aumento

23 Ottobre 2015

Drone
Sempre più diffuso l’utilizzo abusivo di droni per la realizzazione di riprese aeree Roma Drone Conference

Il sempre crescente successo dei droni ha portato all’utilizzo di queste macchine per vari utilizzi, tra i quali spicca la realizzazione di spettacolari filmati per gli scopi più disparati, che vanno dai servizi televisivi ai video di matrimoni. Sfortunatamente, in molti casi questi voli vengono effettuati in violazione delle normative vigenti ed è sufficiente un rapido giro su YouTube per rendersi conto di come queste pratiche non rappresentino certo un’eccezione.

Di questo problema si parlerà il prossimo 28 ottobre a “Dronevisioni”, primo appuntamento di “Roma Drone Conference 2015-16”, il nuovo ciclo di conferenze sulle applicazioni professionali dei droni. L’evento si svolgerà presso l’auditorium della Link Campus University di Roma.

I droni sono macchine fantastiche per la tv, la fotografia, il cinema e anche per il giornalismo e la documentaristica, ma devono essere utilizzate nel rispetto delle regole”, spiega Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. “In caso contrario, il loro utilizzo può rappresentare un pericolo per le persone e le zone sorvolate”.

“Purtroppo in Italia sembra ormai radicata una diffusa illegalità, rappresentata da centinaia di professionisti e di piccole aziende, soprattutto videomaker e fotografi, che volano ovunque con i loro droni a dispetto della normativa“, prosegue Castro. “Ciò, oltre a non garantire la necessaria sicurezza, penalizza anche quelle imprese serie che hanno ottenuto il riconoscimento dell’ENAC e lavorano in modo corretto nel settore delle riprese aeree. Una situazione che ha già fatto scattare le prime denunce”.

Al primo evento, dedicato all’utilizzo dei droni per la realizzazione di riprese video, parteciperanno anche rappresentanti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), che potranno così confrontarsi con videomaker, fotografi, giornalisti, broadcaster e società di produzione tv e cinematografica.

Fonte:it.ibtimes.com


1 Maggio 2013

Nel 2012 i viaggi in aereo sono cresciuti in tutte le regioni del mondo rispetto al 2011, con un aumento del 9% in Asia e del 6% nell’America Latina. L’Asia è il mercato di aviazione più competitivo del mondo, con il 75% delle rotte servite da tre o più compagnie aeree e solo il 25% da uno o due vettori

Amadeus promuove una nuova analisi con la soluzione Air Traffic Travel Intelligence che rivela una crescita del 5%, tra il 2011 e 2012, del volume del traffico aereo mondiale, con l’Asia che risulta essere un mercato in rapida evoluzione e più competitivo per i viaggi aerei. La soluzione – che fornisce i dati completi del volume dei passeggeri, tra cui le vendite dirette e indirette dei posti aerei – indica che l’Asia ha avuto una crescita annuale del 9% tra il 2011 e il 2012, seguita dall’America Latina con il 6%. Lo strumento, parte del portfolio di Amadeus Travel Intelligence, calcola il volume aereo di passeggeri per qualsiasi origine e destinazione di tutto il mondo in maniera dettagliata.

Tra gli altri risultati chiave, lo studio rivela che il 22% di tutti i viaggi aerei globali si concentra su appena 300 origini e destinazioni “super rotte” , ognuno delle quali trasporta oltre 1 milione di passeggeri all’anno. Inoltre, il 69% di tutto il traffico aereo mondiale è effettuato su lunghe rotte con 100 mila passeggeri annui.

In termini di collegamenti del traffico aereo, l’analisi indica che il Medio Oriente rappresenta un forte esecutore, con i tre aeroporti principali a Doha, Abu Dhabi e Dubai che mostrano un incremento dei collegamenti. Per esempio, se i tre aeroporti sono considerati un gruppo offrono circa il 15% del volume di traffico aereo dall’ Asia all’ Europa e dall’Europa al Pacifico Occidentale. Inoltre, il traffico Europa-Asia avviato dal Medio Oriente sta crescendo ogni anno del 20%.

L’analisi mostra anche come l’Asia sia il mercato con la concorrenza aerea più alta nella sua area di viaggio; il 75% del traffico aereo della regione è gestito da tre o più compagnie aeree e il 27% da cinque o più vettori. Questo contrasta nettamente le altre regioni come il Medio Oriente e l’Europa, dove solo la metà di tutto il traffico aereo delle sue rotte è gestito da tre o più compagnie aeree.

Anno per anno la crescita del volume dei passeggeri nel traffico aereo, per regione

Regione Volume passeggeri 2011

(Milioni)

Volume passeggeri 2012

(Milioni)

Proporzione
Asia 724 787 9%
Europa 656 680 4%
Nord America 587 597 2%
America Latina 178 189 6%
Medio Oriente 97 99 2%
Pacifico Occidentale 79 82 4%
Africa 51 52 2%
Globale 2,372 2486 5%

Le rotte più trafficate del mondo per volume di passeggeri sono dominate dai viaggi nazionali asiatici

L’analisi dei percorsi più trafficati del mondo per volume di passeggeri dimostra che nella top ten del mondo, sette dei più frequentati itinerari di viaggio aerei sono in Asia.

Jeju-Seoul nella Corea del Sud rimane la rotta aerea più trafficata al mondo, e molte delle top rotte di origine e di destinazione del 2011 rientrano nella classifica del 2012. Tuttavia, ci sono stati dei cambiamenti: in particolare, Pechino-Shanghai è salito dalla sesta rotta più trafficata del mondo nel 2011 alla quarta nel 2012. Sapporo-Tokyo ha superato Rio de Janeiro-San Paulo classificandosi al secondo posto per la rotta più trafficata, e Okinawa-Tokyo è entrata nella top ten, come nono tragitto più trafficato del mondo.

Top 10 delle rotte più trafficate dai passeggeri

Regione Rotta Passeggeri 2012

(Migliaia)

Crescita 2012-2011 2012 Classifica (cambio nella classifica dal 2011)
Asia Jeju-Seoul 10,156 2% 1 (=)
Asia Sapporo-Tokyo 8,211 8% 2 (+2)
America Latina Rio de Janeiro-Sao Paulo 7,716 -1% 3 (-1)
Asia Beijing-Shanghai 7,246 7% 4 (+3)
Pacifico Occidentale Melbourne-Sydney 6,943 -2% 5 (=)
Asia Osaka-Tokyo 6,744 -11% 6 (-3)
Asia Fukuoka-Tokyo 6,640 -3% 7 (-1)
Asia Hong Kong- Taipei 5,513 2% 8 (=)
Asia Okinawa-Tokyo 4,584 12% 9 (nuovo)
Africa Cape Town-Johannesburg 4,407 -1% 10 (-1)

I viaggi aerei globali sono maggiormente concentrati, con 1000 itinerari di origine e destinazione in tutto il mondo, rappresentando il 40% del traffico aereo mondiale

Il 35% del trasporto aereo in Europa e Nord America è rappresentato dai percorsi più piccoli che hanno meno di 100 mila passeggeri annui. Questo contrasta nettamente le altre regioni come l’Asia, dove l’85% dei viaggi in aereo è concentrato su rotte che trasportano più di 100 mila passeggeri ogni anno.

La concentrazione di viaggi aerei asiatici comporta una crescita della regione in quanto può continuare a essere un’opportunità per le altre compagnie aeree sfruttare collegamenti attraverso delle super rotte competitive. Inoltre, l’analisi mostra che in Asia, le rotte più grandi con oltre 100 mila passeggeri annuali hanno una crescita del 4%-9%, ma i viaggi delle piccole e medie imprese della regione sono in crescita del 19%-21% annuo.

La concentrazione dei viaggi aerei globali in base al volume dei passeggeri nel 2012

Regione >1 milione di passeggeri Da 1 milione a 100 mila passeggeri 100 mila a 10 mila  passeggeri <10 mila passeggeri
Asia – Asia 40% 45% 12% 3%
Europa – Europa 14% 52% 27% 6%
Nord America – Nord America 14% 52% 25% 9%
America Latina  – America Latina   28% 50% 17% 5%
Pacifico Occidentale – Pacifico Occidentale 42% 38% 14% 6%
Medio Oriente – Medio Oriente 15% 60% 22% 3%
Africa – Africa 25% 35% 34% 7%

La concorrenza nel settore del trasporto aereo è aumentata costantemente

A livello globale, l’industria del trasporto aereo è diventata sempre più competitiva nel corso degli ultimi tre anni. La percentuale di traffico aereo gestita da uno o due compagnie aeree è scesa del 2% ogni anno, dal 39% nel 2010 al 35% nel 2012. Nel frattempo, anche la percentuale di traffico aereo con quattro o più concorrenti è aumentata costantemente dal 35% nel 2010 al 38% nel 2012.

L’Asia è il mercato più competitivo del mondo, con il 75% del volume di traffico aereo gestito da più di tre compagnie aeree e solo il 25% del traffico aereo servito da uno o due vettori.

Percentuale del volume di traffico aereo in ogni regione con il numero di compagnie aeree operative

Regione Passeggeri 2012

(Milioni)

1

Vettore operativo

2

Vettore operativo

3

Vettore operativo

4

Vettore operativo

5+

Vettore operativo

Asia 787 8% 17% 26% 22% 27%
Europa 680 15% 30% 26% 17% 12%
Nord America 597 10% 24% 27% 22% 17%
America Latina 189 9% 23% 32% 22% 13%
Medio Oriente 99 22% 28% 24% 16% 10%
Pacifico Occidentale 82 15% 29% 31% 20% 5%
Africa 52 20% 25% 22% 8% 26%
Totale 2,486 11.7% 23.4% 26.6% 20.1% 18.2%

Questo contrasta fortemente le altre regioni, ad esempio in Europa il 45% del volume di traffico aereo è gestito da uno o due diverse compagnie aeree e in Medio Oriente, il 50% ha solo uno o due vettori concorrenti. La natura altamente competitiva del trasporto aereo in Asia può essere dovuta alla alta concentrazione di passeggeri su un numero relativamente basso di “rotte super”, dove diverse compagnie aeree si contendono il predominio.

La concentrazione delle low cost è più alta nei mercati tradizionali del Nord America e dell’ Europa

La crescita delle compagnie aeree low cost è stata significativa negli ultimi dieci anni, ma questo è stato in gran parte limitato ai mercati tradizionali. Oggi l’Europa possiede la più alta concentrazione di traffico low cost, rappresentando il 38% del totale dei viaggi aerei nel 2012.

Il Pacifico Occidentale e il Nord America hanno anche essi una consistente penetrazione delle low cost, con il 37% e il 30% rispettivamente. Tuttavia, nei mercati in cui il trasporto aereo è in crescita esponenziale, la quota di viaggio delle rispettive rimane su livelli modesti – in Medio Oriente rappresentano appena il 14% di tutti i viaggi aerei, in Asia il 19% e in America Latina il 25%.

Quota di traffico delle low cost in ogni regione nel 2011 e nel 2012

Regione Quota di traffico delle low cost nel 2011 Quota di traffico delle low cost nel 2012 Proporzione

 

Europa 36.5% 38.0% +1.5
Pacifico Occidentale 35.5% 36.6% +1.1
Nord  America 29.5% 30.2% +0.7
America Latina 26.6% 24.9% -1.7
Asia 16.5% 18.6% +2.1
Medio Oriente 11.7% 13.5% +1.8
Africa 9.4% 9.9% +0.5

All’interno delle singole regioni, la diffusione delle LCC varia fortemente. In Europa, la Spagna ha la più alta percentuale di traffico in merito alle partenze LCC, il 57%, seguita dal Regno Unito, dove il 52% di tutti viaggi di origine sono realizzati su compagnie aeree low cost, in crescita del 4% rispetto al 2011, superando la soglia del 50%. Nonostante la bassa quota complessiva di viaggi aerei a basso costo in Asia, alcuni paesi sono contrari a questo trend, per esempio, il 65% nelle Filippine e il 61% di tutti i viaggi aerei in Thailandia sono gestiti da vettori low cost.

Il Medio Oriente sta diventando sempre di più il centro globale per i viaggi aerei

I tre aeroporti principali della regione Dubai, Doha e Abu Dhabi, dispongono di una quota di traffico aereo in forte crescita, circa il 10% annuo e hanno collegamenti di alto livello, con ogni aeroporto, equivalente al 50% del suo volume totale di viaggi aerei. Questi dati dimostrano che la regione sta assumendo un ruolo sempre più importante come centro tra l’Europa e i mercati emergenti dell’Asia e del Pacifico Occidentale.

Se i tre aeroporti sono considerati un gruppo offrono circa il 15% del volume di traffico aereo tra Asia – Europa e tra Europa e Pacifico Occidentale. E’ particolarmente interessante notare che il volume complessivo di traffico tra l’Europa e l’Asia è in crescita di anno in anno di circa il 7%, ma il volume di traffico tra questi due rotte è avviato attraverso il Medio Oriente, cresciuto di circa il 20% tra il 2011 e il 2012.

Pascal Clement, Head of Travel Intelligence, Amadeus, ha commentato: “Il rapido cambiamento e una maggiore competitività del settore aereo mondiale, come dimostrano i dati riportati, indicano che le compagnie aeree e l’industria dei viaggi più ampia necessitano di una base operativa decisionale su dati analizzati, al fine di individuare le opportunità e i rischi che emergono.

Aggiunge, inoltre: “Questi dati mostrano che il traffico aereo dei passeggeri è cresciuto in tutte le regioni del mondo dal 2011 al 2012. Come nel 2011, questa crescita è guidata dall’Asia, tuttavia, i dati indicano un’ulteriore opportunità per la regione, dove la maggior parte del traffico è su un piccolo numero di rotte. La soluzione Amadeus Air Traffic aiuta a pianificare le linee aeree e a sviluppare le reti che rispondono al vero traffico passeggeri e a una chiara esigenza del mercato su una base completa di dati di O & D”.

Fonte:www.datamanager.it


29 Aprile 2013

Cresce nel mondo la domanda di elicotteri russi. L’Iraq, nell’ambito del contratto già firmato con la Russia sull’acquisto di armamenti, ha espresso il desiderio di aumentare a 40 unità la fornitura di elicotteri Mil Mi-28N “Cacciatore Notturno”. Altri 24 elicotteri Mil Mi-171 verranno acquistati dal Perù.

Il Dipartimento militare peruviano ha in progetto di usare gli elicotteri russi da trasporto Mil Mi-171 nelle valli dei fiumi Apurímac, Ene e Mantaro per la lotta ai terroristi e alla narcomafia: questi elicotteri sono in grado di trasportare fino a 26 passeggeri o un carico fino a 2 tonnellate. Come racconta il caporedattore della rivista «Russia/CIS observer» Maksim Pjaduškin:

L’elicottero Mil Mi-171, che è il risultato di una modifica al ben noto Mil Mi-8, è il punto di forza delle esportazioni della holding “Vertolety Rossii”. È un elicottero ben riuscito, che viene modernizzato costantemente ed è utilizzato con successo in varie parti del mondo. L’America Latina è forse una delle ultime regioni dove non è ancora molto diffuso. I maggiori concorrenti occidentali del Mil Mi-171, gli “Eurocopter” e i “Super Puma”, costano di più a parità di caratteristiche. Se prendiamo il Mil Mi-28, l’affare con l’Iraq sarà solo la prima delle forniture. A differenza del Mil Mi-171, questo è un apparecchio d’attacco, elaborato abbastanza di recente, ma già inserito negli armamenti di cui è dotato l’esercito russo.

La lettera “N” nella denominazione del Mil Mi-28 sta a significare che è stato previsto per l’effettuazione di azioni militari in notturna. La sua arma principale è costituita dai missili guidabili e da un cannone da 30 mm. L’elicottero ha un radar di bordo per l’individuazione e per il puntamento di oggetti a terra e in aria. L’ambiente circostante è riflesso su tre monitor a colori in dotazione al pilota e all’operatore. Tra l’altro, sullo schermo appare un quadro volumetrico a colori come nei videogiochi, fa notare l’esperto della holding dell’informazione “RBK Daily” Sergej Starikov:

Questo elicottero, con la sua postazione di visione notturna, può effettuare la ricerca di obiettivi da puntamento a una distanza fino a dieci kilometri. Il puntamento dei missili guidabili della versione notturna modificata è dato dal complesso “Tor”. Il Mil Mi-28N è stato messo in produzione di serie nel 2006. È un apparecchio che ha già saputo parlare per sé. È difficile dire perché proprio in Iraq abbiamo scommesso su di esso, forse perché là vi sono aerodromi non terminati e molte piste d’atterraggio in cattive condizioni, mentre la tecnologia russa è estremamente pratica nell’utilizzo, rappresentando quindi un’ottima alternativa per la soluzione di quelle sfide che ha di fronte a sé il Ministero della Difesa iracheno.

Gli elicotteri Mil Mi-171 sono eccellentemente impiegati in Brasile, dove ne verranno probabilmente aumentate le forniture. Per quel che riguarda il Perù, il Ministero della Difesa di questo Paese ha già preso in servizio alcuni elicotteri russi modernizzati Mil Mi-25, impiegati nella lotta al narcotraffico. Secondo gli esperti, i nuovi Mil Mi-171 aiuteranno le forze di sicurezza a combattere più efficacemente la criminalità. Queste macchine da trasporto semplici e affidabili sono indispensabili nel lavoro in alta montagna e nelle fitte foreste. La Russia ha proposto di condurre l’istruzione e l’addestramento dei piloti sia sul proprio territorio che su quello del Perù.

Fonte:http://italian.ruvr.ru


10 Aprile 2013

Lo dice uno studio pubblicato su Nature

Allarme turbolenze per gli aerei che, a causa del riscaldamento globale, in futuro dovranno far fronte a correnti d’aria sempre piu’ forti e frequenti: a dirlo e’ uno studio scientifico che mette in guardia dalle conseguenze nefaste dell’innalzamento della temperatura del pianeta. “Il cambiamento climatico non riscalda solo la superficie della Terra, sta anche cambiando i venti atmosferici a dieci chilometri di altezza, dove volano gli aerei” ha sottolineato il co-autore dello studio, Paul Williams del Centro Nazionale per le Scienze atmosferiche dell’Universita’ britannica di Reading. Gia’ adesso le turbolenze atmosferiche costano all’industria aerea 150 milioni di dollari, con centinaia di passeggeri feriti, a volte mortalmente, e danni agli aeromobili.

Usando un super-simulatore sulla corrente nordatlantica che influisce sul corridoio tra l’Europa e l’America settentrionale, gli scienziati hanno previsto che il raddoppio di anidride carbonica nell’atmosfera rispetto ai livelli pre-industriali, quota che si dovrebbe raggiungere entro 40 anni, causera’ turbolenze 10-40% piu’ forti alle altitudini in cui solitamente volano gli aerei. Una simile condizione renderebbe non solo piu’ difficile il movimento sugli apparecchi e piu’ facile la caduta di oggetti, ma porterebbe a “un aumento del rischio di ferimento per passeggeri ed equipaggio”. “Le rotte degli aerei avranno bisogno di essere piu’ contorte per evitare turbolenze piu’ forti e piu’ frequenti, con tempi di viaggio prolungati e con un piu’ elevato consumo di carburante e un aumento di emissioni”. Ironicamente il traffico aereo, con il suo impatto in termini di inquinamento, e’ “parzialmente responsabile” del riscaldamento globale, ha aggiunto Williams, ironizzando su una vendetta del clima. (AGI)

Fonte:www.cadoinpiedi.it


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