inghiottito da un cumulo di nubi

7 Gennaio 2013

Un pilota venezuelano ha raccontato alla Stampa di aver visto il velivolo sparire inghiottito dalle nuvole

Continuano le ricerche dell’aereo scomparso a Los Roques con quattro italiani a bordo, tra i quali Vittorio Missoni e la moglie. Le condizioni del mare hanno rallentato le operazioni: fino ad ora è stata scandagliata  un’area di 360 miglia nautiche nell’arcipelago di Los Roques.

IL FULMINE – Un pilota venezuelano che era decollato con un Cessna subito dopo il piccolo bimotore, ha raccontato alla Stampa di aver visto il velivolo sparire inghiottito “da un cumulo di nubi”. “Un fulmine, deve essere stato un fulmine“, ha dichiarato Enrique Rada in un’intervista al quotidiano torinese, “in quei cumuli a volte si scatena una tensione elettrica cosi’ forte che puo’ colpire l’aereo in modo da distruggere tutto in pochi secondi”. 

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha affermato che la Farnesina segue il caso “con grandissima apprensione” e ha ringraziato le autorità venezuelane “per il loro impegno”. Terzi ha ribadito la “forte vicinanza e solidarieta’ del governo alle famiglie dei quattro italiani al momento non reperibili”.

LE RICERCHE – Quasi 400 persone partecipano alle operazioni tra volontari, personale dei ministeri dell’Interno, dei Trasporti, Protezione civile, Istituto aeronautica civile, e ilal servizio ricerche e salvataggi (Sar), con il supporto delle unità delle forze armate. Il ministroTerzi sta valutando la possibilità di una “collaborazione” dei Vigili del fuoco italiani. Per oggi e’ attesa una visita dell’ambasciatore italiano, Paolo Serpi, a Gran Roha, da dove era decollato il bimotore Britten Norman diretto nella capitale venezuelana. A Caracas si trova il fratello di Vittorio Missoni, Luca, che domenica ha avuto un incontro con le autorita’ venezuelane. Intanto a Sumirago, in provincia di Varese, e’ ripresa l’attività dello stabilimento Missoni, in un clima di grande preoccupazione per la sorte dell’amministratore delegato e della moglie. A Brescia sono invece rientrati Giuseppe Scalvenzi e la moglie Rosa Apostoli, la coppia di amici che per un puro caso non si era imbarcata in aereo con i Missoni e i coniugi Guido Foresti e Elda Scalvenzi, quest’ultima sorella di Giuseppe.

(AGI)

Fonte: www.giornalettismo.com


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