cessna


Salerno – Un velivolo Cessna con direzione Salerno è disperso nel mar Tirreno. Aveva a bordo un cittadino francese. La Guardia Costiera di Imperia e Sarzana (La Spezia) , insieme ad altri velivoli delle Capitanerie di Porto Italiane, è da diverse ore alla ricerca dal piccolo aereo, partito ieri alle 14 dalla città di Cannes in Francia. La rotta e la velocità dell’aereo, fanno presumere che sia in qualche modo finito a 35 miglia nautiche da Nizza, in direzione sud. Il tratto di mare è scandagliato palmo a palmo in collaborazione con le autorità francesi, che hanno messo a disposizione due elicotteri e alcune navi.

Cessna sparito:

Ricerche lungo il Tirreno

Genova – Le ricerche di un aereo Cessna disperso in mare, decollato ieri dalla Francia con una persona a bordo e diretto verso Salerno, hanno interessato anche la Liguria e la Toscana: oggi le motovedette a disposizione delle Capitanerie di Porto di quest’ultima regione sono in stato di “prontezza operativa”, cioè per intervenire cioè se l’aereo Atr della Guardia Costiera partito questa mattina da Catania per una perlustrazione aerea dovesse individuare il Cessna.

Le ricerche erano state avviate già nel tardo pomeriggio di ieri quando, insieme con un altro Atr della Guardia Costiera partito da Pescara, erano uscite, senza esito, due motovedette della Capitaneria di Porto: una da Portoferraio (Livorno) per controllare il tratto di mare a nord dell’Elba sino alla Corsica sulla probabile linea di rotta dell’aereo scomparso; l’altra da Porto Santo Stefano (Grosseto) per pattugliare il tratto di mare a sud dell’Argentario sino alle acque di competenza della Direzione marittima del Lazio.

Alle prime ore del giorno, nelle ricerche erano state invece impegnate la Guardia Costiera di Imperia e quella di Sarzana, ritenendo che il velivolo fosse ammarato circa 35 miglia nautiche a sud di Nizza, in acque francesi.

Sinora tutte le ricerche hanno dato esito negativo.

Disperso areo Cessna partito da Cannes per areoporto di Pontecagnano costa d´ Amalfi

Salerno Disperso areo Cessna partito da Cannes per areoporto di Pontecagnano costa d’ Amalfi  gli uomini della Guardia Costiera di Imperie e di Sarzana (in provincia di La Spezia) sono impegnati nella ricerca di un velivolo Cessna partito ieri alle 14 da Cannes con a bordo un cittadino francese diretto a Salerno. Si presume che il velivolo sia ammarato a circa 35 miglia nautiche a sud di Nizza, in acque francesi. Le operazioni di ricerca sono condotte sotto il coordinamento delle autorità marittime francesi, che impiegano nelle ricerche alcune navi e due elicotteri. Impiegati anche alcuni velivoli delle Capitanerie di Porto italiane, che stanno sorvolando il tratto di mare nella rotta del Cessna. Finora le ricerche hanno dato esito negativo. L’ultima segnalazione registrata dalla torre di controllo dava l’aereo a 28 miglia da Cannes.

 

Cessna scompare nel mar Tirreno, era diretto a Salerno

LA SPEZIA – La Guardia Costiera di Imperia e la Guardia Costiera di Sarzana sono impegnate nella ricerca di un velivolo Cessna partito ieri da Cannes con una persona a bordo e presumibilmente ammarato a circa 35 miglia nautiche a sud di Nizza, in acque francesi.

Lo ha reso noto la Capitaneria di Porto di Genova, precisando che il velivolo era diretto a Salerno. Impiegate nelle ricerche anche alcune navi e due elicotteri francesi, e un ATR 42 delle Capitanerie di Porto italiane.

Fonti:

http://napoli.ogginotizie.it

 www.ilsecoloxix.it

www.radionostalgia.fm

www.positanonews.it

www.informazione.it



Un pilota venezuelano ha raccontato alla Stampa di aver visto il velivolo sparire inghiottito dalle nuvole

Continuano le ricerche dell’aereo scomparso a Los Roques con quattro italiani a bordo, tra i quali Vittorio Missoni e la moglie. Le condizioni del mare hanno rallentato le operazioni: fino ad ora è stata scandagliata  un’area di 360 miglia nautiche nell’arcipelago di Los Roques.

IL FULMINE – Un pilota venezuelano che era decollato con un Cessna subito dopo il piccolo bimotore, ha raccontato alla Stampa di aver visto il velivolo sparire inghiottito “da un cumulo di nubi”. “Un fulmine, deve essere stato un fulmine“, ha dichiarato Enrique Rada in un’intervista al quotidiano torinese, “in quei cumuli a volte si scatena una tensione elettrica cosi’ forte che puo’ colpire l’aereo in modo da distruggere tutto in pochi secondi”. 

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha affermato che la Farnesina segue il caso “con grandissima apprensione” e ha ringraziato le autorità venezuelane “per il loro impegno”. Terzi ha ribadito la “forte vicinanza e solidarieta’ del governo alle famiglie dei quattro italiani al momento non reperibili”.

LE RICERCHE – Quasi 400 persone partecipano alle operazioni tra volontari, personale dei ministeri dell’Interno, dei Trasporti, Protezione civile, Istituto aeronautica civile, e ilal servizio ricerche e salvataggi (Sar), con il supporto delle unità delle forze armate. Il ministroTerzi sta valutando la possibilità di una “collaborazione” dei Vigili del fuoco italiani. Per oggi e’ attesa una visita dell’ambasciatore italiano, Paolo Serpi, a Gran Roha, da dove era decollato il bimotore Britten Norman diretto nella capitale venezuelana. A Caracas si trova il fratello di Vittorio Missoni, Luca, che domenica ha avuto un incontro con le autorita’ venezuelane. Intanto a Sumirago, in provincia di Varese, e’ ripresa l’attività dello stabilimento Missoni, in un clima di grande preoccupazione per la sorte dell’amministratore delegato e della moglie. A Brescia sono invece rientrati Giuseppe Scalvenzi e la moglie Rosa Apostoli, la coppia di amici che per un puro caso non si era imbarcata in aereo con i Missoni e i coniugi Guido Foresti e Elda Scalvenzi, quest’ultima sorella di Giuseppe.

(AGI)

Fonte: www.giornalettismo.com



Riprende, dopo i bagordi natalizi e Sansilvestrini , l’attività volatoria del nostro piccolo grande Aero Club.

Dopo il solito caffè con Attilio, Loris, Waller, Marcellino e Roberto, decidiamo di andare in volo approfittando della stupenda giornata quasi primaverile.

I due Pa-28 , l’ I-IKIM e l’I-EMHW sono già affiancati sul piazzale l’uno accanto all’altro , sembra quasi che ci stiano guardando come dire : Hey! Branco di matti, andiamo…! 

Luca ,Attilio e Loris optano per l’Hotel Whisky  , Marcello, Waller ei io sull’ India Mike

Luca mette in moto e decolla prima di noi, sono diretti verso  il Cimone e oltre,  noi decidiamo di fare un avvicinamento a Pavullo con riattaccata. 

La temperatura è ottima,  a bordo del “28” ci sono quasi 15° , apro le bocchette dell’aria situate tra i seggiolini anteriori e posteriori per far entrare un po’ di fresco. 

 

Decolliamo! 

Una virata verso sud, una salita “morbida”  5\600 piedi al minuto, sotto di noi scorrono le prime colline, verdissime, il sole gioca con le scie di due aerei che incrociano ad alta quota sopra di noi.

L’ Aeroporto di Pavullo è davanti a noi, incastrato tra le colline a sud e la città a nord.

Iniziamo la discesa.

Marcello conosce bene la zona e soprattutto le insidie di quel posto e grazie alla sua esperienza di volovelista  l’avvicinamento procede  lento ma sicuro.

Iniziamo la virata in base.

“Vedi” , dice Marcello a Waller che gli siede accanto : “Dobbiamo infilarci in quella valle  poi puntare la pista , ma meglio se rimaniamo alti ,tanto dobbiamo riattaccare”.

Una mano sulla cloche ed una sulla manetta, trim neutro,  muso verso il basso, siamo quasi sulla pista  quando Marcello dà potenza e riprende quota.

 Una brusca  “S” per evitare la montagna sulla sinistra e via verso casa.

 Il sole  basso dietro di noi illumina per un secondo   i cartelli stradali sulla “Nuova Estense” che scorre alla nostra destra.

 Iniziamo l’avvicinamento su Modena.

La radio gracchia continuamente, segno dell’inaspettata attività  sullo scalo modenese.

Entriamo in sottovento  tenendo d’occhio un ultraleggero che ci precede, anch’esso in sottovento  ma più stretto, diretto sul campo per un touch and go. 

Atterriamo, dietro di noi in finale un Cessna 152 dalle poco rassicuranti  marche “I-CRAC” in atterraggio proveniente da Cremona. 

Decidiamo di mantenere il fondo pista per agevolarlo nella manovra.

Rientriamo sul piazzale.

 Di lì a poco anche tutti gli altri aerei iniziano a “rincasare”.

Luca Attilio e Loris, scesi dall’Hotel Whisky ci raccontano di essere andati a fare un giro sulla Garfagnana

 Un’altra giornata di volo termina tra risate e battute, qualche idea per altri prossimi giri  e un occhio al magnifico tramonto che la natura ci regala.

 Alla prossima

GUARDA VIDEO

http://www.youreporter.it/video_LA_PRIMAVERA_DI_GENNAIO

http://www.youreporter.it/video_LA_PRIMAVERA_DI_GENNAIO_2

 

Per www.aeroclubmodena.it

Piergiorgio”pierinoinflight” Goldoni


11 Settembre 2012

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) informa di aver avviato un’inchiesta di sicurezza e disposto l’invio di un proprio investigatore sul luogo dell’incidente che ha convolto, verso le 13.00 locali, il Cessna 402B marche I-EJRA, precipitato in prossimità di via di Fioranello, nella zona sud della Capitale.
L’aeromobile era decollato dall’aeroporto di Brescia Montichiari con destinazione Roma Urbe, con due occupanti a bordo

Fonte:www.ansv.it



La Polizia di frontiera e l’Enav hanno avviato indagini

ROMA – Un piccolo aereo da turismo Cessna ha sbagliato rotta e per motivi di sicurezza due aerei in fase di atterraggio all’aeroporto di Fiumicino sono stati costretti a riprendere quota. Il Cessna era decollato dall’aeroporto dell’Urbe a Roma ed era diretto a Todi, in Umbria. La segnalazione dell’aereo non autorizzato e localizzato dalle apparecchiature radar del Leonardo da Vinci a circa 10 miglia a nord di Fiumicino, è arrivata intorno alle 10.30 alla torre di controllo dello scalo romano.

Indagini in corso. Per motivi precauzionali, due aerei di linea che in quel momento avevano già cominciato la fase di discesa per l’atterraggio, sono stati fatti riprendere quota. Nel frattempo, identificato dal sistema di controllo radar di Fiumicino e Ciampino, l’aereo «intruso» veniva fatto allontanare affinché tornasse a riprendere la giusta rotta. Indagini sono ora in corso da parte della Polizia di frontiera e dell’Enav.

Fonte:www.ilmattino.it


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