L’ultima idea di Amazon: “Droni aerei telecomandati per consegnare i pacchi”

3 Dicembre 2013da PIERGIORGIO GOLDONI

Jeff Bezos presenta il programma Prime Air: velivoli comandati a distanza per trasportare a casa del cliente pacchi fino a 2,3 chilogrammi. La tecnologia è pronta, ma bisogna aspettare il via libera delle autorità sul traffico aereo.

Luca Castelli

 

Nel giro di un paio d’anni, forse i libri pioveranno letteralmente dal cielo. In un’intervista rilasciata alla tv americana CBS, Jeff Bezos ha presentato l’ultima stravagante e futuristica novità targata Amazon: un servizio di consegna pacchi attraverso droni comandati a distanza. Si chiamerà Amazon Prime Air e permetterà di inviare pacchetti dal peso non superiore ai 2,3 chilogrammi (l’86% di quelli spediti dall’azienda, ha detto Bezos), in meno di trenta minuti, a clienti che si trovino nel raggio di 16 chilometri dal magazzino di smistamento.  

 GUARDA VIDEO

Spedizione flash Amazon consegna i pacchi col drone 

http://www.lastampa.it/2013/12/02/multimedia/tecnologia/spedizione-flash-adesso-amazon-consegna-col-drone-LxmyNFLlEKWOi3xL67jVJJ/pagina.html

 

A portare libri, dvd, dischi e qualsiasi altro prodotto di piccola taglia direttamente a casa del cliente – accelerando ulteriormente i processi di automazione del colosso dell’e-commerce – sarà un drone della famiglia “octocopter”, fornito cioè di otto piccole eliche che lo stabilizzano e ne permettono il volo. Un modello in parte simile a quello utilizzato la scorsa estate da un giornalista per riprendere le manifestazioni di Gezi Park a Istanbul, poi abbattuto dalla polizia (in quel caso, le eliche erano solo quattro). Amazon ha distribuito un breve video promozionale in cui mostra un esempio di come avverrebbe la spedizione.  

Il condizionale è ancora d’obbligo, almeno per un paio d’anni. Prima, ha spiegato Bezos, l’azienda di Seattle dovrà ricevere il via libera dalla Federal Aviation Administration, l’agenzia che sovrintende l’aviazione civile negli Stati Uniti e che al momento vieta ancora l’uso di droni a scopo commerciale e civile (mentre lo autorizza, in casi speciali, per la polizia e alcuni enti governativi). Nei prossimi mesi la discussione sulla gestione dei droni sarà un tema caldo nei cieli di tutto il mondo: ci sono già realtà, come l’australiana Zookal.com, che stanno sfruttando il vuoto normativo per provare a lanciare iniziative commerciali.  

Qualche rallentamento potrebbe arrivare anche sul fronte della privacy. Nella discussione pubblica in corso negli Stati Uniti, diverse associazioni a tutela dei consumatori sono preoccupate per la presenza di videocamere sui droni e per la gestione delle immagini eventualmente catturate in volo (controversie simili a quelle che – sempre in area high tech – riguardano la registrazione “accidentale” di informazioni private dalle automobili usate da Google nell’ambito del progetto Street View). Dal punto di vista tecnologico, invece, Amazon assicura che i suoi octocopter sarebbero praticamente già pronti a partire domani: “Sembra fantascienza, invece è realtà. Un giorno la vista dei velivoli di Prime Air in cielo sarà normale quanto è oggi quella dei furgoni delle aziende di trasporto sulle strade”.  

Fonte:www.lastampa.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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