Australia

10 Dicembre 2015

Importante commessa per il costruttore di Stans; venderà 49 velivoli di addestramento all’esercito
pilo
La società Pilatus venderà all’esercito australiano 49 apparecchi di addestramento PC-21.

Il costruttore di aerei con sede a Stans (NW), infatti, si è aggiudicato una importante commessa che comprende anche la consegna di simulatori, materiale di esercitazione e servizi di manutenzione. Lo ha reso noto la stessa Pilatus, attraverso un comunicato

Nell’ambito della gara di appalto lanciata dall’aeronautica australiana, Pilatus ha creato un consorzio con il gigante americano della difesa Lockheed Martin e con la società Hawker Pacific.

La quota spettante a Pilatus ammonta a 800 milioni di franchi, un importo che corrisponde quasi al volume d’affari di un intero anno, ha detto il presidente del consiglio di amministrazione, Oscar Schwank. Lo scorso anno Pilatus ha generato un fatturato di 1,174 miliardi di franchi, di cui 820 milioni derivanti dalla vendita di apparecchi di addestramento. I velivoli PC-21 verranno consegnati all’Australia tra il 2017 e il 2019.

Fonte:ATS/M.Ang. –http://www.rsi.ch/


1 Marzo 2014

La compagnia di bandiera australiana Qantas ha annunciato oggi il taglio di 5.000 posti di lavoro, su uno staff totale di circa 30 mila.

SYDNEY – La compagnia aerea ha pure  annunciato la riduzione di 50 aerei dalla flotta, denunciando una perdita pre-tasse di 252 milioni di dollari australiani (circa 164 milioni di euro) nel secondo trimestre del 2013.

Il Ceo Alan Joyce ha presentato un piano di taglio dei costi di due miliardi di dollari (1,3 miliardi di euro) nei prossimi tre anni, citando la durissima concorrenza sia nelle operazioni internazionali che domestiche.

La Qantas Domestic ha registrato un profitto di 57 milioni di dollari nel secondo semestre 2013, contro i 218 milioni dello stesso periodo dell’anno prima, mentre la perdita della divisione internazionale è salita a 262 milioni dai 91 milioni del secondo semestre 2012. Risultati definiti “inaccettabili”, tali da imporre misure “senza precedenti come portata e profondità”. Joyce ha citato la ‘distorsione’ del mercato da parte dell’agguerrita concorrente Virgin Australia, che ha accesso a massicce partecipazioni straniere (Air New Zealand, Singapore Airlines e Etihad, Ndr), che per la Qantas sono limitate per statuto al 49%.

La Qantas cerca ora di convincere il governo che merita sostegno finanziario, almeno a livello di garanzie, e chiede di allentare le regole che limitano le partecipazioni straniere. Una concessione che permetterebbe di trasferire all’estero posti di lavoro e di esternalizzare la manutenzione degli aerei.

Nei mesi scorsi sia Standard and Poor’s che Moody’s hanno ridotto il rating della Qantas sotto il grado di investimento e con prospettiva negativa. Il sindacato dei servizi Asu, che rappresenta il personale di prima linea e dei servizi ai clienti, sostiene che i dipendenti sono puniti per le cattive decisioni imprenditoriali prese dalla compagnia e promette di “difendere tutti e ciascuno dei posti di lavoro”.

ATS

Fonte:www.tio.ch/News


21 Dicembre 2013

Trasvolata da record di due piloti italiani.

Partiti da Cassola (Vicenza) lo scorso ottobre Antonio Forato e Roberto Bisa hanno sorvolato 16 Stati, oceani compresi, a bordo di ultraleggeri da turismo percorrendo 22mila km. Ora contano di entrare nel Guinness dei primati .

01 novembre 2013

Si è conclusa oggi a Southport, sulla Gold Coast del Queensland, 600 km a nord di Sydney, la trasvolata da record degli aviatori italiani Antonio Forato e Roberto Bisa, che contano di entrare nel Guinness dei primati con il viaggio dall’Italia all’Australia in ultraleggeri, un’impresa che hanno chiamato ‘Riding the skies’ (Cavalcare i cieli). Nessuno infatti ha mai realizzato una sorvolata di 22.000 chilometri e 16 Paesi, oceani compresi, a bordo di ultraleggeri da turismo: un Flysyntesys Texan Top 100 e un Technam P92 Eaglet, che hanno un’autonomia di 7-8 ore.

Sorvolando 16 paesi
Partiti da Cassola (Vicenza) lo scorso otto ottobre, Forato e Bisa hanno attraversato Grecia, Medio Oriente, Golfo arabico, Pakistan, India, Birmania, Tailandia e Indonesia prima di attraversare l’Australia fino alla costa orientale. I due aviatori hanno dovuto però rinunciare alla meta prevista di Sydney per ostacoli burocratici. Dopo aver ‘invaso’ lo spazio aereo di Brisbane per evitare le nuvole e la scarsa visibilità, un controllo ha evidenziato la mancanza di un requisito per i loro aeroplani. “E’ stata una grande impresa! Solo ora comincio a rendermi conto di tutto quello che abbiamo fatto”, ha detto all’Ansa Roberto Biso.

Atterraggio di emergenza in Pakistan 
“Grazie anche al ‘calore’ di tutti gli amici, di appassionati di volo e anche delle persone comuni che in tutti questi giorni ci hanno dimostrato, abbiamo superato momenti veramente difficili: l’attraversamento del deserto egiziano senza scalo, poi quello dell’Arabia Saudita, il Pakistan, con il primo atterraggio di emergenza, e a Pasni, in una regione del Pakistan in guerra da più di 10 anni”. “Un altro momento difficile è stato l’atterraggio a Krabi in Tailandia, nel bel mezzo di un temporale di proporzioni bibliche, dove siamo atterrati davvero oltre il limite delle possibilità dei nostri mezzi, e lì Antonio ha danneggiato il suo aereo, dovendo far arrivare dall’Italia con un volo speciale una nuova elica e un nuovo carrello anteriore. 

La difficoltà più grande? Trovare la benzina!
L’attraversamento del Mar di Timor, poi, è uno dei più pericolosi al mondo soprattutto se o con un aereo monomotore, figurarsi con un ultraleggero! E infine, lo sconfinato deserto Australiano”. Nell’insieme, la parte più stressante è stata quella di “ottenere le autorizzazioni” e trovare della benzina in scali “che sono abituati a gestire i Boeing e che non hanno nemmeno un imbuto”.

Fonte:www.rainews.it



(AGI) – Sydney, 5 mar. – Un aereo della Qantas in volo sull’Australia si e’ trasformato in un vero inferno per passeggeri ed equipaggio a causa di un guasto all’impianto di areazione che ha portato la temperatura interna a quasi 40 gradi.

Due passeggeri sono stati ricoverati per disidratazione e altri 50, insieme all’equipaggio, sono finiti sotto osservazione per un colpo di calore.

L’aereo della QantasLink decollato da Sydney alla volta dell’isola di Lord Howe e’ stato costretto dal problema tecnico a rientrare nello scalo di partenza. Dalla compagnia du bandiera australiana non hanno saputo confermare la temperatura raggiunta all’interno del velivolo, ma alcuni resoconti hanno parlato di quasi 40 gradi.

Dopo il decollo sugli aerei si attiva il riscaldamento che mantiene la temperatura a bordo costante a fronte di temperature esterne che sono di decine di gradi sotto lo zero.

Fonte:www.agi.it



(Foto Ansa e dal web)

BRISBANE (AUSTRALIA) – L’autraliano Des Porter, quando aveva 11 anni sopravvisse allo schianto di un biplano d’epoca De Havilland in cui morirono il fratello e il padre.

Malgrado l’incidente avvenuto il 19 aprile del 1954, Des Porter ha scelto come professione di diventare pilota di aerei. Ben 58 anni dopo, il destino è stato con lui beffardo: Des Porter è infatti morto in un incidente con quello stesso velivolo, un Dragon DH-84 di cui esistono solo 4 esemplari al mondo, che aveva riparato e fatto tornare a volare. L’aereo è caduto lunedì 1 ottobre nel Queensland mentre rientrava da uno show di beneficenza con a bordo anche la moglie e quattro amici di Porter. Tutte le persone a bordo, nello schianto sono decedute.

Nel 1954 Des Porter era stato estratto miracolosamente dal relitto del biplano anni ’30 De Havilland in un fiume vicino a Brisbane. Des Porter era stato messo in salvo prima che l’acqua invadesse completamente l’aereo: per il padre e il fratello di 13 anni invece, non c’era stato niente da fare. Qualche anno dopo, Des Porter scoprì che i componenti dell’aereo erano conservati all’interno di un hangar: dopo aver recuperato il relitto dal fiume, Des Porter aveva deciso di ripararlo per tornarci a volare.

L’aereo pilotato da Des Porter, il 1 ottobre si è schiantato a causa della fine del carburante. I rottami dell’aereo sono stati localizzati 160 chilometri a nord di Brisbane dopo due giorni di ricerche avviate in seguito all’Sos lanciato dal pilota. Le nubi basse e la fitta nebbia, a quanto sembra hanno impedito allo sfortunato pilota di orientarsi.

Fonte:www.blitzquotidiano.it



Sydney, Australia – Sarà il secondo Paese al mondo a schierare il nuovo gioiellino Boeing

(WAPA) – L’Australia ha preso la sua decisione riguardo alla propria flotta di aerei da caccia multiruolo F/A-18 Super Hornet. Dodici di questi cacciabombardieri saranno infatti convertiti nella versione EA-18G Growler, punta di diamante della Us Navy per la guerra elettronica. Al momento il Paese schiera un totale di 24 di questi caccia, evoluzione del notissimo F/A-18 Hornet.

Il Growler, va detto, è un aereo particolare. Vista la tendenza ad unificare all’interno di un’unica cellula differenti capacità operative (il Joint Strike Fighter è un chiaro esempio di questa politica), la Us Navy ha da tempo ampliato la propria dotazione di caccia F-18 Hornet (attualmente l’unico aereo da attacco imbarcato, che ha sostituito anche l’F-14 nel ruolo di intercettore a lungo raggio) convertendone molti in Super Hornet, più potenti e moderni.

La variante per la guerra elettronica Growler rimpiazzerà l’altrettanto noto EA-6B Prowler. A differenza del Prowler, il Growler, nonostante sia equipaggiato con missili antiradar e una strumentazione appositamente concepita, può comunque trasportare quasi tutta la gamma di armi di cui è capace il Super Hornet, mantenendo al contempo un notevole rapporto tra offesa e difesa.

“Questo garantirà all’aeronautica militare australiana la capacità di operare missioni di soppressione elettronica in supporto alle operazioni internazionali. La peculiarità del Growler è anche la possibilità di svolgere il ruolo di sorveglianza aerea, ricognizione e intelligence. Con questo potremo supportare l’intero spettro di missioni speciali per la difesa in tutti i conflitti maggiori” ha dichiarato la Royal Australian Air Force.

Ricordiamo inoltre che, dopo gli Stati Uniti, questa decisione rende l’Australia il secondo Paese al mondo a schierare il Growler.

Fonte:www.avionews.it


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