Antonov An-24
L’Antonov An-24 (in cirillico Антонов Ан-24, nome in codice NATO Coke ) è un bimotore turboelica da trasporto ad ala alta progettato dall’OKB 153 diretto da Oleg Konstantinovič Antonov e sviluppato in Unione Sovietica negli anni sessanta.
Impiegato negli anni successivi sia come velivolo civile, principalmente dalla compagnia aerea nazionale Aeroflot, che dalla Sovetskie Voenno-vozdušnye sily (VVS), l’Aeronautica militare dell’Unione Sovietica, all’agosto 2006 ne rimanevano 448 esemplari in servizio operativo, soprattutto presso i paesi dell’ex blocco sovietico ed in Africa.
L’An-24 venne progettato alla fine degli anni cinquanta per sostituire nel servizio operativo l’ormai superato bimotore Ilyushin Il-14, ancora dotato di motori a pistoni, sulle rotte a breve e medio raggio. Per la sua realizzazione si tenne conto della possibilità di operare da piste semipreparate situate nelle remote località del territorio sovietico.
A questo scopo venne adottata un’ala posizionata alta, così come i motori abbinati ad eliche quadripala alloggiati nelle gondole alari, per proteggere questi elementi dai detriti in fase di atterraggio e decollo. Inoltre era dotato di un favorevole rapporto potenza-peso, superiore a velivoli della stessa categoria, e da una struttura volutamente robusta per non richiedere sofisticate apparecchiature per la manutenzione a terra.
La realizzazione del prototipo e la principale linea di produzione vennero assegnate agli stabilimenti statali di Svyatoshyn, nei pressi di Kiev, che ne realizzarono 985 esemplari, più altri 180 costruiti ad Ulan-Udė, nella Russia orientale. Una ulteriore linea di produzione venne approntata ad Irkutsk incaricata della produzione di 197 esemplari versione cargo. La produzione venne interrotta nel 1978.
L’azienda aeronautica cinese Xi’an Aircraft Industrial Corporation realizzò negli anni ottanta una versione locale dell’An-24RV che introdusse sul mercato ridenominandolo Yunshuji Y-7, prodotto in 70 esemplari nel periodo 1984-2000. Attualmente è ancora in produzione una versione aggiornata, la Xi’an MA-60, dotata di avionica e motorizzazione statunitense.
Varianti e versioni
An-24
- An-24 – il primo variante di serie, entrò nella produzione nel 1962.
- An-24 “Nit'” (in italiano: Filo) – l’aereo scientifico per esplorazione del Oceano e delle risorse naturali della Terra prodotto nel 1978.
- An-24 “Trojanda” – il laboratorio volante per gli esercitazioni delle ricerche dei sottomarini, nel 1968 sulla sua base è stato creato An-24T
An-24A
- An-24A – il secondo variante di serie del 1962 – 1963 con la classe economica per 44 passeggeri prodotto in 200 esemplari.
- An-24AT – la versione militare per il trasposto del An-24A con il propulsore TV2-117DS (in russo: ТВ2-117ДC) creato nel 1962.
- An-24AT-RD – la versione del An-24AT con i turboreattori R-27F-300 (in russo: Р-27Ф-300) del 1966.
- An-24AT-U – la versione del An-24AT con la distanza di decollo ridotta grazie a un acceleratore sperimentale a polvere PRD-63 (in russo: ПРД-63).
An-24B
- An-24B – il terzo variante di serie del 1964 prodotto in 400 esemplari con il peso massimo al decollo di 21 t e con la classe economica di 48-52 passeggeri.
- An-24V – il modello di esportazione di An-24B nel Libano, Romania, Mongolia.
- An-24D – il prototipo sperimentale del An-24B allungato di 2,8 metri con 60 posti per i passeggeri sviluppato nel 1967.
- An-24LP (in russo: Ан-24ЛП – лесопожарный) – il modello An-24B per la Protezione Civile e per i Vigili del Fuoco del 1971.
- An-24LR “Toros” – il modello scientifico per il controllo e la fotografazione dei ghiacci.
- An-24PS/PRT – i due modelli della serie limitata sulla base di An-24T per la Protezione Civile.
- An-24R – il modello militare del radiolocazione e radiocontrollo.
An-24RV
An-24RV – il quarto variante del An-24 con un turboacceleratore RU19A-300 (in russo: РУ19А-300).
- An-24RR – il modello di controllo di radioattività del An-24RV, nel 1967-1968 sono stati prodotti 4 aerei di questo tipo.
- An-24RT – il modello per il trasporto militare del An-24RV del 1969-1971 prodotto in 69 esemplari alla Fabbrica di Irkutsk no.39
- An-24RT/RTR – il prototipo di radiotrasmettitore volante.
An-24T
- An-24T – Antonov An-34 – primo volo il 16 novembre 1965, il modello di trasporto militare prodotto in 164 esemplari.
- An-24UŠ (in russo: Ан-24УШ)- An-24T modificato per i voli d’addestramento nel 1970 in 7 esemplari.
- An-24ŠT (in russo: Ан-24ШТ) – nel 1968 36 aerei sono stati modificati come i punti del commando militare volanti.
An-26
- An-26 – il modello di trasporto sulla base del An-24T prodotto nel 1968-1986 prodotto in 1398 esemplari ed attrezzato con un complesso di sistemi automatizzati per il carico e lo scarico.
An-30
An-44
- An-44 – il progetto dell’aereo da trasporto con la grande porta per il carico e lo scarico dell’aereo nella parte sinistra della fusoliera.
An-50
- An-50 – il progetto dell’An-24 attrezzato con 4 turboreattori AI-25 (presi dal Yakovlev Yak-40) sviluppato nel 1972.
- Xi’an Y-7 – il modello An-24RV prodotto in Cina nel 1984-2000 in 70 esemplari
- Xi’an MA-60 – Y-7 modernizzato col complesso d’avionica americana (HONEYWEL, BECKER, COLLINS) e con i propulsori Pratt & Whitney PW-127J. L’aereo è in produzione del 2000. MA-60 civile dispone di 52, 56, 60 posti a secondo della composizione.
Utilizzatori
Militari
Operatori di An-24.
Afghanistan
Algeria
Angola
- Força Aérea Popular de Angola y Defesa Aérea y Antiaérea
Armenia
Azerbaigian
Bangladesh
Bielorussia
Bulgaria
Cambogia
Cina
Repubblica del Congo
Corea del Nord
Cuba
Cecoslovacchia
Germania Est
Egitto
- Al-Quwwat al-Jawwiya al-Misriyya
Georgia
Guinea
Guinea-Bissau
Iran
Iraq
Kazakistan
- Sil Vozdushnoy Oborony Respubliki Kazakhstan
Laos
Mali
Mongolia
Polonia
Romania
Russia
Siria
Slovacchia
- l’ultimo esemplare ritirato nel 2006.
Somalia
Sudan
Ucraina
Ungheria
Unione Sovietica
Uzbekistan
Vietnam
Yemen
Civili
I principali operatori di alcune delle 448 compagnie aeree che risultavano avere gli An-24 ancora in servizio, all’agosto 2006, includono: Air Koryo (8), Air Urga (10), Angara Airlines (7), ARP 410 Airlines (10), China Southern Airlines (11), Cubana de Aviación (2), Katekavia (12), Kirov Air Enterprise (4), Novosibirsk Air Enterprise (9), Polar Airlines (4), Air Company Scat (20), Turkmenistan Airlines (22), Ukraine National Airlines (12), UTair (17), Uzbekistan Airways (11), Yakutavia (17). Altre 112 operano con un solo esemplare di An-24.
I principali operatori che hanno utilizzati gli An-24 sono: Aeroflot, Aerosvit, Air Astana, Air Guinee, Air Mali, Ariana Afghan Airlines, Balkan Bulgarian, CAAC, Cubana, Egyptair, Interflug, Iraqi Airways, Lebanese Air Transport, Lina Congo, Polskie Linie Lotnicze LOT, Misrair (Egyptair), Mosphil Aero, Pan African Air Service, Kyrgyzstan, President Airlines, PMTAir, Royal Khmer Airlines, Tarom, Uzbekistan Airways, Lionair.
Ordinazioni







Incidenti
Dal 1959, su 332 esemplari di Antonov An-24 prodotti, 139 sono stati coinvolti in incidenti di varia gravità con 1815 vittime dovute alle cause tecniche.
- 26 dicembre 1993 – almeno 35 vittime in seguito del disastro aereo di un An-24 nell’Armenia occidentale.
- 13 dicembre 1995 – Disastro aereo di Verona – volo Banat Air 165 in decollo dall’Aeroporto di Verona. Pochi secondi dopo il decollo, forse a causa dell cattive condizioni atmosferiche, il velivolo è precipitato uccidendo tutti gli occupanti.
- 18 marzo 1997 – 50 persone a bordo ed equipaggio di volo sono morti in seguito alla rottura dello stabilizzatore verticale nell’alta quota dell’Antonov An-24 che stava operando un volo charter in Turchia.
Incidenti dal 2000
Aerei simili
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Antonov An-26
L’Antonov An-26 (in cirillico Антонов Ан-26, nome in codice NATO Curl ) è un bimotore a turboelica da trasporto leggero ad ala dritta progettato dall’OKB 153 diretto da Oleg Konstantinovič Antonov e sviluppato in Unione Sovietica negli anni settanta.
Sviluppato dal precedente An-24 venne progettato per un uso principalmente militare dotandolo nella parte posteriore della fusoliera di un ampio portellone di carico che funge anche da rampa. Venne impiegato negli anni successivi dalla Sovetskie Voenno-vozdušnye sily (VVS), l’Aeronautica militare sovietica, e da numerose forze aeree del Patto di Varsavia e filosovietiche a livello mondiale le quali, ancora oggi hanno esemplari in servizio operativo. Ne venne ricavata anche una versione destinata al servizio civile, anch’essa tuttora operativa con diverse compagnie aeree cargo a livello mondiale.
Dall’An-24 venne ricavata anche una versione da aerofotogrammetria, denominata An-30 (nome in codice NATO Clank), dotata di vari strumenti fotografici applicati nel muso e un laboratorio interno per lo sviluppo delle fotografie. Un successivo sviluppo darà origine al suo più recente successore, l’An-32.
L’An-26 ha anche una versione prodotta senza licenza dall’azienda cinese Xian Aircraft Factory denominata inizialmente Y-14 e successivamente ridenominata Y-7 che diede origine ad una serie di varianti multiuso.
Storia
Sviluppo
L’An-26 venne progettato per dotare un nuovo velivolo da trasporto tattico a corto raggio, della stessa classe del G.222, basandosi sulle precedenti esperienze acquisite sull’Antonov An-24, velivolo da trasporto passeggeri e merci, usato per lo più per esigenze civili. Dell’An-24 venne progettata una versione dotata di un portellone di carico per materiali, l’An-24T; in seguito gli osservatori occidentali si resero conto che questa versione era in realtà un progetto sostanzialmente nuovo, che entrò in servizio negli anni settanta come complemento di aerei più grandi e dalle maggiori capacità di carico già in linea e come sostituto di velivoli come gli Il-14.
Impiego operativo
Il primo volo dell’An-26 avvenne nel 1960, mentre nel 1963 iniziarono le consegne presso la compagnia aerea da trasporto civile Aeroflot.
A partire dal 1969 venne sviluppata una nuova versione militare da trasporto tattico a corto raggio denominata Curl-A.Tale versione, che venne prodotta fino al 1985 in 1410 esemplari per varie forze armate, fu il primo velivolo sovietico da trasporto ad avere una stiva completamente pressurizzata.
Nel corso degli anni alcuni Curl-A vennero modificati per essere impiegati per la guerra elettronica e vennero denominati An-26RTR Curl-B. Successivamente furono costruite versioni speciali per il controllo degli incendi (An-26P), per il monitoraggio della banchisa polare (AN-16 BRL) e per le calibrazioni aeronautiche (AN-26L). Di particolare rilievo sono le versioni S utilizzate dalle aeronautiche della Angola e del Mozambico con il ruolo di contro-guerriglia, essendo stati dotati di piloni per il trasporto bombe. Altri velivoli della versione S furono adattati dall’aeronautica dell’Afghanistan per trasportare cariche chaff.
Il 28 settembre 2009 gli aerei Antonov An-26 e Antonov An-26B sono stati certificati dall’ЕАSА (Еuropean Aviation Safety Agency) secondo FAR-25, FAR-33, FAR-35 del capitolo IV della ICAO e ТSO-с77. Attualmente nel mercato dell’Unione europea sono presenti 17 esemplari del Antonov An-26. Gli aerei An-26 operano nelle compagnie aeree ungheresi, lettone e lituane. Inoltre, gli Antonov An-26 sono utilizzati dalla tedesca DHL. La certificazione degli aerei è stata effettuata sulla richiesta della Antonov ASTC del 18 dicembre 2006.
Tra il 1982 e il 2007 l’AN-26 è stato coinvolto, in varie zone del mondo, in 19 incidenti aerei che hanno provocato la morte della maggior parte degli equipaggi e dei passeggeri.
Descrizione tecnica
Essenzialmente si tratta di un bimotore da trasporto tattico a corto raggio, con due motori sistemati sulle ali, in posizione alta rispetto alla fusoliera. I piani di coda sono relativamente convenzionali, ma nondimeno meritano menzione per il fatto di essere rialzati e che consentono di fornire al piccolo aereo, con una fusoliera molto snella, uno spazio per ospitare una rampa di carico più grande ed efficiente di quella dell’An-24T. Essa è concepita in maniera tale da consentire un agevole carico di merci a terra dai pianali dei camion, ed un uso efficiente per lanciare paracadutisti in aria.
Il vano di carico ha rotaie per movimentare colli da due tonnellate ed un paranco elettrico di sollevamento. Un convogliatore meccanico è sistemato sul pavimento della cabina, mentre a lato vi sono sedili per 38-40 paracadutisti o truppe. Un altro tipo di trasformazione consente di usarlo come aeroambulanza, in grado di trasportare 24 barelle. Il vano di trasporto è pressurizzato, per la prima volta in una macchina sovietica. Probabilmente è capace di tenere differenze di poco livello tra pressione esterna e interna, ma comunque è una caratteristica rara per un trasporto tattico militare.
Il posto di pilotaggio è incassato nella parte anteriore della fusoliera, tra le ali alte e il vano del muso, dove vi è il radar meteorologico. Un oblò rotondo è posto su ciascun lato.
Il carrello d’atterraggio è basso, dotato di una larga carreggiata, con gli elementi che rientrano nel muso e nelle gondole motori.
Quella a destra ospita, oltre alle due turboeliche AI-24 da 2800 CV, anche una piccola turbina ausiliaria Tumnansky R-19 da 900 kg di spinta, impiegata per fornire potenza elettrica, ma anche per aumentare la potenza disponibile ed incrementare le prestazioni ad alta quota o durante il decollo.
Anche il precedente An-24 aveva quest’insolita, asimmetrica configurazione, per cui si potrebbe dire che queste macchine leggere Antonov sono in realtà a tutti gli effetti trimotori (per giunta asimmetriche). Per superare questo curioso compromesso tecnico sarebbero poi arrivati, con l’An-32, motori da 5500 cv.
Versioni
Dal 1981 entrò in servizio la versione An-26B, dotata di un sistema di movimentazione rapida per carichi di 5500 kg in tre colli, controllabile da due uomini a bordo dell’aereo.
Un’altra variante derivata (secondo alcune fonti, però, dall’An-24) è l’Antonov An-30 Cline, uno dei pochi velivoli progettato esclusivamente per i rilievi aerofotogrammetrici. Questo è caratterizzato da una struttura ridisegnata, dotata di un abitacolo rialzato ed un muso vetrato, con una struttura per un navigatore, un laboratorio di sviluppo per le pellicole e cinque camere fotografiche. Venne prodotto dal 1974 in pochi esemplari per l’Aeroflot e la Romania.
Dettaglio versioni e varianti
- An-26 Curl-A
- versione iniziale bimotore turboelica da trasporto tattico ad uso militare.
- An-26B
- nuova versione introdotta nel 1981, equipaggiata con un sistema di cinture avvolgibili per lo stivaggio del carico e che rientrano nella fusoliera se non utilizzate. Venne inoltre adottata una motorizzazione più potente basata su 2 turboelica ZMDB Progress (Ivchyenko) Al-24VT.
- An-26BRL
- versione da ricerca sul ghiaccio.
- An-26L
- versione per calibrazioni aeronautiche.
- An-26M
- versione aeroambulanza.
- An-26P
- versione per la lotta aerea antincendio.
- An-26RTR Curl-B
- versione specifica per la guerra elettronica, ELINT e SIGINT.
- An-26ST
- versione realizzata sulle particolari specifiche richieste dalla tedesca dell’est Luftstreitkräfte und Luftverteidigung der Deutschen Demokratischen Republik.
Varianti estere
- Y-7H
- versione cinese da trasporto militare tattico.
- Y-7-500
- versione cinese da trasporto ad uso civile.
Utilizzatori
Militari
Operatori militari dell’An-26
Afghanistan
Afghanistan
Afghanistan
- Afghan National Army Air Force
- entrati in servizio nel 1975, degli oltre 20 esemplari acquisiti ne risultano due ancora in servizio operativo.
Angola
- Força Aérea Popular de Angola y Defesa Aérea y Antiaérea – 12
Bangladesh
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
Benin
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
Bielorussia
Bulgaria
Cambogia
Repubblica Ceca
Cecoslovacchia
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
Ciad
Cina
- 23 Xian Y-7; 4 Xian Y-7-100; inclusi tutti i tipi della versione Y-7
Repubblica del Congo
Repubblica Democratica del Congo
Corea del Nord
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
Cuba
Etiopia
Germania
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
Germania Est
- gli esemplari ancora operativi alla riunificazione delle due Germanie sono stati assorbiti dalla Luftwaffe fino al loro ritiro.
Guinea-Bissau
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
Iraq
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
Jugoslavia
Jugoslavia
Kazakistan
- Sil Vozdushnoy Oborony Respubliki Kazakhstan – 1
Laos
Libia
Lituania
- 3 esemplari di cui 2 rimarranno in servizio fino al 2009.
Madagascar
Mali
Moldavia
Mongolia
Mozambico
Nicaragua
Niger
Pakistan
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
Perù
Polonia
- nessuno operativo, tutti ritirati, l’ultimo esemplare ha volato il 16 gennaio 2009
Romania
Russia
Serbia
Siria
Slovacchia
Stati Uniti d’America
- utilizzati dal 6th Special Operations Squadron
Unione Sovietica
- Sovetskie Voenno-vozdušnye sily
- alla dissoluzione dell’Unione Sovietica gli esemplari in servizio vennero suddivisi tra le nuove realtà nazionali create nel 1991.
- alla dissoluzione dell’Unione Sovietica gli esemplari in servizio vennero presi in carico dalla nuova aviazione di Marina russa.
Tanzania
Ucraina
Ungheria
- 4 ancora in servizio; ritiro previsto 2010-2012.
Uzbekistan
Vietnam
Yemen
Zambia
Civili
All’agosto 2006 rimanevano in servizio operativo 267 esemplari di An-26. I maggiori operatori includono: Lao Airlines (6), Syrian Arab Airlines (6), Aerocom (5), ARP 410 Airlines (5), Air Urga (10), Exin (9), RAF-Avia (5), Turkmenistan Airlines (5), Iraero (7), Scorpion Air (6), Yakutavia (5) and Aerogaviota (18). Altre 106 compagnie aeree operano con un numero minore di esemplari.
Bulgaria
Cuba
Danimarca
Germania
Laos
Lituania
Moldavia
Mongolia
Russia
Siria
Turkmenistan
Ungheria
Ucraina
Incidenti
Secondo il sito della Rete di Sicurezza dell’Aviazione (dati aggiornati al maggio 2008) sono stati 81 incidenti con 766 morti Due Antonov An-26 sono stati dirottati. Inoltre sono stati 21 incidenti criminali con 437 morti in seguito. L’ultimo incidente con le vittime di un An-26 è accaduto a Hanoi, in Vietnam con un aereo dell’Aeronautica della Vietnam il 8 aprile 2008 causando 5 morti.
L’incidente più grave nel quale venne coinvolto un Antonov An-26 è accaduto in Etiopia, in Africa con un aereo che trasportava i soldati libici, cubani ed etiopi il 14 gennaio 1982. In seguito all’incidente morirono 73 persone.
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Antonov An-30
L’Antonov An-30 (in caratteri cirillici Антонов Ан-30, nome in codice NATO Clank) è un aereo bimotore turboelica da trasporto ad ala alta progettato dall’OKB 153 diretto da Oleg Konstantinovič Antonov e sviluppato in Unione Sovietica negli anni sessanta.
Derivato dal precedente An-24, venne impiegato, negli anni successivi, nelle missioni di fotogrammetria aerea sia nell’ambito dell’aviazione civile che in quella militare, principalmente nella Sovetskie Voenno-vozdušnye sily (VVS), l’aeronautica militare sovietica.
Storia
Sviluppo
La prima versione da ricognizione aerea dell’ Antonov An-24 è stata progettata dall’ OKB Beriev e designata An-24FK. L’FK stava per fotokartograficheskiy (mappatura aerea). L’An-24FK ha fatto il suo primo volo il 21 agosto 1967, con le prove di omologazione completate nel 1970 e la certificazione civile completata nel 1974.
L’An-24FK venne poi ridesignato An-30, e la sua produzione iniziò nel 1971 presso l’impianto di macchinari di Kiev dove, tra il 1971 e il 1980, furono prodotti 123 velivoli in due versioni principali.
Tecnica
L’Antonov An-30 è un velivolo derivato dall’An-24, dotato di una fusoliera completamente nuova. Nel “naso” sporgente vetrato era alloggiato il sistema di navigazione e le fotocamere per la mappatura del terreno. Per assicurare un’accurata e ripetibile capacità di sorveglianza, il classico radar era stato rimpiazzato da un sistema computerizzato di controllo della rotta, e questo richiese un innalzamento di 41 cm della cabina di pilotaggio, rispetto all’An-24. Questa modifica diede luogo alla caratteristica cabina sporgente che caratterizzava l’aereo, simile a quella del Boeing 747.
Sul pavimento della fusoliera erano ricavate cinque finestre per alloggiare le fotocamere. Ciascuna apertura era dotata di una schermatura mobile, che poteva essere richiusa per proteggere i pannelli di vetro. Tre fotocamere erano montate verticalmente e destinate alla mappatura; le altre due erano disposte ai due lati dell’aereo e montate con un angolo di 28° per la fotografia obliqua.
Le fotocamere di cui era stato dotato l’An-30 potevano essere utilizzate tra i 2.000 e i 7.000 m e le corrispondenti scale di mappatura risultavano comprese tra 1:200.000 e 1:15.000.000.[
L’ An-30 era dotato di due turboelica Ivchenko AI-24VT con una spinta al decollo di 2.820 ehp.
Impiego operativo
L’An-30 è stato utilizzato anche come aereo per il controllo meteorologico nella versione An-30M. Tra il 1971 e il 1980 sono stati costruiti complessivamente 115 velivoli e 23 sono stati venduti all’estero in Afghanistan, Bulgaria, Cina, Cuba, Cecoslovacchia, Mongolia e Vietnam.
Varianti
- An-24FK
- An-30A-100 (5 esemplari)
- An-30B
- An-30D Sibiryak (7 esemplari)
- An-30FG
- An-30M Meteozashchita (3 esemplari)
- An-30R
Utilizzatori
In rosso gli utilizzatori del An-30
Militari
Afghanistan
- ricevette un An-30 nel 1985.
Bulgaria
Cina
Repubblica Ceca
- tutti gli esemplari in servizio vennero messi a terra nel 2003.
Romania
- acquisì tre esemplari, due attualmente in servizio ed uno di scorta.
Russia
Ucraina
Unione Sovietica
- Sovetskie Voenno-vozdušnye sily
- alla dissoluzione dell’Unione Sovietica i velivoli ancora operativo vennero suddivisi nelle nuove aeronautiche militari delle rifondate entità nazionali.

Vietnam
Civili
Cina
Mongolia
Russia
Ucraina
Vietnam
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Antonov An-32
L’Antonov An-32 (in cirillico Антонова Ан-32, nome in codice NATO Cline ) è un bimotore turboelica da trasporto tattico ad ala alta progettato dall’OKB 153 diretto da Oleg Konstantinovič Antonov e sviluppato in Unione Sovietica negli anni settanta.
Evoluzione del precedente An-26, venne dotato di motori più potenti e di una struttura rinforzata e venne ottimizzato per operare ad alte quote e soprattutto in ambienti montani.
Storia
Sviluppo
Lo sviluppo dell’An-32 si deve alla richiesta da parte del governo indiano riguardo alla fornitura di un velivolo da trasporto tattico che fosse adatto ad operare in condizioni meteorologiche avverse ed ottimizzato per le alte quote, ambiente operativo tipico di quel paese. Grazie ai buoni rapporti diplomatici tra i due leader delle due nazioni, Leonid Il’ič Brežnev ed Indira Gandhi, venne ordinato all’OKB 153 diretto da Oleg Konstantinovič Antonov di proporre un velivolo che soddisfacesse tali requisiti.
Prendendo come base il precedente An-26 venne mantenuto il progetto generale rinforzandone la struttura. Fusoliera, ala e carrello d’atterraggio vennero modificati per sostenere la maggior velocità massima ed i più elevati carichi alari dovuti alla nuova motorizzazione, due turboeliche Ivchenko AI-20 da 5 112 hp (3 810 kW) ciascuna, un potenza quasi doppia rispetto agli Ivchenko AI-24 che equipaggiavano il precedente modello. Questi erano posizionati in gondole motore rialzate che permettevano così l’utilizzo di eliche dal maggior diametro.
Grazie alle modifiche l’An-32 acquisì eccellenti caratteristiche di decollo nelle zone tropicali e in ambienti montani nei quali l’alta temperatura e la rarefazione dell’aria provocano una sensibile diminuzione della potenza disponibile per la propulsione.
Impiego operativo
A differenza della maggior parte dei velivoli sovietici, l’An-32 era un progetto finalizzato all’esportazione, in particolare ottimizzato per equipaggiare la Bhāratīya Vāyu Senā, l’aeronautica militare indiana. La Voenno-vozdušnye sily (VVS), l’Aeronautica militare dell’Unione Sovietica, aveva puntato su un nuovo progetto sempre sviluppato dall’OKB Antonov, l’An-72, che soddisfaceva sia la fascia di portata utile che le esigenze STOL richieste.
All’inizio degli anni ottanta, l’Unione Sovietica diede inizio all’invasione sovietica dell’Afghanistan contrapponendosi alla rivolta dei mujaheddin contro il governo socialista dell’Afghanistan. Questo vide l’impiego dell’An-32 come trasporto tattico da appoggio alle truppe sovietiche, ideale per operare nel territorio afghano, collinare, caldo e polveroso, esattamente il tipo di condizioni per cui era stato progettato. In quell’occasione l’An-32 diede prova di sé nella capacità di sollevarsi in piste semipreparate e corte, con carichi anche al di sopra dei limiti previsti, salendo rapidamente di quota per sfuggire ai colpi nemici. È documentato che la cellula particolarmente robusta del velivolo è stata in grado di resistere a danni piuttosto gravi e di riuscire a raggiungere i 4 800 m di quota anche con un solo motore funzionante.
L’esperienza in combattimento si dimostrò un utile veicolo pubblicitario e gli ordini da parte del mercato estero, fino ad allora limitati ad India ed Afghanistan, cominciarono a pervenire da paesi asiatici, africani e centro-sudamericani, il più consistente dei quali portò ad una fornitura di 28 esemplari al Perù che andarono ad equipaggiare la propria forza aerea.
Impiego civile
Sebbene l’An-32 fosse un progetto nato ad uso militare, sono numerose le compagnie che lo utilizzano o lo hanno utilizzato come aereo da trasporto commerciale e come aereo di linea principalmente in america latina con le compagnie aeree Aeronica e Carricarga.
Versioni
- An-32 – versione di produzione iniziale.
- An-32B – sviluppo dell’An-32 .
- An-32B-100 – versione aggiornata del An-32B. Peso massimo al decollo aumentato a 28 500 kg, carico utile aumentato a 7 500 kg.
- An-32B-110 – versione dotata di avionica che permette l’utilizzo di solo 2 membri di equipaggio (sistema metrico)
- An-32B-120 – come An-32B-110 ma con strumentazione in sistema imperiale britannico.
- An-32B-200
- An-32B-300 – versione motorizzata Rolls-Royce AE 2100D da 4 600 shp
- An-32MP – versione da pattugliamento marittimo
- An-32P Firekiller – versione lotta aerea antincendio.

Venne dotato di certificazione speciale concessa in data 10 marzo 1995. Può trasportare 8 000 kg di liquido ritardante in due serbatoi scaricabili contemporaneamente o uno di seguito all’altro. L’azione viene svolta a 40–50 m sopra il livello del suolo ad una velocità da 240 a 260 km/h. Può anche operare come normale aereo da trasporto.
Utilizzatori
Militari
Diffusione dell’An-32 nel mondo: in rosso gli operatori militari, in verde quelli civili.
Afghanistan
Afghanistan
Afghanistan
- Afghan National Army Air Force
Angola
- Força Aérea Popular de Angola y Defesa Aérea y Antiaérea – 3 esemplari.
Armenia
Bangladesh
Colombia
Cuba
Croazia
Etiopia
Georgia
India
Kazakistan
- Sil Vozdushnoy Oborony Respubliki Kazakhstan
Messico
Mongolia
Perù
Romania
Russia
Sri Lanka
- Sri Lanka Air Force – 5 esemplari.
Tanzania
Ucraina
Unione Sovietica
- Sovetskie Voenno-vozdušnye sily
Civili
All’agosto 2006 erano ancora 56 gli esemplari di Antonov An-32 operativi come aerei di linea nelle compagnie aeree mondiali, tra le quali Air Pass (4 esemplari), Alada (3), Libyan Arab Air Cargo (4), Million Air Charter (3), AERCARIBE LTDA (2), Trans-Charter (3) e Selva (4). Altre 29 compagnie operavano con un numero inferiore di esemplari.
Incidenti
- Dall’entrata in servizio dell’aereo An-32 sono stati 46 incidenti che hanno causato 484 vittime.
- L’ultimo incidente (al maggio 2008) con 13 vittime è accaduto con un An-26 della Guardia Costiera della Guinea Equatoriale il 16 aprile 2008 vicino all’Isola Annobón.
- L’incidente più grave con un An-32 è accaduto l’8 gennaio 1996 con un An-32B dell’African Air (numero di bordo RA-26222, in leasing operativo dalla compagnia aerea russa Moscow Airways). L’aereo è stato sovraccaricato, ma nonostante questo ha incominciato l’accelerazione per decollare dalla pista lunga di soli 600 m dell’Aeroporto di Kinshasa-N’Dolo (IATA: NLO, ICAO: FZAB) in Zaire. L’aereo ha superato la pista senza decollare devastando il mercato cittadino situato nei pressi dell’aeroporto causando 237 vittime.

Fonte:http://it.wikipedia.org