2014

2 Gennaio 2014

Da Giovanni D’Agata , Presidente dello “Sportello dei Dirittiriceviamo e pubblichiamo.

Alcune regole di sicurezza per aerei passeggeri nell’UE sono sotto la lente d’ingrandimento delle autorità europee.

A riferirlo Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti, che evidenzia come finalmente si sia preso atto che le norme internazionali vigenti sono troppo restrittive e danneggiano l’utenza i cui diritti appaiono troppo compromessi a fronte di regole di sicurezza la cui efficacia è rimasta tutta da provare.

Una cosa che sembra quasi certa è che per il trasporto di liquidi nel bagaglio a mano ci dovranno essere meno restrizioni già a partire dai primi mesi del 2014.

Già nel mese di dicembre, l’Agenzia per la sicurezza aerea (AESA) ha ampliato l’uso di smartphone, tablet, e-book e notebook a bordo.  In futuro, per i dispositivi non ci sarà più l’obbligo di essere sempre spenti durante il decollo e l’atterraggio.

Si potrà lasciare il dispositivo acceso in “modalità aerea”, cioè senza l’invio o la ricezione di segnali radio. L’ultima parola spetterà sempre la compagnia aerea.

Ma non sono queste le ultime novità previste. Telefonare non sarà più un tabù.

Il Commissario Europeo ai Trasporti Siim Kallas, ha invitato l’AESA a fornire nuove linee guida per l’uso di apparecchiature elettroniche in modalità di trasmissione già nei primi mesi del 2014

Fonte:www.ilpuntoamezzogiorno.it


14 Dicembre 2013

Il calendario MotoGP è definitivo, per il 2014 ci saranno diciannove gare, una in più rispetto alla passata stagione, arrivano due nuovi GP in Sudamerica, sparisce la gara di Laguna Seca e sono confermati gli appuntamenti italiani al Mugello e a Misano. Ecco l’elenco completo dei GP

Il calendario completo della MotoGP 2014

23 marzo, Qatar – Doha/Losail,
13 aprile, Americas – Austin,
27 aprile, Argentina – Termas de Rio Hondo,
4 maggio Spagna – Jerez de la Frontera,
18 maggio, Francia – Le Mans Circuit,
1 giugno, Italia – Mugello Circuit,
15 giugno, Catalunya – Circuit de Barcelona -Catalunya,
28 giugno, Olanda – TT Assen,
13 luglio, Germania – Sachsenring,
10 agosto, Indianapolis – Indianapolis,
17 agosto, Rep. Ceca – Brno,
31 agosto, Gran Bretagna – Silverstone,
14 settembre, San Marino & Riviera di Rimini – Misano World Circuit Marco Simoncelli,
21 settembre, Aragón – Motorland Aragón,
28 settembre, Brasile – Brasilia,
12 ottobre, Malesia – Sepang International Circuit,
19 ottobre, Giappone – Motegi Circuit,
26 ottobre, Australia – Phillip Island Circuit,
9 novembre, Valencia – Ricardo Tormo – Valencia

Fonte:www.insella.it


14 Dicembre 2013

Il consiglio mondiale della Fia ha deliberato quello che sarà il Calendario del Campionato di F1 2014, con le prevedibili esclusioni del Gran premio di Corea e del Messico, quest’ultimo per problemi legati all’impianto di Città del Messico.
A escludere il New Jersey, per il secondo anno, ci aveva pensato già Ecclestone e tutto viene rimandato al 2015, sempre che esista un vero interesse ad andare all’ombra dei grattacieli di New York. Rispetto alla bozza annunciata a Monza, tuttavia, ci sono diverse novità. Anzitutto si anticipa il Bahrain, gara in notturna, mentre la conclusione non sarà più a Interlagos – dove il circuito subirà modifiche con lo spostamento dei box – bensì ad Abu Dhabi, come avvenne nel 2010, anno del mondiale sfumato per Alonso.

La defezione della Corea del Sud, originariamente collocata prima del Gran Premio di Spagna a Barcellona, riporta a tre le settimane di stop tra la Cina e l’esordio del mondiale in Europa. Infine, anche Austin è anticipato di due settimane, andando a occupare lo slot che sarebbe dovuto essere del Gran Premio del Messico.

Calendario F1 2014
16 marzo – Australia (Melbourne)
23 marzo – Malesia (Sepang)
6 aprile – Bahrain (Sakhir)
20 aprile – Cina (Shanghai)
11 maggio – Spagna (Barcelona)
25 maggio – Monaco (Monaco)
8 giugno – Canada (Montreal)
22 giugno – Austria (Red Bull Ring)
6 luglio – Gran Bretagna (Silverstone)
20 luglio – Germania (Hockenheim)
27 luglio – Ungheria (Budapest)
24 agosto – Belgio (Spa)
7 settembre – Italia (Monza)
21 settembre – Singapore (Marina Bay)
5 ottobre – Giappone (Suzuka)
12 ottobre – Russia (Sochi)
2 novembre – USA (Circuit of the Americas)
9 novembre – Brasile (Interlagos)
23 novembre – Abu Dhabi (Yas Marina)

La bozza di settembre
Come ampiamente previsto, sono 21 gli appuntamenti in programma nella bozza, ma due sono a forte rischio.
A sorpresa, resta in vita l’anonimo appuntamento in Corea del Sud, sebbene collocato ad aprile invece che a ottobre e prima gara a rischio depennamento tra pochi giorni. Dopo una settimana dal Gran Premio di Cina, breve spostamento e subito la gara a Yeongam, risparmiando una trasferta in ottobre, visto che a saltare è il Gran Premio d’India. Altre due sorprese, anche se una era, in fondo, prevedibile. Il Messico doveva tornare a ospitare le monoposto di Formula 1 dopo oltre vent’anni, grazie ai fondi di Carlos Slim, già finanziatore delle carriere di Perez e Gutierrez, ma difficoltà legate al circuito “Fratelli Gutierrez” dovrebbero far slittare l’appuntamento al 2015; stesso dicasi per il secondo Gran Premio negli Stati Uniti, quello in New Jersey.

Apertura, come di consueto, a Melbourne e una settimana dopo subito in Malesia. Sosta di due settimane e nuovamente doppietta Cina-Corea del Sud, per poi andare in Bahrain (in notturna) e fermarsi per 14 giorni prima di Barcellona: una settimana in meno rispetto al solito.
L’alternanza di appuntamenti ogni 15 giorni si protrarrà fino a Gran Premio d’Ungheria, una settimana dopo Hockenheim. Quasi un mese di sosta estiva e al rientro sarà il classico di Spa a riaccendere i motori. Monza, Singapore e il salto a Suzuka, prima di scoprire il tracciato russo di Sochi il 19 ottobre. Sette giorni di stop e sarà subito Abu Dhabi, per lanciarsi verso la volata finale: Messico e Austin in sette giorni, chiusura a Interlagos quando saremo quasi in clima natalizio.

Calendario F1 2014, bozza settembre 2013
16 marzo – Australia (Melbourne)
23 marzo – Malesia (Sepang)
6 aprile – Cina (Shanghai)
13 aprile- Corea del Sud* (Yeongam)
27 aprile – Bahrain (Sakhir)
11 maggio – Spagna (Barcelona)
25 maggio – Monaco (Monaco)
8 giugno – Canada (Montreal)
22 giugno – Austria (Red Bull Ring)
6 luglio – Gran Bretagna (Silverstone)
20 luglio – Germania (Hockenheim)
27 luglio – Ungheria (Budapest)
24 agosto – Belgio (Spa)
7 settembre – Italia (Monza)
21 settembre – Singapore (Marina Bay)
5 ottobre – Giappone (Suzuka)
19 ottobre – Russia* (Sochi)
26 ottobre – Abu Dhabi (Yas Marina)
9 novembre – Messico* (Mexico City)
16 novembre – USA (Circuit of the Americas)
20 novembre – Brasile (Interlagos)

* (subject to confirmation of track/contract)

Si torna a Zeltweg

zeltweg

AP/LaPresse

Spunta il nome che non t’aspetti nel calendario di F1 2014. Tornano su un palcoscenico a suo modo classico e, soprattutto, europeo le monoposto: si torna a Zeltweg.
Osterreichring in passato – per chi dà del tu alla massima formula – dovremo far l’abitudine con la nuova denominazione di Red Bull Ring, dopo quella di A1 Ring. Il nome spiega gran parte dell’operazione che riporterà il gran premio d’Austria in calendario, poiché è Dietrich Mateschitz in persona ad aver firmato con Bernie Ecclestone l’accordo. Si correrà nel mese di luglio, il 6 per esser precisi, week-end quest’anno riservato all’appuntamento in Germania.

Paddock Girls F1 GP Ungheria 2013 

Zeltweg, è pista relativamente corta nella configurazione attuale, la stessa impiegata nel 2003, ultimo anno in cui si gareggiò in Austria. E’ stata teatro di una delle pagine più brutte della Formula 1 recente, con l’ordine di scuderia imposto a Barrichello nel 2002 ed eseguito a poche decine di metri dal traguardo, quando Schumacher lasciò il primo posto sul podio al compagno di scuderia.
Tracciato veloce, fatto di violente staccate e accelerazioni: si sorpassa anche senza Drs. Andrebbe allungato un po’, perché in passato il tempo sul giro era poco sopra l’1’12″.

I tentativi di realizzare un nuovo layout vennero bloccati dalle proteste ambientaliste già nel 2008, quando il progetto prevedeva il ricongiungimento con una parte del vecchio Osterreichring poco prima della Remus Kurve, tornantino in salita al termine del lungo rettilineo dopo la curva uno.
Si sarebbe tornati al Flatschach, con una serie di curvoni che avrebbero re-immesso nel tratto centrale della pista. Vedremo quale veste riuscirà a darsi il Red Bull Ring per il debutto il prossimo anno.

Il rientro di Zeltweg è la dimostrazione di come si possa correre ancora in Europa, a patto che ci siano gli investimenti necessari. Dispiace, a tal proposito, come ancora una volta resti fuori un patrimonio dell’automobilismo come Imola, con l’Enzo e Dino Ferrari costretto a guardare nonostante la sua storia.

Le grane da risolvere
Se l’accordo con Ecclestone è già stato firmato, restano alcuni nodi cruciali da sciogliere e riguardano le autorizzazioni. Le autorità locali dovranno approvare determinate condizioni, tra cui la rimozione di un limite all’afflusso di spettatori, fissato a 40 mila unità per due giornate consecutive, poi ci sarebbero le questioni sui livelli di rumorosità e prima dell’approvazione la Red Bull dovrà assicurare un piano dettagliato su emissioni e gestione del traffico. Insomma, in Austria le cose si fanno in un certo modo, per tutelare anche l’ambiente e gli abitanti, che saranno parte attiva nella programmazione dell’evento e potrebbero obiettare su alcuni aspetti chiave. Non da ultimo, ci sarebbe la questione di un centro media troppo piccolo per accogliere gli addetti ai lavori.
Mateschitz ha ammesso che non ci guadagnerà certo dall’organizzazione, visto che «con il prezzo dei biglietti coprirò i costi organizzativi ma non quelli della licenza. La Red Bull ha vinto entrambi i mondiali negli ultimi tre anni ed è stato certo un vantaggio per ottenere la gara»

GUARDA VIDEO

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Q6KiqCDn1f4

Fonte:www.derapate.it


23 Novembre 2013

Carlos Hernandez Garcìa (Turismo Spagna) - Alex Cruz (Vueling) 2013C’è tanta Italia nei piani di sviluppo di Vueling, compagnia aerea low fares del Gruppo IAG (di cui fanno parte British Airways e Iberia), che ha annunciato a Roma un incremento di offerta aerea da e per l’Italia del 267% per il prossimo anno. Si tratta del fulcro di un piano strategico che prevede sette nuove rotte da e per Roma, la dislocazione su Fiumicino di otto aeromobili Airbus A320 e l’avvio di 26 rotte da e per altre città italiane, tra le quali Catania, Palermo, Torino, Genova, Bari, Brindisi e Lamezia. È di sicuro uno dei più massicci e impegnativi investimenti sul mercato italiano degli ultimi cinque anni da parte di una compagnia aerea estera.

«Fiumicino diventerà entro il 2014 un hub strategico per lo sviluppo del nostro vettore sia sul Mediterraneo che sull’intera Europa», ha evidenziato Alex Cruz, ceo e presidente di Vueling. A riprova di questo obiettivo la compagnia aerea di base a Barcellona offrirà sul mercato italiano 4,5 milioni di posti aerei che copriranno gran parte delle capitali europee e le maggiori destinazioni turistiche del Mediterraneo, da Praga ad Atene, da Berlino a Maiorca.

Cruz ha poi aggiunto che «la missione di Vueling è di posizionarsi quale vettore a basso costo e alta efficienza per i maggiori collegamenti nel Vecchio Continente con oltre 550 combinazioni di volo, intercettando così sia il crescente volume di traffico d’affari – che già si attesta sul 40% a bordo dei nostri aerei – e il contestuale forte aumento di traffico turistico».

Un roadshow per le adv
Per supportare al meglio questa iniziativa incentrata sul nostro Paese, oltre alla promozione di 50mila posti al costo delle sole tasse aeroportuali (prenotabili per voli da maggio a ottobre del prossimo anno esclusi i mesi di luglio e agosto) che verrà lanciata a breve, Vueling ha previsto numerose azioni mirate, come spiega Massimo Di Perna, country manager Vueling per l’Italia: «Abbiamo in programma per il 2014 un roadshow in oltre 30 città italiane,per illustrare alle agenzie di viaggi le valenze dei servizi Vueling e la nostra filosofia, che è quella di offrire un servizio al top con tariffe molto calmierate rispetto ai vari competitor che operano in Europa».

Accanto alle azioni che il vettore predisporrà per il canale agenziale, è prevista anche una campagna promo-pubblicitaria congiunta con l’Ufficio Turistico Spagnolo, come ha preannunciato il direttore della sede romana dell’Ente, Carlos Hernandez Garcìa: «Appronteremo una campagna a supporto di questo importante potenziamento di voli dall’Italia che sarà una preziosa opportunità per incrementare il traffico turistico dall’Italia verso la Spagna».

Nella foto: Carlos Hernandez Garcìa e Alex Cruz.
www.vueling.comwww.spain.info/it/

Fonte:www.lagenziadiviaggi.it


25 Ottobre 2013

A scopo benefico, il ricavato devoluto alla Teenage Cancer Trust

Dalla divisa al bikini. Si spogliano ancora una volta le hostess di Ryanair, svelato il video del dietro le quinte del calendario 2014, realizzato a Creta. E’ dal 2008 che le hostess della compagnia realizzano dei calendari, sempre a scopo benefico.
GUARDA VIDEO  
Finora sono stati raccolti 600mila euro devoluti in beneficenza. Quest’anno i proventi delle vendite saranno devoluti a Teenage Cancer Trust, che si occupa di ragazzi e adolescenti malati di tumore. (RCD – Corriere Tv)


Scienziati russi hanno pronosticato l’arrivo dell’Era Glaciale minore nel 2014. Smentiscono la tesi sul riscaldamento globale, definendola una trovata da marketing. Il riscaldamento del clima sta davvero avvenendo. Il riscaldamento sulla Terra è iniziato a partire dalla seconda metà del XVIII-esimo secolo – l’inizio della rivoluzione industriale.

Proprio per questo si ritiene che questo processo sia legato all’impatto antropogenico. L’umanità aumenta emissioni di СО2, ciò che causa l’effetto serra.

Lo scienziato russo Vladimir Bashkin respinge categoricamente questa tesi, affermando che cambiamenti climatici hanno il carattere ciclico e non sono legati in alcun modo all’attività degli uomini. Insieme con il suo collega Rauf Galiulin dell’Istituto di problemi fondamentali della biologia dell’Accademia russa delle scienze, comprova che l’attuale riscaldamento sono ripercussioni dell’uscita del pianeta dall’“Era Glaciale minore” e si prospetta a breve, naturalmente a seconda della misura geologica, l’entrata in una nuova Era Glaciale.

L’Era Glaciale minore avviene periodicamente nel giro di 500 anni. In precedenza era avvenuta a metà dello scorso millennio quando in Inghilterra si è gelato Tamigi, gli olandesi pattinavano e in Russia gli stranieri s’impaurivano alla vista degli alberi che si spaccavano per il gelo. I periodi di recrudescenza del freddo e del riscaldamento avvengono a intervalli di circa 30-40 anni. In Russia, ad esempio, il riscaldamento è avvenuto negli anni 30 quando si era resa possibile la navigazione lungo la Via Marittima del Nord, poi c’è stata la recrudescenza del freddo nel periodo di guerra, poi il riscaldamento negli anni 70, e via dicendo. L’attuale periodo di riscaldamento è terminato sulla soglia del millennio.

L’inizio di un nuovo ciclo è legato al cambiamento dell’attività solare. La potenza della radiazione del nostro astro principale diminuisce ciò che fa l’impatto sul clima.

Le ricerche scientifiche sul clima delle ere geologiche mettono in dubbio la fondatezza delle richieste del Protocollo di Kyoto, afferma Vladimir Bashkin. Il Protocollo limita emissioni dei gas serra e permette il commercio delle quote di emissioni. Emissione di anidride carbonica è un normale processo naturale e non il risultato dell’attività esclusiva degli uomini, afferma lo scienziato.

L’effetto serra, legato al fattore antropogenico, corrisponde al 4-5% delle emissioni naturali. L’eruzione di un vulcano produce molto di più. Il vero contributo all’effetto serra è il comune vapore acqueo. Grazie a Dio, a nessuno viene in mente di doverlo pure regolare.

L’Oceano Mondiale contiene 60 volte più di anidride carbonica nonché si contiene nell’aria. Con la crescita della temperatura sul pianeta essa viene emessa in modo più attivo. Cosicché l’aumento del livello di СО2 nell’atmosfera non precede il riscaldamento e, viceversa, piuttosto le segue.

Il riscaldamento globale, di cui se n’è parlato tanto, non è tanto un problema scientifico quanto una mossa di marketing. Se arriva il riscaldamento, spiega lo scienziato russo, il sottofondo di simili considerazioni, ciò significa che il fabbisogno di combustibili tradizionali (carbone, petrolio e gas) diminuirà e il prezzo di queste risorse energetiche dovrà scendere. Non è più scienza, ma una vera e propria politica, afferma Vladimir Bashkin.

Non ci aspetta il riscaldamento globale, ma la recrudescenza del freddo, afferma lo scienziato russo. Non c’è bisogno di avere paura della recrudescenza del freddo: si evolverà gradualmente e sarà percettibile soltanto verso la metà del XXI-esimo secolo.

Fonte:http://italian.ruvr.ru


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