Genova

6 Aprile 2014

Genova – Una cinquantina di persone sono rimaste bloccate da questa mattina fino le 17.30 circa nell’aeroporto Cristoforo Colombo: dovevano tutte partire per Napoli con l’aereo della Volotea (previsto) in partenza alle 11.10.

L’ultimo annuncio di ritardo del volo: partenza programma alle 17.25 (foto Il Secolo XIX)

Poco prima del decollo del volo, che tempo fa ha sostituito quello di Alitalia dal capoluogo ligure a quello campano, i passeggeri sono stati però avvisati che le avverse condizioni meteo su Napoli avrebbero ritardato la partenza sino alle 12.30 (fotogallery).

All’avvicinarsi di mezzogiorno, però, è stato spiegato che a causa di un problema tecnico l’aereo che sarebbe dovuto volare fra Genova e Napoli era fermo a Palermo: dunque, partenza rimandata alle 15.

Nel primo pomeriggio, l’ennesima “spiegazione”: il secondo aereo della compagnia che avrebbe dovuto raggiungere il capoluogo ligure per portare i passeggeri sino a Napoli si sarebbe rotto, dunque la partenza è stata posticipata nuovamente, questa volta alle 17.25.

Ma sul sito di Volotea viene segnalato un altro orario: le 17.59 (fotogallery)

Fra i circa 50 passeggeri di Volotea serpeggia il nervosismo, anche perché in aeroporto non è presente personale della compagnia aerea, ed è difficile ottenere informazioni attendibili.

L’unica comunicazione da parte della compagnia è arrivata alle 13.40 via sms ai passeggeri: “Ci scusiamo per il disagio. Il nostro gruppo sta lavorando per garantire la partenza del suo volo V7 1733 il prima possibile. Continueremo a tenerla informata”.

«Di solito prendo il treno, ma questa volta mi sono detta: “meglio l’aereo”. Ma adesso basta, niente più voli e cancello del tutto questo scalo, non c’è nulla», spiega con rassegnazione Vanda Verzino seduta in attesa della partenza sulle sedie del Colombo.

Nella fila dietro Annamaria Russo tiene in braccio la figlia di 14 mesi che continua a muoversi impaziente. «Abbiamo cercato di distrarla come potevamo, anche con l’aiuto di altri passeggeri che si son messi a giocare con lei», spiega continuando a cullare la bambina. Il papà è andato a fare la spesa omogeneizzati e pannolini che avevamo nella valigia imbarcata. «Speriamo almeno ci rimborsino il biglietto».

«Io abito qui vicino, potevo uscire e fare tutto in queste sei ore. Invece mi hanno detto di restare qui, che non potevamo andare via», spiega Annamaria Vigilante. «Non è un hub internazionale, potevano chiamarci al telefono e lasciarci impiegare il tempo in altro modo». Un disagio che ha colpito anche i giocatori della squadra di pallanuoto della Pro Recco diretti a Napoli per la partita con il Posillipo.

Alle 16.28, in aeroporto viene annunciato ai passeggeri di «recarsi alla sala d’imbarco» dove però le persone in attesa di partire per Napoli si trovano già da questa mattina. Alle 17.26 finalmente le procedure di imbarco e poco dopo la partenza.

Fonte:www.ilsecoloxix.it


30 Ottobre 2013

Genova – L’altro ieri sera, in fase di atterraggio a Genova, l’aereo della Small Planet Airlines da Roma centra un volatile con un’ala e rimane danneggiato. Ieri sera, nuova emergenza, questa volta sul volo da Napoli. Venti minuti dopo il decollo, si accende la spia che segnala un guasto al carrello e il pilota è costretto a tornare a Capodichino. Paura e disagi hanno caratterizzato il battesimo delle due nuove linee per la Capitale e il capoluogo partenopeo, inaugurate solo lunedì dalla compagnia Low Cost. I due Boeing 737-300 sono andati fuori uso uno dopo l’altro in meno di 24 ore, lasciando a terra circa un’ottantina di passeggeri.

Il primo incidente è passato quasi inosservato. Ad accorgersi dell’ala danneggiata, a volo già atterrato, è stato lo stesso comandante, durante la consueta ispezione al termine del turno. Immediatamente sono scattate tutte le procedure del caso. Gli operatori hanno inviato l’aereo a Roma per la riparazione e i passeggeri della partenza successiva, cioè quella di ieri mattina alle 6.55, sono stati riprotetti sul volo per Napoli delle 7.30, che per l’occasione ha fatto scalo intermedio nella Capitale.

Fin qui tutto bene. Lo stesso meccanismo, con l’utilizzo di un solo velivolo per coprire le due tratte, sarebbe dovuto scattare anche la sera. Ma l’ultima emergenza ha mandato in tilt il piano.

L’aereo partito da Capodichino e diretto a Fiumicino con destinazione finale Genova, dopo soli venti minuti di volo è tornato indietro a causa dell’accensione della spia del carrello. A bordo c’erano, oltre all’equipaggio, trenta persone. Per fortuna il pilota è riuscito ad atterrare senza problemi: si era trattato solo di un contatto, il carrello era a posto. Ma i successivi controlli di sicurezza hanno bloccato il Boeing sulla pista per tre ore. Solo alle 22.54 la torre di controllo ha dato il via libera al decollo. La rabbia dei passeggeri: «Abbiamo ricevuto poche informazioni», dice un avvocato rimasto in attesa a Roma per quattro ore. La replica della compagnia: «Abbiamo fornito tutte le necessarie informazioni al personale di terra dei due aeroporti in modo che assistessero i nostri clienti nel modo più opportuno. Ci scusiamo per i disagi, ma i ritardi sono dovuti ai controlli imposti dalle procedure per garantire la sicurezza».

Fonte:www.ilsecoloxix.it


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