Benvenuti a Bordo del PA-31 C/R 325 I-LUAN in questo volo in aerovia da Modena ad Alghero.
Benvenuti a Bordo del PA-31 C/R 325 I-LUAN in questo volo in aerovia da Modena ad Alghero.
CAGLIARI. Olbia in forte aumento, Alghero in grande regresso, Cagliari così così. È la fotografia degli aeroporti della Sardegna scattata da Assaeroporti nel suo consueto report mensile.
Anche settembre è stato un mese da dimenticare per l’aeroporto di Alghero: continua, rispetto a un anno fa, il crollo di passeggeri (149.364 pari al -22%), di movimenti (1.201 pari al -10,5%) e di traffico merci (1,3 tonnellate pari al -18,7%).
Segni meno ma con un calo più contenuto anche a Cagliari che registra, rispetto a settembre 2015, un -0,3% di passeggeri (413.559). Anche nello scalo di Elmas decrescono i cargo (251 tonnellate pari al -5,3%) mentre aumenta il numero dei movimenti (3.553 pari al +7,1%).
La situazione migliora all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia: aumentano i movimenti (4.369) del 21,3% e i passeggeri (371.676) del 18,6%. Unico dato negativo riguarda il traffico merci: 22,7 tonnellate trasportate, il -30,2% rispetto al settembre di un anno fa.
Assaeroporti dà conto anche del dato progressivo da gennaio 2016 a settembre 2016. In nove mesi ad Alghero sono transitati 1,109 milioni di passeggeri (-19,7%), i movimenti sono stati 8.749 (-15,5%) e i cargo hanno trasportato 7,7 tonnellate (-19,5%). Il dato progressivo rispetta la tendenza di quello mensile anche per quanto riguarda l’aeroporto di Elmas: 2,9 milioni di passeggeri (-0,7%), 25.607 movimenti (+1,8%) e 2,2 tonnellate di merci trasportate (-0,6%). Buona la prestazione del Costa Smeralda: 2,2 milioni di passeggeri (+13,9%), 29.026 movimenti (+12,9%) ma crollo nel traffico merci (147,9 tonnellate pari al -33%).
Fonte: lanuovasardegna.gelocal.it/
OLBIA. Ad Alghero erano caduti in depressione. A Olbia si erano esaltati. “Ryanair ci abbandona per Olbia” avevano postato e twittato sui social i primi. “Finalmente avremo i voli anche di Ryanair” avevano commentato i secondi.
Delusioni e illusioni alimentate da una notizia, riportata da un sito di Cagliari, secondo cui la compagnia low cost irlandese, dopo aver abbandonato l’aeroporto di Alghero, stava aprendo 9 nuove rotte in quello di Olbia: quelle per Bratislava, Dublino, Dusseldorf, Eindhoven, Francoforte, Londra (Stansted), Barcellona (Girona), Madrid e Stoccolma. Un’indiscrezione che si aggiungeva alle parole sibilline pronunciate alcuni giorni fa del capo del marketing irlandese, John Alborante: «Puntiamo su Olbia»
Ma gli incubi degli uni, gli algheresi, e i sogni degli altri, gli olbiesi, atterrano prima ancora di decollare: Ryanair non sbarcherà a Olbia. «Non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di Ryanair per aprire nuove rotte» dicono da Geasar, la società di gestione dell’aeroporto “Costa Smeralda”. Soprattutto, nessuna domanda della compagnia aerea irlandese, per Olbia, è arrivata ad Assoclearance, l’organismo che assegna le rotte aeree in Italia. «Niente» è stata la risposta della società, interpellata anche dai sindacati.
Dunque Ryanair, né per l’inverno né per l’estate 2017, porterà i suoi aerei a Olbia, secondo aeroporto della Sardegna, destinato a superare quest’anno i 2 milioni e mezzo di passeggeri.
Ma allora, come spiegare i rumors? Come giudicare le parole dell’alto dirigente di Ryanair? Alla prima domanda è facile rispondere. Quei nuovi 9 voli ipotizzati per Olbia in realtà sono vecchi : sono quelli che Ryanair, esattamente un anno fa, fece al “Costa Smeralda”, ma solo perché l’aeroporto di Alghero era rimasto chiuso, per lavori alla pista, dal 27 ottobre al 6 novembre 2015.
Ryanair, per non perdere clienti, decise di rivolgersi a Olbia: i voli per Bratislava, Dublino, Dusseldorf, Eindhoven, Francoforte, Londra, Barcellona, Madrid e Stoccolma sono rimasti all’interno della app della compagnia aerea.
Entrandoci, la voce “Olbia” come aeroporto di partenza è ancora presente, ma se uno fa click su quelle destinazioni non ottiene alcun risultato. Semplicemente perché i voli non ci sono. Insomma, se Ryanair avesse aggiornato il suo server non sarebbe nato il giallo che ha diviso il nord Sardegna
Solo unadimenticanza, niente di più. Più difficile interpretare l’annuncio del manager Alborante, quel suo “puntiamo su Olbia”. È un vero obbiettivo? Sarà illustrato nei prossimi mesi? Storicamente, Ryanair non ha mai avuto rapporti con Olbia, salvo in un caso: ci fu un volo per Birmingham nell’estate 2008, un’esperienza non confermata l’anno successivo.
L’uscita del dirigente di Dublino, per i più smaliziati, è sembrata una tattica a metà strada tra marketing e politica, un modo per mettere pressione ad Alghero. Come dire: se non ci volete, noi ce ne andiamo a Olbia.
I dipendenti di Sogeaal, la società che gestisce l’aeroporto di Alghero, sostengono che ci sia un disegno politico ben preciso per far fuori Ryanair e avantaggiare Alitalia.
“O il Consiglio regionale approva secondo procedure d’urgenza la proposta di legge per la privatizzazione di Sogeaal, o marceremo su Cagliari”, è la posizione scaturita al termine dell’incontro pubblico nel piazzale de Lo Quarter.
Era presente anche Daniela Pedes, una giovane manager di Sennori che da tre anni vive e lavora a Dublino e ha fondato il movimento “Don’t leave us Ryanair”, che si batte affinché la Regione Sardegna ripristini i rapporti con la compagnia irlandese.
“Chiediamo fatti concreti, o andiamo a Cagliari – ha detto la manager – questa situazione nega ai sardi, che vivano nell’isola o meno, il fondamentale diritto alla mobilità”.
Fonte: www.sassarinotizie.com/
Già negli ultimi mesi Ryanair ha cancellato altre sette rotte e dal primo novembre ne eliminerà altre sei. Fino a qualche mese fa c’erano voli Ryanair verso circa venti destinazioni diverse; dal primo novembre i voli saranno solo verso tre destinazioni nazionali: Bergamo, Pisa e Bologna.
– Non ci saranno più dal primo aprile quelli per: Girona-Barcellona, Madrid, Dortmund, Düsseldorf, Roma-Ciampino, Cuneo e Treviso
– Non ci saranno più dal primo novembre quelli per: Londra, Bratislava, Bruxelles, Eindhoven, Francoforte e Memmingen
– Non ci sono più da alcuni mesi i voli per: Stoccolma, Göteborg, Parigi, Dublino, Ancona, Torino e Trieste.
Dal 2009 l’aeroporto di Alghero è un hub Ryanair: significa che la compagnia aerea non usava solo l’aeroporto per arrivi e partenze ma ci faceva sostare i suoi aerei e usava lo scalo come sua base operativa. Dal primo novembre l’aeroporto di Alghero smetterà anche di essere una base operativa di Ryanair, che già a fine 2015 aveva anticipato la decisione spiegando di dover gestire diversamente i suoi aerei tra i suoi vari hub. Ryanair non ha fatto nessun esplicito riferimento a questioni economiche ma già nel dicembre 2015 La Nuova Sardegna scriveva che la decisione avrebbe potuto essere collegata ai “contributi non percepiti negli ultimi due anni dalla Regione” e a una “polemica sugli aiuti banditi dall’Unione Europea”.
L’edizione del 31 marzo della Nuova Sardegna ha titolato in prima pagina “Senza voli low cost Alghero muore“, spiegando che in base ai dati dell’ENAC (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) il 71 per cento dei passeggeri che nel 2015 sono transitati dall’aeroporto di Alghero l’hanno fatto con dei voli Ryanair. Secondo i dati di Assaeroporti e della Società di Gestione Aeroporto di Alghero (SoGeAAL) nel 2015 sono passati da Alghero poco meno di un milione e 678mila passeggeri. L’aeroporto perderà quindi più di un milione di passeggeri, molti dei quali turisti. Per arrivare in Sardegna dall’Europa o dalle parti d’Italia non vicine a Bergamo, Pisa e Bologna bisognerà usare gli aeroporti di Olbia o Cagliari.
Sempre secondo i dati di Assaeroporti e di SoGeAAL il 2015 è stato l’anno in cui sono passati più passeggeri da Alghero e nel gennaio 2016 i passeggeri sono stati il 4,3 per cento in più rispetto a quell del gennaio 2015. La Nuova Sardegna scrive che “la speranza, da qui all’autunno, è cercare di fare cambiare idea a Ryanair” e che la trattativa per quanto riguarda la chiusura dell’hub e il taglio dei voli previsto per novembre non è ancora del tutto chiusa. È però ormai tardi per rimediare ai voli che saranno eliminati dal primo aprile e che causeranno problemi a chi, nel nord-ovest della Sardegna, vive di turismo. La Nuova Sardegnaspiega anche che oltre a provare a trattare con Ryanair c’è anche chi sta cercando altre soluzioni
Da una parte [c’è] la SoGeAAL, la società di gestione dello scalo, impegnata a tessere rapporti con numerose compagnie, dall’altra il mondo imprenditoriale che si è unito per raccogliere fondi e cercare, oggi ma soprattutto in futuro, di incidere in maniera importante nelle strategie del trasporto aereo, dialogando con gli operatori e individuando le migliori destinazioni.
Gli imprenditori hanno anche creato un fondo chiamato “Destinazione Sardegna”, che già l’11 marzo aveva raccolto circa 500mila euro. Il fondo era stato aperto ancora prima che la decisione di Ryanair diventasse effettiva ma non è ancora bene chiaro come saranno investiti quei soldi. Una delle ipotesi è trovare una nuova compagnia low cost che sia disposta a volare da e verso Alghero, permettendo nuovi collegamenti con l’Europa.
Intanto i problemi conseguenti alle scelte di Ryanair non riguardano solo Alghero: dal primo aprile anche l’aeroporto di Cagliari perderà cinque rotte Ryanair, da aggiungersi a tre che erano già state eliminate in autunno. Rispetto a quello di Alghero l’aeroporto di Cagliari è però più grande e frequentato da più compagnie aeree: si prevedono problemi e cali di passeggeri, ma non saranno tanto grandi e problematici quanto quelli di Alghero. Sia EasyJet che Eurowings hanno da poco fatto partire nuove rotte da e verso Cagliari.
I principali siti d’informazione della Sardegna scrivono che l’aeroporto che sembra poter trarre vantaggio dalla situazione generale è quello di Olbia-Costa Smeralda, che si trova a nord-est della Sardegna. L’aeroporto di Olbia e quello di Alghero sono entrambi nel nord della Sardegna ma sui due lati opposti dell’isola: distano 128 chilometri e per andare in auto da un all’altro ci voglio, in normali condizioni di traffico, tra l’ora e mezza e le due ore. L’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda è in crescita e al momento ha voli verso 56 destinazioni in 17 paesi.
Fonte:www.ilpost.it/
Una stagione turistica irrimediabilmente compromessa…
La fuga di Ryanair – che ha tagliato una serie di voli, soprattutto sullo scalo di Alghero fino all’ottobre del 2016 – avrà ricadute catastrofiche sulla prossima stagione turistica in Sardegna.
Ne è convinto Antonio Attili, considerato il padre della “continuità territoriale” che accusa apertamente la Regione di inerzia. «L’assessore Deiana doveva precipitarsi a Dublino e tentare di convincere Ryanair a restare in Sardegna».
L’estate 2016 è già compromessa: 22 collegamenti low cost in meno con gli aerei che prima volavano sull’Isola già dirottati ad altre destinazioni.
Intanto il centro destra catalano parla di «complotto ai danni di Alghero» e chiede la convocazione urgente di un Consiglio comunale straordinario sul problema del taglio ai collegamenti low cost.
Fonte:www.unionesarda.it/
Ed infatti a pochi minuti di distanza un Boeing 707-3J6C “VC-707” (c\n20721\875 ), callsign IAF-152 tail code 264 della Israeli Air Force appartenente al 120th Squadron “The Desert Giants” –I Giganti del deserto (in Ebraico ” מדבר ענקים “ ) .
Decollato dalla Nevatim Airbase, incrociava a 10nm (18km) ad ovest di Alghero ad una quota di 37000 ft (12134 mt ) ad una velocità do 337kts (624km\h)
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(AGI) – Sassari, 29 mag. – Dal 23 maggio all’8 settembre Alghero torna a essere collegata con Venezia da un volo diretto della compagnia aerea Volotea. Lo hanno annunciato stamane il presidente e il direttore della Sogeaal, Carlo Luzzatti e Mario Peralda, in una conferenza stampa nella sala convegni dello scalo algherese, assieme alla direttrice commerciale per l’Italia della low cost spagnola Valeria Rebasti.
Fonte:www.agi.it
ALGHERO. Anche i rilevamenti statistici del mese di luglio appena trascorso evidenziano per il traffico del Riviera del Corallo un segno di crescita che sembra quasi sorprendente rispetto alla crisi economica che ha investito anche il settore del trasporto aereo.
A Nuraghe Biancu sono transitati 198.777 passeggeri, 7.668 in più dello stesso periodo dello scorso anno. Un aumento che fa incassare allo scalo una crescita del 4%.
Ma forse il dato più interessante di questa prima parte del 2012 è quello che giunge dal totale parziale che prende in considerazione i primi sette mesi dell’anno : con 853.584 transiti viene fissato il miglior risultato di sempre, superiore perfino a quello straordinario ottenuto nel 2009, anno boom in tutti i sensi, quando i transiti furono 834.074.
Un dato che consente addirittura di recuperare le perdite registrate all’inizio dell’anno, compresa la chiusura dello scalo per neve e ghiaccio del febbraio scorso. Ma l’imminenza del Ferragosto, momento clou per il traffico aereo, lascia intravedere, sulla base delle prenotazioni di viaggio già attive, che il periodo compreso tra l’11 e il 18 agosto ,preso a campione, potrà ampiamente confermare i movimenti dello scorso anno. Per scaramanzia in Sogeaal il management non azzarda previsioni ottimistiche ma sottolinea soltanto che «sono aumentati i collegamenti nazionali e internazionali, il nostro compito è quello di individuare nuove correnti , i numeri sono soltanto la prima conseguenza» e se due più due fa quattro è ipotizzabile un nuovo exploit di traffico ferragostano partendo proprio dalla considerazione di un numero superiore di voli rispetto al 2011. Da una analisi più approfondita dei rilevamenti statistici della società aeroportuale è possibile individuare che i flussi internazionali stanno coprendo le falle dei volumi nazionali che si presentano in questi primi sette mesi del 2012 in netto calo . A tutto luglio infatti i voli “tricolore “ registrano una perdita di circa il 6 per cento ( 563.901 passeggeri quest’anno contro i 570.142 del 2011 ) mentre quelli internazionali incassano un brillante 13,196 per cento di aumento ( 289.682 nel 2012 mentre quelli del 2011 erano stati 276.487). Una spiegazione giunge soprattutto dai nuovi voli : il Malpensa di Easy Jet, Pescara di Ryanair, Venezia di Volotea, ancora Ryanair su Bruxelles e il raddoppio di Londra per lo scalo di Luton, quindi Praga della SmartWings. Ci sono anche due charter in più in aggiunta a quelli tradizionali dal Nord Europa : da Colonia,GermanWings , e da Billund, Jet Time. L’aeroporto continua a rivelarsi il vero motore dell’economia del territorio e nella stagione estiva un elemento indispensabile per supportare quei flussi turistici rimasti orfani in seguito al caro traghetti che anche nel 2012 sta facendo pesare tariffe che allontanano , anche per la crisi economica, l’utenza tradizionale. Ma fortunatamente in molti scelgono l’aereo, sfruttando anche sinergie delle compagnie aeree con le società di autonoleggio con offerte tariffarie di assoluto interesse.