Lido

18 Gennaio 2016

Stupenda giornata quella di ieri, Domenica 17 Gennaio, anche a livello meteo, nella quale ci siamo goduti un fantastico volo a Venezia a bordo dell’ I-TECO, il Piper 32-300 dell’amico Sante.

Con noi Elvio, Giancarlo ed il mattacchione del gruppo Gino.

Decollati attorno alle 11,00 abbiamo fatto rotta verso Nord, costeggiando Carpi, poi il controllo aereo di Padova ci ha autorizzato direttamente su Chioggia VOR, poi in contatto con Venezia avvicinamento abbiamo sorvolato il Porto di Malamocco fino all’Aeroporto G.Nicelli del Lido di Venezia.

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Il volo è stato liscio come l’olio e la visibilità realmente “spaziale”…
Dal mare si vedevano i Colli Euganei incorniciati dalle Alpi a nord e tutta la Catena Appenninica a sud.

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All’ingresso della Laguna un velivolo con un familiare ”nasino blu” ci è passato sotto, anch’egli diretto all’Aeroporto del Lido, era il Piper 28-161 D-EENZ dell’amico Gaudenzio, il quale in compagnia di Donatella, la sua signora, ha passato la giornata come noi in quel di Venezia.

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Usciti dall’Aeroporto ci attendevano due taxi i quali ci hanno portato alla Trattoria “Andri”, meta obbligata per gli amanti del buon pesce.

Ed infatti, pochi minuti dopo esserci accomodati, il cameriere ha posato sul tavolo un “vassoione” con un trionfo di crostacei in tutte le salse.

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Finito l’antipasto abbiamo mangiato un delicatissimo Risotto allo Champagne con Gamberetti, accompagnato da un Prosecco veramente molto gradevole, Cappesante, sia ripiene che con un Tortello ripieno del suo mollusco..

Il pasto è terminato con due assaggi dessert. Un Mascarpone con Savoiardi e Fragole ed una Torta di Panna, Marzapane e Amarene.

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Usciti dal ristorante due taxi ci hanno riportato al Nicelli dal quale siamo decollati per rientrare a Modena.

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Una giornata meravigliosa un cielo senza una nuvola ed una mangiata di pesce in compagnia nella meravigliosa Venezia….. Cosa si può desiderare di più……

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P.G.



 Cronaca di una giornata meravigliosa 

Complice il clima quasi estivo,la cornice e la compagnia,  quella di  oggi  è stata proprio una giornata da incorniciare ,come si suol dire..

 Dopo un caffè, due chiacchiere con la nostra amica Cristina  ed uno sguardo alle meteo, abbiamo rifornito l’I-EMHW, il Piper Arrow dell’Aero Club e siamo decollati verso una nuova avventura.

Ai comandi quel mattacchione di Loris, coadiuvato nella navigazione dal buon Mirko, reduce da un’avventura volatoria in Florida (U.S.A.).

Io come al solito, oltre a fare da ”zavorra” mi occupavo del  reportage per il sito dell’Aero  Club.

Il “piano di battaglia” prevedeva :

Touch and go a Padova, sosta “tecnico-tattica” al Nicelli del Lido di Venezia, lungo costa fino a Ravenna, dove avremmo poi eseguito un altro touch and go ed infine il rientro a Modena.

Decollati da Marzaglia, abbiamo fatto rotta verso Ferrara, la Pianura Emiliana, di verde vestita ci scorreva attorno tranquilla, nonostante qualche “saltello”  dovuto alle termiche generate dal calore della terra, baciata da un caldo sole che, dopo un lungo ed interminabile inverno, donava finalmente ristoro e buon umore a noi “ed alle nostre ossa…”

L’area industriale di Ferrara Nord  scorre alla nostra destra irta di ciminiere fumanti e Silos di acciaio lucente, mentre il Po davanti a noi segna il confine tra Emilia e Veneto.

 Proseguiamo.

Dopo qualche minuto scorgiamo le  cime arrotondate dei Colli Euganei che ci aprono  la strada per Padova.

Sorvoliamo  il Castello di Lispida, il Monte Ceva e Abano Terme.

Davanti a noi L’Aeroporto Gino Allegri di Padova, anche sede del 17°Stormo I.T.( Intercettori Teleguidati) appartenenti alla 1° Brigata Aerea dell’ Aeronautica Militare  Italiana

Proseguiamo l’avvicinamento fino a toccare la pista 04.

Flaps su ,  motore e via! Riprendiamo, quota, virando a destra vediamo scorrerci sotto lo stupendo Duomo di Padova nel quale è conservato il meraviglioso  Cristo Adriano.

Poi, la Piazza del Santo con la maestosa Basilica di Sant’ Antonio da Padova , Patrono e Protettore  della città ed  il Canale Piovego

Proseguiamo, verso Punta Sabbioni nella Laguna di Venezia.

D’un tratto le turbolenze ci abbandonano…..

Finalmente, penso tra me e me. 

Sorvoliamo il campo da Golf di Alberoni ed il  Porto di Malamocco.

Alla nostra sinistra scorrono , l’Isola di Poveglia, Il Lazzaretto Vecchio, il quale ospitava nel 1400 i sospetti di contagio durante le epidemie che colpirono la popolazione veneziana

Atterriamo al Nicelli del Lido e subito veniamo catturati dalla presenza di due”volti noti”, veniamo infatti invitati dalla torre a parcheggiare proprio accanto all’I-MODU, uno dei due Piper Pa-28 Archer dell’Aero Club di Modena, atterrato in mattinata con ai comandi il nostro amico Gabriele Lalli  accompagnato dalla sua fidanzata Francesca.

Dietro di noi invece era parcheggiato  l’I-MISS, il Cessna FR-172J di Ostilio Sforacchi, anche lui facente parte del nostro sodalizio sportivo. 

Scendiamo dall’ aereo e ci dirigiamo al “terminal” per espletare le pratiche d’approdo.

Veniamo accolti da un gentilissimo e  corpulento  Addetto all’Handling che ci chiede le marche del velivolo, la provenienza e quanto pensiamo di trattenerci in Laguna. 

Alla risposta Modena ci guarda e accennando un sorriso ed esclama :” oggi tra Modena e Biella, vi siete dati l’appuntamento eh…..”

Infatti schierati sul parcheggio, a poca distanza dal nostro, avevamo notato la presenza di tre velivoli dell’Aero Club di Biella

Notiamo altresì che fuori dall’ufficio sono parcheggiate alcune biciclette azzurre col logo dell’Aeroporto veneziano.

Mirko si informa sulle modalità di noleggio e… perché no…

In men che non si dica siamo in sella ai velocipedi ed accompagnati dal ritornello di una famosa canzone di Riccardo Cocciante accennata da Mirko ci avviamo fuori dallo scalo per un giro verso il centro. 

La giornata è splendida, un arietta frizzantina ma tutt’altro che fastidiosa ci accompagna lungo la Riviera San Nicolò .

Decidiamo poi di fare una “sosta tecnica” per un gelato  sul Gran Viale Santa Maria Elisabetta.

Mamma mia quanta gente e quanta gioventù esclamiamo. 

10 minuti di relax seduti a gustare un gelato “cinese” poi via, saliamo in sella e ripartiamo percorrendo il viale fino in fondo, poi a destra sul Lungo Mare Marconi.

Che meraviglia, un paradiso, gente di qua e di la, stuoli di ragazzini e ragazzine che vanno e vengono dalla spiaggia, famiglie, gente comune che in bicicletta, a piedi, in moto  che vanno e vengono . 

A destra di nuovo percorrendo Riva Benedetto Marcello, poi Riva di Corinto fino ad arrivare sul Viale Sandro Gallo il quale poi ci riporterà di nuovo  sulla Riviera San Nicolò e verso l’Aeroporto.

A poche centinaia di metri dall’ingresso dell’Aeroporto incontriamo Gabriele e Francesca che rientravano a piedi  anch’essi verso il Nicelli.

Consegnate le biciclette ci fermiamo a bere un bel bicchierone d’acqua fresca al bar insieme ai nostri amici dell’I-MODU

Due chiacchiere ancora poi via verso gli aerei.

Foto di gruppo acanto ai velivoli della serie “ricordiamoli così” e via decolliamo uno dopo l’altro.

Alla radio sentiamo Gabriele che riporta i punti per il rientro diretto a Modena, noi proseguiamo invece per un lungo costa verso Ravenna

Ai comandi stavolta il buon Mirko .

Scorre alla nostra destra il Porto di Malamocco e mentre accenniamo una leggera virata a sinistra per “disegnare” la costa, vediamo sotto di noi un’infinità di barche, barchette,  e motoscafi che solcano la superficie calma del Nord Adriatico.

Sorvoliamo Porto Tolle ed il Delta del PO col suo dedalo di fiumiciattoli che sfociano nel mare.

Via via sorpassiamo le Valli di Comacchio e Porto Garibaldi, Lidi Ferraresi e Marina di Ravenna.

Viriamo a destra per entrare nel sottovento 08 per effettuare un touch and go sull’AeroportoLa Spreta” di Ravenna intitolato al Ten. Gastone Novelli, caduto della 1° Guerra Mondiale.

In finale Mirko indica a Loris un “posticino” dove si mangia una pizza favolosa.

Tocchiamo, motore e via…

Torniamo a casa.

Puntiamo verso Imola, intanto mando un SMS a casa tanto per far sapere che sono vivo…. 

Il cielo si sta annuvolando e commentiamo:” accidenti, abbiamo proprio preso un bella giornata..”

Sorvoliamo il Circuito Dino ed Enzo Ferrari di Imola,  “guarda ci sono delle moto che girano in pista” esclamo indicando l’autodromo 

Borgonuovo è alla nostra sinistra e a destra l’incantevole Santuario della Beata Vergine di San Luca che domina la “Dotta” e sullo sfondo la “spianata” dell’Aeroporto Internazionale Guglielmo Marconi di Bologna. 

Spilamberto è ormai alle nostre spalle e sorvolando la periferia sud di Modena contattiamo la frequenza dell’Aeroporto di Marzaglia per le istruzioni d’atterraggio. 

La voce di Umberto Catellani, direttore della linea di volo  tuona profonda alla radio :”Sottovento 11, vento calmo riporti in finale…..

L’affermazione di Mirko scatena l’ilarità a bordo del piccolo monomotore:” Eh la voce del padrone”…

E giù  ridere…

Atterriamo….

Scendiamo, mettiamo a posto carte e cartine varie, infiliamo i copri Pitot e ci dirigiamo in hangar per segnare i tempi sullo stralcio voli.

Mirko, vedendo Gabriele e Francesca esclama:” Ma… ci siamo già visti da qualche parte o sbaglio…”

Poi una gran risata incornicia il finale di una giornata meravigliosa…

Un’altra bellissima avventura, vissuta con amici veri che rimarrà nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Alla prossima 

GUARDA VIDEO

http://www.youreporter.it/video_25-04-2013_Il_Lido_in_bicicletta

http://www.youreporter.it/video_25-04-2013_Il_Lido_in_bicicletta_2

Per

www.aeroclubmodena.it

Piergiorgio”pierinoinflight”Goldoni 


17 Febbraio 2011

Ci saranno le minime?E’ un periodo in cui quando volo sono solito indossare la mascherina IFR e seguire le lancette degli orologi di bordo per tenere dritto sul sentiero di discesa l’aeroplano. Avevo bisogno di una boccata d’aria, di un volo a naso… L’occasione non è mancata: dovevamo andare da un cliente al Lido di Venezia, per discutere di opportunità di sviluppo. Al primo tentativo di uscita, quasi non si vedeva la manica a vento dall’ufficio del Club. La settimana dopo invece si riusciva a vedere anche un pezzo di pista.
Ci siamo accordati con il ns cliente per incontrarci al Lido verso le 15:00 del pomeriggio in modo da poter pranzare con un po’ di calma. Per evitare le nebbie e le foschie del primo mattino siamo partiti alle 11:30, destinazione Laguna di Venezia. Arrivarci è facile: sempre dritto, quando vedi il mare prendi la prima rotonda a sinistra, segui la costa e sei arrivato.
Così’ abbiamo fatto, anche se si vedeva più’ che altro sotto e non davanti. Il tempo pero’ verso Chioggia si è rivelato mite e soleggiato. Sorprendente il traffico del Nicelli: c’eravamo solo noi! Abbiamo contribuito con 20 euro di tasse al bilancio dell’aeroporto e ci siamo incamminati verso il pranzo. Per strada abbiamo raccattato anche una coppia di turisti in cerca di un ristorante (forse tedeschi) che abbiamo trascinato alla “Favorita”.

Un po’ di imbarazzo quando dopo 10 minuti di cammino abbiamo trovato il ristorante chiuso. Nella via centrale non è andata tanto meglio, anche gli altri locali erano chiusi, unica soluzione papabile il Pub Hostaria alla fine della via centrale e unico aperto (o quasi) nella zona. Abbiamo dovuto abbandonare l’idea del Branzino o consimili…e accontentarci di un pasto da Birreria…Ma poi in fondo, il divertente è fare quattro chiacchere in compagnia e su questo…branzino o non branzino…ci divertiamo sempre! Anzi…non essendo distratti dalla tavola sono uscite anche idee interessanti (di solito il vino che scorre a fiumi limita le già poche capacità intellettive).
Nel frattempo diamo un giro di telefono al ns uomo per incontrarci: è puntuale e ci aspetta in aeroporto.
Rientriamo e lo troviamo là ad aspettarci. Nella sala del Lido abbiamo modo di scambiare un po’ di vedute sulla situazione e su come andare avanti e condivise le azioni (che sicuramente ci faranno tornare) rientriamo alla base. Sono io ai comandi, sempre stesso giro, lungo costa, alla prima rotonda a destra (questa volta), quando inizia a non vedersi nulla un po’ a sinistra e più’ o meno dovremmo essere a casa.

In effetti il più’ o meno lo centriamo, troviamo la circonvallazione di Modena e la provinciale che collega Modena a Sassuolo. Prendiamo la seconda uscita a destra che dovrebbe essere la via che ci porta in aeroporto e dopo 1 minuto e 30 secondi riusciamo a vedere qualcosa che sembra la pista. Impostiamo il finale e in corto la vediamo, full flap e atterraggio. Di nuovo nella foschia emiliana, suona il telefono è l’ufficio, siamo rientrati…


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