Emilia

7 Febbraio 2014

Luca di Montezemolo , Presidente della casa del Cavallino Rampante di Maranello ha smentito immediatamente la voce, sottolineando che la Rossa non si muoverà di un millimetro dalla sua sede storica in provincia di Modena.

E manterrà la sua “identita storica e  

soprattutto il made in italy”

Beh vista l’ultima ” furbata” diciamo così,  di  Marchionne che ha trasferito la Maserati, o meglio la linea di produzione della 4 porte a Grugliasco, non ci sarebbe da stupirsi se ” qualcuno ” per esigenze di ” globalizzazione produttiva  ” spostasse la casa automobilistica modenese all’estero…

Mah speriamo bene, tra terremoto, e alluvione ormai siamo allo strenuo, ci mancherebbe solo l’ultima mazzata per mettere in ginocchio definitivamente una provincia già martoriata dalle bizze della natura dall incuria dell’uomo.

P.G.G.


26 Gennaio 2013

(AGI) – Roma, 25 gen. – La terra ha tremato con forza oggi pomeriggio in Garfagnana, nella Toscana settentrionale, una scossa di terremoto alle 15,48, con magnitudo locale 4,8 che e’ stata avvertita chiaramente nel nord Italia. Secondo l’Ingv, l’ipocentro e’ stato a 15,5 km, l’epicentro tra Pieve Fosciana e Castelnuovo Garfagnana. La paura si e’ presto diffusa in larghe zone della Toscana e dell’Emilia Romagna, ma anche in Liguria. Non si segnalano pero’ danni a cose o persone. A Lucca, Viareggio, Capannori e altri comuni, alcune scuole domani saranno chiuse a scopo cautelativo, al fine di effettuare le verifiche strutturali dovute. Controlli saranno effettuati anche nelle localita’, come Altopascio e Pieve Fosciana, dove le scuole sono abitualmente chiuse nel fine settimana. Subito dopo la prima scossa, in un’ora ne sono state registrate altre nove dall’Ingv fra Toscana ed Emilia. Il distretto sismico delle scosse e’ individuato nella Garfagnana, eccetto per la scossa delle 16.22, localizzata a Frignano, in Emilia. Dopo la prima forte scossa e’ stata chiusa in via cautelativa la linea ferroviaria Lucca-Aulla per dare corso a verifiche strutturali. Tanta paura, ma nessun danno nello spezzino per la scossa di terremoto avvertita distintamente anche nel resto della Liguria, come Genova e il levante. Non si registrano danni, mentre numerose sono state le telefonate allarmate ai vigili del fuoco e alla polizia municipale. “La penisola italiana e’ attualmente attraversata da un periodo di tempesta crostale, ovvero e’ entrata in una fase in cui e’ costantemente bombardata da scosse di terremoto”, ha detto all’AGI Giovanni Gregori, geofisico del Cnr. “Quest’ultima scossa – ha spiegato Gregori – ci dimostra che il nostro Paese e’ come un tavolo squassato che riceve continuamente un colpo dietro l’altro”. “Per la Terra si tratta di una fase fisiologica che puo’ durare diversi anni, fino a quando non si arriva a periodi di calma piatta”. Ma per il geofisico questa sarebbe una buona notizia: “Piu’ sono le scosse di terremoto – ha sottolineato – minori sono i danni che provocano. E’ nei periodi di quiete che bisogna preoccuparsi perche’ significa che la terra sta accumulando tanta energia che puo’ esplodere improvvisamente con violenza”. Ecco perche’ – secondo Gregori – tutti i terremoti sarebbero in qualche modo collegati. “Anche se si tratta di faglie diverse – ha concluso – tutte fanno parte dello stesso meccanismo”. Nessun legame tra la scossa di terremoto che ha interessato l’area montuosa della Garfagnana, a 30 chilometri a Nord-Est di Viareggio, e il sisma che proprio un anno fa ha colpito l’Emilia, ha spiegato a sa volta all’AGI Stefano Gresta, presidente dell’Ingv: “Si tratta di una struttura sismogenica diversa”, ha chiarito. “Al momento si e’ trattata di una scossa isolata, cioe’ senza alcun precedente nei giorni scorsi”. Sul perche’ questo terremoto sia stato percepito in diverse citta’, il presidente dell’Ingv spiega: “Piu’ un terremoto e’ profondo e piu’ e’ largo il cono in cui l’energia viene proiettata in superficie”, e dunque maggiore l’area di percezione. “Questo, pero’, significa che i danni sono anche minori”, ha precisato Gresta. Non e’ da escludere poi – come spiega Alessandro Amato, ricercatore sismico dell’Ingv – che potrebbe trattarsi di uno sciame sismico quello inaugurato con la scossa da 4,8 gradi in Garfagnana. “La scossa e’ arrivata senza pravviso ne’ scosse piu’ leggere – spiega Amato – ma ora ne seguiranno altre. E’ un classico terremoto appenninico, medio-forte, abbastanza superficiale avendo profondita’ di 15 chilometri”. La Garfagnana e’ considerata dagli esperti una zona dall’alto rischio sismico: nel 1920 l’intera regione fu devastata da un forte terremoto superiore ai 6,5 gradi. (AGI) .

Fonte:www.agi.it


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