40 anni


Nell’ottobre del 1975 furono trasmessi i primi episodi dei due cartoni animati, ancora di culto.
goldjeeg

 

Hanno quaranta anni i robot dei cartoni animati che hanno segnato l’infanzia di una generazione. Realizzati entrambi dal grande Go Nagai (“padre” anche di Mazinga, Mazinga Z e il Grande Mazinga, Gaiking e Ken Falco), debuttarono infatti alla televisione giapponese il 5 ottobre 1975, i primi episodi di Goldrake e di Jeeg Robot d’Acciaio, destinati ad arrivare sui nostri schermi solo tre anni dopo.

 

La serie di Goldrake – che in originale si chiamava “Ufo Robot Grendizer” -, approdò sugli schermi della Rai (nella trasmissione Buonasera con… condotta da Maria Giovanna Elmi) con il titolo di Atlas Ufo Robot, solo nel 1978, ma divenne subito un appuntamento fisso per i teenager di quei tempi aprendo la strada ad una vera invasione di robot giapponesi che suscitarano anche molte discussioni. La sigla – “mangia libri di cibernetica, insalate di matematica, a giocar su Marte va…” – che ancora oggi chi ha più di 40 anni ricorda a memoria, di Vince Tempera cantata da Alberto Tadini diventò disco d’oro (a quei tempi c’erano i 45 giri) superando il milione di copie vendute.

La serie tv di Jeeg Robot d’Acciaio (Kotetsu Jigu nell’originale giapponese) in 46 puntate, arrivò in Italia l’anno successivo (1979) e raccontava le vicende di Hiroshi, un campione di F1 che unendo i punti dei suoi speciali guanti diventava la testa di Jeeg, al quale poi la fida Shibalanciava i componenti” per completare il “Robot d’Acciaio”. Secondo la leggenda la sigla italiana – “Corri ragazzo laggiù, vola tra lampi di blu, corri in aiuto di tutta la gente, dell’umanità!” – era cantata da un giovanissimo Piero Pelù dei Litfiba, ma in realtà la voce è di Roberto Fogu.

 

Fonte: www.sorrisi.com/


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