Aero Club

22 Agosto 2016

Ultimo lunedì aeromodellistico del mese di agosto all’Aeroporto di Modena-Marzaglia, che ha visto protagonisti tanti aeromodelli a turbina.

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Vando e Stafano Grazioli con F-86 ed F-94 nei colori USAF e G 91 nei colori dell’Aviazione Militare portoghese.

Antonio, da Parma,  volava con un  BAe Hawk della Royal Air Force, versione special colors.

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Anche Mauro con un Hawk  recante la livrea delle Red Arrows, la pattuglia acrobatica dell’Aviazione Militare inglese e

Oscar infine , presente con una stupenda riproduzione dell’ F-100 targato USAF.

 

Cesare e Davide con due velivoli “sport” ed un bitrave sempre a turbina.

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Interessante il secondo volo dell’F 86 di Vando che, dopo il roll out di due settimane fa’,  si è cimentato nel suo consueto repertorio.

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Diversa la storia per Stefano.

A causa di un alettone che “si portava dietro il flap”, ha rischiato di perdere il G-91.

Grazie pero ai consigli di Oscar ed Antonio, espertissimi piloti, è riuscito a portare a terra il velivolo senza alcun danno.

 

 

 

P.G


13 Febbraio 2016

Il nostro amico Fabio, ripreso a bordo del Piper PA-31-325 Navajo C/R I-LUAN (c/n 31-7512027) dell’Aero Club di Modena insieme a Roberto, Istruttore della Scuola di Volo dell’Aeroporto di Modena-Marzaglia durante un volo istruzionale…

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…Intanto un elicottero Robinson R22 Beta II I-HEFQ (c/n 4352) esegue alcuni touch and go seguito dal Piper PA.38-112 Tomahawk II. (c/n 38-82A0042) della Scuola di Volo di Modena…

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P.G.


30 Agosto 2015

L’AEROCLUB DOMANI RIPRENDERÀ REGOLARMENTE LA SUA ATTIVITÀ

 

Da una prima ricostruzione sembrerebbe che il velivolo, un Aerotech Slovakia Technoavia SMG-92 Turbo Finist, HA-YDJ  (C/N02-001) fabbricato nel 2004, abbia avuto un cedimento del motore in fase di decollo. L’aereo appensa staccatosi da terra è subito ricaduto sbalzando i paracadutisti fuori dal velivolo. Poi ha proseguito la sua corsa abbattendo la recinzione dell’Aeroclub

 

29 agosto 2015

Un aereo privato è precipitato in fase di decollo sulla pista dell’Aeroporto Francesco Cappa di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria: 11 feriti, di cui tre in gravi condizioni ma nessuno sarebbe in pericolo di vita.

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A bordo del velivolo il pilota e 10 paracadutisti. “Si era appena sollevato e ha abbattuto la recinzione. E’ mancato il motore mentre l’aereo era in fase di decollo. Si era appena staccato da terra quando è ricaduto subito. I paracadutisti sono stati sbalzati fuori. Poi l’aereo ha urtato la recinzione e alcuni alberi“, questa la ricostruzione dell’incidente fatta dal Sindaco di Casale Monferrato, Concetta Palazzetti.

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Gli undici feriti hanno subito fratture e traumi, tre di loro, tra cui il pilota, sono più gravi, ma non in pericolo di vita – ha assicurato sempre il sindaco – e sono stati trasportati al Cto di Torino.

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Gli altri, in codice giallo, sono stati portati nei vari ospedali di zona. I paracadutisti, dilettanti, sono quasi tutti di Torino, soltanto uno è della provincia di Alessandria.

‘L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta sull’incidente inviando sul posto un suo investigatore.

Il Sindaco di Casale, ha anche assicurato che l’Aeroporto gestito da un Aero Club: “E’ un Aeroporto privato ma molto conosciuto e sicuro, ha tutte le carte in regola, anche i carabinieri non hanno rilevato irregolarità. Infatti le attività sono state  sospese solo per oggi, domani riprenderanno normalmente

 

Fonte: www.rainews.it/

 


11 Agosto 2014

Sabato 8 Agosto ore 11.15.
Proveniente dall’Aero Club di Massa Cinquale (MC) è atterrato all’Aeroporto di Modena Marzaglia un Cessna C172N “Skyhawk II” I-RRAA (c/n 17272073) .

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Dopo aver scaricato un passeggero, si trattava infatti del nostro amico Roberto Cipolli il piccolo monomotore è ripartito per lo scalo toscano sulla riviera tirrenica

 

Copyright Pierinoinflight


28 Dicembre 2013

Uscito dal bar dell’Aeroporto di Marzaglia verso le 11,15 dopo un caffè  mi dirigo verso l’auto per rientrare a casa quando vengo attratto da un macchinone grigio metallizzato che da Via dell’Aeroporto s’immette nel viottolo d’accesso allo scalo.

Santino…! “ penso tra me e me . “ Beh allora rimango un attimo per salutarlo…”

E cosi gli vado in contro mentre scende dalla sua enorme Mercedes, lui sempre molto carino mi saluta e mi abbraccia chiedendomi di fargli compagnia per un voletto attorno al Cimone a bordo del suo Saratoga.

Beh ,come invitare un’oca a bere…

Nel frattempo Enzo e Giorgio, usciti poco dopo di me dal Bar si dirigono verso l’hangar per estrarre l’aereo di Santino, il quale li aveva precedentemente informati circa le sue intenzioni.

Sul Piazzale anche Luca con Stefania, sua moglie ed il piccolo Riccardino aspettano che venga estratto l’I-EMHW per fare un volo “in famiglia” .

 Il buon Santino approfittando dell’occasione invita la famiglia ad unirsi a noi per il tour sull’Appennino modenese.

 GUARDA VIDEO

http://www.youreporter.it/video_In_volo_con_Santino_sul_Cimone_innevato

Pochi minuti e siamo già a bordo del PA-32 e rulliamo verso la pista 29 dell’Aeroporto di Marzaglia.

 Il  possente ruggito del 6 cilindri  Lycoming  da 300 cavalli  traina il l’ I-TECO  ed in poche centinaia di metri siamo in volo.

Un ronzio elettrico  seguito da un “TOC ”  sordo  ed i carrelli sono retratti, qualche secondo ancora e sentiamo l’aereo protendersi in avanti al ritirarsi dei flaps.

Una virata a sinistra in salita e via verso la “grande montagna”.

Raggiungiamo 7200 piedi ed avvicinandoci alla catena del Cimone vediamo una spessa coltre di nubi bianche imprigionate nel versante toscano dell’Appennino che come un muro naturale blocca l’avanzata del fronte.

 Il Cimone si avvicina sempre più fin tanto da averlo sotto l’ala sinistra del Piper.

Una larga virata a sinistra svela la vetta completamente bianca e l’Osservatorio Meteorologico sulla sua sommità risulta coperto da ghiaccio che cristallizzatosi sulle irte antenne di rilevazione le fa sembrare veri e propri ghiaccioli.

Sorvoliamo il Cimoncino  ed iniziamo la discesa verso Pavullo.

Avvicinandoci alla pianura deviamo verso Vignola , sorvoliamo la casa di campagna di Luca per poi rientrare verso Baggiovara.

La radio dell’Aeroporto di Modena-Marzaglia ci istruisce ad un sottovento per la pista 29.

Il ronzio si ripete ma questa volta il carrello è in uscita.

L’estensione dei flaps sembra un freno. 

La discesa continua, viriamo verso la pista  dell’ Aeroporto modenese. 

Atterrati invertiamo la marcia del velivolo e rulliamo verso il parcheggio. 

Il ruggito del 6 cilindri cessa di colpo .  

“TAC” sblocchiamo i portelli e scendiamo. 

Un volo inaspettato e una giornata magnifica a dispetto delle meteo che davano per oggi brutto tempo.

Per

 www.aeroclubmodena.it

 Piergiorgio”pierinoinflight” Goldoni



Arriva l’accordo: i mezzi messi a disposizione gratuitamente

Bergamo, 1 luglio 2013 – Effettuare un accurato monitoraggio dall’alto delle aree “sensibili” della Bergamasca, dal limite est a quello ovest, ovvero dall’autostrada A4 Milano-Venezia ai laghi, e mobilitarsi in occasione di grandi eventi che coinvolgano il territorio.

È questo il duplice obiettivo del protocollo d’intesa siglato, presso il Circolo sportivo degli appassionati di volo intitolato a Guido Taramelli, aviatore durante la Prima guerra mondiale, dalla Provincia e dall’Aeroclub orobico come rinnovo della convenzione annuale che da tempo lega l’ente al sodalizio. Alla firma ha presenziato l’assessore regionale alla Protezione civile, Simona Bordonali, che ha messo in evidenza l’importanza dell’accordo come «emblema dello spirito lombardo che contraddistingue le nostre genti, sempre pronte nel mettersi a disposizione degli altri. altri aeroclub della Lombardia».

Un esempio di buona pratica — ha aggiunto l’assessore — che, come altre della Protezione civile, «potrebbero confluire nel portale allo studio della Regione per offrire a tutti l’opportunità di condividere le esperienze positive in questo ambito». L’intesa sottoscritta a Bergamo non prevede aggravi per i cittadini e le casse pubbliche: l’Aeroclub Bergamo mette gratuitamente a disposizione sei velivoli, due piloti e il carburante, per effettuare attività di monitoraggio e controllo del territorio, particolarmente preziose ed efficaci nei mesi invernali o in primavera, quando sui monti è più accentuato il pericolo di valanghe.

«Per svolgere le attività previste dal protocollo — ha osservato il presidente dell’Aeroclub, Marco Ghisalberti — utilizziamo velivoli affidabili, in linea con la normativa vigente in campo aeronautico e piloti titolari di licenza con le abilitazioni necessarie, appositamente addestrati secondo le normative Enac».

Soddisfatto anche l’assessore provinciale alla Protezione civile, Fausto Carrara, intervenuto insieme al senatore della Lega Nord, Nunziante Consiglio: quest’ultimo ha preannunciato l’intenzione presentare un disegno di legge in Parlamento per favorire accordi come quello bergamasco su tutto il territorio nazionale.

«Ogni provincia italiana — ha osservato Consiglio — dispone di un aeroclub che, per operazioni di prevenzione e controllo, potrebbe costituire una risorsa preziosa da utilizzare per la sicurezza dei cittadini».

Fonte:www.ilgiorno.it



L’ombra di una guerra tra soci…

Bresso, 6 aprile 2013 – Quattro aerei danneggiati nell’hangar dell’aeroporto di Bresso. Un episodio grave che potrebbe ricollegarsi alla guerra di «potere» all’interno dell’Aeroclub più grande d’Italia, difficile da catalogare come semplice atto vandalico. Qualcuno, in piena notte, si è introdotto negli hangar da poco rinnovati di via Gramsci ed ha danneggiato quattro piccoli aerei da turismo, rompendo vetri dei finestrini e bucando le ali. Ad un «Pa 23 i-angi» sono stati rotti i vetri, gli strumenti e un dispositivo Gps. Il contenuto di un estintore è stato scaricato nel serbatoio.

Un Cessna 172 ha subìto la rottura dei vetri, dei piani di coda e le antenne sono state divelte. Ad uno Sport Cruiser è stato rotto il tettuccio, sporcato con olio esausto l’interno, piegata l’elica e gli alettoni, rubate le cuffie, danneggiati tutti gli strumenti e staccate le antenne. Infine, è stato gravemente danneggiato anche un Piper Comanche che era già stato colpito la scorsa estate con modalità analoghe.

Quattro aerei diversi tra loro, due privati e due appartenenti alla piccola flotta dell’Aeroclub Bresso, nato pochi mesi fa dalla scissione dello storico Aeroclub Milano e oggi dislocato su un’area di 500 metri quadrati all’interno degli spazi di ricovero dell’Aeroclub Milano. In un comunicato il nuovo Aeroclub ha di fatto avanzato pesanti sospetti contro gli ex soci, con i quali proprio l’estate scorsa si è consumato un divorzio non indolore.

Una separazione avvenuta mentre l’aeroporto era occupato dai preparativi per la visita di Papa Benedetto XVI. Oggi, a capo del piccolo sodalizio c’è quell’Andrea Corte, avvocato, che per un breve periodo era stato nominato commissario dell’Aeroclub Milano nel pieno di un contenzioso che aveva letteralmente dilaniato l’unità sociale. L’Aeroclub Milano ha anche presentato un ricorso al Tar per estromettere dal campovolo di Bresso il club neonato. 

 Sul posto sono intervenuti la Digos di Milano e i carabinieri di Sesto San Giovanni. Nessuna pista è stata esclusa, dal dispetto, all’atto vandalico. Dunque, almeno per il momento è impossibile puntare il dito su qualcuno. Certo è che questo episodio ha costretto il Direttore della Circoscrizione Aeroportuale di Milano Linate a disporre una chiusura dello scalo per motivi di sicurezza per un periodo di tre mesi.

Fonte:www.ilgiorno.it



(AGI) – Milano, 5 apr. – Questa mattina sono stati trovati distrutti, all’interno dell’hangar dell’Aeroporto di Bresso, 4 aeroplani. Nell’hangar sono parcheggiati oltre 60 aerei. La maggior parte riconducibili all’Aeroclub Milano, e soltanto pochi di essi all’Aeroclub Bresso. Gli aerei distrutti sono soltanto quelli riconducibili all’attivita’ dell’Aeroclub Bresso, mentre non e’ stato toccato alcun aereo dell’Aeroclub Milano. Sono intervenuti, per le indagini, i Carabinieri, la Polizia di Stato e la Digos. La scientifica ha effettuato i rilievi. (AGI) .

Fonte:www.agi.it


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