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26 Febbraio 2016

C’erano 11 persone a bordo del volo della Air Kasthamandap partito da Nepalganj. Sono 23 le vittime dell’altro incidente avvenuto nei pressi dell’Annapurna

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Un aereo di una compagnia privata con 11 persone a bordo è precipitato in una zona montagnosa del Nepal. Il bilancio è di almeno due morti e molti feriti. Lo riferiscono i media locali. Il velivolo della Air Kasthamandap era partito da Nepalganj, vicino al confine con l’India ed era diretto a Jumla, nel nord ovest. E’ la seconda tragedia nelle ultime 24 ore dopo quella di giovedì nei pressi dell’Annapurna in cui sono morte 23 persone.

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Il velivolo stava effettuando un atterraggio di emergenza in un campo quando si è schiantato al suolo. Fonti della polizia locale hanno riferito che le due vittime sono il pilota Dinesh Neupane e il copilota Santosh Rana.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it/


26 Febbraio 2016

Un aereo sommerso nel lago Harriet, vicino Minneapolis, ha scatenato il web. L’immagine è emersa da Google Maps aprendo una discussione sul web. Nessun incidente è mai avvenuto in quella zona e di certo non sarebbe passato inosservato

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Si tratta di un aereo di linea le cui dimensioni balzano subito agli occhi. A svelare l’arcano è stato direttamente da un portavoce di Google Maps al The Minneapolis Star-Tribune che ha dato una spiegazione allo strano fenomeno. Nessun aereo è mai caduto nel lago, si tratta solo di un frammento di immagine scattata dal satellite.
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“Ogni fotografia satellitare che vedete sulle mappe è composta da tantissime immagini.  gli oggetti che si muovono ad altissima velocità, come gli aerei, spesso compaiono in una sola delle tante immagini che utilizziamo per un’area. Quando ciò accade, è possibile vedere deboli frammenti di quell’oggetto in movimento”. Mistero svelato quindi.

 

Fonte:www.ilmessaggero.it/

 


4 Febbraio 2016

Poteva andare decisamente peggio ai due membri d’equipaggio di un aereo da turismo protagonisti di un rocambolesco atterraggio. Causa: il mancato funzionamento del carrello.

L’aeroplano è sceso a forte velocità sulla pista dell’aeroporto poi, al momento di toccare il suolo, ha “spanciato” piegandosi su un lato. Le immagini, riprese sia da bordo che dall’esterno del velivolo, sono di alto impatto.

Per i piloti solo un grosso spavento e nessun danno. Insomma: è andata bene.

“Ohhh sono sopravvissuto a un incidente aereo per un atterraggio senza carrello” ha postato uno dei due su Youtube.

Fonte:www.cronacaqui.it/


4 Febbraio 2016

Alcune persone hanno visto una colonna di fumo, ma l’Enav smentisce. Intanto, però diffusa la notizia di un aereo da turismo precipitato, nell’Appennino calabrese tra Scalea e San Nicola Arcella è partita la macchina dei soccorsi.

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Al momento, secondo quanto scritto sulla Gazzetta del Sud, non si conosce la sorte delle persone che dovrebbero essere a bordo.

I soccorritori stanno cercando il luogo esatto dell’impatto. L’Enav, però, contattato dai carabinieri, ha escluso incidenti.

Secondo gli investigatori si tratterebbe dell’ennesimo bang provocato da aerei supersonici in transito nella zona da giorni anche se in lontananza alcuni testimoni segnalano una colonna di fumo.

La zona è sorvolata dall’eliambulanza del 118 di Cosenza che, al momento, non ha individuato l’ipotetico velivolo precipitato.

 

Fonte:www.strill.it/citta/


4 Febbraio 2016

di Francesco Ladis

Un velivolo di piccole dimensioni, ma potrebbe trattarsi di un jet militare, sarebbe stato visto precipitare su un costone di montagna nei pressi di Scalea.

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Poco fa un aereo da turismo, di piccole dimensioni, è precipitato sulle alture del cosentino, nella zona di San Nicola Arcella,Santa Domenica Talao. L’aereo era decollato da Scalea.

La notizia è stata riferita da alcuni soccorritori che si stanno dirigendo sul posto. Al momento non si hanno notizie sulla sorte delle persone a bordo del velivolo, ma si temono vittime.
L’aereo era decollato solo pochi minuti prima dell’incidente, le cui cause sono ancora da chiarire. La zona dove è avvenuto l’impatto, dalla quale si alza una colonna di fumo nero, è sorvolata anche da un elicottero del 118.

 

Fonte:www.inmeteo.net/


3 Febbraio 2016

“…Un falso allarme…?”

 

Alcune persone avrebbero udito un forte boato “supersonico” per poi vedere “fumo” in montagna. Da sopralluoghi non è stato trovato nulla. Il ricordo e le similitudini del Mig libico caduto a Castelsilano nel 1980 quando fu abbattuto DC9 a Ustica.

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SCALEA (COSENZA) – Un velivolo di piccole dimensioni, ma potrebbe trattarsi di un jet militare, sarebbe stato visto precipitare su un costone di montagna tra Scalea e San Nicola Arcella, zona impervia dell’appennino a nord della Calabria. Forze dell’Ordine, 118 e Vvigili del Fuoco sono stati impegnati, per diverse ore, nel rintracciare i possibili resti dell’aereo ma senza esito positivo.

Al momento, sembra si tratti di un falso allarme.

Più di qualcuno a Scalea avrebbe udito il forte boato di un aereo “supersonico” (caratteristica di aerei militari) e, visto alzarsi sui monti una colonna di fumo, che si ritiene non sia riconducibile a nessun crash, bensì all’incendio di alcune sterpaglie. Scattato immediatamente l’allarme, sono iniziate le ricerche che non hanno dato esito.

L’Enav (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), dal canto suo, ha escluso che ci fossero aerei di qualunque tipo in transito sulla zona.

L’ente tuttavia non monitora gli aerei militari. Potrebbe trattarsi di un “bang” provocato da caccia supersonici che sorvolano spesso la regione.

Il ricordo di molti, appresa la notizia di Scalea, è subito andato, per la similitudine, al mistero di Ustica e al Mig libico caduto a Castelsilano il 27 giugno 1980 e “ufficialmente” ritrovato il 18 luglio dello stesso anno.

Anche 35 anni fa, venne visto un caccia militare volare basso per poi intravedere una colonna di fumo sollevarsi sulle montagne silane, ma ogni segnalazione venne rubricata come “inesistente”.

Anche allora vennero fatti dei sopralluoghi “senza esito”.
Successivamente l’area fu circondata e resa inaccessibile dai servizi segreti “deviati”. In realtà il Mig era stato abbattuto la stessa sera della strage di del Dc9 di Ustica dove morirono 81 persone.

L’inchiesta del giudice Rosario Priore, sebbene non portò alla verità per via dei despistaggi, accertò che ci fu un duello aereo nel Tirreno.

Coloro che abbatterono il Mig (l’ex presidente Cossiga rivelò in punto di morte che furono i francesi),ritennero che sul jet viaggiasse il Dittatore Gheddafi, nemico giurato dell’Eliseo.

Il velivolo era nell’ombra del Dc9, loro spararono un missile ma colpi l’aereo dell’Itavia che cadde nelle acque di Ustica con il suo carico umano.

L’aereo libico già crivellato di colpi, precipitò in Sila.

Nel giorno del 34esimo anniversario, nel 2014, la Francia diede la sua “disponibilità” a levare il Segreto di Stato su Ustica.

Fonte:www.secondopianonews.com/


20 Gennaio 2016

In caso di avaria la cabina dei passeggeri si stacca dal resto dell’aereo e scende dolcemente attaccata a dei paracadute.

Un ingegnere aeronautico ucraino, Vladimir Tatarenko, sembra aver avuto un0’idea rivoluzionaria per salvare i passeggeri di un aereo in avaria. E non importa qual è la dimensione dell’aereo o se l’incidente avviene in fase di decollo, crociera o atterraggio. L’idea di Tatarenko è semplice: l’aeromobile è costituito da uno scheletro al quale viene agganciato la cabina con i passeggeri. In caso di avaria l’intera cabina viene sganciata e alcuni paracadute entrano in azione permettendo l’atterraggio o l’ammaraggio dolce.

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Nel momento dell’arrivo a terra o in mare, entrerebbero in azione dei palloni gonfiabili tali da addolcire ancor più l’impatto. E neppure i bagagli andrebbero persi, perché sarebbero stivati sotto la cabina dei passeggeri.

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È la soluzione ideale? Tatarenko dopo 3 anni di studi e progettazione ritiene di sì. Ma non tutti sono d’accordo. Secondo gli scettici il sistema indebolisce di molto l’aereo nel suo insieme. Inoltre, c’è il pericolo che la cabina dell’aereo vada a finire in un’area abitata (creando problemi a chi si vede piombare addosso una fusoliera di decine di metri) oppure lungo un dirupo montano (condannando i passeggeri a morire lo stesso).

Fonte:www.focus.it/


13 Dicembre 2015

(a cura di Elmar Burchia)

Iniziamo da qualche numero, impressionante: volerà a velocità supersoniche, quasi 2000 chilometri all’ora, e potrà trasportare un carico di 200 tonnellate, ossia (con un’intera flotta) fino a 400 carri armati da combattimento (quelli di ultima generazione del progetto russo «Armata»).

A confronto: il C-5 Galaxy, il più grande aereo cargo dell’esercito statunitense, può trasportare “solo” 120 tonnellate di peso e raggiungere gli 833 chilometri orari.

Velocità così elevate sono al momento limitate solo agli aerei caccia, come l’F-22 Raptor (2.410 km/h). Il nome di questo aereo da trasporto (che sembra uscito da una pellicola di fantascienza) è «PAK-TA».

La Commissione militare-industriale della Federazione russa prevede la produzione di 80 aeromobili entro il 2024. Ma c’è di più: attraverso un turbogas e un motore elettrico, l’aereo ibrido (ibrido!) vanta un’autonomia di non meno di 7.000 chilometri. In altre parole: con questa flotta da trasporto pesante, l’esercito russo – ipoteticamente – potrebbe essere in grado di trasportare mezzi militari, uomini e munizioni in qualsiasi parte del mondo, a tempo di record.

…Ma c’è un problema… I dettagli del nuovo super aereo russo, «che consentirà di allestire in sette ore un esercito corazzato in ogni angolo del pianeta», sono stati riportati nei giorni scorsi da Russia Today (RT), un canale televisivo di news finanziato dal Cremlino.

Ovvio, sorge il dubbio che si tratti solamente di propaganda.

E infatti, «il concetto è tanto ambizioso quanto improbabile», evidenzia, ad esempio, il portale Popular Science.

Fonte:www.corriere.it


6 Dicembre 2015

La compagnia di bandiera tedesca: “Costretto a restare seduto e poi consegnato alle autorità di Belgrado”

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BERLINO – Un passeggero di un volo Lufthansa è stato bloccato mentre “armeggiava con il portellone di un aereo partito da Francoforte in direzione di Belgrado“. La compagnia di bandiera tedesca ha fatto sapere che è stato fermato dai membri dell’equipaggio e da altri passeggeri.

 

L’uomo, secondo alcune fonti di stampa, è di origini giordane, ma ha un passaporto americano. “Si era alzato e aveva tentato un’azione alla porta ma è stato fermato“, ha riferito il portavoce della LufthansaAndreas Bartels, sottolineando che la porta che l’uomo aveva tentato di aprire non è quella della cabina di pilotaggio. “Il passeggero“, ha proseguito Bartekls, “è stato costretto a restare seduto e poi consegnato alle autorità di Belgrado”.

 

A metà novembre una donna ubriaca aveva tentato di aprire il portellone di un velivolo della British Airways in viaggio da Londra a Boston ed era stata fermata.

Fonte: www.repubblica.it/


2 Dicembre 2015

I passeggeri dei voli Alitalia da oggi possono telefonare, inviare sms o controllare email subito dopo l’atterraggio, mentre l’aereo è diretto al parcheggio.

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Lo comunica la compagnia, spiegando che è in vigore su tutta la flotta la nuova procedura “Gate to Gate” per l’uso dei dispositivi elettronici. È inoltre possibile mantenere accesi in “modalità aereo” cellulari, smartphone, tablet, ecc. senza alcuna interruzione per tutta la permanenza in aereo.
Anche i pc portatili – con la connessione wireless disattivata – possono essere utilizzati più a lungo, da subito dopo il decollo a poco prima l’atterraggio, si legge nella nota. Alitalia ha inoltre avviato un piano di rinnovamento della flotta di medio e lungo raggio con nuove cabine e connettività in volo: questo servizio è già disponibile su 6 aerei di lungo e lungo raggio con nuove cabine e connettività in volo: questo servizio è già disponibile su 6 aerei di lungo raggio Airbus 330 ed entro il 2016 Alitalia sarà una delle poche compagnie aeree in Europa offrire connettività su tutta la sua flotta.

Secondo le ricerche effettuate da Alitalia, la domanda di connettività da parte di chi viaggia in aereo è in costante aumento.
Circa 3 intervistati su 4 hanno espresso tre esigenze in particolare: attivare la connessione del proprio dispositivo subito dopo l’atterraggio, per controllare le email ricevute o inviare quelle scritte durante il volo; avvisare amici, familiari o colleghi che il proprio aereo è atterrato; avere più tempo per lavorare con il proprio pc portatile durante il volo.
La nuova procedura rispetta pienamente le normative aeronautiche e i certificati tecnici forniti dai produttori di aerei. «Grazie a questa nuova possibilità di utilizzo dei dispositivi elettronici a bordo, approvata dalle Autorità Aeronautiche Italiane, siamo in grado di soddisfare ancora meglio le esigenze di tutti i nostri clienti», afferma il chief operation officer Giancarlo Schisano.

Fonte:www.ilsole24ore.com/


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