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6 Ottobre 2016

Ryanair, il colosso dei voli low cost, solo pochi giorni fa ha annunciato il prossimo acquisto di 50 nuovi aerei, con l’assunzione (in tutta Europa) di oltre 3000 persone: 2ooo assistenti di volo, mille piloti, 250 ingegneri.

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Altezza minima: 1 metro e 57 centimetri. Altri requisiti: fedina penale pulita, in buona forma fisica, in grado di nuotare per almeno 20 metrisenza aiuti, saper parlare (e scrivere) bene in inglese.

E poi pronti a «lavorare duro», in flessibilità, essere amichevoli con i clienti e non sentirsi «uncomfortable» quando questi fanno domande o richieste.
In tutta Europa, ma anche in Italia.

Sono partiti da pochi giorni i «Recruitment Days», letteralmente i giorni del reclutamento, in programma in tutto il Belpaese: l’11 ottobre l’appuntamento è a Orio al Serio, per poi tornare qui nei primi mesi del 2017.

La ricerca di lavoro si sposterà poi venerdì 28 a Milano.

Per partecipare basta cliccare sulla pagina di crewlink.ie, lo spin off Ryanair che si occupa di formazione e assunzioni, rispondere al primo check e poi prenotarsi per il colloquio.

Fonte:www.giornaledibrescia.it/


2 Giugno 2016

E’ l’ultimo frutto del programma One Off di Maranello, che permette di creare un pezzo unico per clienti (molto) facoltosi che decidono il design della vettura. Il prezzo? E’ top secret, ma..

di Omar Abu Eideh | 1 giugno 2016

 

Si chiama 458 MM Speciale ed è l’ultimo bolide prodotto dalla Ferrari. La sua particolarità? Ne esistesoltanto una al mondo e non ne saranno prodotte altre: esatto, si tratta di un esemplare unicodisegnato appositamente dalla Scuderia italiana per un (facoltosissimo) cliente britannico.
Infatti i più informati sanno c he in Ferrari esistono due ferr1 ferr2 ferr3 ferr4

programmi di personalizzazione paralleli: col primo, denominato “Tailor Made”, si possono scegliere colori della carrozzeria dedicati o su campione oltreché sellerie e finizioni fuori catalogo. Il secondo invece si chiama “One Off”: è ancora più esclusivo e permette di farsi fabbricare dalla Ferrari un’auto praticamente unica.

Il cliente infatti ha un ruolo decisionaleenorme sul design finale della vettura, che viene costruita sulle medesime specifiche tecniche di un modello già in produzione.

In particolare la 458 MM Speciale basa telaio e meccanica su quelli della 458 Speciale, ultima coupé a motore centrale diMaranello motorizzata da un V8 aspirato da 4.5 litri di cilindrata e 605 CV di potenza. La supercar in questione è stata disegnata dal Centro Stile Ferrari – sotto la direzione di Flavio Manzoni – che ha messo su carta le indicazioni delproprietario, a cominciare dalla vetratura ad “effetto visiera”: in pratica parabrezza e finestrini laterali sembrano essere un unico complesso grazie al montante anteriore verniciato in nero.

Tuttavia le unicità della emme-emme passano anche per la livrea “Bianco Italia triplo strato” – con tanto di banda tricolore – per i cerchi in lega dallo styling appositamente concepito e per la carrozzeria in alluminiofatta a mano con paraurti anteriore e posteriore in fibra di carbonio. Mentre all’interno è un trionfo dipelle color cioccolato con cuciture bianche e rivestimenti in CFRP.

Considerando che le Ferrari hanno un design strettamente funzionale ai flussi dell’aria, si evince con chiarezza come la 458 MM Speciale sia stata oggetto di uno studio aerodinamico dedicato, di cui fanno parte le aperture laterali sulle fiancate – servono per raffreddare il vano motore – e le modifiche apportate al frontale ed al retrotreno, ora dotato di un nuovo spoiler fisso.

In sintesi si tratta di un mezzo su cui i reparti di ingegneria e stile si sono dedicati a pieno per venire incontro ai gusti di unapersona: un po’ come quando da bambini si disegna l’auto dei propri sogni. Solo che qui a realizzarli è lacasa automobilistica più famosa del mondo.
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Tutto questo ovviamente ha il suo prezzo, gelosamente tenuto riservato, al pari dell’identità del committente: quest’ultimo ha un potere decisionale talmente elevato da decidere che l’azienda non divulghi né foto né dati tecnici ufficiali del mezzo, come successo per la F12 SP America, gt di cui non esiste una documentazione pubblica del costruttore.Per altre realizzazioni di questo calibro invece sono state addirittura divulgate foto col proprietario che posa accanto all’auto: è il caso della SP12 EC del mitico Eric Clapton.
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Come scritto poc’anzi, in ogni caso il “prezzo di listino” rimane segreto: tuttavia a titolo di paragone basti sapere che la F60 America, spider su base F12berlinetta, è stata costruita in 10 esemplari del valore di 2.5 milioni di euro cadauno, senza che la clientela potesse influenzare le scelte stilistiche fatte dalla Ferrari. Se tanto mi dà tanto….

Fonte:www.ilfattoquotidiano.it/

 


30 Maggio 2016

“Sono state emozioni fortissime, perché non pensavamo più di riuscirci!”, descrive così le sue sensazioni il sub genovese Massimo Domenico Bondone dopo il ritrovamento del sommergibile inglese P311, rimasto sul fondo del mare sardo per 73 anni.

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Davanti all’isola Tavolara nel pieno della II Guerra mondiale è affondato il sommergibile inglese con a bordo 71 marinai, di cui dal 1943 non c’erano più notizie… fino a qualche giorno fa. Il sub Bondone con il supporto tecnico dell’Orso Diving Club dopo diversi tentativi, quasi rassegnatosi, ha finalmente ritrovato a 100 metri di profondità il relitto, praticamente intatto.

Gli echi della II guerra mondiale arrivano fino ai giorni nostri. Tuttora vengono ritrovati, su quelli che erano all’epoca i campi di battaglia, resti delle vittime o dei semplici elmetti, degli oggetti come a ricordarci quei momenti di immane tragedia.

Il sommergibile della Royal Navy era in missione per mettere fuori uso gli incrociatori Trieste e Gorizia, il destino ha fatto sì che dopo 73 anni proprio un italiano abbia ritrovato il relitto, un vero cimitero di guerra. Il cerchio si è chiuso, le famiglie dei marinai inglesi, che ora sanno dove giacciono i loro parenti deceduti in guerra, hanno già espresso la loro gratitudine per quest’importante scoperta al sub italiano.
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Sputnik Italia ha raggiunto per una testimonianza il protagonista del ritrovamento, Massimo Domenico Bondone.

— Massimo, come ha trovato il sommergibile inglese P311 sui fondali sardi?

— L’ho trovato perché avevo in programma un viaggio per immersioni in Sardegna, sono venuto qui per tanti anni, poi sono stato assente per oltre 15 anni. Poi ho voluto fare qualcosa di nuovo, ho iniziato a fare qualche ricerca storica sui relitti mai ritrovati, quelli più sconosciuti. Il primo è stato proprio questo sottomarino, perché adesso sto facendo un viaggio da nord a sud partendo da Genova, dove vivo. Sono partito in barca, un grosso gommone Zodiac e la prima tappa era proprio qui in Sardegna.

Che emozioni ha provato trovando il relitto sui fondali marini?

— C’è un grosso interesse per i relitti della I e la II Guerra mondiale, i sommergibili hanno sempre un fascino particolare per noi che andiamo sott’acqua. Le emozioni sono state fortissime, perché io e la squadra che mi ha aiutato non pensavamo più di riuscirci.
È già da un mese che sono qui, il mare era sempre non buono, stavamo per rinunciarci. Abbiamo insistito fino all’ultimo e poi l’ultimo giorno l’abbiamo trovato!

— Lei sa già che ne sarà del sommergibile, verrà ridato all’Inghilterra o rimarrà in Italia?

— In genere la tradizione vuole che sia lasciato dov’è. Una volta riconosciuto ufficialmente il P311, credo verrà fatta una cerimonia alla presenza di rappresentanti inglesi e italiani, perché questo è da considerare come un cimitero di guerra.

— A bordo del sommergibile ci sono i 71 corpi dei marinai inglesi. Possiamo dire che questo ritrovamento ha un valore particolare anche da un punto di vista umano?

— Sì, i corpi sono tutti dentro, perché navigavano in sommersione e quindi tutto è completamente sigillato.
Non c’è possibilità di entrare, per fortuna, aggiungo io. Sono passati 73 anni e credo che oramai, e come noi ben sappiamo, i nemici di una volta, ora sono amici.

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— A distanza di tutti questi anni il cerchio si è chiuso e i parenti hanno scoperto dove si trova il sommergibile, grazie alla sua scoperta.

— Ho già ricevuto segni di gratitudine da parte di parenti delle persone morte su questo sommergibile. Mi hanno scritto in privato. Sono molto sensibili in Inghilterra.
Ci sono molti sommergibilisti, molte associazioni di famigliari e parenti delle vittime.

Sono tutti molto contenti, perché ho avuto il dovuto rispetto verso coloro che sono morti lì sott’acqua.

Fonte:it.sputniknews.com/


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