737

7 Febbraio 2015

“Dal 24 luglio tre voli aerei da e per la Sardegna con un 737.

di Stefania Piras

Ecco l’annuncio, arrivato su Twitter, di Flavio Briatore. Il manager svela i dettagli di un ambizioso progetto (una start up la definisce lui) sul social network e sferra l’attacco alle compagnie aeree. “Visto la difficoltà di raggiungere la Sardegna, la prossima volta pensiamo di organizzare tre voli al giorno” scrive Briatore. Da Olbia a Roma e da Milano a Roma. Lo stile rifletterà quello del Billionaire, il famoso locale aperto nel 1998 in Sardegna e punto di riferimento del jet set internazionale: solo prima classe e 52 posti, “un volo da sogno” lo chiama Briatore entusiasta.

Target alto? E’ in linea con il suo business” dice un utente con un subtweet. Ma fa sul serio? Se lo chiedono in Sardegna dove gli imprenditori locali cercano di attirare più turisti possibili e dall’altro molti residenti al di là del mare chiedono prezzi ragionevoli per poter tornare a casa. “L’idea è ottima, la first class meno, l’economia la fa girare la classe media.. Pensa a tutti” gli scrive Federica. “

Ma intanto a giudicare dai commenti l’idea di un nuovo collegamento con l’isola non dispiace. “Bravo, se poi riusciamo a fare il contrario…con un 52 far volare 737 passeggeri ancora meglio” gli suggerisce Michele. Il Flavio nazionale approva o prende in considerazione con un retweet. Anche se c’è chi non manca di commentare con ironia come Luigi “Viene pure Crozza?”. Il nome della compagnia sarà Billion Air, naturalmente, come il nome del famoso locale notturno della Costa Smeralda.

 

 

Fonte: www.ilmessaggero.it/

 

PG


17 Novembre 2013

Sarebbe deceduto anche uno dei figli del governatore della Regione, il Tatarstan

Tra le 50 persone morte nello schianto di un Boeing 737 in Tatarstan, Russia centrale, c’e’ anche uno dei figli del presidente della regione, Rustam Minnikhanov. Stando alla lista dei passeggeri pubblicata su alcuni siti Irek, questo il nome della vittima, si trovava sull’aereo proveniente da Mosca ed esploso al momento dell’atterraggio all’aeroporto di Kazan

Ha tentato di atterrare due o forse tre volte, poi si è schiantato al suolo ed è esploso. Così sono morte le 50 persone, 44 passeggeri e sei membri dell’equipaggio, che viaggiavano a bordo di un boeing 737 delle linee regionali del Tatarstan, Russia centrale. L’incidente è avvenuto alle 19.25 ora locale (le 16.25 in Italia) all’Aeroporto di Kazan, capitale della regione, a 700 km a est di Mosca, che poi è stato chiuso. “Secondo le prime informazioni, tutte le persone che erano sull’aereo sono morte”, ha annunciato la portavoce del ministero russo delle Emergenze, Irina Rossious, precisando che a bordo non c’erano bambini. Secondo testimoni, l’aereo ha perso quota molto velocemente ed è esploso al momento dell’impatto col suolo.

Sul posto sono subito accorsi i vigili del fuoco che sono riusciti a domare le fiamme dopo un’ora ma per i passeggeri non c’è stato nulla da fare. Nessuno è sopravvissuto.

I corpi delle vittime sono stati tutti ritrovati vicino al luogo in cui il velivolo si è schiantato. Ancora ignote le cause dello schianto, fonti della sicurezza hanno ipotizzato un errore del pilota. Le tv locali hanno descritto condizioni del tempo avverse con forti venti, nuvole e temperature sotto lo zero. La terza pista è naturalmente quella del guasto tecnico. Il presidente Vladimir Putin ha costituito una commissione di inchiesta per indagare sulle ragioni dell’incidente. Negli ultimi anni in Russia sono aumentati gli incidenti nel trasporto aereo, tanto che le autorità hanno ordinato di sostituire gli apparecchi più vetusti, di progettazione sovietica, e lanciato una verifica su molte compagnie aeree, specie quelle minori che operano sull’immenso territorio della Federazione, dove spesso per spostarsi la via dei cieli è l’unica opzione. Nell’aprile del 2012, 31 persone morirono nello schianto di un aereo poco dopo il decollo in Siberia. A settembre del 2011, 44 persone rimasero uccise nell’incidente di uno Yak-42 vicino alla città di Yaroslav. Nel 2010, la Russia e le ex repubbliche sovietiche hanno registrato un tasso di incidenti tre volte superiore alla media mondiale, secondo i dati della International Air Transport Association

Fonte: www.ansa.it


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