Catania

3 Novembre 2016

Per Berlino, Malta, Milano Malpensa, Perugia e Trieste, il vettore irlandese prima low cost all’aeroporto di Fontanarossa. A Palermo dipendenti Gesap in stato di agitazione

 

Ryanair potenzia il suo piano voli dall’aeroporto di Catania Fontanarossa e aggiunge un aereo basato nello scalo etneo. Le cinque nuove rotte da Catania per Berlino, Malta, Milano Malpensa, Perugia e Trieste fanno della compagnia irlandese il primo vettore low cost all’aeroporto di Fontanarossa.

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I voli invernali, operativi da oggi, sono dedicati ai viaggiatori business e leisure, che possono ora scegliere fra 13 rotte disponibili.

Il piano invernale prevede un nuovo collegamento per Pisa, voli aggiuntivi per Eindhoven e 13 rotte in totale, oltre all’inserimento di un nuovo aeromobile (per un investimento da 100 milioni di dollari) presso l’aeroporto di Catania.

Queste nuove introduzioni e aggiunte, permetteranno di trasportare 2,6 milioni di passeggeri all’anno.

Per Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, “con l’inizio del nuovo operativo invernale di Ryanair da Catania aumenta in maniera sensibile l’offerta, sia interna che internazionale, del nostro scalo. Sono a questo punto 13 le rotte del vettore irlandese da e per Fontanarossa, per una stima di circa 2,6 milioni di passeggeri l’anno.
La crescita del 56% circa delle operazioni di Ryanair a Catania va di pari passo con lo sviluppo del nostro scalo, sul quale stiamo lavorando senza sosta, consapevoli di come esso coincida con lo sviluppo complessivo dell’economia della Sicilia orientale.

Ovviamente, non posso non ringraziare di cuore i vertici della compagnia per la fiducia accordata al nostro territorio, che sono certo rispondera’ con entusiasmo, approfittando delle opportunita’ offerte dalle nuove destinazioni”.

Intanto all’aeroporto di Palermo i sindacati tornano a rumoreggiare dopo molti mesi di calma piatta.
La Cgil qualche settimana fa aveva istituito un coordinamento fra tutti i lavoratori aeroportuali impiegnati nei vari settori, soprattutto quelli che prevedono gare d’appalto per i servizi e quindi cambiamenti delle ditte impegnate nelo scalo (dall’handling a risporazione e pulizia).
Adesso tutte le sigle presenti in Gesap, la società che gestisce lo scalo palermitano Falcone Borsellino, hanno proclamato lo stato di agitazione.
“Assistiamo ormai da parecchio tempo, ad una palese violazione del contratto nazionale attraverso il mancato riconoscimento di automatismi e mansioni superiori, regolamentale dal contratto di lavoro – dicono i sindacalisti della Filt Cgil, Filt Cisl, Uil Trasporti, Ugl Ta e Legea Cisal – denunciamo una manomissione dell’organizzazione del lavoro preesistente con l’attribuzione di incarichi identificabili come vere e propri avanzamenti di carriera, senza un criterio selettivo (anzianità, concorsi interni, ecc.) che possa giustificare l’individuazione di taluni lavoratori a discapito di altri”.

Viene anche contestato il criterio di elargizione del premio di risultato che avrebbe dovuto godere della tassazione agevolata e che è stato alleggerito da una serie di vincoli e paletti che sarebbero stati imposti unilateralmente dall’azienda.

“Inoltre contestiamo l’atteggiamento assunto ultimamente dai vertici aziendali, (pochissime e fugaci riunioni, giustificati dagli amministratori con continui loro impegni a carattere di estrema urgenza) – aggiungono i sindacati – che certificano la palese volontà di non affrontare i temi della vertenza, generando apertura in massa di contenzioni legali, da parte di tantissimi lavoratori, che chiedono ormai da anni, il riconoscimento dei propri diritti, tale atteggiamento assunto dai vertici aziendali, procurerà alla società un danno certo, destinato ad aumentare di giorno in giorno, e che metterà seriamente a rischio la tenuta della stessa società”.

Fonte: palermo.repubblica.it/


3 Novembre 2016

Con l’aggiunta dei voli da e per Berlino, Malta, Milano Malpensa, Perugia e Trieste la compagnia diventa il primo vettore low cost all’aeroporto di Fontanarossa.

 

CATANIA – Cinque nuove rotte da Catania per Berlino, Malta, Milano Malpensa, Perugia e Trieste fanno di Ryanair il primo vettore low cost all’aeroporto di Fontanarossa. I voli invernali, operativi da oggi, sono dedicati ai viaggiatori business e leisure, che possono ora scegliere fra 13 rotte disponibili.

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Il piano invernale prevede un nuovo collegamento per Pisa, voli aggiuntivi per Eindhoven e 13 rotte in totale, oltre all’inserimento di un nuovo aeromobile (per un investimento da 100 milioni di dollari) presso l’aeroporto di Catania.

Queste nuove introduzioni e aggiunte, permetteranno di trasportare 2,6 milioni di passeggeri all’anno.

Circostanza confermata da Giuseppe Belladone, Sales and Marketing Executive Ryanair per l’Italia: “Aggiungeremo alla base di Catania un nuovo aeromobile, 3 in totale, portando il nostro investimento a oltre 300 milioni di dollari, che ci consentirà di trasportare 2,6 milioni di clienti per anno e di creare 2.000 posti di lavoro presso l’Aeroporto di Catania, data la crescita delle nostre operazioni del 56%”.

Per Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, “con l’inizio del nuovo operativo invernale di Ryanair da Catania aumenta in maniera sensibile l’offerta, sia interna che internazionale, del nostro scalo. Sono a questo punto 13 le rotte del vettore irlandese da e per Fontanarossa, per una stima di circa 2,6 milioni di passeggeri l’anno.

La crescita del 56% circa delle operazioni di Ryanair a Catania va di pari passo con lo sviluppo del nostro scalo, sul quale stiamo lavorando senza sosta, consapevoli di come esso coincida con lo sviluppo complessivo dell’economia della Sicilia orientale.

Ovviamente, non posso non ringraziare di cuore i vertici della compagnia per la fiducia accordata al nostro territorio, che sono certo risponderà con entusiasmo, approfittando delle opportunità offerte dalle nuove destinazioni”.

Fonte:www.lasicilia.it/


11 Ottobre 2016

Vueling ha deciso di chiudere tre basi in Europa, due delle quali sono in Italia. Si tratta di Palermo e Catania. La terza, invece, è a Bruxelles.

 

La decisione del vettore spagnolo arriva nell’ambito di un piano di ristrutturazione più ampio, deciso in seguito ai problemi che durante l’estate scorsa la compagnia low-cost ha avuto nel suo hub di Barcellona. Il piano, che si chiama “Vueling NEXT”, prevede anche una modifica profonda della struttura del management.

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Per quanto riguarda l’Italia, perciò, via gli aerei di Vueling dal Fontanarossa di Catania e dal Falcone e Borsellino di Palermo. In ognuno dei due aeroporti era presente un Airbus A320 da 180 posti.

Il vettore con sede in Catalogna ha deciso di concentrarsi esclusivamente sui due scali più importanti da cui opera in Italia: Roma-Fiumicino e Firenze-Peretola.

Stando a quanto comunicato dalla compagnia, la chiusura delle due basi non avrà alcun effetto sul network. I due scali continueranno a operare come prima, con collegamenti cioè verso Roma, Firenze e Barcellona.

A cambiare sarà però la frequenza delle rotte, che sarà ridotta. «Dal primo ottobre – afferma una nota della compagnia – Vueling ha trasferito gli aeromobili basati a Palermo e a Catania, ma questo non comporta la cancellazione di rotte.

Il cambiamento riguarda la programmazione di alcuni voli in partenza dai due aeroporti siciliani».
Nel frattempo Ryanair, probabilmente approfittando delle decisione della concorrente spagnola,ha lanciato un’offerta proprio sui voli che collegano i due scali siciliani alla Capitale.

Un notizia confermata anche da John F. Alborante, Sales & Marketing Manager di Ryanair per l’Italia, la Grecia e la Croazia. «Abbiamo lanciato una maxi offerta sui nostri da Catania e Palermo verso Roma – ha affermato Alborante – per i viaggi a novembre e a dicembre».

Insomma, ancora una volta il vettore irlandese, sempre molto attento a quello che accade sul mercato, non si lascia sfuggire una possibile occasione per ampliare la sua presenza nel nostro Paese. E, come quasi sempre, riesce a muoversi con un tempismo perfetto.

FONTE:WWW.FLYORBITNEWS.COM/


4 Ottobre 2016

Milano, Italia – Dallo scorso primo ottobre nessuna cancellazione, ma solo il trasferimento dei velivoli

vuelin(WAPA) – Per dovere di informazione, un po’ di chiarezza su quanto sta succedendo negli aeroporti di Catania e di Palermo, in merito alla tanto speculata “Chiusura” nei due aeroporti delle basi Vueling (compagnia a basso costo spagnola di International Airlines Group, Iag).

Interpellata l’aviolinea, questa ha precisato ad AVIONEWS quanto segue:

Dal 1° ottobre Vueling ha trasferito gli aerei basati a Palermo ed a Catania, ma questo non comporta la cancellazione di rotte.

Il cambiamento riguarda solo la programmazione di alcuni voli in partenza dai due aeroporti siciliani.

Per l’inverno 2016 infatti, da Catania rimarranno attivi i collegamenti con Roma-Fiumicino, Barcellona, Firenze e Parigi; mentre da Palermo sarà possibile raggiungere Roma-Fiumicino, Barcellona e Firenze“.

(Avionews)
(Cla/Mos)

Fonte: www.avionews.it/


18 Dicembre 2015

Un aereo della compagnia Meridiana decollato da Fontanarossa e diretto a Milano Linate è stato costretto ad un atterraggio di emergenza dopo avere perso una delle ruote dei carrelli. La ruota è precipitata su una spiaggia.

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Non si sono registrati danni a cose o a persone.

L’aereo, un Boeing 737 della Compagnia Aerea Meridiana Fly era decollato alle 9.28 ed è atterrato alle 9.53. Meridiana riferisce in una nota che sul volo IG220, in partenza da Catania per Milano Linate, «dopo il decollo – avvenuto questa mattina alle 09.30 – è stato riscontrato un problema tecnico. Il comandante ha quindi attivato le necessarie procedure e riportando l’aeromobile a terra. I 90 passeggeri a bordo -prosegue il comuinicato- sono stati avvisati che sarebbero atterrati a Catania a causa di un problema tecnico e, all’arrivo sono sbarcati regolarmente.

Sono state predisposte le riprenotazioni su altri voli: 78 passeggeri sono partiti per Milano Linate con il primo volo disponibile di un altro vettore, alle 12.15 e gli altri alle 15.00.

A tutti i passeggeri è stata offerta l’assistenza prevista in questi casi, incluso il pranzo. Hanno quindi raggiunto Milano nel più breve tempo possibile sempre assistiti dalla compagnia.

La Compagnia – conclude la nota di Meridiana – si è messa a disposizione dell’Ente Nazionale Aviazione Civile, per facilitare l’ispezione disposta per analizzare l’accaduto.

Fonte: www.ilsole24ore.com/


18 Dicembre 2013

Un agreement tecnico tra Enac e Aeronautica Militare.

Comiso – E’ stata una giornata di passione per gli aeroporti di Catania e Comiso. Quello di Catania bloccato dalla polvere lavica, quello di Comiso fermo perchè le procedure di gestione dello spazio aereo previste per Comiso sono le stesse di Catania (gestite entrambe dall’Aeronautica militare). Chiusi i quattro spazi aerei di Catania, non c’è nessuna possibilità di arrivare a Comiso. E il fatto che Comiso sia stato annunciato come l’alternato di Catania rischia di rivelarsi un bluff. E’ come avere il “salotto buono”, avere scelto il modello dal mobiliere e averlo portato a casa in pompa magna, dimenticando però di predisporre la stanza per accoglierlo.

Nessuno, qualche mese fa, al momento della firma della convenzione Enav, si era accorto che quelle procedure previste per l’atterraggio a Comiso passavano attraverso lo spazio aereo di Catania. Morale della favola: chiusi gli spazi aerei di Catania, nessuna possibilità, per gli aeromoboili, di raggiungere anche la zona di Comiso. E per un aeroporto nato e sbandierato come possibile ed indispensabile alternativa per Catania, sembra un assurdo e di certo suona come una beffa.

Scatta subito l’allarme e Ryanair decide di spostare il suo volo da Roima Ciampino a Comiso su Trapani. E’ una distanza notevole, alti costi per la compagnia, alti disagi per i passeggeri. ma nel frattempo, a Catania, Enac ed Aeronautica militare lavorano nel tentativo di trovare una soluzione. Che viene trovata. Accade grazie ad un “agreement” tecnico tra Aviazione civile (Enac) ed Aeronautica militare.

Viene individuata una procedura di avvicinamento a Comiso (nello spazio aereo numero 3, che è quello che interessa il Magliocco) che può essere utilizzata in modo che Comiso possa effettivamente fungere da “alternato” di Catania. E’ una novità assoluta, una soluzione importante, che apre finalmente una possibilità e squarcia il buio di una situazione di difficoltà che i gestori degli aeroporrti di catania e Comiso si sono trovati davanti all’improvviso.

Il via libera arriva poco dopo le 14. E già nelle prime ore del pomeriggio due aerei porovenienti da Roma Fiumicino (Aliatlia e Airone) vengono dirottati a Comiso. Ma sono gli unici della giornata: la procedura può essere attuata solo nelleore diurne. Domani, però, potrà essere riproposta. E un comunicato di sac, diffuso in serata, spiega che “sarebbe auspicabile la collaborazione di Enac e dello Stato maggiore dell’Aeronautica, al fine di dividere fisicamente lo spazio aereo di Comiso da quello di Fontanarossa e modificare l’Apt 15 con procedure dedicate per lo stesso aeroporto di Comiso”.

E’ l’ultimo atto di una giornata convulsa, iniziata con la dichiarazione dei vertici di Sac e Soaco (Mancini, Taverniti, Dibennardo) che chiedevano a gran voce alle istituzioni di trovare una soluzione per Comiso. Arricchita dalle dichiarazioni del deputato regionale Pippo Digiacomo e del sindaco di Comiso, Filippo Spataro, che avevano chiesto un maggiore impegno del socio privato dell’aeroporto (Sac – Itersac), che dovrebbe essere  il socio di now  how e che, secondo i due amministratori comisani , risultano ancora troppo leti nella fase di avvio di alcune procedure importanti.

Affema Spataro: “L’aeroporto di Comiso ha forse preso un po’ tutti di sorpresa per l’interesse, enorme, che sta suscitando, ma al di là del serio impegno delle forze in campo, che ha già prodotto qualche bel risultato, urge constatare che purtroppo ci si muove con una certa preoccupante lentezza, che, invero, non dovrebbe esserci vista la presenza maggioritaria in SOACO del socio catanese di know how. Davanti alle numerose e urgenti richieste ed esigenze del territorio ibleo, si riscontra una rilassatezza quantomeno curiosa da parte di chi invece, anche in ragione dell’esperienza, dovrebbe lavorare per sveltire le procedure riguardanti la struttura aeroportuale iblea.

Ci si riferisce a esempio alla redazione e pubblicazione dei bandi per gli esercizi commerciali interni all’aeroporto, per la security, per la pulizia e la manutenzione, e per l’handling. Lentezza anche nella organizzazione e gestione dei parcheggi. Lentezza nella pianificazione del servizio cargo. Temo che questo doppio incarico dell’ing. Taverniti, contemporaneamente presidente della SAC e amministratore delegato della SOACO, non stia producendo i risultati sperati. Occorre risolvere al più presto questa situazione, così da garantire all’aeroporto di Comiso, ancora in fase di start up, tutta l’attenzione che merita per fare sviluppare al massimo e senza distrazioni le sue poliedriche potenzialità”.

E Digiacomo aggiuntge: “Siamo ancora in attesa dei risultati della sinergia tra le due società che gestiscono l’aeroporto di Comiso, figlio di un grande e ambizioso progetto che vede nel territorio ibleo la convergenza di tante legittime aspettative di rilancio sociale ed economico. Ma non si può certo neanche ipotizzare che questo ambizioso progetto, ormai concreta realtà, sia subordinato a logiche che vanno in tutt’altra direzione da quella immaginata e voluta.

Noi siamo caparbi, e come siamo riusciti ad arrivare fin qui, riusciremo anche a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. È tempo che ognuno faccia la sua parte come si deve, a cominciare proprio dal socio di maggioranza e di conseguenza dal suo amministratore delegato che, per il bene dell’aeroporto di Comiso e di tutto il territorio provinciale, dovrebbe decidersi a essere più presente e più concreto. Auspico quindi, che già dopo le festività, si cominci a lavorare con più determinazione per fare in modo che l’aeroporto di Comiso scateni tutte le sue potenzialità”
 

Fonte:www.ilgiornalediragusa.it



Due aerei dirottati su Palermo

Per quasi due ore a Fontanarossa spazio aereo chiuso a causa di attività militari dell’aeroporto di Sigonella. Due voli sono stati spostati in direzione del capoluogo siciliano. Un elicottero aveva sorvolato la città nel primo pomeriggio destando curiosità e interrogativi.

CATANIA – Tutti oggi a Catania si sono chiesti cosa stesse succedendo: sopra le teste di cittadini e turisti il cielo è stato solcato da un elicottero di chiare fattezze militari a un’altezza ridotta rispetto alla normalità. Un rombo che ha accompagnato molte ore del primo pomeriggio e che ha acceso molti interrogativi. Una ricognizione? Ricerche? Sorvoli per la sicurezza o per l’immigrazione? Cosa di preciso non è dato saperlo, la certezza – che viene da un comunicato ufficiale della Sac – è che si è trattato di attività militari sull’aeroporto di Sigonella che hanno occupato lo spazio aereo sopra lo scalo di Catania e che ha causato la chiusura dalle 13.59 alle 15.14.

Conseguenza  l’effetto domino sul traffico aero di fontanarossa. Sono stati  dirottati sullo scalo di Palermo i seguenti voli, peraltro già in rientro a Catania e precisamente:

AZ 1741 (Alitalia) Roma Fiumicino-Catania (15.05 LT),
U2 2847 (EasyJet) Milano Malpensa – Catania (14.55 LT).

Questa volta non è stata l’Etna a creare disagi ai passeggeri, ma ordini militari. Comunque, arcano svelato.

Fonte:http://catania.livesicilia.it



NICOLOSI – E’ stato chiuso l’aeroporto di Catania Fontanarossa a causa della consistente emissione di cenere. I voli provenienti da Milano, Roma e Sharm El Sheik sono stati dirottati.

Guarda video

http://www.youreporternews.it/2013/etna-chiuso-aeroporto-catania-aerei-dirottati/

A partire dalle 18.30 è in corso un parossismo molto intenso, accompagnato da forti tremori e boati. Stan cadendo vere e proprie pietre vulcaniche nei comuni dell’area ad est del vulcano.

Il tremore stava aumentando sempre più. Si tratta dell’ottavo parossismo di questi primi mesi del 2013

Fonte:www.youreporternews.it



Il fenomeno del “wind shear” ha colpito i voli in arrivo da Milano e da Roma

CATANIA. Il vento che all’improvviso aumenta la potenza ha costretto due aerei in atterraggio a Catania a essere dirottati all’aeroporto di Lamezia. Il fenomeno del ‘wind shear’, rende noto la Sac, ha colpito i voli U2 2847 di Easy Jet, in arrivo da Milano alle 14.45, l’ AZ 1741 di Alitalia da
Roma Fiumicino delle 14.55. Il fenomeno si è rapidamente esaurito e lo scalo di Fontanarossa è tornato alla piena operatività, con normali atterraggi già effettuati.

Fonte:www.gds.it


6 Febbraio 2013

L’intrigo. Scali aerei,la partita si gioca in Sicilia

Una cosa è sicura: l’aeroporto di Catania si trova “sul podio”, terzo fra gli scali nazionali per traffico passeggeri, e perciò fa gola. Sebbene Catania sia oggi il terzo aeroporto d’Italia, non si trova nella lista degli scali che riceveranno le risorse dalla Ue e dallo Stato entro il 2025. Perché? Il ministro Passera ha spiegato che non si tratta di un’omissione, perché Catania si trova in un altro elenco di aeroporti su cui si investiranno risorse pubbliche al fine di migliorarne l’operatività.

La precisazione, tuttavia, lascia le cose come stanno; anzi, aumenta dubbi e perplessità. Quale partita si sta giocando su Fontanarossa? Facciamo il punto. Il Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti, ha emanato il cosiddetto Piano Nazionale per lo sviluppo Aeroportuale che riprende le linee guida elaborate a Bruxelles.

Il piano si articola in tre sezioni, ognuna delle quali contiene un elenco di aeroscali. La prima sezione ospita aeroporti ritenuti d’importanza strategica, classificati secondo la loro rilevanza: Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Venezia, Milano Linate, Bergamo Orio, Torino, Genova, Bologna, Napoli e Palermo. Accanto a questo network, c’è n’è un secondo, denominato Comprehensive network e include quegli aeroporti che hanno un traffico di passeggeri di almeno 1 milione di passeggeri all’anno. Tra questi, in ordine alfabetico: Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme…. ( 17 aeroporti in questo elenco).

C’è poi un terzo network denominato anch’esso Comprehensive network e comprende aeroporti con un traffico di almeno 500.000 passeggeri in un anno; tra questi Ancona, Pescara, Reggio Calabria, Trieste. In nessuna delle tre liste si trova Comiso. Il piano verrà realizzato con stanziamenti Ue.

Non è indifferente sapere che Catania non sia entrato nell’elenco degli aeroscali d’importanza strategica. Fontanarossa avrebbe bisogno 200 milioni di euro per ampliare la sua pista e diventare un grande aeroporto intercontinentale. Con un investimento di questa portata le sue potenzialità si raddoppierebbero. È lecito chiedersi perché a un aeroporto con una frequenza passeggeri così alta non si non sia stata riconosciuta una valenza strategica nell’area del Mediterraneo?

A scavare tra le carte si trova una dichiarazione che potrebbe farci capire di più su questo tema. Il Presidente dell’Enac, Vito Riggio afferma: “Passera mi ha dato mandato di chiedere agli enti di cedere le quote”. In altre parole, il ministro potrebbe avere in mente di vendere gli aeroporti ai privati. Se così fosse, come si calcolerebbe il prezzo? Il rendimento al netto delle tasse si moltiplicherebbe per 12-13. Poiché il rendimento di Catania è di 18 milioni, il suo valore dovrebbe essere di 200 milioni. La Sac, attuale ente gestore, però non sarebbe affatto d’accordo su questa valutazione: per la Sac il valore è di 400 milioni.

È lecito farsi alcune domande sia su Fontanarossa quanto su Comiso. Se il declassamento di Catania incoraggiasse l’acquisizione di un aeroporto dalle grandi potenzialità? Comiso si potrebbe cedere insieme a Fontanarossa? Ne compri uno e ne prendi due. Se così fosse, sarebbe un regalo. “Il fatto quotidiano”, sabato 29 dicembre 2012, offre questo spunto di riflessione, firmato da Marco Travaglio: “La prima notizia è il gentile omaggio ai Benetton e Palenzona col contorno di Gemina e banche assortite: lor signori potranno raddoppiare l’aeroporto di Fiumicino sui terreni di Benetton a spese nostre grazie al quasi raddoppio delle tariffe (da 1 a 25 euro a cranio che frutterà loro almeno 360 milioni di euro l’anno). Che pensiero veramente gentile sarebbe offrire loro in dote questo aeroporto di Catania che vale poco e che non è neppure inserito nel core network europeo e che ha connesso un minuscolo aeroporto di Comiso, free of charge!”. Travaglio non è l’oracolo, ma a pensare male qualche volta…

Fonte:www.siciliainformazioni.com


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