bassa quota

17 Marzo 2016

Incursione simpatica e singolare, certo ma sicuramente al limite delle “regole del volo“…

SAM_5601 SAM_5593 SAM_5594 SAM_5595Caso ha voluto che nessun velivolo fosse in volo in quel momento, ne in decollo ne in avvicinamento al campo, il ché avrebbe potuto creare non pochi problemi si sicurezza tra i velivoli ed i temerari parapendisti ch,e non contenti di aver sorvolato a bassa quota l’intero circuito dell’Aeroporto, ovviamente senza radio, hanno avuto la bella pensata di tagliare completamente sul campo in barba alle più elementari regole dell’aria..

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Tutto è bene quel che finisce bene, certo, però……

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P.G.


19 Agosto 2014

I velivoli erano in missione di addestramento a bassa quota. Un testimone: «Li ho visti scontrarsi da direzioni diverse e poi cadere». Il sindaco: «Poteva essere un’apocalisse»

LOCALIZZATO UN PARACADUTE. RILEVATI SEGNALI A TERRA, FORSE DI ALTRI SEGGIOLINI EIETTABILI

torncrash3Due Tornado dell’AeronauticaMilitare si sono schiantati sulle montagne del Piceno, nelle Marche. I caccia, provenienti da direzioni diverse, si sono scontrati in volo. Una collisione durante una missione di addestramento a una quota di 500 metri. Ancora dispersi i quattro a bordo dei due jet, tra piloti e navigatori. Le squadre di soccorso hanno rilevato segnali. Potrebbero essere quelli provenienti dai seggiolini eiettabili. Le ricerche si stanno concentrando proprio nel posto da cui provengono le trasmissioni. I due velivoli, appartenenti al 6° Stormo, si erano levati in volo dalla base militare di Ghedi (Brescia) per una missione di addestramento in vista di un’esercitazione Nato in autunno e sarebbero dovuti tornare alla base in serata.

Localizzato un paracadute

Testimoni avrebbero visto lanciarsi tre dei quattro aviatori. E un paracadute è stato localizzato. Alcuni testimoni raccontano di avere visto i due velivoli toccarsi. Uno dei due aerei ha preso fuoco ed entrambi sono precipitati.

Collisione in addestramento

torncrash2I due jet stavano svolgendo attività addestrativa e si sarebbero scontrati in volo, arrivando appunto da direzioni diverse. Per domare gli incendi (divampati in diverse zone dei monti della Laga dato che i rottami dei caccia sono caduti in un’area larga circa 25 chilometri) sono stati utilizzati Canadair ed elicotteri cisterna.

«Ho visto i due velivoli scontrarsi»

torncrash1«Stavo lavorando al computer nella mia casa ad Ascoli Piceno, quando ho sentito passare un aereo sopra di me. Mi sono affacciato alla finestra e pochi secondi dopo, all’incirca dalla direzione opposta, ho visto giungere un altro caccia» lo ha riferito un testimone all’Ansa. «Ho visto i due velivoli scontrarsi e l’esplosione – aggiunge -. Non ho potuto vedere dove sono caduti gli aerei. Dal luogo dell’impatto, all’incirca fuori dalle mura di Ascoli (forse a Mozzano), si alza una nube di fumo nera. Si sentono le sirene di ambulanze e vigili del fuoco». E ancora: «Abbiamo sentito un fortissimo boato e quando abbiamo alzato gli occhi al cielo abbiamo visto dei pezzi di aereo che cadevano» dice una testimone che vive a Roccafluvione.«Qui in paese – racconta ancora – tremava tutto, poi sono divampate sulle colline le fiamme ».

L’Aeronautica manda team di esperti

L’Aeronautica ha inviato un team di esperti sul luogo dell’incidente per le prime verifiche. Al momento sul luogo dell’incidente sono stati ritrovati un motore e altri pezzi.Non si sa ancora se vi siano vittime.

I Tornado provenivano da Ghedi

I Tornado del 6° Stormo sono partiti da Ghedi (Brescia) una delle due basi (l’altra è Piacenza) da cui operano questi cacciabombardieri dell’Aeronautica che, in attesa dell’arrivo contestato degli F 35, continuano a rappresentare la spina dorsale dell’Aviazione Militare Italiana. L’aereo è un velivolo da combattimento bireattore, biposto, con ala a geometria variabile e capacità «ognitempo». È progettato per volare a bassissima quota a velocità supersoniche (Mach 1.2) ma è capace di prestazioni bisoniche ad alta quota. E’ stato utilizzato in tutte le principali missioni all’estero italiane, dai Balcani alla Libia, dall’Iraq ( Foto sotto  Tornado Operazione Locusta) all’Afghanistan.

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Il sindaco di Ascoli: «Poteva essere apocalisse»

Non mancano le polemiche. Mentre il Sindaco di Ascoli Guido Castelli dice che «poteva essere un apocalisse», un deputato Pd, Dario Ginefra, chiede che «sia fatta immediata chiarezza sullo scontro tra i due caccia tornado e sulla presunta esercitazione in corso al momento dell’incidente e – auspicata l’incolumità dei militari coinvolti e di eventuali civili residenti nell’area dove sono precipitati i velivoli – immediatamente accertata ogni eventuale responsabilità». E ancora: «Sono certo che il ministro Pinotti sarà la prima a voler chiarire l’accaduto e a voler spiegare perchè – se confermate le voci dell’esercitazione – questa sarebbe avvenuta in prossimità di aree abitate e non sul vicino mare adriatico». Così invece il sindaco: «Abbiamo assistito a un dramma sconvolgente ma dobbiamo anche riconoscere che le conseguenze potevano essere davvero apocalittiche per il nostro territorio. Una questione di secondi e tutti avremmo rischiato il peggio».

«Ancora non sappiamo gli esiti nè tantomeno le cause dell’incidente. È bene adottare ogni prudenza ed attendere i risultati dei rilievi in corso. L’importante, però, è che quanto accaduto non susciti polemiche sulle attività addestrative, che sono fondamentali». Lo sottolinea all’Adnkronos il Generale Leonardo Tricarico, ex Capo di StatoMaggiore dell’AeronauticaMilitare ed attuale Presidente della Fondazione Icsa. «Dobbiamo soltanto ringraziare i militari che, pur tra mille ristrettezze di bilancio, continuano a svolgere il loro lavoro meglio di chiunque altro e hanno sempre dato prova di altissima professionalità in Italia e nelle missioni all’estero. Se il comparto pubblico italiano può vantarsi di qualcosa a livello internazionale -aggiunge- è proprio per l’attività delle forze armate».

Tornado, velivoli da combattimento specializzati nella bassissima quota

Acquisiti dall’Aeronautica dal 1982, sono usati per le missioni all’estero ed equipaggiati con sistemi d’avanguardia.

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Acquisito dall’Aeronautica Militare a partire dal 1982, il Tornado è un velivolo da combattimento bireattore, biposto, con ala a geometria variabile e capacità `ognitempo´. E’ progettato per volare a bassissima quota a velocità supersoniche (Mach 1.2) ma è capace di prestazioni bisoniche ad alta quota.

Usato per le missioni all’estero

torncrash6Il velivolo è stato utilizzato in tutte le principali missioni all’estero italiane, dai Balcani alla Libia, dall’Iraq all’Afghanistan. Nella versione standard Ids (Interdiction Strike), in dotazione al 6° Stormo di Ghedi (Brescia), il Tornado può essere impiegato come cacciabombardiere e ricognitore. Il 50° Stormo di Piacenza, invece, è equipaggiato con la variante It-Ecr (Electronic Combat Reconnaissance), specializzata nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l’impiego di missili aria-superficie Agm-88 Harm.

Sistemi d’arma d’avanguardia

torncrash5Tramontato il rischio di un confronto militare globale, la probabilità di utilizzare un velivolo come il Tornado, la cui efficacia è stata accresciuta dall’acquisizione di sistemi d’arma d’avanguardia, riguarda essenzialmente le cosiddette «operazioni di risposta alle crisi», interventi cioè nelle fasi più virulente di un confronto militare allo scopo di attivare il processo di progressiva stabilizzazione e di svolgere azione di deterrenza dal cielo. Nella versione standard Ids (Interdiction Strike), in dotazione al 6°Stormo di Ghedi (Brescia), il Tornado può essere impiegato come cacciabombardiere e ricognitore. Il 50° Stormo di Piacenza, invece, è equipaggiato con la variante IT-Ecr (Electronic Combat Reconnaissance), specializzata nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l’impiego di missili aria-superficie.

I dettagli

L’equipaggio standard per un Tornado è di un pilota e un navigatore, la velocità massima che può raggiungere il velivolo a bassa quota è di 1.480 km/h. L’apertura alare varia dagli 8,6 ai 13,9 metri, la lunghezza invece è di 16,70 metri e l’altezza di 5,95 metri. L’armamento prevede 2 cannoni cal. 27 mm, fino a 9.000 kg di carichi esterni.

VEDI ANCHE

it.wikipedia.org/wiki/Panavia_Tornado

Fonte:www.corriere.it/


14 Agosto 2014

Cieli affollati sulle Madonie. Da qualche settimana il traffico aereo militare sopra le montagne del Palermitano sembra diventato più frequente.

Ma non si tratta dei soliti caccia che spesso, da quelle parti, si sentono sfrecciare in alto nel cielo. Al contrario, in questi giorni, quelli che appaiono come giganteschi aerei passano a tutte le ore del giorno e della notte, volando a volte a bassissima quota sopra i paesi madoniti, scatenando il panico tra i residenti.

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Come è accaduto domenica scorsa, quando un grosso aereo, scambiato in un primo momento per un velivolo civile da alcuni testimoni, ha sorvolato i tetti di Castellana Sicula a bassissima quota. Lo “spettacolo” si è ripetuto anche nei giorni successivi, sempre nella stessa zona. “Ho sentito un rombo fortissimo – racconta un residente – mi sono affacciato e ho visto un aereo passare vicinissimo a casa mia, sono corso subito fuori pensando che stesse per schiantarsi. Poi, per fortuna, ha ripreso quota proseguendo il suo volo”.

Ieri, poi, un altro passaggio. “Stesso aereo, stesso orario dei giorni scorsi e stessa rotta, volava basso e stavolta ho avuto la netta impressione che si trattasse di un aereo militare”, racconta Loredana Macaluso, residente a Castellana Sicula.

C’è chi ha scattato anche una foto del velivolo pubblicandola su Facebook. Dalle immagini sembrerebbe un aereo del tipo C130, un velivolo da trasporto tattico, utilizzato prevalentemente per aviolancio di truppe e materiali, in forza all’aeronautica militare statunitense e ad una cinquantina di altri paesi, fra cui anche l’Italia. Dalla foto, realizzata da Carlo Gulino con un cellulare, si può immaginare quanto l’aereo volasse a bassa quota.

Cosa ci sia dietro a questo via vai non è dato sapere. Dalla base militare della vicina Sigonella e da quella di Birgi, a Trapani, non trapela alcuna notizia. Quasi certamente si tratta di voli d’addestramento. Per questo tipo di aerei da trasporto militare è usuale addestrarsi alle manovre a bassa quota. Presumibilmente non si tratta di addestramento di volo legato direttamente alle forze speciali di intervento di stanza a Sigonella, perché i mezzi utilizzati sarebbero diversi. Inoltre, in questi casi, la bassa quota sarebbe imposta proprio per evitare interferenze con le linee civili.

 

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Fonte: http://www.siciliainformazioni.com/


9 Agosto 2014

Proposta choc del Senatore del New Jersey per questioni di sicurezza

 iStock

8 AGOSTO 2014, 22:48

Si riapre la polemica sui voli panoramici sopra la città di New York. La vicenda torna di attualità proprio nel giorno dell’anniversario dell’incidente aereo sul Fiume Hudson tra un elicottero e un piccolo aeroplano – avvenuto l’8 agosto del 2009 – in cui morirono complessivamente 9 persone tra cui cinque italiani.

Robert MenendezSenatore del New Jersey, avrebbe infatti proposto di proibire completamente questi voli perché – a suo dire – rappresentano una minaccia per la qualità della vita e sicurezza dei residenti della zona.

Una battaglia che potrebbe essere anche vinta. L’anno scorso infatti il senatore democratico, assieme al collega repubblicano Albio Sires, riuscì a far ridurre il numero di elicotteri turistici operativi sull’eliporto di Jersey City in seguito alle proteste dei cittadini della zona che si sentivano minacciati dal rumore e dal viavai di tanti elicotteri a bassa quota.

A protestare però è anche l’Easter Regional Helicopter Council, organizzazione no-profit che organizza voli panoramici, secondo cui proibirli sarebbe un grave danno per l’economica.

“Il business degli elicotteri – come è stato recentemente dimostrato da uno studio della New York University – è cruciale per l’economia locale”, ha dichiarato Jeff Smith, vicepresidente dell’organizzazione. “Secondo lo studio – continua – questa industria produce un giro d’affari di 33 milioni di dollari all’anno e siccome tutti gli operatori di volo sono in New Jersey significherebbe anche provocare la perdita di centinaia di posti di lavoro”.

D’altra parte la questione della sicurezza è sentita più viva che mai. Oltre alla tragedia del 2009, più recentemente, nel 2013, un elicottero si è schiantato nel Fiume Husdon con a bordo quattro turisti svedesi miracolosamente salvi grazie alle manovre del pilota.

 

Fonte:http://america24.com/



OSOPPO. Sono ben 1.200 le firme raccolte dai cittadini che si lamentano dei rumori causati dai sorvoli di aerei ed elicotteri militari nel cielo sopra la pedemontana gemonese e la Carnia.

Già, perché se la prima petizione è partita a febbraio nella cittadina sotto la fortezza e oggi è già arrivata a 500 firme, da quello spunto si è preso esempio anche in Carnia dove similmente, oltre un mese fa, è partita una raccolta che ha raggiunto in queste settimane le 700 unità.

Se nel Gemonese la raccolta ha interessato la cittadina, soprattutto nelle frazioni vicine al corso del Tagliamento, ma anche la zona di Braulins di Trasaghis e la parte bassa di Gemona, in Carnia tutto è partito dalla signora Tiziana Marra di Arta Terme che oltre alla valle del Bût ha girato diverse vallate carniche per raccogliere firme in queste ultime settimane.

«Sono andata anche a Forni di Sopra a raccogliere firme – dice Marra – perché i sorvoli sono diventati sempre più frequenti: a volte ci sono anche elicotteri che sono particolarmente fastidiosi e magari si svolgono verso le 22, quando la gente vuole riposare. Questa è la seconda petizione che parte da questo territorio dopo quella che in passato avevamo avviato con Legambiente. Crediamo sia giusto che la petizione sia affrontata come ordine del giorno nelle sedute di tutti i consigli comunali della Carnia».

Ora, i cittadini della Carnia e del Gemonese si dicono pronti a mettere insieme le loro petizioni per consegnarle alle autorità politiche e alle rappresentanze militari: «Abbiamo atteso – dice Franco Barera del gruppo di cittadini osoppani – l’esito delle elezioni regionali per sapere chi erano i nuovi amministratori a cui consegnare le petizioni: la nostra intenzione è inviarla anche al ministero degli Interni perché si apra un dibattito sulla questione e si riesca a trovare una soluzione, magari regolando tempistiche e orari dei voli. Nella nostra cittadina, molti sono preoccupati dai rischi che potrebbero originarsi da un possibile incidente, visto che gli aerei si vedono volare sopra i nostri tetti, a distanze davvero minime».

I cittadini ora puntano a costituirsi in comitato e chiedere ai Comuni, alla Regione e ai rappresentanti delle forze armate di aprire un tavolo di confronto per affrontare la problematica e cercare una soluzione che risponda alle preoccupazioni lamentate da tempo da numerosi cittadini.

«Non siamo necessariamente per l’abolizione dei voli – dice Barera – ma con la consegna delle firme chiederemo la istituzione di una commissione che vigili, dove oltre ai sindaci e agli amministratori regionali vi possano partecipare anche i cittadini».

Fonte:http://messaggeroveneto.gelocal.it



Guglionesi(CB). Cosa significa il passaggio di tanti aerei nel cielo bassomolisano concentrati in un quarto d’ora di rombo? E’ la domanda di tanti cittadini residenti a Guglionesi che prima delle ore 22 di oggi mercoledí 3 aprile hanno sentito il rumore assordante dei velivoli particolarmente bassi. Era già successo nello scorso autunno, praticamente alla stessa ora, e in quella circostanza il passaggio degli aerei aveva destato interrogativi e suscitato domande su possibili esercitazioni militari. E’ probabile che si tratti di aerei militari partiti dalle basi di Aviano o Gioia del Colle in perlustrazione.

Fonte:www.primonumero.it


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