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25 Febbraio 2014

Emirates ha annunciato oggi il lancio di un servizio giornaliero verso Chicago, per l’aeroporto O’Hare International (Terminal 5), il prossimo 5 Agosto 2014. Il servizio sarà effettuato con un Boeing 777-200LR. Chicago diventerà così il nono gateway di Emirates negli USA, dopo l’inaugurazione dei collegamenti per Boston, previsti per il prossimo 10 Marzo.

Parlando della nuova rotta, Tim Clark, Presidente di Emirates Airline ha dichiarato: “Chicago è una destinazione degli Stati Uniti che Emirates ha sempre voluto servire. Come Dubai, Chicago è uno degli hub principali, a livello mondiale, per il commercio e per il trasporto, caratterizzato da una grande diversità culturale, noto per essere un motore economico del suo Stato.

Accogliamo con favore la possibilità di stabilire un ponte commerciale tra queste due grandi città e, attraverso il nostro hub di Dubai, potremo collegare in modo più efficiente i passeggeri nella zona di Chicago e le spedizioni con la nostra rete internazionale, che può contare, oltre a Dubai, su oltre 140 destinazioni in tutto il mondo. Si tratta di una buona notizia per il commercio e per il turismo di entrambe le città e per i lavori che si svolgono su entrambe, così come per i consumatori che potranno beneficiare di una maggiore scelta competitiva”.

“Chicago dà il benvenuto ad Emirates, una delle più importanti linee aeree internazionali al mondo”, ha dichiarato il Sindaco di Chicago Rahm Emanuel. “I collegamenti aerei sono fondamentali per il commercio e il turismo, e i voli non-stop giornalieri di Emirates provenienti da Dubai innalzeranno il livello della nostra connettività globale, e promuoveranno il nostro obiettivo di ospitare 55 milioni di visitatori entro il 2020; traguardo che a sua volta contribuirà a creare posti di lavoro non solo in aeroporto, ma in tutti i settori dell’industria del viaggio e del turismo di Chicago”.

Chicago è anche un hub significativo, e sede di molte delle più grandi aziende degli USA, tra cui Boeing, che è un importante partner di Emirates. Emirates è il più grande operatore di Boeing 777 nel mondo, con una flotta che conta attualmente 122 velivoli per passeggeri e 10 Boeing 777 cargo, ed è un cliente anche del nuovo velivolo della Boeing, il 777X, tanto da averne annunciato il più grande ordine singolo nella storia dell’aviazione commerciale per 150 di questi velivoli, nel Novembre 2013, pari ad un valore di 76 miliardi dollari. Il nuovo collegamento – volo EK235 – partirà dal Dubai International Airport alle 9:45 ed arriverà a Chicago alle 15:25. Il volo di ritorno, l’EK 236, partirà dall’aeroporto O’Hare alle 20:35 ed atterrerà a Dubai alle 19:10 del giorno successivo. Oltre ai passeggeri, il velivolo trasporterà fino a 17 tonnellate di merci per incrementare ulteriormente le capacità commerciali tra Dubai e Chicago. Emirates già opera due volte a settimana un servizio merci per Chicago e nel 2013 ha trasportato circa 7.400 tonnellate di merci in partenza dalla città e oltre 4.200 tonnellate per Chicago. I biglietti sono ora disponibili in vendita su www.emirates.com

(Ufficio Stampa Emirates)

 

Fonte:www.md80.it


17 Novembre 2013

Grandi manovre nel settore aeronautico, durante l’Air Show di Dubai. Investimenti decisi in Europa anche per Etihad, che acquista una quota nella svizzera Darwin. I timori dei sindacati: “Anche loro abbandonano Alitalia?”

Oltre trecento aerei in un giorno, per un investimento che sfiora i 150 miliardi di dollari. Le compagnie degli Emirati Arabi e del Golfo movimentano l’air show di Dubai, con una shopping record dei cieli, diviso tra Airbus e Boing. Etihad, su cui sono puntati gli occhi degli osservatori per la vicenda Alitalia dopo che Air France si è defilata dall’aumento di capitale e Aeroflot ha reso noto di non essere interessata, ha inoltre annunciato l’acquisizione del 33,3% della compagnia svizzera Darwin Airline, il cui brand diventerà Etihad Regional.

I timori dei sindacati
E’ un acquisto che il ceo James Hogan annuncia come “un cambiamento radicale” che potrebbe essere esteso ad altri mercati. Ma il segretario generale dell’Ugl Giovanni Centrella teme che “sfumi molto probabilmente l’interesse verso l’Italia di un altro eventuale investitore straniero”. Dubai comunque non delude le aspettative della vigilia per le case costruttrici di vettori aerei. L’Italia è presente con Finmeccanica e le sue società Alenia Aermacchi, Augusta Westland e Selex es.

Lo shopping delle compagnie arabe
Del resto i Paesi del Golfo rappresentano il 20% dei ricavi del gruppo che al salone presenta il velivolo multi-missione MC-27J dei Alenia Aermacchi e i mock-up degli elicotteri di nuova generazione AW169 e AW189 di AgustaWestland. Nel primo giorno lo shopping annunciato dalle compagnie aeree dell’area è record. Emirates annuncia l’acquisto più importante nella storia dell’aviazione civile: duecento aerei, tra Airbus e Boeing, per un valore complessivo di 99 miliardi di dollari.

Gli acquisti di Emirates ed Etihad
L’ordine per la compagnia di bandiera degli Emirati è articolato in 150 Boeing 777X con opzione per ulteriori cinquanta aerei per un valore di 76 miliardi di dollari, e in cinquanta Airbus A380s per un valore di 23 miliardi di dollari. “Le consegne degli aerei inizieranno nel 2020”, ha dichiarato lo sceicco Ahmad Bin Saeed Al Maktoum, presidente e ceo della Emirates Airline, sottolineando che il volume dell’ordine odierno riflette la crescita futura degli Emirati Arabi Uniti.

L’industria aeronautica in grande sviluppo
Attualmente il settore aeronautico di Dubai contribuisce al 28% del Pil, mentre l’intero Medio Oriente avrà bisogno nei prossimi vent’anni di almeno quattromila piloti e 53mila addetti al supporto tecnico. Etihad, la compagnia di bandiera di Abu Dhabi, emirato capitale della Federazione degli Emirati Arabi Uniti, ha invece annunciato l’ordine di 82 aerei Boeing fra cui 777x e 787s, per un valore di 25,2 miliardi di dollari e un ordine per 27 miliardi di dollari ad Airbus che comprende 36 velivoli A320 Neo.

Fonte:www.rainews24.rai.it



Alleanza strategica nei cieli del mondo tra Qantas ed Emirates, due delle principali compagni aeree, che ora potranno offrire voli trans-continentali in code-sharing.

GUARDA VIDEO

http://it.euronews.com/2013/03/31/trasporto-aereo-alleanza-strategica-tra-qantas-e-emirates/

Dopo 17 anni finisce la collaborazione di Qantas con British Airways, e si apre una fase definita storica.

“E’ uno dei giorni più importanti nei 92 anni di storia di Qantas. Il nostro partnerariato con Emirates è forse il più grande accordo di collaborazione che abbiamo mai fatto”.

“Nonostante la mia età e i molti anni passati in questo settore, ancora oggi mi viene la pelle d’oca quando vedo due magnifici aerei come questi volare così vicino e così bene…”.

Una emozione condivisa a Sidney, dove due A380 hanno volato in formazione.

Da oggi la compagnia australiana raggiungerà Londra via Dubai, e non più via Singapore. Finora Qantas e Emirates trasportano già il 65 per cento dei passeggeri su questa direttrice.

Fonte:http://it.euronews.com


28 Febbraio 2013

Il senior vice president commercial Richard Jewsbury frena gli entusiasmi: “Di diritti di traffico ne abbiamo diversi, metteremo voli dove si presenta la migliore opportunità”

 

Con venti aerei in consegna nell’arco dell’anno e la direzione italiana da ricostituire la priorità di Emirates sul mercato del Belpaese è anzitutto “consolidare i 49 voli alla settimana”, mentre sul resto del mondo “trovare il giusto equilibrio tra le diverse aeree, dall’Europa all’Estremo Oriente”, verso il quale proprio i nostri connazionali mostrano di volare volentieri via Dubai e con la compagnia degli Emirati.
Durante una recente visita a Milano, il senior vice president commercial Richard Jewsbury ha spiegato puntualmente i progetti del vettore, che sta attraversando un momento delicato in Italia.
Non è un segreto per gli addetti ai lavori che il general manager Massimo Massini abbia lasciato la compagnia e si stanno conducendo proprio in queste settimane i colloqui per il ruolo di vertice, occupato dal 1992 dal precedente direttore.
L’attenzione su Emirates è anche molto focalizzata sul diritto di V libertà da esercitare a Malpensa che la compagnia starebbe per ricevere dall’Enac e di fatto già autorizzato, ma sul quale Jewsbury raffredda gli entusiasmi.
“Possiamo dire di avere ottenuto diversi diritti e le opportunità sono molte, guardando sia al network sia al mondo, tuttavia procediamo per analisi dei costi e dei benefici, monitorando attentamente i flussi di traffico e via via che gli aerei entrano in flotta”, argomenta.
Sul settimanale guida Viaggi del 4 marzo l’intervista a Richard Jewsbury sui piani del vettore che in Italia movimenta 1,5 milioni di passeggeri. p.ba.

Fonte:www.guidaviaggi.it


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