controllo

9 Novembre 2016

Roma, Italia – I servizi della navigazione dello scalo di Rimini trasferiti dalla responsabilità dell’AMI all’Enav

“Si conclude domani, con l’aeroporto di Rimini, il piano di transito degli scali militari all’aviazione civile coordinato dall’Enac in qualità di autorità per l’aviazione civile, che ha interessato, nell’arco di due anni, anche quelli di Ciampino, Verona, Treviso e Brindisi.

rimInfatti, a partire dalle ore 00:01 di domani, 10 novembre 2016, sotto l’egida dell’Enac, l’Aeronautica militare cede all’Enav la responsabilità della fornitura dei servizi della navigazione aerea sull’aeroporto di Rimini.

L’Enac, con una intensa fase di predisposizione congiunta con Enav (Società nazionale assistenza al volo), Aeronautica militare e ministero della Difesa, ha coordinato il transito previsto dal decreto interministeriale del ministero della Difesa, attraverso la definizione di un apposito piano operativo sottoscritto dall’Enac, dall’Aeronautica militare e dall’Enav e concluso positivamente con la firma odierna delle relative convenzioni a cura delle tre Amministrazioni.

Per l’Ente gli atti sono stati firmati dal direttore centrale Vigilanza tecnica Roberto Vergari.

Il subentro dell’Enav all’Aeronautica militare nella gestione della torre di controllo e del servizio di controllo di avvicinamento avverrà in piena sicurezza e senza soluzione di continuità.

Il transito completo dei servizi della navigazione aerea determina benefici nella gestione dell’attività di volo dell’aviazione civile a cura del service provider Enav, fornitore di servizi di navigazione aerea certificato dall’Enac in accordo ai requisiti contenuti nel Regolamento comunitario n. 1315 del 2011.

‘Questo avvicendamento ha commentato il direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta porta a termine la programmazione prevista e sviluppata nel corso di due anni grazie alla sinergia creata tra le istituzioni coinvolte.

Il passaggio ha razionalizzato l’impiego delle risorse sugli scali italiani in funzione del loro interesse, civile o militare, e ha portato ad ottimizzare i livelli delle prestazioni dei servizi di navigazione aerea'”.

Fonte: www.avionews.it/


1 Febbraio 2016

Genova – Il Triangolo delle Bermuda perderà certamente il suo misterioso e sinistro fascino.

satellitecontrolloaerei

Ma non potrà mai più accadere un caso come quello dell’aereo della Malaysian Airlines da Kuala Lumpur a Pechino, che l’8 marzo 2014 scomparve dai radar nel cielo vietnamita: da allora non si è più saputo nulla né del velivolo né dei suoi 227 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio. Un mistero: tutti inghiottiti dal nulla. Ecco, con un pizzico di fortuna quello dovrebbe essere l’ultimo caso del genere. Perché dal 2018 dovrebbe entrare in servizio il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il controllo del traffico aereo.
Lo realizzerà Aireon, il cui capitale dal 2013 è detenuto al 12,5% dall’italiana Enav, e poi il service provider canadese Nav Canada, che detiene il 51% delle quote, e con i service provider irlandese Iaa e danese Naviair con il 6% ciascuno mentre il 24,5% resta alla statunitense Iridium. Con questo sistema si potrà avere la sorveglianza attiva e si conoscerà identità, posizione e quota di un qualsiasi velivolo in tutto il globo, incluse aree oceaniche, desertiche e polari, attualmente prive di sorveglianza.
Sì, perché attualmente l’area in cui è possibile garantire la copertura radar dei voli aerei civili corrisponde ad appena il 10% del pianeta (sostanzialmente le terre emerse dei Paesi più evoluti: l’Africa, ad esempio, è in larga parte scoperta), mentre nel restante 90% non c’è al momento alcuna copertura radar per i 20.000 aerei che volano ogni secondo in tutto il mondo. Durante i tragitti sulle aree non coperte, il velivolo viene seguito dal controllo del traffico aereo grazie al piano di volo, nel quale viene riportata la rotta che l’aereo seguirà, e grazie soprattutto alle comunicazioni radio che il pilota invia a terra comunicando la posizione, la velocità e la propria prua.
Dove c’è copertura radar, a permettere i contatti è il trasponder, lo strumento su cui viene selezionato il codice numerico che identifica l’aereo. Esistono radar primari e secondari: i primi emettono segnali a 360 gradi rilevando la traccia lasciata nel momento in cui il segnale incontra un aereo; i secondi sono antenne che interrogano i sistemi di bordo e incrociano i dati con quelli rilevati dal radar primario per dare un’ informazione completa. Il trasponder di bordo dialoga con il radar secondario che “vede” l’aereo quando il trasponder è acceso e funzionante. Ma se c’è una copertura di radar primario, anche col trasponder spento, la traccia dell’ aereo viene visualizzata ugualmente.
Per cui, allo stato attuale “perdere” un aereo non è un’ipotesi solo di scuola, specialmente se sorvola gli oceani. Con il sistema elaborato da Enav invece ogni singolo aereo sarà tenuto sotto sorveglianza attraverso i satelliti.

Fonte:www.ilsecoloxix.it/


7 Aprile 2014

Due velivoli privati hanno voluto atterrare contemporaneamente sulla stessa pista. Determinante l’intervento di un controllore Skyguide

Ci è mancato poco perché due aerei si scontrassero all’aeroporto di Zurigo.

La collisione è stata sfiorata la sera del 20 marzo, quando un jet privato portoghese proveniente da Torino ed un biplano di una scuola d’aviazione di Norimberga hanno voluto atterrare sulla stessa pista. L’incidente è stato evitato grazie all’intervento di un controllore Skyguide, che ha richiesto al velivolo tedesco di cambiare rotta.

Il Servizio d’inchiesta svizzero sugli infortuni (SISI) ha aperto un fascicolo per chiarire le circostanze esatte di quanto avvenuto.

RedMM/ats/mrj

Fonte:http://info.rsi.ch



Polemiche sulla sicurezza negli scali

A 9 anni è salito su un volo da Minnesapolis-St.Paul diretto a Las Vegas senza biglietto aereo. Il bambino è stato fermato e la famiglia contattata. Lo hanno riferito le autorità. La compagnia aerea ha assicurato la propria collaborazione con la polizia sul caso che ha scatenato polemiche sulla sicurezza. “La cosa che preoccupa di più è sapere come il piccolo sia riuscito a superare i controlli”, ha affermato il portavoce dello scalo di Minneapolis.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it


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