Crimea

13 Aprile 2014

Kiev, Ucraina – Una delle immagini mostra una pista d’atterraggio “Che prima non c’era”

(WAPA) – La Nato ha rilasciato una serie di foto che mostrano come la Federazione Russa stia concentrando molte truppe ed equipaggiamenti, inclusi numerosi aerei ed elicotteri, lungo il confine con l’Ucraina, alimentando la tensione internazionale generata dall’occupazione della Crimea.

Gary Deakin, direttore del Comprehensive Crisis Operations and Management Center dell’alleanza atlantica, ha definito le forze di Mosca nell’area “In grado di muoversi velocemente se gli venisse ordinato. Si tratta di una preoccupazione, perché rappresenta una vera minaccia per l’Ucraina”.

Una delle immagini mostra 21 elicotteri su una pista d’atterraggio “Che prima non c’era”, costruita in un campo nei pressi della città di Belgorod, a circa 40 km dal confine ucraino. Nei pressi si trovano anche allineati 40 carri armati e 100 veicoli di fanteria, “Sebbene non ci sia traccia di una base permanente”. Secondo Deakin il fatto che i mezzi non siano camuffati “Significa che sei pronto ad andare o che vuoi essere visto”.

Alcune delle foto mostrano alcune basi temporanee nei pressi del Mar d’Azov (una sezione settentrionale del Mar Nero), non lontano dalla Crimea. In una è possibile riconoscere alcuni aerei caccia come dei Sukhoi Su-24, Sukhoi 27 e MiG-31, che secondo Deakin “Possono raggiungere l’Ucraina in pochi minuti”.

Il Sukhoi Su-27 (nome in codice Nato: Flanker) è un caccia per superiorità aerea entrato in servizio nel 1984. I principali operatori sono le aeronautiche militari di Russia e Cina. Gli esemplari costruiti sono poco meno di 700. Sukhoi si è basata sul Su-27 per sviluppare vari altri modelli, come il Su-30, il Su-33 Flanker-D, il Su-34 Fullback ed il Su-35 Flanker-E.

Il Sukhoi Su-24 (nome in codice Nato: Fencer) è un aereo da attacco bimotore onnitempo, attualmente operato da Russia ed Ucraina, oltre che da alcuni Stati africani e medio-orientali.

Il Mikoyan MiG-31 (nome in codice Nato: Foxhound) è un aereo caccia intercettore supersonico sviluppato per sostituire il MiG-25 “Foxbat”. È attualmente utilizzato solamente dalle aeronautiche militari di Russia e Kazakistan. (Avionews)
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Fonte:www.avionews.it


3 Aprile 2014

Colonia, Germania – Il documento Sib pubblicato negli “Speciali” di AVIONEWS

(WAPA) – Easa (European Aviation Safety Agency) ha pubblicato il 3 aprile un Safety Information Bulletin (Sib), che affronta i potenziali rischi per la sicurezza incontrati dagli operatori che possono utilizzare lo spazio aereo controllato dalla Fir (Flight Information Region) di Simferopol in Crimea.

L’Agenzia raccomanda vivamente alle autorità aeronautiche nazionali degli Stati membri dell’Easa che tutti gli operatori aerei siano consapevoli affinché tale spazio venga essere evitato utilizzando rotte alternative disponibili.

Siim Kallas, vice-presidente della Commissione europea, ha affermato: “Tali misure dovrebbero essere sempre prese immediatamente quando si presentano seri rischi per la sicurezza di aerei civili internazionali”.

Patrick Ky, direttore esecutivo Easa ha aggiunto: “Non è sicuro se più di un fornitore di servizi di traffico aereo sia responsabile di una singola Flight Information Region (Fir); nessun compromesso può essere fatto in termini di sicurezza dei passeggeri che volano”.

L’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao) e il Network Manager responsabile della rete europea hanno raccomandato fortemente che lo spazio aereo controllato dalla Fir di Simferopol venga evitato, e circumnavigato a causa dei problemi di sicurezza esistenti.

E’ possibile vedere la versione integrale in inglese (una pagina) del documento Sib nella sezione “Speciali” in alto a sinistra dell’home-page italiana di AVIONEWS. (Avionews)
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Fonte:www.avionews.it


1 Marzo 2014

Blindati nelle strade, soldati con divise non identificabili negli scali. Ma Kiev accusa Mosca: “Sono sbarcati in 2.000”. E oggi sarà chiuso lo spazio aereo.

 DIARIO DALL’UCRAINA

Il seguente articolo è multimediale: le parti in blu fanno riferimento a video e foto esclusivi.

Simferopoli (Crimea) – L’aeroporto della capitale della Crimea è presidiato da soldati filo russi in tenuta da combattimento.

Tutti portano elmetto, mimetica verde, fucile d’assalto e mefisto per non farsi riconoscere. (guarda il video)
Proviamo a chiedere chi sono, ma tirano dritto guardandosi attorno con il dito sul grilletto. Non spiccicano una parola e dallo sguardo si capisce che hanno ricevuto ordine di non aprire bocca. Dall’alba di ieri reparti militari hanno preso il controllo di due aeroporti strategici. Marines della flotta del Mar Nero stanno circondando la guardia costiera ucraina a Sebastopoli «per prevenire che le armi a disposizione della base siano sequestrate da estremisti». I militari di frontiera a Balaclava sono pure sotto tiro di truppe russe. I Berkut, i corpi speciali di polizia usati contro i manifestanti di Maidan, cui Mosca ha concesso ieri il passaporto russo, bloccano l’istmo che collega la penisola della Crimea al resto dell’Ucraina. Secondo il governo di Kiev «all’aeroporto militare di Gvardiiski sono atterrati 13 aerei militari russi, con duemila paracadutisti». Pavel Sheprov della milizia filo russa di Simferopoli smentisce e dichiara a il Giornale: «Abbiamo forze sufficienti sul terreno. Non c’è bisogno di truppe russe russe di rinforzo».

I militari all’aeroporto di Simferopoli non sono miliziani fai da te, ma uomini addestrati e ben equipaggiati con mitragliatrici pesanti. La polizia sembra che collabori. I volontari di «samoobarona», la milizia civile filo russa, crea un cordone attorno ai soldati. Una signora con il trolley accelera per prendere il volo e i taxi rallentano, ma non vengono fermati o controllati. Il blitz sull’aeroporto è scattato dopo l’annuncio del nuovo presidente rivoluzionario dell’Ucraina, Turchynov di essere pronto a volare su Simferopoli in mano ai filo russi. I soldati in assetto da combattimento non hanno mostrine, bandiere, gradi o segni di riconoscimento. Non si capisce se sono i fanti di marina dell’810° reggimento anfibio di stanza a Sebastopoli, base della flotta russa del Mar Nero. Oppure soldati ucraini in Crimea, che hanno voltato le spalle al governo rivoluzionario di Kiev.

Cinquanta chilometri più a sud pure l’aeroporto militare di Bilbek è presidiato. (guarda il video) In mezzo alla strada, davanti al cancello d’ingresso della base, è messo di traverso un grosso camion militare. Soldati in assetto da combattimento con le stesse uniformi senza mostrine viste a Simferopoli tengono la posizione. Arriva un ufficiale per impartire ordini con un colbacco nero, che assomiglia molto al tipico copricapo dei graduati della flotta russa. A Bilbek è stato segnalato l’arrivo di una decina di elicotteri di Mosca compresi quelli d’attacco, Hind Mi 24. Dentro la base, però, sventola ancora la bandiera ucraina.
A cento metri dal camion messo di traverso la milizia civile filo russa ferma tutti ad un posto di blocco con cavalli di frisia. Maxim è un ragazzetto di 20 anni con il poncho mimetico e l’elmetto in testa, che non dorme da giorni. «Ci hanno mobilitato da Sebastopoli. Non posso dirvi nulla sui soldati – spiega con gli occhi verdi che brillano – Ma sto facendo il mio dovere per evitare che in Crimea ci sia un’altra Maidan». Il riferimento è alla piazza di Kiev dove è scattata la rivolta anti russa. Sulla strada del ritorno troviamo una colonna in sosta di camion della flotta russa diretta verso la capitale. Quando un ufficiale si accorge che stiamo filmando cerca di prendere la telecamera. Poi ci lascia andare. (guarda il video)

A Simferopoli il nuovo capo del governo locale, Volodimir Konstantinov, è stato nominato da un parlamento occupato da commando filo russi. Secondo lui il presidente deposto, Yanukovich, è ancora «il capo dello Stato in carica». Kiev ha destituito il comandante delle forze armate, l’ammiraglio Yuriy Ilyin, ma il quartier generale della Marina ucraina, che potrebbe guidare la controrivoluzione è a Sebastopoli. Non a caso negli ultimi giorni dei caccia hanno sorvolato la città e si segnalano movimenti di blindati dalle basi della flotta russa. Dopo il dispiegamento di forze militari nei punti strategici, la Crimea non sembra più parte dell’Ucraina. E oggi lo spazio aereo sarà chiuso. Ma nessuno sa chi l’abbia ordinato.

Fonte:www.gliocchidellaguerra.it

Fonte:www.ilgiornale.it


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