Malpensa:Gli appassionati salutano l’MD82 di Alitalia

17 Ottobre 2012da PIERGIORGIO GOLDONI

Paolo Gogni ha fotografato per VareseNews l’evento: l’ultimo volo dell’aereo che ha fatto la storia dell’aviazione civile in Italia

13 Ottobre 2012: Data significativa per l’aviazione civile italiana, che rimarrà impressa come il giorno dell’ultimo volo del glorioso McDonnell Douglas MD 82. Infatti, dopo ben 30 anni di onorato servizio, si appresta a lasciare definitivamente  il servizio attivo con Alitalia.

Il ritrovo di questo unico evento, organizzato dall’associazione Aviazione Civile, è fissato a Roma Fiumicino per proseguire poi in direzione di Milano Malpensa e da qui un tour di circa un’ora tra Torino, Genova e Milano per assaporare l’ebbrezza di questo favoloso aereo, per poi rientrare su Roma.

Il velivolo, scelto per l’occasione da Alitalia, è operato dall’aeromobile immatricolato I-DATI, che ha effettuato il suo primo volo nell’aprile del 1993 spinto da due motori Pratt & Withney JT8D-217C, e consegnato ad Alitalia il 30 ottobre 1994, quale dedica alla città di Siracusa.

Comandante del volo è il CPT Giovanni Masiello, assistito dal I° Ufficiale Marco Lilli e dallo staff degli Assistenti di Volo.

Sono le 12:05 quando, finalmente, le Assistenti di Terra chiamano i passeggeri, presso il gate 21 del Terminal 1,per l’imbarco del velivolo AZ 8000 (sigla scelta proprio in onore di questo MD 82). Un fiume di persone; tra questi c’è Paolo, che la settimana prima è volato negli States per immortalare l’ultimo volo dell’ MD (American Airlines), Tommaso che lavora come Assistente di Volo presso una compagnia aerea, Paolo che lavora nella ristorazione a Milano, ma anche tanti appassionati di volo, di fotografia, insomma tutti qui per festeggiare insieme l’uscita di scena di questo aereo.

Ma il clou ci viene riservato alla partenza con una salita tale da togliere il fiato e in successione una bellissima virata in direzione di Torino. Volare con questo aereo significa toccare realmente il cielo con un dito e in un attimo, dopo aver sorvolato la Mole Antonelliana, siamo ad ammirare il blu del Mar Ligure in direzione di Genova. A bordo la festa continua tra un aperitivo offerto da Alitalia per la gioia di tutti gli appassionati e qualche scatto rubato qua e la. Unica pecca della giornata… il cattivo tempo che però non ha in nessun modo influenzato la buona riuscita di questo volo. Complimenti MD 82 e buon riposo!

Un ringraziamento a tutto lo staff di Alitalia, ai partecipanti di Aviazione Civile, e a Varese News…

McDonnell Douglas MD-80

Il McDonnell Douglas MD-80 (soprannominato Mad Dog, “Cane pazzo”) è un bireattore da trasporto passeggeri a corto e medio raggio di notevole successo commerciale prodotto dalla casa di Long Beach a partire dalla seconda metà degli anni settanta sulla base del modello Douglas DC-9.

Il progetto venne iniziato dalla Douglas Aircraft Company, in seguito fusasi con la McDonnell Aircraft Corporation nel 1967.

L’aereo presenta un caratteristico impennaggio a T e motori montati in coda (i Pratt & Whitney JT8D che già equipaggiavano il trireattore Boeing 727).

Alle prime versioni del DC-9 (le -10, -15 e -20) si affiancò quella costruita nel maggior numero di esemplari, la -30, che presentava sensibile allungamento della fusoliera, motori più potenti e l’impiego di slats sul bordo d’attacco alare che consentivano un notevole miglioramento delle prestazioni da piste corte ed in condizioni “hot and high”.

Limitata diffusione ebbero due versioni successive: la -40 (con fusoliera ulteriormente allungata rispetto alla -30 e motori ancora più performanti) e la -50 (ulteriore allungamento).

Alla fine degli anni settanta la casa statunitense cominciò a pensare ad una evoluzione più “radicale” del velivolo che fosse più al passo con i tempi (anche sulle tratte a corto raggio il numero di passeggeri aumentava costantemente) così nacque il progetto DC-9 Super 80 che, a partire dalla prima metà degli anni ottanta, venne rinominato MD-80 (veniva abbandonata la vecchia sigla DC, le iniziali di “Douglas Commercial” in favore di MD, ovvero “McDonnell Douglas”).

Questo aeromobile, così come il predecessore Douglas DC-9, viene affettuosamente chiamato dai suoi piloti ‘maddog’ a causa del fatto che l’elevatore in coda è composto da due parti non collegate direttamente ai comandi di volo, ma che sono mosse aerodinamicamente tramite due alette più piccole poste sul bordo d’uscita chiamate ‘control tab’ che sono direttamente collegate ai comandi dei piloti. Il risultato è che gli elevatori sopra citati sono liberi di muoversi a terra e se le condizioni del vento sono favorevoli può accadere che l’elevatore sinistro sia deflesso verso il basso mentre il destro verso l’alto o viceversa, esattamente come simpaticamente apparirebbe un cane che ha un orecchio a punta eretto mentre l’altro rimane pendente. Da qui l’espressione ‘Mad Dog’.

Fondamentalmente, rispetto al DC-9-50 (la versione più grande del DC-9), l’MD-80 presenta un ragguardevole allungamento della fusoliera, un aumento dell’apertura alare con un profilo più efficiente e l’utilizzo di motori più potenti, meno rumorosi e dai consumi più contenuti i Pratt & Whitney JT8D-200, evoluzione anch’essi dei propulsori che equipaggiavano i DC-9.

MD-80 non è la sigla di un modello specifico bensì il nome generico dell’intero programma, gli aerei veri e propri sono l’MD-81-82 e 83 (tra di loro presentano alcune differenze nell’autonomia di volo e nel tipo di propulsori), l’ MD-87 versione “raccorciata” che si rifà al DC-9-50 e l’ MD-88 che presentò un ragguardevole aggiornamento dell’avionica (FMS, strumentazione EFIS, ecc.).

Un’ulteriore versione fu l’ MD-90, che presenta un piccolo “stretch” (1.4 m) ulteriore della fusoliera rispetto agli originali MD-81-82-83-88, ulteriori aggiornamenti avionici ed i JT8D vennero abbandonati in favore dei più potenti, efficienti e silenziosi International Aero Engines IAE V2500.

Tale versione non ha avuto molto successo, ed alcuni esemplari sono stati prodotti su licenza in Cina.

L’ultimo di questa prolifica famiglia fu l’MD-95 il quale presentò un radicale aggiornamento dell’avionica di bordo (un flighdeck Honeywell dell’ultima generazione), motori ulteriormente più efficienti e silenziosi, le turboventole BMW-Rolls Royce BR715. Si tornò “alle origini” con una versione raccorciata molto simile al DC-9-30 appositamente studiata per il traffico a corto raggio e turn over elevato. Tuttavia l’MD-95 non venne mai commercializzato con il suo nome originale bensì, dal momento che la McDonnell Douglas si è fusa con la Boeing nel 1997, con quello di Boeing 717.

Nel 2005 Boeing ha deciso di sospendere la produzione del 717 nonostante il discreto successo commerciale, probabilmente temendo di cannibalizzare le vendite del rivale di sempre (ma ora appartenente alla stessa famiglia!) Boeing 737, così effettivamente si è conclusa l’epopea di uno dei jet commerciali più famosi, vera icona dell’aria.

Tra DC-9 e MD-81/82/83/87/88/90 e Boeing 717 in tutto sono stati prodotti 2.438 aerei, è il terzo aereo più prodotto dopo il Boeing 737 (in produzione dal 1967) e l’Airbus A320 (in produzione dal 1987).

Alitalia, che acquistò 90 esemplari del modello MD-82, è stata insieme ad American Airlines tra le prime compagnie ad acquistare questi aeromobili. Il DC-9 prima e successivamente l’MD-80, hanno rappresentato per oltre 30 anni la spina dorsale della flotta a medio raggio italiana.

                                             Versioni

TD-4 Aero – versione del 1970 monoplano passeggeri, sostituì al Douglas DC-9.
Douglas DC-9-10/-20/-30-/40/-50
McDonnell Douglas MD-81 – versione base, con 2 motori JT8D-208 da 18.500 lbf, 132 esemplari.
McDonnell Douglas MD-82 – versione con motori più potenti, con 2 motori JT8D-217 da 20.000 lbf e un maggiore peso massimo al decollo, 539 esemplari.
McDonnell Douglas MD-82T – variante prodotta in Cina dalla CATIC, 30 esemplari.
McDonnell Douglas MD-83 – versione con motori più potenti, con 2 motori JT8D-219 da 21.000 lbf, un maggiore peso massimo al decollo ed una maggiore autonomia, 265 esemplari.
McDonnell Douglas MD-87 – versione più corta di 5,4 metri, con 2 motori JT8D-217 da 20.000 lbf e nuova avionica completamente digitale, 75 esemplari.
McDonnell Douglas MD-88 – versione con le stesse migliorie dell’MD-87 e le dimensioni dell’MD-82, 150 esemplari.
McDonnell Douglas MD-90-30 – versione base, con 2 motori IAE V2500 e il cockpit EFIS, 113 esemplari.
McDonnell Douglas MD-90-30ER – versione con un maggiore peso massimo al decollo ed una maggiore autonomia, 1 esemplare.
McDonnell Douglas MD-90-30T – variante prodotta in Cina dalla CATIC, 2 esemplari.
McDonnell Douglas MD-90-50 – versione con raggio ancora più lungo, proposta ma non prodotta.
McDonnell Douglas MD-95 – l’ultima versione, commercializzato come Boeing 717

                           Gli MD-80 di Alitalia 

L’Alitalia – Linee Aeree Italiane ha ordinato nel 1982 90 MD-80-82, motorizzati con i Pratt & Whitney JT8D, per sostituire i Douglas DC-9, la prima consegna è avvenuta nel 1983 e hanno costituito negli anni la flotta di corto-medio raggio della compagnia di bandiera italiana; verso la fine degli anni 2000 si è iniziata una graduale dismissione (sostituendoli con la famiglia degli Airbus A320. Nel momento della chiusura dell’Alitalia – Linee Aeree Italiane e l’apertura dell’Alitalia – Compagnia Aerea Italiana ve ne erano ancora 71 esercizio. Sotto la nuova compagnia la dismissione si è accelerata, in particolare con l’ingresso in flotta di nuovi Airbus e la dismissione si è completata nell’ottobre del 2012.
Alitalia, all’epoca preferiva i Boeing 737 e non l’MD-80 ed escludeva l’aquisto degli Airbus A320, all’inizio degli anni ’80 la McDonnell Douglas era in crisi e Spadolini andò negli USA a negoziare l’aquisto degli MD-80 da un lato per rinnovare la flotta dell’Alitalia e dall’altro lato percompiacere il governo statunitense. L’aquisto, tuttavia si rivelò corretto, sia perché si trattava di un ottimo aereo sia perché aveva una certa comunanza con i Douglas DC-9 che l’Alitalia aveva in flotta.
Gli MD-80 dell’Alitalia portavano i nomi di città italiane.

Caratteristiche tecniche[3][4]
  MD-81 MD-82/-88 MD-83 MD-87 MD-90-30 MD-90-50
Configurazione posti classe business: 2-2 • classe economica: 3-2
Passeggeri 155 (2 classi)
172 (1 classe)
152 (2 classi)
172 (1 classe)
155 (2 classi)
172 (1 classe)
130 (2 classi)
139 (1 classe)
153 (2 classi)
172 (1 classe)
Cargo 1.253 ft³
35,5
1.103 ft³
28,7
937 ft³
26,5
1.300 ft³
36,8
822 ft³
23,3
Motori
Spinta massima
Pratt & Whitney JT8D-209
18.500 lb
(8.391 kg)
Pratt & Whitney JT8D-217A/C
20.000 lb
(9.072 kg)
Pratt & Whitney JT8D-219
21.000 lb
(9.525 kg)
Pratt & Whitney JT8D-217C
20.000 lb
(9.072 kg)
International Aero V2525-D5
25.000 lb
(11.340 kg)
International Aero V2528-D5
28.000 lb
(12.701 kg)
Capacità massima carburante 5.840 U.S. gal
(22.106 L)
7.000 U.S. gal
(26.4951 L)
5.840/7.000* U.S. gal
(22.106/26.495* L)
5.840 U.S. gal
(22.104 L)
7.620 U.S. gal
(28.845 L)
Peso massimo al decollo 140.000 lb
(63.503 kg)
149.500 lb
(67.812 kg)
160.000 lb
(72.575 kg)
140.000/149.000* lb
(63.503/67.813* kg)
156.000 lb
(70.760 kg)
172.000 lb
(78.245 kg)
Raggio massimo 1.565 nm
(2.897 km)
2.052 nm
(3.798 km)
2.504 nm
(4.635 km)
2.374 nm
(4.395 km)
2.085 nm
(3.860 km)
2.785 nm
(5.160 km)
Velocità di crociera
a 35.000 piedi
(10.668 m)
0.76 Mach
504 mph
(811 km/h)
0.76 Mach
504 mph
(812 km/h)
Apertura alare 107 ft 8 in (32,87 m)
Lunghezza totale 147 ft 8 in (45,1 m) 130 ft 4 in (39,7 m) 152 ft 6 in (46,5 m)
Altezza di coda 29 ft 6 in (9.05 m) 30 ft 5 in (9.3 m) 30 ft 6 in (9.4 m)

Guarda video

 http://www.youreporter.it/video_Malpensa_Gli_appassionati_salutano_l_MD82_di_Alitalia

GOOD BYE MAD DOG

Fonte:http://www3.varesenews.it & http://it.wikipedia.org & www.youreporter.it

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