Odissea e paura in aereo per arrivare a Zanzibar

13 Ottobre 2013da PIERGIORGIO GOLDONI

Atterraggio d’emergenza in Libia per 231 passeggeri, tra cui alcuni veneziani. Il volo era partito sabato notte da Milano

MESTRE. Disavventura e una vacanza quasi rovinata per i 231 passeggeri di un volo Meridiana decollato sabato sera dall’aeroporto milanese della Malpensa con destinazione le spiagge di Zanzibar. Tra i passeggeri tanti turisti veneti, qualche famiglia veneziana e poi padovani e veronesi che si pregustavano di scappare dal maltempo di ottobre e di abbronzarsi nello splendido arcipelago nell’Oceano Indiano, di fronte alla Tanzania.

Il volo è regolarmente partito alle 23 di sabato ma dopo un’ora e mezza dal decollo, il capitano ha deciso per l’atterraggio in Libia, a Bengasi.

Motivazione, un problema tecnico, dicono fonti informate dall’aeroporto di Malpensa. Uno dei passeggeri, il padovano Manuel Li Greci, trentenne, in vacanza con la fidanzata Airy Bedin, ci ha raccontato la disavventura collettiva: «È stata segnalata, dopo un’ora e mezza dal decollo, la necessità di un atterraggio, deciso dal comandante per un problema al motore di destra del velivolo. E così siamo atterrati a Bengasi in Libia verso l’una e mezza di notte. Siamo rimasti a bordo dell’aereo fino alle 10 di oggi (ieri, ndr) e poi ci hanno trasferito in un capannone di lamiera che ci ha ospitato. Sedie non c’erano per tutti, difficoltà anche per avere delle bottigliette d’acqua e il fastidio tra i passeggeri era decisamente alto anche perché il capitano è rimasto per ore dentro l’aereo e non l’abbiamo più visto. Temevamo di essere abbandonati qui. E siamo stati guardati a vista dai militari armati».

La disavventura del volo IG3258 non ha visto, purtroppo, con il passare delle ore la ripresa del viaggio verso Zanzibar. La compagnia aerea Meridiana dall’Italia ha fatto partire due velivoli, uno da Verona e l’altro dallo scalo lombardo, che hanno fatto rotta su Bengasi per riportare a Malpensa i 231 viaggiatori stanchi e delusi. Nel pomeriggio, attorno alle 16.30, sono iniziate le operazioni di imbarco dei passeggeri che una volta rientrati a Milano verso le 21 hanno potuto scegliere se porre fine all’agognata vacanza rovinata dal guasto che ha fermato il velivolo, oppure attendere un altro volo, sempre con destinazione Zanzibar in partenza in tarda serata. Prima di risalire sull’aereo, Manuel Li Greci è tornato in contatto con la nostra redazioni. «Per certi versi siamo stati trattati bene, per altri ci siamo sentiti ad un certo punto abbandonati ma ora speriamo di fare ritorno alla Malpensa e poi ognuno deciderà cosa fare, se rientrare oppure prendere il volo per Zanzibar. Di certo a Bengasi abbiamo vissuto una situazione caotica con delle lunghe ore di attesa e tanta incertezza».

Dal racconto dei passeggeri del volo sia esponenti dell’ambasciata italiana in Libia, sia il personale di Meridiana, sono andati più volte nel capannone in cui sono stati alloggiati i viaggiatori, all’aeroporto di Bengasi, a spiegare come la compagnia intendeva risolvere il problema dell’aereo bloccato in Libia per un guasto al motore. Come spesso capita in questi casi, le notizie si sono susseguiite con l’indicazione di soluzioni differenti fino alla decisione di far partire dall’Italia due aerei più piccoli per riportare a Milano i viaggiatori.

Una situazione che tra i turisti ha creato non poca apprensione e incertezza. Si aspettavano una vacanza di sole e relax e invece hanno passato una giornata tra aeroporti e aerei. Ed è molto probabile in questi casi che, dopo il rientro nella prima serata a Milano, più di qualcuno chiederà rimborsi alla compagnia.

Fonte:http://nuovavenezia.gelocal.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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