cielo

13 Ottobre 2016

Nell’epoca del VOLO AEREO – lo SPAZIO AEREO è un campo di battaglia…

 

E’ territorio strategicamente conteso. E come ogni altro SPAZIO siciliano (terrestre o marino) anche lo SPAZIO AEREO è un territorio a multiforme dominio neocoloniale.

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Il MERCATO MONDIALE nell’EPOCA del VOLO AEREO è determinato da STRATEGIE POLITICHE SOFISTICATE sulle quali interi STATI investono con lungimiranza: gli Emiratini del Golfo, con un aeroporto e una compagnia aerea, in appena trent’anni, vi hanno costruito una NAZIONE!.

Soprattutto nei paesi coloniali, lo spazio aereo è soggetto a veri e propri espropri: sia ad opera di compagnie aeree forti, sia ad opera dei militari.

Questi ultimi, in particolare, sottraggono spazio al volo civile molto spesso mettendolo in pericolo, come si è visto sui cieli siciliani, per esempio, con la Strage di Ustica.

Inoltre, nella fase attuale di crisi internazionale, gli spazi militari tendono a coprire porzioni sempre più ampie di territorio aereo.
L’attivazione degli spazi R (restricted) e di quelli P (prohibited) al volo civile e commerciale in Sicilia ha progressivamente ridotto di oltre la metà la disponibilità di spazio aereo, mettendo a dura prova il volo civile che, lo ricordiamo, è anche commerciale.

Il cielo siciliano è un parco giochi dello Spettacolo COLONIALE, il cui destino sembra segnato da quando una decina di anni fa, l’allora Segretario di Stato americano Hillary Clinton, in visita a Pekino, bloccò apertamente l’ipotesi cinese di realizzare in Sicily e non altrove l’HUB aeroportuale più strategico sulla VIA della SETA.

Sarebbe stata la svolta epocale, una occasione storica da afferrare e co-gestire alzando uno sguardo siciliano sul Mondo. Nella “Sicilia peggio di Portorico” si fa il MUOStro che ROMAfia Capitale ha voluto a tutti i costi  si privatizza l’Aeroporto di CataniaFontanarossa, le chiavi di un cielo popolato di aerei e droni coloniali. E di santi che non funzionano. Costa poco: una mancia per il fondo pensioni alle CAM COM della Sicilia italienata.

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Lo Spettacolo COLONIALE produce la Sicilia ITALIENATA. Ripolarizzare questa Realtà vuol dire FARE della “SICILIA” un SOGGETTO POLITICO capace di intendere e di volere: decolonizzare cervelli e cuori, restituendoli alla Storia Vivente nel Mondo del Secolo XXI.

La Politica è solo l’arte del possibile?.

NO-quella è l’AMMINISTRAZIONE delle COSE. – La POLITICA è l’Arte dell’Impossibile che si fa Possibile. Come in Terra così in Cielo.
L’Aeroporto di Catania, gravato al suolo e in aria da una micidiale ipoteca militare, è tra i più pericolosi d’Europa. E non a causa della cenere dell’Etna, che è naturale, episodica e ragionevolmente prevedibile.

Noncelodiceleuropa, ma la MAPPA dello SPAZIO AEREO –civile e militare- dell’Isola CONTESA: sembra il cielo sopra la Siria!. “I due quinti dello spazio aereo siciliano sono destinati ad esclusivo uso militare mentre metà non è controllato”, cioè, non è ufficialmente sotto controllo radar!”.

Perché?.

Libero pascolo?.

Sappiamo di un caso sintomatico che si è verificato lo scorso anno quando, a causa della possibilità di interferenza radio con il volo dei droni, l’Aeroporto di Fontanarossa era accessibile solo con guida non strumentale; in altre parole, i piloti di linea erano costretti a volare a vista senza poter fare uso delle strumentazioni tecnologiche utili alla sicurezza.

Non sappiamo quante volte sia accaduto, sappiamo che accade e potrebbe anche diventare una “normalità catanese”. Di recente sugli Aeroporti di Sigonella e di Trapani sono stati disegnati dei corridoi aerei per i droni; questi corridoi costituiscono un grosso problema per il volo civile dal momento che, specie in prossimità degli aeroporti, le loro quote si abbassano considerevolmente.

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Nel complesso, si può dire che all’incirca i due quinti dello spazio aereo siciliano è destinato ad uso militare; tale proporzione va accrescendosi sempre di più. Se a tutto questo si aggiunge che più della metà dello spazio aereo siciliano non è “controllato” (cioè, non è ufficialmente sotto controllo radar), che la mancanza di ospedali e i frequenti incendi fanno aumentare i traffici di emergenza, la natura orografica del terreno o la presenza di ceneri vulcaniche dell’Etna che comportano spesso diversione dalle rotte assegnate, non è difficile immaginare la portata del rischio di incidenti in spazi aerei sempre meno aperti al volo civile.

Quali sono le parti di spazio aereo siciliano occupate militarmente?.

E’ una MAPPA TERRIFICANTE e in piena “metastasi”…verso un modello ”Cielo sopra…la Siria”!.

Misure: 100 metri = 328 piedi.

Al largo della costa sud – sudest dell’isola (tra Trapani e Catania) si erge una barriera che cinge la costa per oltre duecento miglia. La barriera è alta 5000 piedi e arriva ad avvicinarsi fino a poche miglia dalla costa.

All’interno di questa aerovia volano i droni da e per il Nord Africa.

Sulla costa settentrionale si estende un’area di circa 120 miglia quadrate che penetra fin dentro la terraferma nello spazio compreso tra Bagheria, Cefalù e le Madonie.

Lo spazio si estende in altezza da 1500 fino a 37000 piedi.
Al centro dell’Isola, in un’area che comprende Enna, Caltanissetta e scende fino ad Agrigento e Gela, si estende uno spazio militare di oltre 300 miglia.

Lo spazio si estende in altezza da 6000 a 37000 piedi. Altri spazi di territorio aereo sono chiusi al volo civile in quanto prossimi a poligoni di tiro, centri di trasmissione militari, aree industriali strategiche, come il Porto di Augusta il cui cielo è una gigantesca “fortezza invisibile”. Di queste aree ne esistono alcune decine, sparse per tutta l’isola; queste aree superano talvolta l’altezza di 3000 piedi.

Dal quotidiano “La Sicilia”, 10/8/2016 – La dott. Baglieri neo Presidente S.A.C. è stata intervistata da Mario Barresi, il quale le rivolge infine una domanda spiazzante: “COSA CAMBIA per FONTANAROSSA con i DRONI di SIGONELLA?” “Vorrei evitare di creare allarmismi. L’aeroporto è tridimensionale, il dominio in queste situazioni è dell’Aeronautica. Siamo sereni, lo possono essere anche tutti i passeggeri”.

#STIAMOSERENI!. Saremmo curiosi di sapere se nelle DUE DILIGENCE di valutazione della SAC-Fontanarossa il vincolo militare tridimensionale macari iddhu!- viene considerato (mettiamoci anche che si tratta di un vincolo in METASTASI: la storia dello SPAZIO AEREO “SICILIANO” -che stiamo ricostruendo-ce lo sta via-via svelando). Che i droni cascano anche nell’Isola del MUOStro ce lo ricorda in diretta il P.1HH militare di Piaggio Aerospace in volo sperimentale precipitato a Mubadala Developpement di Abu Dhabi).

Questo UAV ha capacità di carico distruttivo pari a mezza tonnellata e colpisce con sistema “a guida laser e infrarosso” della Selex ES Finmeccanica, vanto del capitalismo di stato tricolorato.

Che un ticket aereo Milano-Catania a/r è più caro di Milano – Tokyo… lo scriviamo da anni.

Ma è da colonizzati miserabili elemosinare a Bruxelles sconticini per “insulari handicappati” della “Sicilia remota”: non siamo alle Galapagos!. Ci dobbiamo riprendere il nostro Cielo!. E come in Cielo così in terra. Amen.

Fonte:/www.lavocedellisola.it/


30 Ottobre 2015

In campagne del Vercellese. Sarebbe aereo sperimentale militare

Un velivolo è esploso in volo nelle campagne del Vercellese ed è precipitato tra Santhià e Alice Castello. Due i morti carbonizzati. Sono un ex ufficiale della Marina statunitense e un pilota di Sesto Calende (Varese). Pietro Venanzi, 53 anni, pilota Agusta Westland e Herbert Moran, ex pilota della Marina Americana originario dell’Oregon ma residente a Varese.

 

Il velivolo esploso in provincia di Vercelli è un Aw609 di Agusta Westland: si tratta di un convertiplano in fase di certificazione, in vista della futura commercializzazione esclusivamente a clienti civili. Un modello simile, negli Usa, è invece in uso al corpo dei Marines. Quello di oggi era un volo di prova e a bordo c’erano dei piloti collaudatori. Il convertiplano è un tipo di velivolo dotato di motori basculanti, cioè in grado di ruotare attorno all’asse orizzontale delle ali: questo permette di sollevarsi e atterrare come un elicottero e volare come un normale aereo.

Alcuni testimoni riferiscono di avere sentito un boato, seguito dalla caduta di rottami. La Procura di Vercelli ha aperto un’inchiesta.

“Volava basso sulle case ed era in fiamme. Il pilota è stato bravo a portarlo fino sui campi di mais. Se fosse caduto in città, sarebbe stata una strage”, sostengono alcuni studenti, testimoni oculari dell’incidente. Secondo le prime informazioni raccolte, il velivolo sperimentale militare era partito da Vergirate, in provincia di Varese, dove ha sede l’Agusta Westland.

“Ho visto una palla di fuoco in cielo, poi una esplosione fortissima e quello strano aereo che cadeva”,  riferisce un testimone che ha visto precipitare il convertiplano militare. Lo schianto a Ponte di Ferro, una frazione nelle campagne tra Santhià, Alice Castello e Bianzè. “Abbiamo visto spesso velivoli simili da queste parti”, dice un altro testimone. Il campo di mais in cui il velivolo è precipitato è stata delimitata. Sul posto, insieme a vigili del fuoco e 118, stanno operando anche polizia e carabinieri.

GUARDA VIDEO

www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2015/10/30/aereo-militare-in-prova-esplode-due-morti_ed55e6fe-55fd-4cb0-83d7-133aef25b72c.html

Fonte:www.ansa.it/


29 Ottobre 2013

Si sono materializzati in cielo poco prima delle 11 preceduti dal rombo del loro arrivo. Ma stavolta, invece, del normale transito si sono fermati proprio sul cielo di Modena

Tutti con il naso all’insù per quasi venti minuti, stamattina, tra Modena e Carpi, attirati dal rombo di due aerei militari che sorvolavano i cieli della nostra provincia. Una sorta di esibizione delle Frecce Tricolori fuori programma, ma anche un po’ d’apprensione perché ovviamente nessuno poteva spiegare il perché di quella presenza. I due aerei militari si sono materializzati in cielo poco prima delle 11 preceduti dal rombo del loro arrivo. Ma stavolta, invece, del normale transito si sono fermati proprio sul cielo di Modena compiendo ripetuti giri perlustrativi per quasi venti minuti. Poi, i due aerei militari se ne sono andati lasciando tutti con il dubbio su cosa stessero facendo.

Fonte:www.trc.tv


29 Settembre 2013

LODRINO – Modelli di aerei della prima guerra mondiale fino a quelli di ultima generazione.

Sono quelli che si sono visti, e si vedranno domani, a Lodrino dove si sta svolgendo la nona edizione del Meeting di aeromodellismo organizzata dal Gruppo Aeromodellisti Molinazzo Bellinzona.  Durante questi due giorni oltre 40 piloti di livello internazionale presenteranno le loro magnifiche riproduzioni di aerei, alianti ed elicotteri.

In volo aeromodelli risalenti a quasi 70 anni fa fino agli ultimi jet. A dare spettacolo sono stati anche i P3Flyers che alle 11.30 hanno svolto una serie di acrobazie sopra l’aerodromo, nonchè un affascinante spettacolo proposto dai paracadutisti con la ‘FlyingSuit’ (tuta alare).  L’evento ha avuto inizio alle 9 e si protrarrà fino alle 17.30 oggi e domani senza interruzioni.

L’entrata al‘Meeting di Lodrino è libera.

INFO @ www.gamb.ch

Fonte:www.tio.ch/News/Ticino



Già pareva proprio che stessimo giocando a nascondino tra le nubi stamattina.

Luca ed io, dopo un caffè ed un succo di frutta abbiamo pensato, approfittando della splendida giornata, di fare un voletto a caccia di “ciuffetti”, le chiamiamo così  quelle piccole innocue  nuvolette bianche trasportate dal vento.

Dopo i controlli di rito saliamo a bordo e rulliamo verso la pista 29 dell’Aeroporto di Modena Marzaglia.

Dopo il decollo eseguiamo una lenta ma decisa virata in  salita verso nord e verso quei piccoli ciuffi bianchi che aspettavano solo di essere trafitti dal nostro PA-28.

GUARDA VIDEO

Parte1 http://www.youreporter.it/video_Giocando_a_nascondino_tra_le_nubi_4

Parte2  http://www.youreporter.it/video_Giocando_a_nascondino_tra_le_nubi_3

Pochi secondi e ci troviamo quasi sopra Carpi a 2500 ft . Ecco le nuvolette  davanti a noi, riduzione dei giri del motore, una leggera virata per aggiustare la mira e….Pronti,  via dentro al primo ciuffetto bianco , poi una virata a destra ancora e via dentro al secondo e così via per qualche minuto ancora.

Invertiamo la rotta ancora una volta ed un’altro  ciuffettino ancora da trafiggere.

 Un altro giro ancora per qualche foto poi via torniamo a casa.

 Un volo breve ma stupendo.

Per

www.aeroclubmodena.it

Piergiorgio”pierinoinflight”Goldoni


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