allarme bomba

11 Agosto 2016

Sono atterrati senza problemi – uno all’aeroporto di Zaventem e l’altro in quello di Tolosa – i due aerei per cui erano stati diramati altrettanti allarmi bomba.

 

Tutti i passeggeri sono stati messi in sicurezza e le forze dell’ordine stanno verificando cosa realmente abbia provocato l’allerta. La notizia della minaccia era stata diffusa dall’emittente fiamminga Vrt, spiegando che allo scalo di Bruxelles (teatro lo scorso 22 marzo dell’attentato costato la vita a 35 persone) erano già arrivate squadre di emergenza.

attentzavent2

Secondo la procura generale, la minaccia è seria da indurre ad agire le forze speciali: “E’ una minaccia sufficientemente grave” ha detto il procuratore.

Dopo l’atterraggio, tuttavia, dall’ufficio del ministro dell’Interno belga, Jan Jambon, hanno fatto sapere che “non vi è alcun motivo specifico di panico”.

E’ atterrato a Tolosa e non a Bruxelles uno dei due aerei, secondo quanto riporta Rtbf, aggiungendo che si tratta di un volo della Air Arabia Maroc. All’aeroporto di Zaventem è invece atterrato l’altro volo della compagnia scandinava Sas. Uno proveniva da Oslo, l’altro daStoccolma.

L’allarme è arrivato nello stesso giorno delle nuove minacce di attentati da parte dello Stato Islamico. Un canale telematico dell’Isis sulla piattaforma Telegram fa appello ai “lupi solitari” perché lancino “attacchi in Europa”, e in “particolare in Belgio, bollato come target per l’Islam”. Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web.

Fonte:www.ilfattoquotidiano.it/


11 Agosto 2016

Le autorità consideravano la minaccia “sufficientemente seria”. I voli atterrati a Zaventem, teatro dell’attacco dell’Is del marzo scorso.

 

BRUXELLES – Rientrato l’allarme scattato all’aeroporto di Bruxelles dopo l’allerta bomba su due aerei diretti nella capitale belga.
attentzavent

La procura aveva parlato di “una minaccia sufficientemente seria”. L’allarme era scattato quando mancava poco all’atterraggio dei due voli a Zaventem, teatro il 22 marzo scorso di unsanguinoso attentato rivendicato dall’Is.

Nello scalo erano stati attivati i servizi di emergenza. I due velivoli, entrambi della compagnia aerea Sas, erano poi atterrati senza problemi, i passeggeri erano stati fatti scendere ed erano state immediatamente avviate le verifiche. “Non c’è motivo di panico”, aveva detto il ministro dell’Interno Jan Jambon.

I voli SK 4745 e SK2591, partiti rispettivamente da Oslo e Stoccolma, dovevano atterrare alle 19.19 e alle 19.37. Intanto un terzo volo diretto verso Bruxelles, dell’Air Arabia Maroc, veniva deviato su Tolosa. I piloti della Sas erano stati avvertiti della minaccia dai controllori di volo.

Un giornalista fiammingo a bordo dell’aereo proveniente dalla capitale norvegese aveva raccontato su Twitter che i passeggeri erano stati informati della situazione quando mancavano una ventina di minuti all’atterraggio. Attimi di comprensibile angoscia a bordo, ma gli aerei erano atterrati regolarmente e dopo qualche minuto di attesa i passeggeri erano scesi.

Intorno alle 20.00 la Croce rossa ha reso noto che le misure di emergenza erano state sospese. “Non c’è una concreta minaccia contro l’aeroporto di Bruxelles”, ha detto il portavoce del ministro dell’interno. “Non si è trattato di una minaccia seria”, hanno fatto sapere fonti della procura.

L’allarme è quindi rientrato in tempi rapidi, ma ha comunque alimentato la paura in un Paese duramente colpito nei mesi scorsi e ancora nel mirino dei jihadisti, come dimostra il proclama comparso su un canale telematico dell’Is sulla piattaforma Telegram e rivelato oggi da Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico: l’ennesimo appello ai “lupi solitari” affinché mettanno a segno “attacchi in Europa”, e in “particolare in Belgio, un obiettivo dell’Islam”.

Inoltre il Belgio è a quanto pare una base arretrata dei terroristi. Dopo l’attacco di Charleroi a colpi di machete, è emerso che c’era un belga di Verviers nel commando di quattro kamikaze che ieri ha colpito l’esercito iracheno nei pressi di Mosul.

Secondo i media belgi si tratta di Lotfi Aoumeur, che l’Is ha ribattezato Abu Anwar al-Belgiki.

E Verviers continua a ritornare nelle notizie sui terroristi: era la città in cui venne sgominata una cellula pochi giorni dopo gli attacchi di Parigi del gennaio 2015 a Chalie Hebdo e al supermercato Hyper Cacher.

E di Verviers è anche il figlio dell’imam radicale che domenica scorsa ha postato un video incitando alla vendetta contro i cristiani.

Fonte:www.repubblica.it/


16 Maggio 2016

Un’allarme bomba e’ scattato poco prima del decollo da Oslo per un volo RyanAir diretto a Manchester in Gran Bretagna (dove oggi per un pacco sospetto e’ stata annullata l’ultima partita di campionato).

raydecol

L’areo e’ stato evacuato e due persone sono state fermate dalla polizia. Il jet doveva partire dallo scalo Rygge di Oslo alle 18,55 locali e arrivare a Manchester un’ora dopo.

Secodno alcuni passeggeri i due fermati sarebbero stati sentiti dire la parola “bomba” durante un alterco e a quel punto il comandante ha ordinato l’evacuazione del volo.

Sull’aereo e’ in corso una verifica da parte degli artificieri. Un allarme che arriva dopo quello allo stadio di Manchester, prima della gara dello United.

Fonte:www.metropolisweb.it/


15 Giugno 2015

L’Airbus A330, partito da Malpensa, fermato sulla pista del Jfk. Secondo i media Usa a bordo sostanze pericolose. Due ore di stop, ispezionato tutto l’aereo e allarme rientrato.

<br /><br /><br /><br /><br />

Decine di agenti della polizia, vigili del fuoco, cani per tracciare eventuali esplosivi a bordo e ambulanze. Quando è atterrato allo scalo JFK di New York – dopo essere partito da Milano Malpensa – l’Airbus A330-200 di Alitalia s’è ritrovato circondato da misure di sicurezza imponenti. I passeggeri sono stati fatti scendere in fretta ed è stato chiesto di non portarsi i bagagli.

I controlli a bordo

Il velivolo è rimasto fermo sulla pista, senza nemmeno la possibilità di avvicinarsi alla struttura dell’aeroporto americano. Quasi due ore dopo i responsabili della sicurezza hanno dato il via libera. A bordo — secondo loro — non c’era alcun elemento di pericolo. «L’operazione è finita», è stato detto ai passeggeri. Che sono così potuti risalire a bordo per prendere le proprie cose. Non è chiaro però cosa abbia portato la polizia a bloccare l’aereo appena atterrato. Secondo alcune tv locali sul jet sarebbero saliti agenti con le tute contro le sostanze pericolose. Ma alcuni testimoni – via Twitter – hanno raccontato di presunte «minacce» contro la sicurezza del volo.La stessa compagnia aerea ha poi confermato, sempre via tweet: «Alitalia è stata informata da TSA (l’ente americano per la sicurezza del trasporti, ndr) di allarme bomba su volo AZ604 e sono scattate procedure emergenza previste».

Una catena di falsi allarmi

Da diversi giorni negli Usi i velivoli sono oggetto di telefonate minatorie. In molti casi gli agenti sono intervenuti bloccando il volo o dirottandolo in altri scali, magari meno affollati. Finora si è trattato di falsi allarmi. L’A330-200 di Alitalia era decollato alle 13.53 dalla pista di Malpensa, lo scalo di Milano. Dopo otto ore e dodici minuti – alle 16.05 locali (le 22.05 ora italiana) – ha toccato l’asfalto del JFK di New York.

Fonte:www.corriere.it



Torna la paura in cielo. Un aereo della Us Airways proveniente dall’Irlanda effettua un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Philadelphia in seguito a una minaccia. Il velivolo viene parcheggiato in un’area sicura dello scalo e i passeggeri fatti scendere per essere controllati, così come i loro bagagli.

L’aereo sarebbe stato costretto ad effettuare un atterraggio d’emergenza sulla base di una minaccia telefonica al dipartimento di polizia di Filadelfia, che segnalava la presenza di una bomba a bordo. Il volo Us Airways 777 era stato seguito da jet F-165 del Norad (North American Aerospace Defense Command) per estrema precauzione.

E anche l’Fbi si è poi recata allo scalo di Filadelfia per assistere le indagini. Ma dopo una perquisizione delle forze di sicurezza l’allarme è rientrato: secondo fonti della polizia della citta la minaccia L’atterraggio di emergenza conferma l’alta tensione in seguito a quella che lo stesso presidente americano Barack Obama definisce una “minaccia significativa” di attacchi che ha portato alla chiusura di ambasciate e consolati americani.

La “minaccia è significativa” e dagli Stati Uniti non è giunta nessuna reazione esagerata, afferma Obama parlando di buon senso e di scelte di prudenza nel descrivere le mosse decise dagli Stati Uniti di fronte alla minaccia terrorismo. “L’estremismo radicale e violento c’è ancora” dice. “Monitoriamo la situazione giorno per giorno” assicura il Dipartimento di Stato, mettendo in evidenza come l’ambasciata americana a Saana in Yemen resta chiusa anche oggi perchè la “minaccia continua”.

Emergono intanto nuovi dettagli su come l’allerta americana sia scattata: secondo indiscrezioni alla base della decisione di chiudere le ambasciate e i consolati e di emettere il ‘travel alert’ c’è una conference call fra 20 esponenti di Al Qaida.

Oltre al leader dell’organizzazione, Ayman al-Zawahiri, e al numero uno di al Qaida nella penisola araba, Nasser al-Wuhayshi, alla conversazione intercettata avrebbero preso parte anche il pakistano talebano Boko Haram dalla Nigeria ed esponenti dell’organizzazione in Iraq, nel Maghreb islamico e in Uzbekistan. Ma a preoccupare l’intelligence sarebbe stata soprattutto la presenza di aspiranti affiliati di Al Qaida nella penisola del Sinai

Indiscrezioni che giungono nel giorno del 15mo anniversario degli attacchi di Al Qaida alle ambasciate americane in Kenya e in Tanzania, occasione che consente a Obama di ribadire il deciso impegno degli Stati Uniti a proteggere gli americani che servono il paese oltreoceano. Gli Usa “restano risoluti nel lavorare con i partner per combattere l’estremismo violento nell’Africa dell’Est, nella regione e nel mondo”.

Fonte:www.ilsole24ore.com



Una telefonata anonima annunciava la presenza di cinque borse con esplosivo

MOSCA – Allarme bomba su un volo Aeroflot diretto da New York a Mosca. La compagnia aerea russa ha reso noto che l’aereo è atterrato in Islanda e che sono subito scattate le ricerche sul velivolo.

Una chiamata anonima ha avvertito della presenza di cinque borse piene di esplosivo che sarebbero scoppiate all’arrivo a Mosca, ha spiegato la portavoce di Aeroflot.

Irina Dannenberg, portavoce dell’Aeroflot, ha riferito che il pilota ha deciso un atterraggio d’emergenza in Islanda che si è svolto senza problemi.

Fonte:www.ilmessaggero.it


SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.