bufala

4 Novembre 2016

Le bufale sono come le stagioni e dopo un po ritornano, proprio come questa di Whatsapp che torna a pagamento. Circola nuovamente sui nostri cellulari questo messaggio:

 

Salve, siamo Andy e Jonh, i direttori di whatsapp qualche mese fa vi abbiamo avvertito che da quest’estate Whatsapp non sarebbe stato più gratuito; noi facciamo sempre ciò che diciamo, infatti, le comunchiamo che da oggi whatsapp avrá il costo di 1 euro al mese. Se vuole continuare a utilizzare il suo account gratuitamente invii questo messaggio a 20 contatti nella sua rubrica, se lo farà, le arriverá un sms dal numero: 123#57 e le comunicheranno che whatsapp per LEI è gratis!!! Grazie

NON CREDETECI E CESTINATE IMMEDIATAMENTE!!!

whatsappSi tratta di una bufala che circola da moltissimo tempo e non è altro che una catena si Sant’Antonio. Del resto basta ragionare un momento su quanto dichiarato dal messaggio in questione per capire che si tratta di una bufala.

In pratica basterebbe avvisare tutti che la app diventa a pagamento per averlo tutti gratis, una cosa che non ha alcun senso.

Tutta la modalità di attivazione e disattivazione inoltre si basa su un sistema completamente inventato:

Se hai almeno 20 contatti manda questo messaggio a loro. Cosi risulterà che sei un utilizzatore assiduo e il tuo logo diventerà blu.

Di quale logo stiamo parlando? Del logo di verde con il fumetto o della pallina che appare all’inizio del messaggio? Quella pallina non è altro che uno degli emoticons disponibili cliccando sull’apposita casella e non può certo cambiare colore, cosi come non può farlo il logo della App.

Gli utilizzatori della app quindi possono stare tranquilli, almeno per adesso, Whatsapp continuerà ad essere gratuito, considerato anche il nuovo accordo commerciale fra l’azienda produttrice e Facebook.

Fonte:bufalepertuttiigusti.altervista.org/


22 Ottobre 2016

Nessuna richiesta all’ente che assegna le rotte, né esistono contatti con la Geasar. Solo una vecchia pagina rimasta on line con i voli trasferiti per i lavori ad Alghero.

OLBIA. Ad Alghero erano caduti in depressione. A Olbia si erano esaltati. “Ryanair ci abbandona per Olbia” avevano postato e twittato sui social i primi. “Finalmente avremo i voli anche di Ryanair” avevano commentato i secondi.

di Guido Piga

rayray
Delusioni e illusioni alimentate da una notizia, riportata da un sito di Cagliari, secondo cui la compagnia low cost irlandese, dopo aver abbandonato l’aeroporto di Alghero, stava aprendo 9 nuove rotte in quello di Olbia: quelle per Bratislava, Dublino, Dusseldorf, Eindhoven, Francoforte, Londra (Stansted), Barcellona (Girona), Madrid e Stoccolma. Un’indiscrezione che si aggiungeva alle parole sibilline pronunciate alcuni giorni fa del capo del marketing irlandese, John Alborante: «Puntiamo su Olbia»

Ma gli incubi degli uni, gli algheresi, e i sogni degli altri, gli olbiesi, atterrano prima ancora di decollare: Ryanair non sbarcherà a Olbia. «Non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di Ryanair per aprire nuove rotte» dicono da Geasar, la società di gestione dell’aeroporto “Costa Smeralda”. Soprattutto, nessuna domanda della compagnia aerea irlandese, per Olbia, è arrivata ad Assoclearance, l’organismo che assegna le rotte aeree in Italia. «Niente» è stata la risposta della società, interpellata anche dai sindacati.
Dunque Ryanair, né per l’inverno né per l’estate 2017, porterà i suoi aerei a Olbia, secondo aeroporto della Sardegna, destinato a superare quest’anno i 2 milioni e mezzo di passeggeri.
Ma allora, come spiegare i rumors? Come giudicare le parole dell’alto dirigente di Ryanair? Alla prima domanda è facile rispondere. Quei nuovi 9 voli ipotizzati per Olbia in realtà sono vecchi : sono quelli che Ryanair, esattamente un anno fa, fece al “Costa Smeralda”, ma solo perché l’aeroporto di Alghero era rimasto chiuso, per lavori alla pista, dal 27 ottobre al 6 novembre 2015.

 

Ryanair, per non perdere clienti, decise di rivolgersi a Olbia: i voli per Bratislava, Dublino, Dusseldorf, Eindhoven, Francoforte, Londra, Barcellona, Madrid e Stoccolma sono rimasti all’interno della app della compagnia aerea.

 

Entrandoci, la voce “Olbia” come aeroporto di partenza è ancora presente, ma se uno fa click su quelle destinazioni non ottiene alcun risultato. Semplicemente perché i voli non ci sono. Insomma, se Ryanair avesse aggiornato il suo server non sarebbe nato il giallo che ha diviso il nord Sardegna

Solo unadimenticanza, niente di più. Più difficile interpretare l’annuncio del manager Alborante, quel suo “puntiamo su Olbia”. È un vero obbiettivo? Sarà illustrato nei prossimi mesi? Storicamente, Ryanair non ha mai avuto rapporti con Olbia, salvo in un caso: ci fu un volo per Birmingham nell’estate 2008, un’esperienza non confermata l’anno successivo.

 

L’uscita del dirigente di Dublino, per i più smaliziati, è sembrata una tattica a metà strada tra marketing e politica, un modo per mettere pressione ad Alghero. Come dire: se non ci volete, noi ce ne andiamo a Olbia.

Fonte:lanuovasardegna.gelocal.it/


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