boom

4 Novembre 2016

La psicosi del terremoto amplifica l’attenzione sul grande rumore sentito in buona parte della Toscana. Preoccupazioni e dubbi. E naturalmente c’è chi intravede un complotto.

 

Centinaia di commenti nel giro di pochi minuti. La notizia dei boati avvertiti in gran parte della Toscana, unita alla psicosi terremoto di questi giorni ha prodotto, dopo quello sonoro, un altro boom sui social. Il post della notizia su Facebook è stato immediatamente inondato di commenti da ogni parte della Toscana e da altre regioni.

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I lettori hanno confermato, testimoniato, dubitato, supposto. I confermativi si sono limitati a segnalare da dove avevano sentito il boato. C’è chi l’ha sentito fortissimo in spiaggia a Marina dei Massa e pensava fosse un tuono, Rita Ciluffo era a correre sulle colline Vinci e ha pensato a un aereo, Maurizio Patassini a Collodi ha sentito 4-5 boati alle 17,10, “ma non potevano essere tuoni, visto il tempo”. Il boato (o i boati) sono stati sentiti a Prato e all’Amiata, a Massa e a Carrara, a Livorno e perfino a Modena.

“Le colline pisane hanno tremato”, invece a Santa Croce “boato e scossa”. E molti hanno guardato il lampadario, come cartina di tornasole in questi giorni di paura da terremoto E siccome il lampadario non tremava, si sono rassicurati. “A noi è tremato il frigorifero, si sono mosse le pagine del libro – scrive Nicoletta Rosi – ma i lampadari erano fermi”.. “Io ho avuto paura fosse terremoto – conferma Luisa Masini – ma a parte i vetri che vibravano il resto era tutto fermo”.

Gli scettici non si accontentano della spiegazione-aerei. “Tutto è possibile – scrive Carlo Brini – ma un boom sonico che sia udibile a Prato, Pisa e Massa mi sembra più che strano”.

Stessa perplessità di Stefano Del Giudice e Daniele Vierucci: “Un boom sonico che si sente in tutta la Toscana? Questa cosa non mi torna” Tiziana Poli ha sentito il boato e ha pensato a un meteorite. E giustamenteAlessandro Gioli si preoccupa e invita alla calma: “Gente, mi sembrate un pochino agitati, fatevi una tisana o pigliatevi un.po’ di valium”.

Ci sono anche gli esperti di aerei. Daniele Parenti certifica: “E’ tutto il pomeriggio che passano caccia sopra la città (Eurofighter o Tornado). Sono passati per lo meno 3 volte. Ci sta che abbiano superato i mach1″. E Alessio Pretelli: “Probabilmente erano i Typhoon della base militare di Grosseto. Li ho sentiti passare sopra Empoli, oggi, verso mezzogiorno”.

E come non pensare che anche dietro al “misterioso” boato non si nasconda qualcosa che sfugge alla nostra comprensione, qualcosa che “non ci vogliono fare sapere” (Chi? Il potere? I cattivi? Il diavolo? Mah….).

Così si fa presto a entrare in “modalità complotto”. David Mancini, per esempio, riparte dal nesso aerei-terremoti, ma ha qualche dubbio: “Mi chiedo con ‘sti terremoti continui si mettono a fare i giochini con gli aerei?”. Effettivamente il nesso è un po’ vago e non si capisce quali siano i “giochini”.

Ma Mancini non si scoraggia e va oltre, finendo a planare sul referendum: “Secondo me tutto calcolato a tavolino…. psicosi e il premier che va da quei disgraziati a promettere… si avvicina il 4 dicembre… meditate”. Già, meditiamo.

Fonte: iltirreno.gelocal.it/


24 Maggio 2013

Aerei low cost e crollo yen: vola il turismo giapponese

E ora si pensa di allentare procedure per visti

Ad aprile in Giappone, in piena era ‘Abenomics’, i visitatori stranieri sono cresciuti del 18,1% su base annua, al record di 923.000 unità.  Il dato, diffuso dalla Japan National Tourism Organization,  ha beneficiato della popolarità delle compagnie low cost e frantumato il precedente massimo di 879 mila unità di luglio 2010, toccato prima del sisma/tsunami dell’11 marzo 2011, con la successiva crisi nucleare di Fukushima. “Una cifra incoraggiante, ma c’é ancora molto da fare”, ha ammesso Norifumi Ide, alla guida della Japan Tourism Agency, sul target a lungo inseguito di 10 milioni di visitatori annui.   
A tal proposito, sono in corso le procedure per allentare gli obblighi di visto per i Paesi del sudest asiatico: il lavoro, ha osservato Ide, “sarà completato per maggior parte entro l’estate”, in modo da affrontare al meglio i maggiori flussi.   
Quanto ai Paesi d’origine, i sudcoreani conquistano la fetta principale (204.200, in rialzo del 33,7%), seguiti dai taiwanesi (197.900 e +42,5%). Livelli record da Thailandia, Vietnam, Francia e Russia, mentre i flussi cinesi segnano una contrazione del 33%, a 100.200 unità, scontando le tensioni tra Tokyo e Pechino sulla sovranità delle isole Senkaku/Diaoyu, controllate dal Giappone e rivendicate dalla Cina.  

Fonte:www.travelnostop.com


1 Maggio 2013

Secondo una ricerca presentata da Skyscanner la tratta singola in uscita dalla nostra penisola è in aumento: in Europa è il Regno Unito la destinazione più gettonata.

Il dato è di quelli che può far discutere: secondo una ricerca di Skyscanner sui voli di sola andata, effettuata comparando i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2012 e 2013, sembrerebbe che i “voli senza ritorno” siano in aumento del 22%.

Nei primi tre mesi dell’anno in corso si è dunque registrato un aumento dei voli di sola andata rispetto allo stesso periodo del 2012: che significa? Per comprendere meglio il quadro serve guardare anche le destinazioni. La più gettonata, escludendo i voli nazionali, è il Regno Unito, seguito da Spagna, Germania e Francia.

L’ipotesi è dunque quella della migrazione verso un paese estero, alla ricerca di lavoro, fortuna o chissà, magari semplicemente per cambiare vita. I dati elaborati trovano riscontro nel flusso migratorio indicata dall’Aire (Anagrafe della popolazione italiana residente all’estero), che per il 2012 ha indicato un +30% di “italiani in fuga”. Anche qui al vertice della meta dei sogni ci sono Regno Unito e Germania.

Ovviamente tutte le spiegazioni non sono da cercare solo nell’addio all’Italia: è anche possibile che si tratta di qualche accorgimento utile nelle prenotazioni, atto a far risparmiare qualche euro all’utente. E il viaggio di ritorno in ogni caso può anche essere acquistato in un secondo momento, oppure scegliere di ritornare con un altro mezzo. Le vie delle prenotazioni online sono infinite.

Fonte:http://viaggilowcost.blogosfere.it


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