Brindisi

23 Ottobre 2015

Nello stabilimento Avio Aero verrà fabbricato il motore a turboelica per aerei
L’investimento è di 500 milioni di dollari. In Italia non si producono dagli anni Settanta

Il progetto è ambizioso e regala alla Puglia un primato in Italia: la produzione di un motore a turboelica per aerei da installare su velivoli di grandezza fino a un Atr (aerei di trasporto regionale) ed eventualmente su quelli a pilotaggio remoto. Un affare per il territorio e per l’intera industria aerospaziale «made in Sud». A scommettere sul futuro dell’aviazione italiana è la multinazionale statunitense General Electric (GE) che controlla Avio Aero (con stabilimento a Brindisi).

Il piano

Si tratta di un piano che prevede l’investimento di 400-500 milioni di dollari tra progettazione e realizzazione dei motori con ripercussioni per i prossimi vent’anni. La Puglia, nei piani di GE, era un’opzione, ma non una certezza. Infatti, in occasione di un convegno organizzato a luglio scorso a Roma (proprio da General Electric sul tema «Sviluppo e Innovazione nei settori strategici a elevata tecnologia»), era stato Riccardo Procacci, presidente e amministratore delegato di Avio Aero, a illustrare le prospettive e i siti candidati a ospitare l’intervento: «Vedremo dove si produrrà, General Electric deve decidere e come Avio stiamo lavorando per farlo in Italia. In alternativa ci sono gli Stati Uniti, il Brasile o altri Paesi europei». A quanto pare la scelta è stata effettuata e ricade sullo stabilimento di Brindisi che — dopo aver ottenuto un contratto per la revisione delle turbine LM2500 impiegate sulle navi della Marina Militare statunitense — ora è pronto a «creare» un motore dagli impieghi più svariati e di una potenza pari a 1.700 cavalli. Si tratta di una scommessa importante: è la prima volta che GE sviluppa e produce un motore in Europa. E comunque in Italia non si producono motori aeronautici di tali caratteristiche dagli anni Settanta (l’ultimo era fabbricato dall’Alfa Romeo Avio).

Gli investimenti

Sicuramente la multinazionale statunitense dimostra di avere un feeling particolare con l’Italia. Il gruppo sinora ha investito 200 milioni in Avio Aero per un ammontare complessivo di un miliardo da effettuare in Italia nell’arco di 5 anni. Tanto che nel convegno di luglio scorso Sandro De Poli, presidente e amministratore di GE Italia affermò: «Il percorso di riforme intrapreso dall’Italia è utile per dare competitività al Paese che ha realtà di assoluta eccellenza e uniche».

Le collaborazioni

La Puglia, quindi, sarà il cuore del programma facendo leva sulla partnership con il Distretto tecnologico aerospaziale (Dta), il Politecnico di Bari e l’Università del Salento. Al tal fine è in via di sottoscrizione un contratto di programma con la Regione. «È certamente una straordinaria opportunità per la Puglia – chiarisce Giuseppe Acierno, presidente del Dta — e il fatto che una grande multinazionale scelga di avviare un programma così importante sta a significare che qui esistono e sono state create le condizioni per lanciare grandi sfide. Il distretto sta in questi giorni definendo le forme più idonee di collaborazione per sostenere il programma del socio GE Avio». «È un’affermazione significativa per tutto il sistema pugliese — aggiunge Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari — perché ha vinto l’aggregazione basata sulle competenze. Il governo politico, il Distretto tecnologico aerospaziale e il mondo della ricerca accademica hanno dato prova di affidabilità e specializzazione». Il mondo accademico pugliese avrà il compito della progettazione e della ricerca del motore. A Bari i laboratori saranno avviati nei capannoni dell’area ex Scianatico di via Amendola.

Finte:corrieredelmezzogiorno.corriere.it/


22 Febbraio 2013

 

«Benvenuti a Brindisi e, visto che siamo vicino alle elezioni, votate Beppe Grillo». Propaganda elettorale a favore del Movimento 5 Stelle a ridosso del voto a bordo di un aereo Ryanair decollato dallo scalo di Milano Orio al Serio e atterrato a Brindisi.

Secondo quanto denunciato da una passeggera, al momento dell’atterraggio nell’aeroporto pugliese, il pilota ha invitato a votare per il partito di Beppe Grillo. “Mentre veniva completato l’atterraggio sulla pista dell’aeroporto del Salento – ha raccontato – dall’altoparlante del personale di bordo, insieme al benvenuto in Puglia, è stato espresso un invito diretto ai passeggeri: ‘Andare a votare e votate Beppe Grillo’, così ci è stato detto”.

La notizia, pubblicata sul profilo Facebook dalla ragazza, ha fatto immediatamente il giro dei social network, scatenando le ironie e le proteste della rete. A quanto pare, la compagnia low cost sarebbe del tutto estranea all’episodio, ma è vero che Ryanair non è nuova a iniziative pubblicitarie più o meno discutibili.

Non è la prima volta, infatti, che la compagnia irlandese prende posizione in politica. Era già avvenuto con l’invito a Silvio Berlusconi a trasferirsi all’estero in seguito alla sua decisione di ritornare in politica (“Ma chi te lo fa fare? Parti in vacanza con Ryanair!”) oppure con l’ironico “Ora basta” riferito all’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini, nei giorni dello scandalo sull’utilizzo dei fondi del Pdl da parte del capogruppo Fiorito. E’ storia recente la campagna pubblicitaria basata sulla notizia delle dimissioni del Papa e in passato la compagnia era stata bersagliata dalle polemiche per l’annuncio di un assistente di volo che, all’atterraggio a Bari, aveva detto: ”Benvenuti nella città della mafia e di san Nicola”.

Fonte.http://viaggi.excite.i


20 Maggio 2009

Maggio è stato un mese lavorativo abbastanza concitato per tutta una serie di eventi che tra l’altro si sono concentrati verso la terza settimana. Io ed un collega avevamo una serie di appuntamenti (a mo’ di turnè) tra la capitale ed il sud Italia.

Fissati tutti gli impegni con le persone e le società, abbiamo deciso di andarci con un volo privato, il ns volo privato.
La Turnè prevedeva il primo giorno una visita a Roma e a Bari, il giorno due Brindisi poi ritorno.

La sera prima chiamo Ciampino per la PPR che mi viene rilasciata via telefono, nelle note metto refuel Avgas 100LL, in quanto anche avendo autonomia di 7 ore non riusciremo a fare tutto il giro senza rifornire.

Il tempo è buono, sono previsti cumuli e qualche temporale sulla dorsale appenninica ma si puo’ fare.
Partiamo a metà mattinata alla volta di Ciampino, con rotta Standard via FRZ, Amtel e Bolsena. Dopo Bolsena scendiamo per Passo Corese e su Settecamini – il cancello di ingresso di Ciampino – cambiamo con l’approach per l’avvicinamento. Ci autorizzano come numero 2 e ci passano con la torre che ci lascia continuare essendo ormai diventati numero 1 all’atterraggio. Sfiliamo un 737 Ryanair al punto attesa e lasciamo la pista sul raccordo seguendo le istruzioni per il parcheggio.

Al desk del terminal dell’Aviazione generale ci sono due ragazze a cui chiediamo subito il refuel: ovviamente attendiamo li’ sino a che non ci mandano la cisterna. Terminiamo le operazioni di Refuel in modo da non dover piu’ aver bisogno di rabbocchi e pagate le tasse (beh siamo a Roma e si vede) lasciamo (a malincuore) le “hostess” che ci hanno accolto essendo attesi all’esterno. Pranzo di lavoro, visita alle strutture, piano di battaglia e fissato nuovo appuntamento per giugno. Alle 16:30 siamo di nuovo al terminal, le ragazze sono cambiate, ce ne sono altre, una di queste è quella che mi ha risposto al telefono la sera prima; ci chiede se dobbiamo ritornare la settimana successiva in quanto ci spiega che essendoci la finale di Champions sono al completo, cosi’ come lo sono tutti gli aeroporti sino a Firenze.


Fatti i controlli siamo a bordo, diamo il via al push back (grazie Paolo) che ci porta sulla taxiway DS punto in cui ci autorizzano alla messa in moto. Alle 17:00 circa decolliamo alla volta di Bari, l’uscita è via Rocca Priora che fatichiamo a scavallare in quanto il ns rateo di salita non è proprio brillante. Ci autorizzano la quota di 6.500 ed un diretto su Teano, da li’ diretti per Bari attraverso gli appennini e i parchi Eolici del Sud. Il pomeriggio è avanzato, ci sono parecchi cumuli e a tratti prendiamo qualche secchiata d’acqua, ma il cieling e la visibilità ci permetto di proseguire con rotta diretta senza perdere tempo (i cumuli sono in via di dissolvimento e non sentiamo nemmeno turbolenza). Al traverso sud di Foggia iniziamo la discesa per Bari, da qui il tempo si rasserena: siamo sul tavoliere delle Puglie.

Bari avvicinamento ci fa riportare il lungo costa che raggiungiamo in prossimità di Trani, continuando sino in vista del campo. Siamo numero tre all’atterraggio con 2 traffici commerciali che ci precedono uno in cortissimo finale. Nel tempo che ci mettiamo a raggiungere il campo siamo numero 2 e con il traffico in vista ci autorizzano ad una base sinistra per pista 07. Una volta a terra il ground ci guida al ns parcheggio, di fianco a un CRJ della Iberia. Messi i tacchi ed i copri pitot, sbarchiamo le borse ed un taxi ci porta all’hotel. L’appuntamento è per cena.

Il mattino seguente siamo di nuovo all’aeroporto, perdiamo circa mezz’ora per mettere una firma su quella che chiamano DUV e ci recapitano un conto di 66 euro, compresi 31 euro per un’ora di impiegato (brutto cane… non taceva mai, ci ha messo un’ora per scrivere la sigla dell’aeroplano, ha riguardato i fogli venti volte….. – almeno a Ciampino c’erano due veline…). Vabbè, avanti Savoia. Ridecolliamo alla volta di Bari, siamo unico traffico, ci fanno rullare e partire per pista 25, dopo il decollo riportiamo il sottovento sinistro e proseguiamo lungo costa per Brindisi. In circa 30 minuti siamo a S. Vito dei Normanni, qui siamo veramente da soli non c’è un’anima in frequenza e la torre ci autorizza direttamente al finale per questa lunghissima pista di Casale. Il vento è moderato ci sono 15/19 nodi con qualche raffica di tre quarti che proviene da nord est, ma non ci sono problemi. Anche qui, a terra ci guidano per il parcheggio. L’aeroporto è deserto, il ns velivolo si perde letteralmente nel piazzale.

Dentro al terminal fatico un po’ per capire che devo andare all’ufficio centraggio (di cosa poi?) per la solita DUV. Li’ c’è l’impiegata con un consulente informatico. Hanno appena cambiato sistema: rimango li in piedi per 20 minuti senza che la ragazza riesca a chiudere la pratica. Capita l’antifona gli scrivo i dati su un pezzo di carta, gli dico che ripartiremo nel pomeriggio verso le 16:00 e che per quell’ora vorrei poter decollare. Prima di uscire, chiamo l’aro di Fiumicino per dettare il piano di volo per il rientro (visto che l’Aro di Brindisi è chiuso), ci facciamo un caffè al bar dell’aeroporto e poi andiamo in Filiale a Mesagne per terminare la ns turnè con gli ultimi appuntamenti rimasti. Nel pomeriggio una volta incontrato tutti, ascoltati tutti, mandati a fare in c….. quasi tutti, rientriamo all’aeroporto per fare rotta verso casa. La signorina nel frattempo era riuscita a stampare la famosa DUV quindi non abbiamo perso tempo. Ci siamo fatti stampare le meteo, che erano buone, unica noia un vento contrario variabile tra i 15 ed i 25 nodi, ma a conti fatti l’autonomia ci sarebbe bastata lo stesso, e siamo saliti a bordo.

L’abitacolo dell’aeroplano era rovente, qualche istante di attesa sul piazzale poi ci hanno fatto allineare per il decollo. Uscita diretta verso nord inbound Vieste con salita iniziale a 6.500 piedi, per poi proseguire lungo l’aerovia verso Ancona. Dopo circa un’ora siamo al traverso delle isole Tremiti, il vento contrario ci fa perdere poco, la velocita sul DME si mantiene intorno ai 120 nodi alla quota di 6.500 piedi con parametri standard del motore che ci garantiscono un consumo intorno agli 11 gallona/ora. Dopo circa 2 ore lasciamo Ancona per virare verso il Vor di Firenze, raggiungiamo il punto Valen in perfetto orario e da li’ iniziamo la discesa su Modena. Dopo poco piu’ di 3 ore siamo a terra concludendo la ns Turnè lavorativa.

Per gli aeroporti posso dire che: Ciampino sono ben strutturati con un terminal dedicato all’aviazione di affari, è sempre molto trafficato, a noi è andata bene non abbiamo dovuto aspettare a lungo ne la cisterna ne il push back che ci siamo fatti da soli (il rischio qui è di aspettare la gente che ti traina o il refuelling in quanto ti mettono in fila con gli altri aerei di aviazione d’affari che devono gestire) – un po’ caruccio.
Su Bari è meglio che non parli, mi viene in mente l’impiegato ed i miei 31 euro per servizi che non esistono e che fanno pagare quanto a Ciampino. Brindisi direi invece bene, è normalmente deserto anche qui non sono un gran che attrezzati per ricevere AG ma almeno non c’è il tizio di Bari.


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