emergenza

3 Marzo 2016

Inutile l’atterraggio d’emergenza

Si è sentita male mentre il velivolo sorvolava la Russia. A nulla sono serviti i tentativi dei medici a terra

bimbamortaereoUna bimba di nove anni, cittadina italiana, ma di famiglia di origini cinesi, è morta in volo sull’aereo Lufthansa che da Shangai porta a Monaco.
La piccola si è sentita male mentre si trovava a bordo dell’Airbus A340-600 della linea aerea tedesca.
Il malore si è verificato mentre il velivolo sorvolava i cieli russi, costringendolo a un atterraggio d’emergenza al Yemelyanovo, l’aeroporto internazionale di Krasnoyark, nella Russia meridionale. Intorno alle cinque, ora locale, l’Airbus ha toccato terra per rispondere all’emergenza.

Non c’è stato nulla da fare per la bambina, che “non aveva più battito cardiaco e non respirava”, secondo un portavoce della Lufthansa. Inutile il tentativo di un medico di riportarla in vita.

Fonte:www.ilgiornale.it/


18 Dicembre 2015

Un aereo della compagnia Meridiana decollato da Fontanarossa e diretto a Milano Linate è stato costretto ad un atterraggio di emergenza dopo avere perso una delle ruote dei carrelli. La ruota è precipitata su una spiaggia.

senza ruota
Non si sono registrati danni a cose o a persone.

L’aereo, un Boeing 737 della Compagnia Aerea Meridiana Fly era decollato alle 9.28 ed è atterrato alle 9.53. Meridiana riferisce in una nota che sul volo IG220, in partenza da Catania per Milano Linate, «dopo il decollo – avvenuto questa mattina alle 09.30 – è stato riscontrato un problema tecnico. Il comandante ha quindi attivato le necessarie procedure e riportando l’aeromobile a terra. I 90 passeggeri a bordo -prosegue il comuinicato- sono stati avvisati che sarebbero atterrati a Catania a causa di un problema tecnico e, all’arrivo sono sbarcati regolarmente.

Sono state predisposte le riprenotazioni su altri voli: 78 passeggeri sono partiti per Milano Linate con il primo volo disponibile di un altro vettore, alle 12.15 e gli altri alle 15.00.

A tutti i passeggeri è stata offerta l’assistenza prevista in questi casi, incluso il pranzo. Hanno quindi raggiunto Milano nel più breve tempo possibile sempre assistiti dalla compagnia.

La Compagnia – conclude la nota di Meridiana – si è messa a disposizione dell’Ente Nazionale Aviazione Civile, per facilitare l’ispezione disposta per analizzare l’accaduto.

Fonte: www.ilsole24ore.com/


3 Aprile 2014

Continua l’allarme sulle batterie al litio. Sono ormai molti i casi di smartphone andati a fuoco o esplosi. Ma il rischio non è solo sui telefoni cellulari: le batterie al litio sono usate anche nei pc portatili, macchine fotografiche, automobili e aerei…

 

Continua l’allarme sulle batterie al litio. Sono ormai molti i casi di smartphone andati a fuoco o esplosi. Ma il rischio non è solo sui telefoni cellulari: le batterie al litio sono usate anche nei pc portatili, macchine fotografiche, automobili e aerei…

Solo la scorsa settimana sono venuti alla luce due nuovi casi di telefoni cellulari andati a fuoco a causa delle batterie. Uno dei due è anche esploso. Un fenomeno non nuovo, conosciuto dal luglio 2013 e dalla storia di una ragazza di 18 anni che riportò ustioni di terzo grado per l’esplosione del suo cellulare.

Ogni volta il problema viene dalle batterie al litio, batterie utilizzate negli smartphone ma anche nei computer portatili, negli apparecchi fotografici, nelle automobili, negli aerei e anche nella maggior parte delle tecnologie che ci circondano. La lista degli incidenti è ormai molto lunga. Lo scorso anno, al Boeing 787 Dreamliner era stato impedito di volare per parecchi mesi a causa del diffuso utilizzo di batterie al litio. “Si cerca di avere una densità di energia molto alta in un piccolo spazio e allora è ovvio che quando c’è un problema si libera molta energia”, dicono gli esperti.

Il problema è che chiunque vuole un telefonino piccolo e ultrapotente. Ed è questa la forza del litio. Ma c’è anche chi evidenzia come i pericoli di esplosione non siano intrinseci al litio ma i problemi vadano semmai ricercati nel processo di fabbricazione.

Fonte:www.affaritaliani.it


26 Gennaio 2014

Mattinata “ operativa ” per l’Aeroporto di Modena-Marzaglia…

Proveniente dal 31° Stormo di Roma – Ciampino è atterrato stamattina un Agusta Westland AW-139  MM-81811 ( c\n 31240 ) il quale trasportava il Prefetto Gabrielli, Capo della Protezione Civile Nazionale.

Sullo scalo Modenese ha poi caricato il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani , Pier Giuseppe  Mucci,  Dirigente del Settore Ambiente e Protezione Civile ed i vari collaboratori per sorvolare l’area interessata dal tragico straripamento del Fiume Secchia della scorsa domenica.
Rientrato dal sorvolo, ha scaricato il personale ed ha fatto rotta verso l’Aeroporto Internazionale G.Marconi  di Bologna per rifornire.

Una quarantina di minuti dopo l’elicottero dell’Aeronautica Militare Italiana è poi riatterrato a Modena-Marzaglia ed in attesa del ritorno del Prefetto Gbrielli , i Piloti si sono rifocillati all’Ostaria Gente Dell’Aria, il ristorante  adiacente all’Aeroporto di Modena con un caffè ed un panino offerto dallo staff del locale il tutto incorniciato da una foto ricordo .

Attorno alle 11,35 , li velivolo  ha rimesso in moto le turbine alla volta di Imperia con a bordo il Capo Della P.C.N. Gabrielli per un’altra missione.

Ancora una volta l’Aeroporto di Modena-Marzaglia è stato in prima linea nella collaborazione durante le emergenze .

Un ringraziamento speciale ai componenti dell’equipaggio dell’ equipaggio dell’ ” I-81811 ” : Capitano Daniele Gamba ,  Col. Ivaldi Sergio ed il M.llo  Di Gaetano Franco  per la simpatia dallo staff dell’Ostaria Gente dell’Aria.

GUARDA VIDEO 1

http://www.youreporter.it/video_AW-139_VIP_del_31_Stormo_per_l_emergenza_SECCHIA_4

GUARDA VIDEO 2

http://www.youreporter.it/video_AW-139_VIP_del_31_Stormo_per_l_emergenza_SECCHIA_2

GUARDA VIDEO3

http://www.youreporter.it/video_AW-139_VIP_del_31_Stormo_per_l_emergenza_SECCHIA

Per
www.aeroclubmodena.it

Piergiorgio”pierinoinflight” Goldoni


19 Gennaio 2014

A rischio Bastiglia, Bomporto e le zone limitrofe. Preallarme per alcuni Comuni: il capoluogo, Castelfranco, Nonantola, Ravarino, Camposanto e Finale Emilia

La pioggia degli ultimi giorni con l’aumento del livello dei fiumi Secchia e Panaro ha colpito alcuni comuni in provincia di Modena. I vigili del fuoco hanno evacuato alcune persone con l’elicottero nelle frazioni vicine a Bastiglia e Bomporto. Il Secchia è infatti tracimato in località Ponte dell’Uccellino, ai confini tra Bastiglia e Modena, dove è stata decisa anche l’evacuazione della casa di riposo ‘S. Anna’. Sono circa un centinaio le persone evacuate dalle abitazioni nella zona di San Matteo di Bastiglia.

Per quanto riguarda invece il Panaro, la Protezione civile ha attivato alle 7 di domenica mattina la fase di preallarme. Riguarda sette comuni del Modenese, tra cui il capoluogo. Gli altri comuni interessati sono Castelfranco, Nonantola, Bomporto, Ravarino, Camposanto e Finale Emilia. Nella zona di pianura sono stati registrati “alti livelli idrometrici con superamento del livello 2″. Sono possibili allagamenti di aree golenali, “con potenziale interessamento di abitazioni o attività private”.

La fuoriuscita di un ingente quantitativo d’acqua provocata dalle fessurazioni nell’argine del Secchia ha determinato l’interruzione della circolazione sulla strada statale 12 e l’allagamento dei piani bassi di alcune abitazioni rurali. Da qui la necessità di evacuare alcuni residenti. Il prefetto Michele Di Bari ha tenuto una riunione del Centro coordinamento soccorsi per fare il punto della situazione, in stretto contatto con il Centro unificato di protezione civile della Provincia. E’ stato attivato il Piano di Protezione civile per il rischio idraulico ed è stato diramato l’allarme ai Comuni lungo i corsi dei fiumi Secchia e Panaro.

L’Aipo, autorità competente per la gestione idraulica dei corsi d’acqua nell’Emilia Romagna, sta intervenendo per far fronte alla situazione critica. I lavori per la riparazione della rottura dell’argine si protrarranno per le prossime ore e nel più breve tempo possibile, considerando l’evolversi della situazione vista la previsione di piogge per tutta la giornata. L’intervento è stato condiviso dal presidente della Regione, Vasco Errani, questa mattina sul territorio con l’assessore alla protezione civile Paola Gazzolo, il presidente della Provincia Emilio Sabattini, il prefetto di Modena Michele Di Bari, i vigili del fuoco e le strutture tecniche competenti

Infine in mattinata si è alzato in volo dall’Aeroporto di Modena-Marzaglia un velivolo per effettuare una ricognizione fotografica per la mappature dell’emergenza soprattutto nella zona di Albareto.

Fonte:  www.ilfattoquotidiano.it


13 Ottobre 2013

(AGI) – Pescara, 7 ott. – Atterraggio di emergenza, all’aeroporto di Pescara, per un velivolo in transito, un bimotore ad elica francese, che ha segnalato la presenza di fumo a bordo. E’ stata attivata la procedura di emergenza e l’atterraggio – non previsto a Pescara – e’ avvenuto senza alcun problema. Per fronteggiare qualsiasi tipo di necessita’ i mezzi di soccorso si sono schierati nella zona dell’atterraggio, anche per accogliere i circa venti passeggeri, ma tutto e’ filato liscio. Le persone a bordo sono scese per consentire di effettuare tutti gli accertamenti necessari. All’aeroporto, oltre alle squadre in servizio in quegli spazi, sono arrivati anche i vigili del fuoco partiti dalla sede di viale Pindaro.

Fonte:www.agi.it


17 Ottobre 2012

Roma, Italia – Di Berardino (Cgil): “Chiediamo alle istituzioni di affrontare questa emergenza”

(WAPA) – Come previsto, la presentazione del nuovo piano industriale di Alitalia ha ufficializzato la volontà della principale compagnia aerea italiana di ricorrere ai tagli di personale per giungere al tanto agognato pareggio di bilancio: gli esuberi previsti saranno 690 (ieri si parlava di 1000), che riguarderebbero 300 assistenti di volo, 300 dipendenti dello staff di terra e 90 nella manutenzione. In questo modo Alitalia dovrebbe risparmiare circa 30 milioni di Euro.

“Ricordiamoci che ieri è arrivato anche il macigno per i 3500 lavoratori della vecchia Alitalia, che hanno terminato la cassa integrazione e sono finiti in mobilità. Altri settecento, con la nuova Alitalia, con la Cai per capirci, sono in cassa integrazione dall’anno scorso. Chiediamo alle istituzioni di affrontare questa emergenza”, ha commentato il segretario regionale della Cgil Lazio Claudio Di Berardino.

Il vettore aereo invita comunque a considerare le misure prese come un piano di rilancio, mettendo l’accento sui risultati ottenuti: a settembre Alitalia ha operato con un load factor dell’80%, il tasso di riempimento più elevato mai raggiunto dalla compagnia, con miglioramenti anche per quanto riguarda l’indice di regolarità, ovvero il numero di voli operati sul totale dei voli in programma, e la puntualità.

“A noi preoccupa che non si parla più di investimenti. Soprattutto sul lungo raggio, i voli su cui si può davvero guadagnare”, avverte Di Berardino. (Avionews)

Fonte:www.avionews.it


25 Settembre 2012

Paura sul volo della British

Il pilota dell’aeroplano decollato ieri alle 15.40 per Londra è stato costretto a rientrare in aeroporto. Terrore tra i 126 passeggeri. Al Cristoforo Colombo le hanno provate tutte per allontanare il pericolo ma ammettono che il problema persiste nonostante gli stratagemmi finora utilizzati

I gabbiani mettono ko il motore di un aereo. L’emergenza è scattata per il volo della British Airways decollato lunedì alle 15.40 dall’aeroporto Colombo e diretto a Londra con 126 passeggeri a bordo.

Uno stormo di uccelli ha mandato in tilt la turbina in fase di decollo e il comandante, dopo venti minuti, è stato costretto a rientrare. Sono state attuate tutte le procedure di emergenza: sulla pista si sono schierati i mezzi dei vigili del fuoco e le ambulanze, ma per fortuna non ci sono stati problemi. I passeggeri, ora sono in attesa di venire trasferiti in un altro aeroporto perché quello della British era l’unico volo in partenza da Genova.

Gli stormi di gabbiani continuano a rappresentare una minaccia per gli aerei in fase di atterraggio o decollo. La direzione dell’aeroporto ha provato diversi stratagemmi per allontanare il pericolo. Ai bordi della pista è comparsa anche la sagoma di un falco per sconfiggere il “nemico”. E poi gli ultrasuoni, i colpi a salve, i cannoni a gas propano. “Nel 2010 – ammise Paolo Sirigu, il direttore dell’aeroporto in un vertice sul problema in Prefettura – abbiamo avuto 18 impatti ed è un dato enorme, che ci fa capire la gravità della situazione. Anche quest’anno il numero di impatti non è calato e siamo rimasti in linea con il 2011. A mio parere, comunque, anche un solo caso deve essere considerato un  fatto grave”.

Al Colombo le hanno provate tutte. La sagoma del falco è stata un buco nell’acqua: i gabbiani hanno

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impiegato pochi giorni per capire che era finto, lo hanno accerchiato in quattro e distrutto a beccate. Gli altri strumenti servono, ma non bastano. “Per allontanare i gabbiani applichiamo sia sistemi fissi che mobili. Utilizziamo un cannoncino a gas, un amplificatore che emette il suono dei gabbiani feriti e abbiamo personale specializzato che spara razzi luminosi”, ribadisce il direttore. 

Ma occorre risolvere il problema alla radice. “I gabbiani che si allontanano dall’aeroporto – conclude Paolo Sirigu – vanno a mangiare alla discarica di Scarpino o si spostano sulla diga foranea dove sono riparati dal vento ma si rialzano in volo poco dopo per tornare sulla pista. Con i nostri sistemi rumorosi riusciamo a garantire un alto grado di sicurezza ma sono necessari altri dissuasori sulla diga per difendere cielo e terra”.

(25 settembre 2012)

Fonte:http://genova.repubblica.it


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