aereo

4 Agosto 2016

Il Boeing 777-300 proveniva dall’India. Uno dei due motori ha preso fuoco. Lo scalo bloccato per ore. dubai777

L’aeroporto di Dubai è stato riattivato dopo essere stato chiuso per diverse ore per un incidente in cui è rimasto coinvolto un velivolo della Emirates. Il volo EK521 proveniva dallo scalo internazionale Trivandrum a Thiruvananthapuram, capitale dello Stato sudorientale indiano di Kerala, in India. Uno dei due motori del Boeing 777-300 ha preso fuoco. A bordo c’erano  282 passeggeri e 18 membri dell’equipaggio, quattro sono rimasti feriti. Un vigile del fuoco è morto durante le operazioni di spegnimento dell’incendio. L’incidente è avvenuto alle 12.45 locali (le 10.45 in Italia). La maggior parte dei passeggeri, 226, eranoindiani, ma a bordo si trovavano anche cittadini britannici, emiratini, americani e sauditi.

“Alcuni testimoni hanno detto di aver visto il velivolo atterrare senza il carrello, strisciando a lungo sulla pista prima di fermarsi.”

Prima dell’atterraggio, ha detto il presidente della compagnia, lo Sheikh Ahmed bin Said al Makhtum, non erano state segnalate fiamme a bordo e quindi l’incendio si potrebbe essere  sprigionato come conseguenza dell’impatto. Il motore sul lato sinistro della carlinga è rimasto integro ed ha contribuito a sostenere il peso del bireattore. Ma lo stesso presidente ha detto che l’inchiesta sull’accaduto è ancora in corso e informazioni più precise saranno date “a tempo debito”.

dubai7771

Dubai, aereo Emirates in fiamme sulla pista dopo l’atterraggio di emergenza

Immagini amatoriali trasmesse dalla televisione panaraba Al Jazira hanno mostrato un’esplosione in corrispondenza della testa del velivolo quando era ormai fermo sulla pista e i vigili del fuoco stavano cercando di spegnere le fiamme. Al Makhtum ha evidenziato la “professionalità dell’equipaggio, in particolare del pilota“, che ha consentito una rapida evacuazione dei passeggeri attraverso gli scivoli di emergenza, evitando che l’incidente si trasformasse in una tragedia ben più grave. Lo stesso pilota, di nazionalità emiratina, il copilota australiano e il resto dell’equipaggio, ha aggiunto Al Makhtum, “sono stati gli ultimi ad abbandonare l’aereo“.

 

Dubai, incidente aereo Emirates: la fiammata del motore

Si tratta del più grave incidente avvenuto ad un velivolo della Emirates, che negli ultimi anni ha registrato una crescita vertiginosa della sua attività, essendo lo scalo di Dubai diventato il primo al mondo come numero di passeggeri, con 78 milioni di passeggeri lo scorso anno.

L’ultimo incidente per la compagnia risale a poche ore fa: ieri un Boeing 777-300 Emirates con destinazione le Maldive aveva fatto un atterraggio di emergenza a Mumbai – secondo quanto comunicato – per un “problema tecnico”. Quattro mesi fa, invece, un 737 della Flydubay, altra compagnia dell’emirato, era precipitato facendo 62 morti.

 

Fonte: www.repubblica.it/


4 Agosto 2016

Il volo proveniente dalla città indiana di Thiruvananthapuram costretto ad atterrare a causa di un’incendio a bordo. La compagnia ha confermato che non ci sarebbe nessuna vittima

dubai7772

Il velivolo ha effettuato l’atterraggio d’emergenza, intorno alle 12.45 ora locale, dopo lo scoppio di un incendio a bordo. Una barriera di sicurezza è stata tempestivamente allestita nella zona dove è atterrato l’aereo.  L’aeroporto, il più grande del Medio Oriente e uno dei più grandi al mondo, è stato chiuso fino alle 18.30 ora locale (le 16.30 in Italia)

 

“Emirates conferma che oggi – si legge in una nota diffusa tramite Facebook – il volo Ek521 in volo dall’aeroporto internazionale Trivandrum a Thiruvananthapuram, in India, a Dubai è stato coinvolto in un incidente nell’aeroporto internazionale di Dubai. A bordo c’erano 275 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. L’aereo – prosegue la nota – un Boeing 777 è partito alle 10.19 dall’aeroporto internazionale Trivandrum con atterraggio previsto alle 12.50 all’aeroporto internazionale di Dubai”. Al momento, afferma sempre Emirates, “non abbiamo ulteriori informazioni su cosa possa aver provocato l’incidente“.

 

La stessa compagnia ha confermato che “non ci sono vittime tra i nostri passeggeri e tra l’equipaggio: non manca nessuno all’appello tra i passeggeri e l’equipaggio e sono tutti al sicuro”. Su Twitter sono decine i video postati dai presenti: si vede chiaramente l’aereo in fiamme, con un’ala spezzata, un motore divelto, e il fumo nero che esce dall’interno dell’apparecchio. E ad un certo punto si può vedere la parte anteriore che esplode.

https://youtu.be/rBW8VpWkKDc

 

Fonte: www.ilfattoquotidiano.it/


30 Luglio 2016

La compagnia low-cost irlandese ha deciso di ribattezzare uno dei vettori della sua flotta in onore del campione portoghese del Real Madrid

rynaldo
Sembra davvero che la fama di Cristiano Ronaldo non abbia più limiti.

Ora, a pagare il suo tributo al campione portoghese, ci si mette anche la Ryanair, che ha deciso di dedicare a CR7 un aereo, ribattezzato per l’occasione ‘Ryanaldo’.

Solo pochi giorni fa Madeira ha deciso di intitolare l’aeroporto al suo figlio più famoso, ora la compagnia low-cost irlandese ha voluto omaggiare così l’attaccante del Real Madrid.

Il vettore dovrebbe essere impegnato proprio nelle rotte verso l’isola delle Azzorre.

Fonte:www.foxsports.it/


30 Maggio 2016

La priorità è trovare le scatole nere sott’acqua nel Mediterraneo prima che si scarichino i loro segnalatori, ma non sarà semplicissimo.

A più di una settimana dalla scomparsa del volo MS804 di EgyptAir, le ricerche nel Mediterraneo orientale non hanno ancora portato al ritrovamento di altri resti dell’Airbus A320 e delle sue scatole nere, che potrebbero fornire dati importanti per ricostruire gli ultimi minuti a bordo.
orionegypt
L’aereo era in viaggio da Parigi al Cairo con 66 persone a bordo: intorno alle 2:30 del 19 maggio ha smesso di comunicare con i controllori di volo e pochi minuti dopo è scomparso dai radar, mentre stava sorvolando il Mar di Levante nello spazio aereo egiziano.

Dopo i rottami e alcuni resti delle persone a bordo trovati alla fine della scorsa settimana, gli avvistamenti si sono fatti più rari e non è chiaro quando e se saranno trovati altri oggetti per capire le cause dell’incidente.
Scatole nere

Francia ed Egitto stanno collaborando alle ricerche nel Mar di Levante con l’obiettivo di trovare il prima possibile le due scatole nere dell’A320.

Dalla Corsica è partito il ricognitore idrografico Laplace della Marina militare francese per raggiungere il tratto di mare ad alcune centinaia di chilometri a nord di Alessandria d’Egitto dove si stanno concentrando le operazioni di ricerca.

A bordo ci sono due esperti del Bureau d’Enquêtes et d’Analyses pour la Sécurité de l’Aviation Civile(BEA), l’agenzia governativa francese che si occupa delle indagini sulla sicurezza del volo, e strumentazioni fornite dall’azienda Alseamar, specializzata nella ricerca di relitti sui fondali marini.

La nave è quindi attrezzata con dispositivi per captare i segnali acustici inviati dalle scatole nere, e che sono rilevabili anche sott’acqua.
Nel caso di un incidente aereo, il sistema di segnalazione si attiva automaticamente ed emette un suono a intervalli regolari, fino a quando non si scaricano le batterie della scatola nera.
orionegypt3
Di solito l’autonomia è di 30 giorni e per questo le squadre di ricerca cercano di non perdere tempo.
Le scatole nere registrano dati sulle condizioni dell’aeroplano durante il volo e le ultime due ore di conversazione nella cabina di pilotaggio: il loro ritrovamento consentirebbe quindi di ricostruire le cause della fine del volo MS804.

Fondale
Il tratto di mare in cui si stanno concentrando le ricerche è piuttosto profondo e questo potrebbe complicare il ritrovamento delle scatole nere.
Secondo gli esperti si potrebbero trovare a una profondità di circa 3mila metri, quindi di poco entro la distanza massima dalla superficie per captare i loro segnali acustici.

Per questo motivo gli speciali microfoni usati per captarli vengono calati con lunghi cavi a circa 2mila metri di profondità, in modo da rendere più probabile la loro identificazione.

I rilevatori di Alseamar, in viaggio sulla Laplace, possono captare un segnale nel raggio di 5 chilometri. I tecnici confidano che questi sistemi possano semplificare le ricerche, nonostante non sia noto il punto preciso in cui è precipitato l’aereo e si debbano scandagliare centinaia di chilometri quadrati di fondale.

Segnali radio
Alla fine della scorsa settimana, il giornale al-Ahram controllato dal governo egiziano aveva dato la notizia secondo cui le autorità avevano rilevato dati emessi da un trasmettitore di localizzazione di emergenza (ELT), un dispositivo che di solito si trova nella coda degli aerei e che manda segnali che possono essere rilevati via satellite.

La fonte era uno dei responsabili delle ricerche, aveva detto il giornale, ma da allora non ci sono state ulteriori conferme.
Secondo diversi esperti, però, è improbabile che l’ELT sia rimasto intero dopo l’impatto in acqua, non essendo resistente quanto le scatole nere.

Inoltre, è raro che segnali radio emessi sott’acqua possano essere captati facilmente dalla superficie (è per questo che le scatole nere emettono segnali sonori e non radio).

Fumo a bordo?
Nel fine settimana sono circolate notizie, riprese dalle principali agenzie di stampa internazionali (e dal Post), sul fatto che a bordo dell’A320 fosse stata segnalata la presenza di fumo, ma in seguito questa circostanza è stata messa in dubbio e non si sono avute altre conferme.
Le incertezze sono dovute ai dati frammentari ottenuti da chi sta effettuando le indagini e ricavati dai segnali che l’aeroplano manda automaticamente, mentre è in volo, per informare la compagnia aerea e il produttore dell’aeroplano sulle sue condizioni. I


l sistema, che si chiama ACARS, si basa su una serie di sensori a bordo che rilevano diversi dati: dalle condizioni dei motori a quelle nella cabina di pilotaggio, passando per i rilevatori di fumo nei bagni. I dati indicano che ci potrebbe essere stato un problema con alcuni sistemi per governare l’aereo, ma si tratta di supposizioni che potranno essere confermate o smentite solo dopo il ritrovamento delle scatole nere.

Altre notizie e smentite
Nei primi giorni dopo la scomparsa del volo MS804 di EgyptAir, il governo egiziano ha dato informazioni contrastanti e poco chiare sullo stato delle ricerche in mare, dando l’impressione di non avere molto sotto controllo le operazioni nel Mar di Levante. Il governo ha inoltre smentito o ridimensionato notizie diffuse da altri paesi, a partire dalla Grecia, i cui controllori di volo hanno gestito il passaggio dell’A320 nel loro spazio aereo prima dell’incidente.

Sulla base dei tracciati radar, le autorità greche hanno detto che l’aeroplano ha compiuto alcune brusche manovre prima della sua scomparsa, ma l’Egitto ha smentito questa circostanza dicendo di avere dati diversi.

Un’altra fonte, questa volta vicina alle indagini egiziane, aveva detto che a giudicare dai resti dei passeggeri trovati in mare era molto probabile che l’incidente fosse stato causato da un’esplosione a bordo. Questa ipotesi è stata in seguito smentita dal governo egiziano, ricordando che è ancora presto per stabilire quale sia stata la causa dell’incidente.

Fonte:www.ilpost.it/


19 Maggio 2016

IL CAIRO – L’aereo dell’Egyptair è scomparso dai radar durante il viaggio da Il Cairo a Parigi. Le autorità egiziane non escludono che l’aereo possa essere caduto a causa di un attentato terroristico, ma sono ancora molti i punti da chiarire mentre si cercano gli eventuali resti del velivolo.

Le autorità greche sostengono che avere individuato due oggetti arancioni che si presume possano appartenere all’aereo Egyptair precipitato. I due oggetti galleggiavano nel mare a 50 miglia a sud-est dall’area dove il volo è scomparso dai radar.

egy7

La sorte dei passeggeri a bordo dell’Airbus A320 resta dunque ignota e i punti da chiarire sono ancora molti, scrive Leonard Berberi sulCorriere della Sera:

1. I punti da chiarire
Un aereo che sparisce mentre è nella fase ritenuta meno critica di un volo, tre addetti alla sicurezza a bordo, il giallo sul segnale di allarme che sarebbe stato lanciato o forse no e l’ultimo saluto, al momento del passaggio delle consegne alle autorità egiziane. Sono diversi i punti decisamente poco chiari sul destino dell’aereo della compagnia EgyptAir precipitato nel Mediterraneo

2. I tre addetti alla sicurezza a bordo
Nell’elenco dei passeggeri fornito dalla compagnia aerea egiziana ci sono in tutto dieci persone dipendenti. Sette sono i membri dell’equipaggio previsti per il collegamento Parigi Charles de Gaulle (foto sotto)-Il Cairo, gli altri tre sono invece identificati come addetti alla sicurezza del vettore. Che ci facevano lì? Erano semplici passeggeri con famiglie al seguito o di ritorno da una trasferta di lavoro in Francia? In ogni caso, questi addetti potrebbero essere passati attraverso le stesse procedure di controllo dell’equipaggio, quindi in qualche modo meno sorvegliati dei passeggeri tradizionali

3. La fase del viaggio
L’Airbus A320 è uno dei velivoli più utilizzati al mondo nel corto e medio raggio. Secondo il colosso europeo di costruzione di questo tipo oggi ce ne sono oltre 6.700 (i dati si riferiscono al 30 aprile scorso) che assieme hanno registrato qualcosa come 98 milioni di voli. Ad oggi non c’è mai stato un incidente strutturale per questo tipo di aereo durante la fase di crociera. Anche il volo della compagnia egiziana si trovava in questa fase, considerata tra le meno a rischio, a 37 mila piedi di quota, cioè a oltre 11 chilometri d’altezza. Se qualcosa è successo – sono i primi ragionamenti degli esperti – è altamente probabile che sia dovuto a qualcosa di non strutturale

egy5

4. Il giallo del segnale di emergenza
Secondo fonti della compagnia pochi istanti prima di sparire dai radar l’aereo aveva lanciato un segnale di allarme. Voce che però è stata smentita dai vertici dell’esercito egiziano, quindi parzialmente confermata dal primo ministro del Paese. L’inchiesta dovrà chiarire anche questo punto, se non altro per poter capire cosa è successo a bordo e se è stata una cosa improvvisa oppure no. L’inchiesta sarà guidata dalle autorità egiziane anche se l’indagine vera e propria sarà effettuata dagli esperti di Airbus e quelli francesi dell’autorità investigativa nazionale

5. Esplosione in volo?
Diversi marinai greci hanno parlato di una palla di fuoco all’orizzonte, proprio nel momento in cui l’A320 spariva dai radar. Questo farebbe propendere per un’esplosione in volo del jet egiziano. Se queste testimonianze dovessero essere confermate l’inchiesta non potrà a quel punto escludere la pista terroristica. È data come poco probabile l’ipotesi di un missile che colpisce il velivolo (nella foto due militari stamattina all’aeroporto di Parigi)

6. Il passaggio di consegne
Poco prima delle 2.26 di notte – ora locale egiziana – l’ultimo ad aver parlato con la cabina di pilotaggio del volo EgyptAir è stato un controllore di volo della torre greca dell’isola di Kea. Nella comunicazione l’addetto ellenico ha spiegato al comandante che di lì a poco il collegamento sarebbe stato preso in consegna dagli egiziani. Qualche minuto più tardi il jet è entrato nello spazio aereo egiziano, ma quando il controllore greco ha contattato il velivolo per confermare i dettagli del passaggio di consegne non è stato in grado di parlarci. È da questo momento che viene lanciato l’allarme”

Fonte:www.blitzquotidiano.it/


24 Aprile 2016

Guai per l’aereo di nuova generazione…

7872
Roma, 23 apr. (askanews) – Le autorità statunitensi hanno chiesto alla Boeing di effettuare delle riparazioni “urgenti” su uno dei due motori che alimentano il modello 787, l’aereo di nuova generazione, che rischia di spegnersi in fase di crociera.

La richiesta fa seguito a un incidente avvenuto in volo lo scorso 29 gennaio su un 787 della Japan Airlines, che effettuava la tratta Vancouver-Tokyo.
Lo ha spiegato l’agenzia dell’aviazione americana (Faa) sul suo sito internet.

Fonte:www.askanews.it/


30 Marzo 2016

L’incidente è avvenuto nei pressi dell’Aeroporto di Iles-de-la-Madeleine. Forse il maltempo le cause dell’impatto

Canada, si schianta aereo: 7 mortiFra le vittime anche un ex ministro

Un piccolo aereo è caduto in Quebec, in Canada: nell’impatto hanno perso la vita sette persone. Secondo i media locali e la Bbc, fra le vittime c’è anche un cameraman ed ex ministro canadese, Jean Lapierre. L’incidente è avvenuto nei pressi dell’Aeroporto di Iles-de-la-Madeleine, forse a causa di condizioni meteorologiche non ideali per volare. Le autorità hanno avviato indagini.

Secondo alcuni testimoni, lo schianto è stato violento e l’aereo di sarebbe spaccato in tre parti. Il piccolo velivolo era partito dall’Aeroporto regionale di St. Hubert, a sud di Montreal.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it/


29 Marzo 2016

Un Airbus dell’Egypt Air con 81 persone a bordo in volo da Alessandria al Cairo è stato dirottato a Larnaka (Cipro), dove l’aereo è atterrato.

Il dirottatore, che è armato, ha fatto scendere dal velivolo prima donne e bambini e poi quasi tutti gli altri passeggeri, compreso un italiano.

Alla fine l’uomo, che il ministro degli Esteri di Cipro ha identificato in Seif Eldin Mustafa, si è arreso. Il dirottatore avrebbe agito per motivi personali e non sarebbe un terrorista. Secondo il ministro degli Esteri cipriota sarebbe una persona “instabile”.
Aereo Egypt Air dirottato su Cipro. Liberati ostaggi e arrestato attentatore

Anche l’ex moglie del dirottatore, Marina Parashkou, avrebbe partecipando ai negoziati. Lo riporta Al Arabiya. Secondo alcuni media citati dalla Bbc in un tweet, il dirottatore aveva chiesto di vedere la sua ex moglie, che vive attualmente a Cipro.

Sull’aereo il volo è l’MS181 – oltre al dirottatore erano rimasti alla fine tre passeggeri, il pilota, il co-pilota e tre membri dell’equipaggio.

Il dirottatore aveva chiesto il rilascio di prigionieri in Egitto. Il presidente cipriota Nicos Anastasiades ha detto che il dirottamento dell’aereo dell’Egypt Air non è legato al «terrorismo». Ci sono motivi personali dietro il gesto del dirottatore. «È una questione relativa a una donna. Stiamo facendo tutto il necessario per rilasciare gli ostaggi», ha aggiunto Anastasiades nel corso di una conferenza stampa.

Anche il ministero degli Esteri egiziano ha confermato la versione dei motivi personali, affermando che il dirottatore sta chiedendo asilo politico e di parlare con la sua ex moglie. «Non è un terrorista, è un idiota. I terroristi sono folli, ma non sono stupidi. Questo ragazzo lo è», hanno detto fonti ufficiali del ministero degli Esteri egiziano citate dal Guardian.

Inizialmente le autorità egiziane avevano identificato il dirottatore con Ibrahim Samaha, 27 anni, professore di medicina veterinaria ad Alessandria. L’uomo però ha detto di non essere l’autore del dirottamento, ma di essere uno dei passeggeri del velivolo che sono stati rilasciati. Lo riporta il Guardian che cita la Bbc.

«Non sapevamo cosa stesse succedendo», ha detto Samaha. «Siamo saliti sull’aereo e siamo rimasti sorpresi quando i membri dell’equipaggio hanno cominciato a prenderci tutti i passaporti, che è inconsueto per un volo interno – ha proseguito -. Dopo un po’ ci siamo resi conto che stavamo salendo di altitudine. A quel punto sapevano che ci stavamo dirigendo verso Cipro. All’inizio l’equipaggio ci ha detto che c’era un problema con l’aereo, solo più tardi abbiamo appreso che l’aereo era stato dirottato».

In un primo momento si era sospettato che il dirottatore avesse una cintura esplosiva. Successivamente tuttavia  le autorità di Cipro hanno fatto sapere che «non c’era esplosivo a bordo dell’aereo egiziano dirottato». Lo riferisce l’agenzia ufficiale egiziana Mena citando «fonti della sicurezza». Anche il pilota dell’Airbus, Amr al-Gamal, aveva raccontato al ministero dell’Aviazione civile egiziano di essere stato minacciato dall’attentatore con una cintura esplosiva, che poi però si è rivelata una falsa minaccia. Samaha, avrebbe inoltre chiesto di atterrare in Turchia, ma il pilota gli ha spiegato che non c’era carburante sufficiente a coprire la rotta. È stato il piota Gamal a contattare per primo la torre di controllo del Cairo per segnalare il dirottamento, come ha spiegato al Arabiya.

Le autorità cipriote hanno schierato le proprie forze dell’antiterrorismo. L’aeroporto è stato chiuso dopo l’atterraggio dell’Airbus dirottato. Allo scalo sono giunti i ministri della Difesa, degli Esteri e dei Trasporti di Cipro.

L’Airbus 320 della EgyptAir dirottato su Cipro sarebbe dovuto atterrare al Cairo alle 7 e 15 di questa mattina, ora locale. Alle 8 e 30, però, i dirottatori hanno contattato la torre di controllo dell’aeroporto internazionale di Larnaca per chiedere l’autorizzazione ad atterrare. L’aereo è così atterrato a Cipro alle 8 e 50, ora locale.

Fonte:www.ilmessaggero.it/


6 Marzo 2016

L’uomo, ora sospeso, è stato bloccato a Roma prima di imbarcarsi grazie all’intervento della polizia su segnalazione della donna.

Un pilota d’aereo padovano, in servizio sulle rotte intercontinentali per una compagnia straniera, è stato sospeso mesi fa dalla compagnia per cui lavorava dopo aver mandato, prima di imbarcarsi, un sms alla moglie, con cui era stata avviata una separazione, scrivendole che si sarebbe schiantato in volo se lei lo avesse lasciato. L’uomo era stato bloccato a Roma prima di imbarcarsi dall’intervento della polizia, su segnalazione della donna impaurita dal tono del messaggio.

pilominacce

La vicenda, che non ha avuto alcuna conseguenza per i passeggeri a bordo dell’aereo che l’uomo avrebbe dovuto pilotare, (i quali probabilmente non si sono accorti di nulla visto che c’era stato un semplice cambio di pilota) risale al gennaio dello scorso anno ma è trapelata solo ora dalla Questura di Padova.

Il rapporto tempestoso tra il pilota e la moglie era già all’attenzione della Divisione Anticrimine della questura euganea – la coppia ha vissuto a Padova solo per alcuni anni – a cui la donna si era rivolta perché si procedesse contro il marito con un ammonimento per atti persecutori.

Comportamenti che avevano indotto la donna a chiedere la separazione, una decisione che il marito non aveva affatto accettato, tentando in ogni modo di impedire alla donna di allontanarsi da lui.

E’ stato proprio durante una delle loro discussioni, stavolta a distanza, che l’uomo ha tentato per l’ennesima volta di convincere la moglie a rinunciare alla separazione.

Da Roma, prima di prendere il comando del volo per il Giappone, ha inviato un sms in cui minacciava di togliersi la vita, unendo al suo fatale destino i passeggeri.

La donna, appena letto il messaggio, ha chiamato il 113, confidandosi con i poliziotti che stavano seguendo il suo caso. Gli agenti, compresa la gravità della situazione – anche se non è escluso che il messaggio rappresentasse una minaccia provocatoria che non sarebbe mai stata portata alle estreme conseguenze – hanno attivato i colleghi della Polaria di Roma e l’Enac.

Il pilota è stato bloccato ancora prima che salisse sulla scaletta dell’aereo.

La compagnia per la quale lavorava l’ha sospeso dal lavoro e indirizzato ad un ciclo di psicoterapia.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it/


3 Marzo 2016

Contatti con Alitalia per inserire il ‘salottino’ che ospitò la celebre partita a scopone all’interno del Museo del Calcio di Firenzetwitta

ROMA – C’è un’immagine che vale un Mondiale e che presto potrebbe finire nel Museo del Calcio di Firenze.

In una foto d'archivio la storica partita a carte sull'aereo di ritorno da Madrid dopo la vittoria dell'Italia ai Mondiali del 1982, da sinistra Dino Zoff, Franco Causio, Sandro Pertini ed Enzo Bearzot. ANSA
In una foto d’archivio la storica partita a carte sull’aereo di ritorno da Madrid dopo la vittoria dell’Italia ai Mondiali del 1982, da sinistra Dino Zoff, Franco Causio, Sandro Pertini ed Enzo Bearzot. ANSA

Il DC9 che riportò a casa gli azzurri dell’82, rimasto celebre soprattutto per il famoso ‘scopone’ ormai passato alla storia tra Pertini, Bearzot, Zoff e Causio, potrebbe infatti presto atterrare nella Hall of Fame dei ricordi pallonari.

Quell’aeroplano va ora verso la demolizione, tra lo stupore generale, e per preservarne la memoria la Figcsta pensando di salvarne almeno un pezzo (il ‘salottino’ che ospitò i quattro giocatori di carte, seduti su 4 sediolini e un tavolino di legno davanti) così da ricreare quella scena all’interno del Museo del Calcio di Firenze.

È un’ipotesi ancora allo stato embrionale, confermano in Figc, ma che sta facendo capolino nei massimi vertici di via Allegri che hanno preso contatti con Alitalia per studiare una soluzione che preservi una parte della storia del calcio italiano.

Fonte:www.tuttosport.com/


SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.