Proficency Check…o quasi…

13 Dicembre 2007da tarabusi

Anche per noi Ë arrivata l’ora del Proficency Check biennale.
Due anni fa ne approfittai facendo l’abilitazione al passo variabile e retrattile, quest’anno volevo iniziare il notturno. Il piano era gi‡ pronto: io e Valler con istruttore, due voli di notte, check fatto ed inizio abilitazione VFR/N.
Niente da fare, le normative in Italia non prevedono VFR notturno, quindi idea bocciata (per ora).
A questo punto, o il classico giro con istruttore, oppure…aeroplanata, istruttore al seguito, destinazione ristorante!
E’ bastato il pensiero ed il ns Direttore della scuola ha accettato. Due soli vincoli per la destinazione: menu’ pesce, almeno un’ora di volo andare e altrettanto a tornare.
Guarda caso il ristorante Pavel 2 di Pirano possedeva entrambi i requisiti. Sempre per caso li’ vicino c’era l’aeroporto di Portorose.
L’ultima volta che eravamo decollati (per Albenga), eravamo partiti con i serbatoi quasi vuoti e il Direttore di volo a terra che scuoteva prima la sua testa…poi la nostra!
Per cui, stavolta, ci saremmo dovuti comportare bene, ed il ristorante serviva appunto come recovery plan nel caso avessimo fatto un’altra minchiata…
Comunque, alle 12:00 siamo in volo. A Valler il compito dell’andata. Tempo ottimo, solo un po’ di foschia che pero’ sulla rotta diretta lascia ammirare le bellezze lagunari della costa vicino al delta del Po’. Mettiamo in prua il Vor di Chioggia ed il gioco Ë fatto.


In contatto con Portorose ci assegnano l’avvicinamento non dal mare ma dalla parte Croazia, cosi’ ci infiliamo in sottovento, sfiliamo l’altura che Ë il confine Slovenia-Croazia (si vede bene la frontiera, praticamente sul prolumgamento della testata pista) e siamo a terra senza problemi. Il solito motorino con funzione di follow me ci indirizza al parcheggio in erba.
Il PAvel 2 ci attende, quindi via in tassi’ sino a Pirano sulla punta di Capodistria (condividiamo il tassi’ con dei ragazzi giunti anche loro a Portorose e atterrati appena dopo di noi su un C172 proveniente da Vicenza). Dopo aver ripulito i piatti del ristorante, rientriamo, il ns istruttore alle 15:00 ha un altro volo scuola con allievo. Ora tocca a me: controlli prevolo di rito il ‘capo’ mi fa segno di stringere… e capisco che ha fretta ed Ë meglio mettere in moto. Via i freni, ‘seppellisco’ la manetta nel quadro strumenti e via siamo per aria. Decolliamo verso il confine Croato con uscita sulla citt‡ di Umago. Ce la metto tutta pur di sfoggiare un Inglese elegante…ma poi, appena si puo’, passo con Padova.
Cerco di inchiodare l’altimetro a 2.000 piedi e procediamo cosi’ per Chioggia poi Ferrara. Da Ferrara con il sole contro a naso arriviamo a Soliera e anche il ritorno Ë fatto (cercando poi di fare un atterragio very very soft..uso quasi tutta la pista…).
Ecco quindi i due timbri sui nostri libretti, e la benedizione dello spirito guida per le prossime scampagnate. Bene, adesso pensiamo alla prossima meta, e chiss‡ che non si faccia anche il notturno…

tarabusi

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