aerei militari

15 Settembre 2013

Sei aerei militari turchi F-16 sono diretti verso il confine siriano per un volo di ricognizione, decollati per “allarme”, nel caso di necessità hanno i poteri di aprire il fuoco per colpire, comunicano i mass media.

Gli aerei del secondo comando delle Forze Aeree, dislocati nella provincia di Diyarbakır nel sud-est del Paese, sono decollati per controllare il movimento al confine con la Siria. A bordo ci sono gli equipaggiamenti completi di armamenti.

Fonte:http://italian.ruvr.ru



OSOPPO. Sono ben 1.200 le firme raccolte dai cittadini che si lamentano dei rumori causati dai sorvoli di aerei ed elicotteri militari nel cielo sopra la pedemontana gemonese e la Carnia.

Già, perché se la prima petizione è partita a febbraio nella cittadina sotto la fortezza e oggi è già arrivata a 500 firme, da quello spunto si è preso esempio anche in Carnia dove similmente, oltre un mese fa, è partita una raccolta che ha raggiunto in queste settimane le 700 unità.

Se nel Gemonese la raccolta ha interessato la cittadina, soprattutto nelle frazioni vicine al corso del Tagliamento, ma anche la zona di Braulins di Trasaghis e la parte bassa di Gemona, in Carnia tutto è partito dalla signora Tiziana Marra di Arta Terme che oltre alla valle del Bût ha girato diverse vallate carniche per raccogliere firme in queste ultime settimane.

«Sono andata anche a Forni di Sopra a raccogliere firme – dice Marra – perché i sorvoli sono diventati sempre più frequenti: a volte ci sono anche elicotteri che sono particolarmente fastidiosi e magari si svolgono verso le 22, quando la gente vuole riposare. Questa è la seconda petizione che parte da questo territorio dopo quella che in passato avevamo avviato con Legambiente. Crediamo sia giusto che la petizione sia affrontata come ordine del giorno nelle sedute di tutti i consigli comunali della Carnia».

Ora, i cittadini della Carnia e del Gemonese si dicono pronti a mettere insieme le loro petizioni per consegnarle alle autorità politiche e alle rappresentanze militari: «Abbiamo atteso – dice Franco Barera del gruppo di cittadini osoppani – l’esito delle elezioni regionali per sapere chi erano i nuovi amministratori a cui consegnare le petizioni: la nostra intenzione è inviarla anche al ministero degli Interni perché si apra un dibattito sulla questione e si riesca a trovare una soluzione, magari regolando tempistiche e orari dei voli. Nella nostra cittadina, molti sono preoccupati dai rischi che potrebbero originarsi da un possibile incidente, visto che gli aerei si vedono volare sopra i nostri tetti, a distanze davvero minime».

I cittadini ora puntano a costituirsi in comitato e chiedere ai Comuni, alla Regione e ai rappresentanti delle forze armate di aprire un tavolo di confronto per affrontare la problematica e cercare una soluzione che risponda alle preoccupazioni lamentate da tempo da numerosi cittadini.

«Non siamo necessariamente per l’abolizione dei voli – dice Barera – ma con la consegna delle firme chiederemo la istituzione di una commissione che vigili, dove oltre ai sindaci e agli amministratori regionali vi possano partecipare anche i cittadini».

Fonte:http://messaggeroveneto.gelocal.it



La sicurezza degli aerei militari di stanza presso il centro di transito dell’aeroporto di Bishkek “Manas” è garantita da parte degli Stati Uniti, ha fatto sapere una fonte delle autorita’ del Kirghizistan. Il Kirghizistan ha il compito di proteggere l’aeroporto stesso e la pista, ha aggiunto.
La fonte ha anche ricordato che, in conformità con l’accordo tra il Kirghizistan e gli Stati Uniti per il Centro di Transito valido a partire dal 2009, gli aerei americani non possono essere ispezionati dal Kirghizistan.

Fonte:http://italian.ruvr.ru



Il rappresentante della società americana-produttrice degli aerei da combattimento Lockheed Martin ha dichiarato in un’intervista che la Marina militare del Vietnam nei tempi brevissimi potrebbe rivolgersi agli USA con la richiesta di fornire 6 aerei da pattugliamento P-3C Orion in versione base. S’ipotizza che inizialmente questi aerei saranno forniti a Vietnam senza armamenti.

Successivamente però, seguendo il progresso nelle relazioni vietnamite-statunitensi, gli aerei saranno dotati di armamento completo. Potrebbero essere venduti a Vietnam aerei P-3C che fanno parte della riserva della flotta statunitense delle ultime modifiche. Possono servire per altri 20 anni dopo rimodernamento.

Vietnam non ha una scelta reale dei fornitori degli aerei da pattugliamento in versione base — un mezzo importante per la ricognizione marittima e la lotta contro sommergibili. La Russia ha già da tempo cessato la fabbricazione degli aerei IL-38 e TU-142 e ora effettua soltanto il rimodernamento di quelli disponibili. Nello stesso tempo il parco di questi aerei in Russia è limitato e perciò la loro esportazione è inopportuna. Attualmente la fabbricazione degli aerei da pattugliamento in versione base non viene effettuata nemmeno in Europa. Contrariamente gli USA hanno avviato il programma di fabbricazione degli aerei da pattugliamento P-8 Poseidon. Conseguentemente P-3C Orion non ancora del tutto obsoleti sono soggetti a licenziamento.

P-3C rimane un potente ed efficiente aereo antisommergibile. La fornitura di questi aerei a Vietnam, qualora fossero completamente armati, potrebbe diventare un serio motivo di preoccupazione per il comando della Marina militare cinese. Questi aerei possono rappresentare una minaccia per la componente marittima delle forze strategiche nucleari della Cina.

Sull’isola meridionale cinese di Hainan ora si trova la principale base dei sommergibili nucleari missilistici cinesi Yulin, un’imponente costruzione costata miliardi di dollari, con rifugi sotterranei per sommergibili, depositi, arsenali e un complesso sistema di protezione. Qui dovranno essere dislocati sommergibili nell’ambito del progetto 094 Jin dotato di missili balistici e, in prospettiva, sommergibili perfezionati nell’ambito del progetto 096 Tan. S’ipotizza che il Mar Cinese del Sud diventerà per sommergibili nucleari cinesi la principale area di pattugliamento. Proprio per questo qualsiasi attività di ricognizione delle flotte degli USA e dei loro alleati suscita una reazione estremamente nervosa da parte della Cina. Ciò ha già portato l’anno scorso a una serie di pericolosi incidenti.

Si usa ritenere che i sommergibili cinesi per ora siano in ritardo rispetto ai sommergibili della Russia e dell’Occidente per quanto riguardano le tecnologie della riduzione di rumori. P-3C veniva considerato un mezzo assai efficiente della lotta contro sommergibili sovietici e russi e, dunque, sarà ancora più pericoloso per quelli cinesi. Decollando dalle vicine basi vietnamite, i P-3C potranno a lungo monitorare ipotizzabili aree di pattugliamento dei sommergibili cinesi.

Repubblica Popolare Cinese dovrà intraprendere delle misure per garantire la sicurezza nell’area di pattugliamento dei propri sommergibili. A tale scopo potrebbe risultare utile il primo portaerei cinese Liaoning. Esso potrebbe bloccare una considerevole area dell’acquatorio del Mar Cinese del Sud per i voli dei P-3C vietnamiti. E’ interessante che anche il primo incrociatore portaerei sovietico Admiral Kuznetsov, costruito in base al progetto uguale a quello di Liaoning, era destinato a svolgere questo compito. Esso doveva proteggere l’area di pattugliamento dei sommergibili nucleari e affrontare il primo attacco del nemico, in tal modo guadagnando tempo aggiuntivo necessario alla leadership del paese per impartire l’ordine di sferrare l’attacco nucleare contro gli USA.

 

Fonte:http://italian.ruvr.ru


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