C-130

14 Agosto 2014

Cieli affollati sulle Madonie. Da qualche settimana il traffico aereo militare sopra le montagne del Palermitano sembra diventato più frequente.

Ma non si tratta dei soliti caccia che spesso, da quelle parti, si sentono sfrecciare in alto nel cielo. Al contrario, in questi giorni, quelli che appaiono come giganteschi aerei passano a tutte le ore del giorno e della notte, volando a volte a bassissima quota sopra i paesi madoniti, scatenando il panico tra i residenti.

cice

 

Come è accaduto domenica scorsa, quando un grosso aereo, scambiato in un primo momento per un velivolo civile da alcuni testimoni, ha sorvolato i tetti di Castellana Sicula a bassissima quota. Lo “spettacolo” si è ripetuto anche nei giorni successivi, sempre nella stessa zona. “Ho sentito un rombo fortissimo – racconta un residente – mi sono affacciato e ho visto un aereo passare vicinissimo a casa mia, sono corso subito fuori pensando che stesse per schiantarsi. Poi, per fortuna, ha ripreso quota proseguendo il suo volo”.

Ieri, poi, un altro passaggio. “Stesso aereo, stesso orario dei giorni scorsi e stessa rotta, volava basso e stavolta ho avuto la netta impressione che si trattasse di un aereo militare”, racconta Loredana Macaluso, residente a Castellana Sicula.

C’è chi ha scattato anche una foto del velivolo pubblicandola su Facebook. Dalle immagini sembrerebbe un aereo del tipo C130, un velivolo da trasporto tattico, utilizzato prevalentemente per aviolancio di truppe e materiali, in forza all’aeronautica militare statunitense e ad una cinquantina di altri paesi, fra cui anche l’Italia. Dalla foto, realizzata da Carlo Gulino con un cellulare, si può immaginare quanto l’aereo volasse a bassa quota.

Cosa ci sia dietro a questo via vai non è dato sapere. Dalla base militare della vicina Sigonella e da quella di Birgi, a Trapani, non trapela alcuna notizia. Quasi certamente si tratta di voli d’addestramento. Per questo tipo di aerei da trasporto militare è usuale addestrarsi alle manovre a bassa quota. Presumibilmente non si tratta di addestramento di volo legato direttamente alle forze speciali di intervento di stanza a Sigonella, perché i mezzi utilizzati sarebbero diversi. Inoltre, in questi casi, la bassa quota sarebbe imposta proprio per evitare interferenze con le linee civili.

 

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Fonte: http://www.siciliainformazioni.com/


23 Gennaio 2013

Ministro Di Paola riferisce alla Camera

Per il Mali “sarebbe utile e possibile un impegno logistico” delle forze armate italiane in costituito da “due aerei da trasporto C-130 e un aereo 767 per il rifornimento in volo”, che si aggiungono agli istruttori – da 15 a un massimo di 24 – già previsti dalla missione Ue. Lo ha detto nella sua audizione alla Camera il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, sottolineando che l’impegno potrebbe essere di “due-tre mesi” e approvato dal Parlamento.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it


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