovente. Facciamo notte tra le vie ed il porto di Ibiza dove siamo inseguiti da personaggi improbabili (tra cui un nano nudo pitturato di blu) tutti partecipanti al Gay Pride che si tiene proprio li… Non mancano i numerosi stop ai negozietti e qualche souvenir per completare il nostro tour.

La domenica mattina andiamo nella zona di Portinatx e riusciamo a noleggiare due gommoni: è il miglior modo per attaccare la mattina del rientro… e non subirla… cosi’ ci insegna Robby… nominato anche come responsabile della (non) gestione del giovane gruppo femminile. Ci inseguiamo tra le cale e le grotte nella parte nord dell’isola facendo un po’ di snorkeling fino a che purtroppo, anche per noi, non è ora di rimettersi le scarpe per infilarsi nell’abitacolo di I-LUAN per il rientro.
Restituita l’automobile e caricati i bagagli facciamo il nostro boarding. Questa volta fila tutto liscio, ci approvano immediatamente lo startup e ci fanno rullare via raccordo Alfa alla holding della pista 06.
Va molto meno liscia al Meridiana sul piazzale a cui negano ripetutamente lo startup. Qui sono fiscali se non hai la clearance prima, la torre non ti da la messa in moto. Ma evidentemente non è la sua giornata. Mentre noi siamo allineati per il decollo, il Meridiana è ancora in lotta: ottenuta la startup non riesce a muovere e dall’handling gli dicono che probabilmente qualcuno si è scordato di togliergli i tacchi. Noi siamo già in volo quando anche il Meridiana riesce finalmente a lasciare la zona del parcheggio. Il rientro è sulla rotta inversa dell’andata. Questa volta il vento collabora ancora meno lo abbiamo costantemente di fronte, scegliamo un livello più basso ma non riusciamo quasi mai a superare i 165 Kts (sembra aver fatto apposta: nei nostri due giorni di permanenza il vento aveva girato favorevolmente per poi ritornare forte in direzione SW poco prima della nostra partenza).
Dobbiamo anche fare una piccola deviazione perché la zona militare che abbiamo sulla rotta è attiva. Alla fine tutto questo ci costerà circa 30 minuti in più’ di volo rispetto all’andata. Ma alle 19:30 siamo con le ruote a terra a Modena dopo due stupendi voli e un week end passato meravigliosamente anche grazie allo Sceriffo di Ibiza.

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