crescita

8 Novembre 2016

L’Aeroporto Marconi di Bologna continua a crescere in maniera significativa: a ottobre i passeggeri sono stati 675.301, con un incremento del 12,2% su ottobre 2015, dato in linea con il trend positivo dei mesi precedenti.

aeroportobologna

Come già successo ad agosto e settembre, anche ad ottobre la crescita è stata trainata soprattutto dai passeggeri su voli nazionali, che hanno fatto registrare un incremento del 16,3% (165.889 passeggeri), ma sono stati in forte aumento anche i passeggeri su voli internazionali, che rimangono la componente principale del traffico: +11,0%, per un totale di 509.412 passeggeri.

Catania, Barcellona e Madrid sono risultate le tre destinazioni preferite dai passeggeri del Marconi ad Ottobre, seguite da Parigi Charles de Gaulle, Francoforte, Palermo e Roma Fiumicino.

È significativa, inoltre, la crescita dei passeggeri sui voli per Cagliari, Mosca e Copenaghen, guidata dal rafforzamento delle frequenze su queste destinazioni. Nel mese di ottobre i movimenti aerei sono stati 5.743, in aumento dell’11,0% sullo stesso mese del 2015.

Crescono anche le merci trasportate per via aerea (+16,2%), pari a 3.396 tonnellate. Nei primi dieci mesi dell’anno i passeggeri complessivi dell’Aeroporto di Bologna hanno superato quota 6,5 milioni (6.571.678), con una crescita del 12,5% sullo stesso periodo del 2015. I movimenti complessivi sono stati 55.723 (+10,1%), le merci trasportate 30.640 tonnellate (+21,9%).
(Ufficio Stampa Aeroporto di Bologna)
FONTE: www.md80.it/


9 Novembre 2013

200 nuove assunzioni

Forte crescita dell’azienda di Maranello che nei primi nove mesi del 2013 ha avuto un utile netto di 178.8milioni di euro, ovvero il +23% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Si tratta di un record storico per la Ferrari, in particolare, per la posizione finanziaria industriale netta, che al 30 settembre si attesta a 1,350 miliardi “a fronte di continui e forti investimenti sul prodotto”.
Attraverso un comunicato, Ferrari segnala: “La decisione strategica di ridurre i volumi per preservare ulteriormente l’esclusività, annunciata a maggio, abbinata all’obiettivo di aumentare contemporaneamente i ricavi, ha iniziato a dare i primi risultati”.
A fronte di un numero di consegne alla rete sostanzialmente invariato (5.264, tre in meno rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso), c’è stato un aumento del 6,7% dei ricavi, arrivati a quota 1,711 miliardi di euro.
L’utile della gestione ordinaria, aggiunge la società, sale di oltre il 20% fino a 264,2 milioni, mentre l’Ebitda balza a 454 milioni (+15%). Il flusso di cassa netto generato nei primi nove mesi del 2013 è pari a 281 milioni.
In seguito, nel comunicato viene aggiunto: “Questi risultati sono il frutto di un eccellente mix di prodotto (le 12 cilindri rappresentano il 25% delle vendite grazie al costante successo della FF e alle consegne della F12berlinetta) e del crescente contributo dei servizi ai clienti come i programmi di personalizzazione, Atelier e Tailor Made, il restauro delle vetture classiche e del continuo e significativo apporto delle attività legate del brand”.
“Nei primi nove mesi continuano a salire (+8%) le vendite negli Usa e in Canada (1.627 auto), dove è prevedibile una crescita contenuta delle consegne fino alla fine del 2013 per evitare un eccessivo allungamento delle liste d’attesa”.
“In Europa molto bene i risultati in Gran Bretagna (+15%, 580 vetture consegnate), dove si beneficia dell’arrivo della F12berlinetta con guida a destra. Ridotte del 3% le consegne in Germania (520 vetture), secondo il programma previsto in precedenza”. L’Italia si conferma “un mercato ormai marginale (meno del 3% del totale delle vendite, con 145), a causa delle penalizzanti politiche fiscali”.
“Estremamente positivi i risultati in Medio Oriente (+40%, 382 auto) e in Giappone (+17%, 250) mentre offre due volti contrastanti la situazione nella Grande Cina (Cina, Hong Kong, Taiwan): crescono le consegne al cliente finale ma diminuiscono quelle alla rete, scese di 139 unità fino a 427 vetture consegnate”.
“Questa decisione è stata determinata soprattutto dalla volontà di mantenere alta l’esclusività in mercati tradizionali come Hong Kong e, contemporaneamente, di assumere una posizione prudente sulla Repubblica Popolare Cinese, in vista di un possibile inasprimento della fiscalità sui beni di lusso”.
“Nel frattempo tutto il mondo Brand continua a fornire risultati positivi. L’area retail ha avuto un aumento del 17% dei ricavi mentre le licenze sono cresciute del 3%, grazie a nuove importanti partnership con Electronic Arts e Codemasters, che affiancano la consolidata licenza con Microsoft, rafforzando ulteriormente la presenza nel settore Electronic & Multimedia. L’e-commerce poi ha segnato un +18% nei ricavi, con i social network in costante crescita: Facebook sfiora di 13 milioni di fan”.
Dalla sua parte, il Presidente di Ferrari, sottolinea: “Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti in questi primi nove mesi del 2013. Sono il frutto di un’attenzione costante all’esclusività che garantisce allo stesso tempo un ritorno importante agli azionisti e sempre più servizi ai clienti, come dimostrano i ricavi derivanti dalle personalizzazioni e dalle attività sulle Classiche: proprio questo settore beneficerà presto dell’apertura negli Usa di un centro dedicato ai collezionisti. Si mantiene elevato – conclude – il livello degli investimenti sul prodotto e quello dell’occupazione: basti pensare che quest’anno abbiamo già fatto 200 nuove assunzioni”.

Fonte:www.mo24.it



Aerei tutti full, parcheggio esaurito

Luglio in crescita del 10% (circa + 20% il dato depurato dalla chiusura 2012 di Caselle)

Martedì di grande movimento a Cuneo Levaldigi con 16 movimenti di voli commerciali schedulati.  Il ritardo di 2 ore del Ryanair da Trapani ha persino portato alla contemporanea presenza di tre aeromobili irlandesi sui piazzali (nella foto ve ne documentiamo un paio). Un po’ di confusione nei saloni delle partenze, ma nessun sostanziale ritardo.  Full anche il parcheggio (400 posti). Intanto le prime anticipazioni di luglio parlando di un incremento del 10% dei passeggeri (in realtà l’incremento percentuale è circa doppio tenendo conto del maggior traffico che ha generato l’anno scorso la chiusura per 3 giorni e mezzo di Caselle). In questi giorni tutti i voli sono risultati full (o quasi full per unità…): solo il Roma Ciampino continua un po’ a soffrire e nell’ulti mese conta  una media di circa 120 pax in partenza e 108 in arrivo.  

Fonte:www.lastampa.it



Un rapporto di Colliers International mostra che nel prossimo decennio saranno avvantaggiati negli Stati Uniti gli aeroporti che offriranno i migliori collegamenti intermodali, anche perché si svilupperà il modello di hub con relazione su un vasto territorio. L’influenza dell’ampliamento del Canale di Panama.
Secondo il rapporto di Colliers International, nel decennio compreso tra il 2015 e il 2025, gli effetti dell’ampliamento del Canale di Panama non si vedranno solamente nel trasporto marittimo, ma anche in quello aereo, perché il passaggio di portacontainer di maggiore dimensione potrà cambiare i rapporti tra mare e aria nei trasporti fra Asia e costa orientale degli Stati Uniti. I fattori determinanti saranno i costi dell’energia e delle infrastrutture e la crescita dell’e-commerce.
I porti potranno accogliere più merci trasportate a costi minori, ma ora non hanno infrastrutture sufficienti per distribuirle all’interno. Nello stesso tempo, il trasporto aereo delle merci subirà un’ulteriore evoluzione, che si attuerà nei prossimi cinque anni con una riduzione degli scali più importanti, che avranno una forte caratterizzazione di hub per un territorio piuttosto esteso. Secondo i ricercatori di Colliers International, la rete statunitense si concentrerà sugli scali di Memphis, Louisville, Columbus (Ohio), Miami, New York, Los Angeles, Seattle e Denver. La caratteristica di questi aeroporti è avere buoni collegamenti con porti marittimi.
Un esempio riportato dalla ricerca riguarda l’aeroporto di Memphis, che recentemente è stato scelto dal produttore di calzature Nike come hub per la distribuzione proprio per le sue connessioni intermodali. Inoltre, l’intermodalità mare-aereo favorirà nel prossimo decennio gli scali del Sud-Est e della costa atlantica

Fonte:www.trasportoeuropa.it


10 Ottobre 2012

Il costruttore aeronautico statunitense prevede che il processo di globalizzazione e l’aumento degli scambi mondiali porterà ad un incremento annuale del 5,2% del trasporto aereo delle merci per i prossimi vent’anni. Entro il 2031, la flotta di aerei cargo aumenterà di 3200 unità.

Se oggi il trasporto aereo delle merci sta soffrendo le conseguenze della crisi economica, sul medio periodo le nubi dovrebbero dissolversi. Lo prevedono i radar della Boeing, che nell’ultimo rapporto sul mercato dell’aereo cargo (presentato al Cargo Forum and Exhibition 2012 di Atlanta) afferma che nel prossimo ventennio il settore avrà una crescita media annuale del 5,2%, trascinata dal raddoppio del Pil mondiale. Inoltre, i costi del trasporto aereo diminuiranno grazie alla liberalizzazione ed ai nuovi apparecchi più efficienti.

“L’attuale incertezza dell’industria ha portato a differenti punti di vista sul futuro del traffico aereo cargo, ma le attività economiche – in particolar modo il prodotto interno lordo mondiale e la produzione industriale – restano i fattori chiave dello sviluppo dell’aereo cargo”, ha dichiarato Tom Crabtree, regional director, Business Development & Strategic Integration, di Boeing Commercial Airplanes. “Nel lungo periodo, saranno prevalenti sul mercato indicatori quali la crescita del Pil mondiale al 3,2% ed il bisogno una maggiore efficienza operativa”.

La crescita del mercato porterà anche ad un aumento della flotta mondiale di aerei cargo, che entro il 2031 passerà dalle attuali 1738 unità a 3198 unità. Gli apparecchi di maggiori dimensioni, come il B747 ed il B777, avranno un maggior peso nelle flotte, che nel 2031 raggiungerà il 36%, contro l’attuale 31%. “L’efficienza e la capacità dei grandi cargo permetterà alle compagnie aeree di gestire la crescita del traffico senza aumentare in proporzione il numero degli aerei”, riferisce il rapporto. Più in dettaglio, l’incremento della flotta mondiale avverrà attraverso 935 apparecchi nuovi e 1820 conversioni da passeggeri.

Secondo Boeing, la crescita globale sarà trainata ancora dai collegamenti con l’Asia Pacifico, ma la maggiore percentuale d’incremento del traffico si registrerà nei traffici interni all’Asia e, in particolare, nell’ambito della Cina. Il costruttore ritiene che il prezzo del carburante rimarrà instabile, ma non dovrebbe mostrare incrementi significativi rispetto ad oggi

Fonte:www.trasportoeuropa.it


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