Russia sempre più ingombrante nel Mar Baltico

18 giugno 2013

Lo scorso 11 giugno alcuni aerei russi in esercitazione avrebbero violato lo spazio aereo finlandese, secondo quanto comunicato dal ministro della Difesa della Finlandia, Carl Haglund, durante una conferenza stampa. Il governo moscovita ha negato, sostenendo che i suoi aerei avrebbero semplicemente toccato il confine finlandese, senza averlo effettivamente oltrepassato. Dall’inizio dell’anno aerei russi hanno effettuato voli ed esercitazioni sempre più aggressive nel Baltico, sconfinando spesso nei cieli dei paesi vicini e allertando più volte le forze aeree locali.

L’annuncio della violazione è stato dato dopo che un caccia F-18 finlandese aveva intercettato gli aerei russi nel corridoio di mare tra la Finlandia e l’Estonia. Secondo quanto affermato da Haglund, due aerei di una formazione più numerosa, composta da almeno due bombardieri Tu-22 e due caccia Su-27 di scorta, avrebbero oltrepassato il confine finlandese mentre dall’area di San Pietroburgo si dirigevano verso il Baltico.

Il ministro della Difesa finlandese non ha riferito per quanto tempo e per quanti chilometri è avvenuta la violazione. Nei cieli del Baltico, comunque, i corridoi sono molto stretti ed eventi di questo tipo possono verificarsi anche solo a causa di errori minimi nel seguire la rotta impostata. Questa però è l’ultima di una fitta serie di sconfinamenti e voli di addestramento piuttosto aggressivi effettuati dalle forze aeree russe dal 2012. All’inizio del mese di giugno un altro aereo russo ha attraversato i cieli finlandesi: secondo la dichiarazione ufficiale del governo di Mosca l’aereo avrebbe perso la rotta a causa del maltempo durante un volo che da San Pietroburgo puntava verso l’enclave di Kaliningrad.

Lo scorso 3 giugno un aereo spia russo Il-20 è stato intercettato da due Mirage F1CR francesi, che hanno seguito a breve distanza il velivolo in rotta verso lo spazio aereo svedese. I due Mirage sono partiti dall’aeroporto di Siauliai, in Lituania, dove partecipano alla Baltic Air Policing – la missione NATO che prevede la rotazione di forze aeree dei paesi membri a difesa dello spazio aereo di Estonia, Lituania e Lettonia. A seguito di questo incidente alcuni membri dell’Alleanza hanno criticato la Svezia per la lenta reazione alla presenza dell’aereo spia russo. I JAS-39 Gripen svedesi, infatti, sono intervenuti dopo parecchi minuti dalla rilevazione dell’Il-20 da parte dei radar del controllo aereo.

Non è la prima volta che i caccia svedesi mancano di intercettare aerei russi che volano vicino o entro lo spazio aereo del paese scandinavo. Lo scorso 35 aprile un altro Il-20, incrociando dal Mar Baltico Meridionale verso la Svezia con rotta lineare, ha quasi violato lo spazio aereo scandinavo. L’obiettivo dell’aereo era con tutta probabilità l’osservazione di un’esercitazione militare congiunta in svolgimento nelle isole svedesi di Öland e Gotland. Non è chiaro se le forze aeree di Stoccolma abbiano inviato i loro caccia a intercettare l’Il-20 o se semplicemente sono arrivati, anche in quell’occasione, troppo tardi.

In un episodio ancora più grave le forze aeree svedesi non sono state in grado di rispondere efficacemente ad un volo di addestramento di altri sei aerei russi. Lo scorso 29 marzo due bombardieri Tu-22 – in grado di portare missili cruise e testate nucleari – scortati da quattro caccia Su-27, hanno incrociato pericolosamente vicino ai cieli svedesi a nord dell’isola di Gotland. I due bombardieri hanno poi invertito la rotta, puntato verso la città di Stoccolma, simulato un attacco a lungo raggio e cambiato nuovamente direzione verso la Russia. L’incidente è avvenuto in piena notte e nessun caccia svedese era disponibile per intercettare gli aerei russi.

Questi incidenti indicano chiaramente un aumento dell’attività delle forze aeree russe, sia quantitativo – era quasi un decennio che non venivano svolte così tante missioni – sia qualitativo. Attacchi simulati come quello del 29 marzo sono infatti eventi piuttosto rari, soprattutto se effettuati in notturna.

L’incapacità di reazione dimostrata dalle forze aeree svedesi è cronica: in quasi tutti gli incidenti i caccia con l’emblema tricoronato non sono neppure stati lanciati per intercettare gli aerei russi. Anche quando i Gripen si sono alzati in volo, sono giunti sul luogo dell’incidente con notevole ritardo. La causa potrebbe essere ricercata nella recente ristrutturazione delle forze aeree ed in particolare nella diminuzione dei caccia da 400 a 150 unità, che ha creato grosse lacune nel sistema di difesa aereo svedese. Inoltre, in quasi tutte le occasioni, i caccia NATO – in particolare danesi e francesi – hanno sopperito alle mancanze svedesi.

Questo deficit crea non pochi problemi al sistema NATO di controllo dei cieli del nord. Svezia e Finlandia non sono membri dell’Alleanza e loro eventuali lacune creerebbero un corridoio attraverso il quale, in caso di conflitto, gli aerei russi potrebbero penetrare in profondità nello spazio aereo NATO. Per evitare un “ventre molle” nel nord Europa la NATO potrebbe aumentare le attività di coordinamento con i due paesi, ma una loro adesione all’Alleanza è al momento impossibile, perchè sia la Svezia sia la Finlandia sono saldamente ancorate alla loro neutralità.

Gli eventi di questi mesi dimostrano comunque l’importanza della Baltic Air Policing e di missioni similari nella difesa di quegli alleati NATO che non hanno a disposizione un organico sufficiente di caccia intercettori, come Estonia, Lituania e Lettonia. L’Aeronautica militare italiana ha schierato lo scorso 10 giugno sei caccia Eurofighter e due aerocisterne KC-767 a Keflavik in Islanda per l’operazione Icelandic Air Policing, la missione NATO di pattugliamento aereo dell’estremo nord. L’Italia prenderà poi il comando della Baltic Air Policing nel 2015: la prima occasione dalla fine della guerra fredda in cui aerei italiani potrebbero intercettare i corrispettivi russi.

Fonte:www.meridianionline.org

PIERGIORGIO GOLDONI

SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.