Lockheed


 Lockheed T-33 Shooting Star

 

Il Lockheed T-33 Shooting Star era un aereo da addestramento statunitense costruito dal 1948 al 1959 ed usato tutt’ora da alcune aviazioni minori, come quella boliviana.

File:T-33A 5021TOS Alaska 1984.jpeg

Venne sviluppato a partire dal P-80 Shooting Star (in seguito ridenominato F-80), il primo caccia jet operativo nell’USAF, ed era inizialmente denominato TP-80C o TF-80C.

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http://www.youtube.com/watch?v=xX_FG5Aj2Qk

Il T-33 fu a sua volta la base del caccia intercettore F-94 Starfire.

Storia

Sviluppo

Il T-33 era un semplice adattamento del monoposto F-80C, con la riduzione dell’armamento da 6 a 2 mitragliatrici, un secondo posto di pilotaggio; i serbatoi interni, da 1.931 litri complessivi, vennero integrati da serbatoi alle estremità alari, molto caratteristici, da ben 870 litri (il predecessore arrivava a 2 da 807 litri). La velocità di salita scendeva da 35 a 26 m/s.

Il caccia F-80 si era trasformato quindi in un addestratore avanzato che venne talmente apprezzato, per la sua semplicità, da essere prodotto in oltre 6.000 esemplari, anche in Canada ed in Giappone.

File:Lockheed NT-33A USAF.jpgIl T-33 era molto popolare e divenne molto diffuso in tutto il mondo, combattendo anche in vari conflitti minori, come ad esempio l’invasione della Baia dei Porci, ed almeno fino a pochi anni fa era in linea in una dozzina di paesi in vari continenti.

Impiego operativo

Venne impiegato per decenni negli USA, nelle file dell’USAF, della US Navy e dei Marines. L’Aeronautica Militare Italiana, invece, ottenne 75 esemplari a partire dal 1952, con altri 15 nella versione RT-33A da ricognizione. Il T-33 spense molte delle speranze riposte negli addestratori studiati in Italia, ben più costosi anche perché non erano coperti da nessun programma di aiuti internazionali. Per questo motivo, i G.80/82 non ebbero successo, e bisognò aspettare il successivo Aermacchi MB-326, maggiormente orientabile al compito d’attacco al suolo e che ebbe un successo notevole di esportazione.

L’ultimo T-33 italiano venne radiato nel 1982, quando almeno altri 20 paesi continuavano ad usarlo nel mondo.

Varianti

File:T-33 LA PAZ.jpg

USAF
T-33A
versione da addestramento a getto biposto.
AT-33A
versione da attacco leggero derivata dal T-33A.
DT-33A
designazione assegnata ai T-33A convertiti in aerei da controllo droni.
NT-33A
designazione assegnata ai T-33A convertiti in aerei per test sperimentali.
QT-33A
designazione assegnata ai T-33A convertiti in droni senza equipaggio da bersaglio.
RT-33A
versione da ricognizione derivata dal T-33A.

US Navy

  • TO-1/TV-1: U.S. Navy designation of P-80C, 50 transferred to USN in 1949 as jet trainers (not technically T-33 Shooting Star)
  • TO-2: Two-seat land-based jet training aircraft for the US Navy. It was the US Navy’s version of the T-33A. Later redesignated TV-2.
  • TV-2KD: This designation was given to number of TV-2s converted into drone directors.
  • T-33B redesignation of Navy’s TV-2 in 1962.
  • DT-33B redesignation of Navy’s TV-2KD.

Canada

File:Greek T-33 Shooting Star 4.jpg

Utilizzatori

Arabia Saudita Arabia Saudita
Belgio Belgio
  • Composante Air de l’armée belge
acquisì 38 T-33A ed un RT-33A con i quali operò dal 1952.
Bolivia Bolivia
Brasile Brasile
bandiera Birmania
Canada Canada Canada Canada
opera con la variante di produzione nazionale Canadair CT-133 Silver Star.
Cile Cile
Colombia Colombia
Corea del Sud Corea del Sud
cominciò ad operare con i T-33A dall’agosto 1955, utilizzati anche dalla pattuglia acrobatica Black Eagles. (tutti ritirati)
Cuba Cuba
Danimarca Danimarca
Rep. Dominicana Rep. Dominicana
Ecuador Ecuador
El Salvador El Salvador
Filippine Filippine
Francia Francia
Germania Germania
Giappone Giappone
operò con esemplari di produzione nazionale, realizzati dalla Kawasaki Heavy Industries Aerospace Company dal 1956. (tutti ritirati)
Grecia Grecia
  • Ellenikì Polemikì Aeroporia (tutti ritirati)
Guatemala Guatemala
(One is on static exhibit outside the east entrance to the Mundo Maya International Airport near Flores, restored to polished aluminum finish) (all retired)
Honduras Honduras
Indonesia Indonesia
Iran Iran Iran
Italia Italia
Jugoslavia Jugoslavia
Libia Libia
Messico Messico
Nicaragua Nicaragua
la FAN acquisì quattro velivoli AT-33A da parte del governo degli Stati Uniti dopo la fallita invasione di Playa Girón nel 1961. Ritirati dal servizio nel 1979.
Norvegia Norvegia
Pakistan Pakistan
Paesi Bassi Paesi Bassi
Paraguay Paraguay
operò con sei AT-33A donati da Taiwan nel 1990 nel 2° Grupo Aerotáctico (GAT) “Indios”. Ritirati dal servizio nel 1998.
Perù Perù
Portogallo Portogallo
Singapore Singapore
  • Angkatan Udara Republik Singapura
operò con esemplari francesi ex Armée de l’air. (tutti ritirati)
Spagna Spagna
Taiwan Taiwan
Thailandia Thailandia
Turchia Turchia
Stati Uniti Stati Uniti
Uruguay Uruguay

File:Lockheed T33A.JPG

Lockheed T-33 Shooting Star

Descrizione
Tipo addestratore avanzato
Equipaggio 2 (pilota + istruttore)
Progettista Clarence Johnson
Costruttore Stati Uniti Lockheed
Data primo volo 22 marzo 1948
Data entrata in servizio 1949
Utilizzatore principale Stati Uniti USAF
Altri utilizzatori Stati Uniti US Navy
Germania Luftwaffe
Giappone JASDF
altri
Esemplari 6 557
Sviluppato dal P-80 Shooting Star
Altre varianti T2V SeaStar
CT-133 Silver Star
 

File:T-33.JPG

Dimensioni e pesi

 
Lunghezza 11,49 m (37 ft 9 in)
Apertura alare 11,86 m (38 ft 10 in)
Altezza 3,57 m (11 ft 8 in)
Peso a vuoto 3 775 kg (8 300 lb)
Peso max al decollo 6 865 kg (15 100 lb)
 

File:Spanish Air Force Lockheed T-33.jpg

Propulsione

Motore 1 turbogetto
Allison J33-A-35
Spinta 23 kN
Prestazioni
Velocità max 0,8 Ma
(970 km/h in quota)
Autonomia 2 050 km
Tangenza 14 600 m
Armamento
Mitragliatrici 2 Browning M3 calibro 12,7 mm
Piloni 2 sub-alari
Note dati relativi alla versione T-33A Shooting Star

 

Lockheed P-80 Shooting Star

File:P80-1 300.jpg

Il Lockheed P-80 (dal 1948 denominato F-80) è stato il primo caccia con motore a reazione statunitense ad entrare in servizio effettivo e il primo a dichiarare una vittoria in uno scontro tra aerei a reazione.

Dall’F-80 venne sviluppato l’aereo da addestramento T-33 Shooting Star, inizialmente denominato TF-80C, che è rimasto nella storia come il più numeroso addestratore a getto tra quelli realizzati in Occidente.

Storia del progetto

File:XP-80A Gray Ghost af.jpgL’XP-80 era una aereo a impostazione convenzionale con cellula tutta in metallo, carrello d’atterraggio triciclo e ala bassa e sottile. Il P-80 fu il primo caccia a turbogetto operativo ad avere il motore integrato nella fusoliera, una configurazione in precedenza proposta solo dai dimostratori Heinkel He 178 e Gloster E.28/39, mentre gli altri jet della prima generazione avevano in genere due motori montati in gondole esterne facilmente accessibili, alla luce della scarsa affidabilità e necessità di frequenti manutenzioni. Con l’avvento di nuovi motori a getto più potenti e di maggiore durata, il montaggio in fusoliera divenne più efficace e sarebbe stato usato nella grande maggioranza dei successivi modelli di aereo da caccia.

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http://www.youtube.com/watch?v=HK2DqtnJI5U

 

Le fasi iniziali per la progettazione dell’XP-80 iniziarono nel 1943 con gli studi mirati a realizzare una struttura di aereo incentrata sui disegni del turbogetto britannico de Havilland H-1 B Goblin, un motore inizialmente non fisicamente disponibile ai progettisti. Il team della Lockheed incaricato, era costituito da 28 ingegneri aeronautici che avrebbero costituito il gruppo di lavoro noto come Skunk Works, con a capo il famoso progettista Clarence L. “Kelly” Johnson. Il gruppo avrebbe ideato per la Lockheed nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale, una linea di aerei ad alte prestazioni, tra cui l’F-104 Starfighter, l’SR-71 e altri.

File:EF-80.jpgUna accelerazione per lo sviluppo del P-80 venne dalla scoperta da parte dello spionaggio degli Alleati dell’aereo a getto tedesco Me 262 nella primavera del 1943. Il comandante dell’U.S. Army Air Forces, il generale Henry H. Arnold, riteneva che si poteva sviluppare una struttura intorno al motore a getto britannico e la Lockheed venne incaricata del progetto. Con i tedeschi chiaramente in vantaggio nello sviluppo, la Lockheed venne posta sotto pressione per sviluppare un jet dalle prestazioni comparabili nel più breve tempo possibile. Kelly Johnson presentò una sua proposta a metà di giugno e promise che il prototipo sarebbe stato pronto per le prime prove in 180 giorni. Il gruppo degli Skunk Works, costruì la struttura iniziando dal 26 giugno 1943 in 143 giorni, consegnandola al Muroc Army Airfield il 16 novembre. Quando il motore Goblin venne montato nella fusoliera, un oggetto estraneo venne ingerito durante la prima accensione (foreign object damage) e il motore si distrusse, rimandando il primo volo fino alla consegna del secondo motore.

Il primo prototipo (44-83020), soprannominato Lulu-Belle (e anche noto come “the Green Hornet”, il calabrone verde, a causa della sua colorazione), volò la prima volta l’8 gennaio 1944 con il pilota collaudatore della Lockheed Tony LeVier ai comandi, e il motore Halford H1 di rimpiazzo al primo e preso dal prototipo del caccia britannico de Havilland Vampire. Dopo il primo volo, Johnson dichiarò, “È stata una dimostrazione magnifica, in nostro aereo è stato un successo – un successo tale da superare il vantaggio temporaneo che i tedeschi hanno raggiunto dopo anni di sviluppo degli aerei a getto”.

File:F-80 Schraege Muzik.jpg

Il secondo e terzo prototipo (44-83021 e 44-83022), designati XP-80A, furono progettati per utilizzare il più grande General Electric I-40 (una variante migliorata del motore Rolls-Royce Derwent, in seguito prodotta dalla Allison con il nome J33). L’aereo con la matricola 44-83021 fu soprannominato “Gray Ghost”, spettro grigio, a causa della verniciatura grigio perla, mentre il secondo XP-80A, fu lasciato privo di colorazione per comparare le prestazioni e divenne quindi noto come “Silver Ghost” – “spettro argento”. Il primo volo della nuova variante non suscitò una favorevole impressione, ma la maggior parte dei problemi evidenziati, vennero velocemente individuati e corretti nel corso del programma di prove. Inizialmente, i P-80A motorizzati con il motore I-40 non furono accolti positivamente. Il capo dei piloti collaudatori della Lockheed, Milo Burcham, commentò che un aereo che lo aveva ben impressionato (la versione con il motore Halford) era ora diventata un “brocco” (dog – cane, nell’originale inglese). Gli XP-80A erano però principalmente dei prototipi per le prove di integrazione di motori più grandi e per la messa a punto delle prese d’aria anteriori e, conseguentemente, erano più grandi del 25% e più pesanti dell’XP-80 originale.

File:ClarenceLeonardKellyJohnson.jpgIl programma di prove del P-80 si rivelò molto pericoloso. Burcham rimase ucciso il 20 ottobre 1944 mentre volava con il terzo YP-80A costruito, il 44-83025. Il “Gray Ghost” fu distrutto durante prove in volo il 20 marzo 1945. Il pilota Tony LeVier si salvò. Appena promosso capo dei piloti collaudatori dopo la morte di Burcham, LeVier si lanciò fuori dall’aereo quando si ruppe una delle palette del motore a turbina, causando danni strutturali in volo alla coda dell’aereo. LeVier atterrò duramente e si ruppe la schiena, ma ritornò alle attività di prova dopo sei mesi di cure. Un altro incidente che funestò le campagne di prova dell’aereo, avvenne quando il celebre ace statunitense, il maggiore Richard Bong rimase anch’egli ucciso in un volo di accettazione di un P-80 di produzione il 6 agosto 1945. Entrambi Burcham e Bong perirono a causa di un guasto alla pompa principale del combustibile. La morte di Burcham fu il risultato di un errore nel briefing prevolo, nel quale non fu informato della installazione di una nuova pompa di emergenza, ma l’indagine sull’incidente di Bong evidenziò che apparentemente il pilota aveva dimenticato di accendere la pompa combustibile d’emergenza che gli avrebbe permesso di prevenire l’incidente. Si lanciò fuori dall’aereo quando questo aveva assunto un assetto in volo rovesciato, ed era troppo vicino al suolo per consentire al paracadute di aprirsi.

Versioni

File:F-80 Schräge Musik 2.jpg

P-80/F-80

1714 aerei di produzione furono consegnati all’USAF. In seguito vennero convertiti e ridesignati in molteplici varianti, pur mantenendo lo stesso numero di matricola.

EF-80, versione per le prove con pilota in posizione prona.
XP-80
prototipo. Un solo esemplare costruito.
XP-80A
seconda variante di prototipi, due costruiti.
YP-80A
12 aerei di pre-produzione.
XF-14
prototipo per ricognizione fotografica. Un esemplare costruito (44-83024), a partire da un modello YP-80A ordinato. Perso in volo a causa della collisione con l’aereo B-25 Mitchell che lo seguiva, il 6 dicembre 1944.
P-80A
costruiti 344 block 1-LO; 180 block 5-LO. Gli aerei block 5 e tutti i successivi Shooting Stars sarebbero rimasti con colorazione metallica. Il modello montava serbatoi da 625 l) alle estremità alari.[
F-80A
designazione USAF del P-80A.
EF-80
modificato per prove di volo con il pilota in posizione prona.
F-14A
numero sconosciuto di conversioni di P-80A, tutti ridesignati FP-80A.
XFP-80A
P-80A 44-85201 modificato con naso incernierato per ospitare apparati fotografici.
F-80A di prova(s/n 44-85044) con mitragliatrici binate da 12.7 mm a motaggio obliquo, simili alle tedesche Schräge Musik della seconda guerra mondiale, nel corso di prove per verificare le tecniche di attacco ai bombardieri sovietici da posizione inferiore.
 
FP-80A
152 block 15-LO; versione operativa da ricognizione fotografica.
RF-80A
designazione USAF dell’FP-80A. 66 F-80A operativi modificati allo standard RF-80A.
ERF-80A
P-80A 44-85042 modificato con un profilo del muso diverso.
XP-80B
P-80A riconfigurato con motore J-33 migliorato. Un solo esemplare costruito come prototipo del P-80B.
P-80B
209 block 1-LO; 31 block 5-LO; primo modello a venire equipaggiato con seggiolino eiettabile (retrofittato come -As)[5]
F-80B
designazione USAF del P-80B.
XP-80R
modifica dell’XP-80B come aereo da corsa (race in inglese).
P-80C
162 block 1-LO; 75 block 5-LO; 561 block 10-LO
F-80C
designazione USAF del P-80; 128 F-80A modificati in F-80C-11-LO equipaggiati con motore J-33-A-35 e installazione del seggiolino eiettabile; installati serbatoi da 985 l alle estremità alari.Versione maggiormente prodotta del P-80.
RF-80C
versione migliorata da ricognizione fotografica. 70 aerei modificati a partire da F-80A e F-80C, più 6 RF-80A modificati in RF-80C e RF-80C-11.
DF-80A
designazione data a un certo numero di F-80A convertiti in aerei guida per UAV.
QF-80A/QF-80C/QF-80F
modelli prodotti dalla Sperry Gyroscope convertendo alcuni F-80 in bersagli teleguidati nel corso del Progetto Bad Boy. Q-8 era il nome inizialmente proposto per i QF-80.
TP-80C
prima designazione dei prototipi TF-80C da addestramento.
TF-80C
prototipo del T-33 (48-0356).
TO-1
variante per la U.S. Navy dell’F-80C. 49 aerei block 1-LO e 1 block 5-LO trasferiti alla USN nel 1949. 16 inizialmente assegnati all’U.S. Marine Corps

Impiego operativo

File:P-80.jpg

Lo Shooting Star venne usato in Corea, ottenendo una superiorità aerea complessiva nel teatro operativo operando dal Giappone, poi anche nella penisola. Il cacciabombardiere abbatté 4 Il-10 in una delle sue prime azioni belliche; poi bombardò col napalm le truppe comuniste.[senza fonte] Verso la fine del 1950, arrivò in campo il MiG-15, che surclassava nettamente il caccia americano. Benché R. Brown rivendicò – e gli venne ufficialmente riconosciuto – l’abbattimento di uno di essi al primo incontro, l’F-80 non riusciva a difendersi a sufficienza, tanto meno a eseguire le missioni di scorta. Il caccia statunitense venne sostituito dal North American F-86 Sabre nei compiti di superiorità aerea, ma continuò a lungo nella carriera di cacciabombardiere, dando un buon contributo agli eventi bellici.

L’F-80 non fu più assegnato a compiti di prima linea, e venne radiato dal servizio entro la fine del decennio. Era un aereo limitato dalla sua struttura aerodinamica, con l’ala dritta, anche se di tipo avanzato, che limitava le sue prestazioni complessive.

Anche se la carriera operativa dell’F-80 era finita, il suo derivato biposto da addestramento T-33A si dimostrava assai promettente, e sarebbe diventato uno dei più diffusi addestratori del mondo.

Descrizione
Tipo aereo da caccia
Equipaggio 1 pilota
Progettista Clarence Johnson
Costruttore Stati Uniti Lockheed
Data primo volo 8 gennaio 1944
Data entrata in servizio 1945
Data ritiro dal servizio 1974
Utilizzatore principale Stati Uniti USAF
Altri utilizzatori Stati Uniti US Navy
Brasile FAB
Cile FACh
Argentina FAA
Esemplari 1 715
Costo unitario 110 000 US$ (del 1945)
Altre varianti T-33 Shooting Star
Dimensioni e pesi
Lunghezza 10,49 m (34 ft 5 in)
Apertura alare 11,81 m (38 ft 9 in)
Altezza 3,43 m (11 ft 3 in)
Superficie alare 22,07 m² (237’6 ft²)
Peso a vuoto 3 820 kg (8 420 lb)
Peso carico 5 638 kg (12 650 lb)
Peso max al decollo 7 646 kg (16 856 lb)
 

File:F-80C.svg

Propulsione

Motore 1 turbogetto
Allison J33-A-25
Spinta 24 kN
Prestazioni
Velocità max 0,8 Mach
(965 km/h in quota)
Autonomia 1 930 km
Tangenza 14 000 m
Armamento
Mitragliatrici 6 Browning M2 da 12,7 mm
Bombe caduta libera:
2 da 1000 lb
Missili razzi:
8 (non guidati)
Note dati relativi alla versione
P-80C/F-80C

Fonte:http://it.wikipedia.org


30 Dicembre 2012

Il Lockheed L-049 Constellation, affettuosamente soprannominato Connie, era un quadrimotore di linea prodotto dall’azienda statunitense Lockheed Corporation a partire dal 1943 negli stabilimenti di Burbank, in California.

Caratterizzato dall’impennaggio a tripla deriva verticale in coda e dalla fusoliera snella, venne prodotto in diverse versioni fino al 1949, dando successivamente vita agli sviluppi Super Constellation e Starliner; viene ancora oggi considerato dalla bibliografia specializzata uno dei più eleganti aerei di linea mai realizzati.

Sviluppo 

Il progetto originale del Constellation risale al 1939 quando la dirigenza della Lockheed venne contattata dal famoso imprenditore Howard Hughes che, divenuto principale azionista della compagnia aerea Trans World Airlines, stava cercando un velivolo che potesse dare prestigio alla compagnia e contrastare la concorrenza.

Le caratteristiche richieste per il velivolo sembravano difficilmente realizzabili: in sostanza il nuovo aereo, per il quale si prevedeva un peso a vuoto di circa 24 000 kg ed una capacità di 40 passeggeri, doveva collegare direttamente New York a Londra ad una velocità di crociera di circa 485 km/h.

La Lockheed, all’epoca impegnata nella realizzazione del progetto del quadrimotore Excalibur, decise di dar vita al nuovo velivolo utilizzando parte del lavoro già compiuto; per tutta risposta Hughes ordinò per la TWA un lotto iniziale di 40 esemplari.

Il prototipo del Constellation, ripreso nel giorno del suo primo volo.

Il primo L-049, inizialmente battezzato Excalibur A e solo in un secondo momento divenuto Constellation, uscì dagli stabilimenti Lockheed, dotato di 4 radiali Wright R-3350 Duplex Cyclone da 2 000 hp ciascuno[5]. Ritardi nella realizzazione del velivolo, da attribuire alle esigenze del tempo di guerra, fecero slittare la consegna del prototipo ma finalmente il Constellation venne portato in volo per la prima volta il 9 gennaio 1943.

In seguito all’attacco giapponese alla base di Pearl Harbor tutti i progetti relativi ai nuovi velivoli erano stati acquisiti a fini militari: ricevuta la denominazione di C-69, in base allo standard dell’United States Army Air Forces, il Constellation divenne immediatamente il più grande e veloce aereo da trasporto fino ad allora realizzato per l’aviazione militare.

Al termine del conflitto i vertici della Lockheed si trovarono di fronte all’alternativa di presentare al mercato un progetto ammodernato piuttosto che una riproposizione dello stesso velivolo così come aveva lasciato il tavolo da disegno pochi anni prima: la scelta conservativa di mantenere inalterata la struttura del Model L-049 si rivelò azzeccata, tanto che in soli nove giorni furono raccolti ordini da otto diverse compagnie, per un totale di 103 esemplari. A partire dal 1946 anche i C-69 dell’USAAF furono restituiti al mercato civile, aggiornati ed utilizzati come aereo di linea, ruolo per il quale erano stati inizialmente progettati.

Nell’autunno dello stesso 1946 uscì dalle catene di montaggio la seconda versione del Connie: portata in volo il 19 ottobre ed identificata con la sigla di fabbrica L-649, venne equipaggiata con motori R-3350 aggiornati e capaci di 2 500 hp di potenza. Rispetto alla prima versione non presentava sostanziali modifiche strutturali, ma le dotazioni interne erano improntate ad un maggior lusso; furono inoltre resi maggiormente efficaci l’insonorizzazione e l’impianto di condizionamento.

L’anno successivo venne presentata una nuova variante (denominata L-749) che garantiva, grazie all’installazione di serbatoi aggiuntivi all’interno delle semiali, un sensibile aumento dell’autonomia. Un’ulteriore modifica, riguardante l’irrobustimento delle gambe posteriori del carrello d’atterraggio, portò all’ultima versione del Constellation: usciti dalle linee di montaggio a partire dal 1948 questi velivoli vennero identificati come L-749A.

Lo sviluppo del Connie non era comunque giunto al termine: nell’estate del 1951 venne portata in volo la prima versione modificata nella struttura che, in virtù delle maggiori dimensioni, prese il nome di Super Constellation.

Descrizione tecnica

Struttura

Il posto di pilotaggio di un Constellation, nella versione L-749.

Il Constellation era un monoplano dalla struttura interamente metallica, propulso da quattro motori disposti (a coppie) nelle semiali; le linee della fusoliera presentavano un andamento sinuoso che finì col rappresentare uno degli elementi caratteristici del velivolo, conferendogli un aspetto allo stesso tempo semplice e raffinato.

La fusoliera aveva sezione circolare; nella parte inferiore, nella versione L-649, venne introdotto un elemento fissato esternamente definito Speedpack, nel quale potevano essere alloggiate merci da trasportare.

Le ali riprendevano, riproducendole in scala ingrandita, quelle del caccia P-38 e riproponevano gli stessi ipersostentatori a scorrimento (in inglese Fowler flap); presentavano inoltre un considerevole angolo diedro positivo. Un altro elemento caratteristico del Connie era rappresentato dagli impennaggi con i piani verticali costituiti da una tripla deriva dal disegno ovale.

Il carrello d’atteraggio era di tipo triciclo anteriore, costituito da tre elementi ciascuno dotato di due ruote; la gamba dell’elemento anteriore era alloggiata nell’estremità di prua della fusoliera mentre le gambe posteriori (più corte e robuste) erano alloggiate nella gondola del motore più interno.

Motore

In tutte le tre varianti del Constellation vennero impiegati i motori Wright R-3350 Duplex-Cyclone in versioni dotate di compressori meccanici a doppia velocità; la potenza erogata andò dai 2 200 hp della versione R-3350-745C-18BA-1 impiegata sull’L-049 ai 2 500 hp della versione R-3350-749C-18BD-1 che equipaggiava i velivoli della serie L-749.

In particolare questi motori, impiegati anche sul bombardiere B-29 furono assillati (almeno nella fase iniziale del loro sviluppo) da costanti problemi di surriscaldamento che generò qualche ritardo anche nello sviluppo iniziale del Constellation.

Impiego operativo

Il primo utilizzatore del Constellation fu, come detto, l’USAAF che ricevette un primo lotto di nove velivoli già destinati alla TWA ed un secondo di tredici esemplari facenti parte di un proprio ordine inizialmente previsto per 180 unità.

Caratteristica considerevole del grosso quadrimotore al momento della propria entrata in servizio era la velocità di punta: malgrado il peso al decollo superasse le 40 tonnellate, il Constellation era più veloce del famoso caccia giapponese Zero.

Un esemplare di L-049 presso l’Aeroporto di Manchester.

La conclusione del conflittò determinò la cancellazione, da parte dell’USAAF, della richiesta relativa ai velivoli non ancora realizzati; la stessa aviazione militare vendette alle compagnie private gli esemplari di C-69 in servizio. La consegna del primo esemplare uscito ex novo dalla catena di montaggio della Lockheed avvenne nel novembre del 1945 e fu il primo di una serie di 27 acquistati, ancora una volta, dalla TWA.

I primi collagamenti commerciali realizzati con l’impiego dei Constellation ebbero luogo a partire dal successivo mese di febbraio: la TWA scelse per l’esordio la rotta New York-Parigi mentre la concorrente Pan Am optò per il collegamento New York-Bermuda.

Ebbe così inizio una lunga carriera operativa durante la quale il grosso quadrimotore venne sovente descritto mediante l’impiego di aggettivi superlativi riguardanti, di volta in volta, le dimensioni, le prestazioni o l’estetica delle proprie linee. Non mancarono, tuttavia, i problemi: in particolare nei mesi estivi del 1946 i voli vennero sospesi per un periodo di sei settimane per il persistere di inconvenienti ai motori. Anche in questo frangente non venne risparmiato l’uso dei superlativi ed il Connie venne malignamente definito “il miglior trimotore al mondo”.

Una volta realizzate le modifiche necessarie (un totale di 96 interventi ai propulsori ed agli impianti interni del velivolo) i voli ripresero con regolarità e ben presto le compagnie cominciarono a ricevere anche i primi esempari della serie L-649 cui fecero seguito, nel corso del 1947, quelli della L-749.

Proprio la versione L-749, ultima del progetto originale del Constellation, vide il ritorno tra gli acquirenti del velivolo delle forze armate. L’aviazione militare, nel frattempo divenuta forza autonoma con il nome di United States Air Force, acquistò dieci velivoli assegnando loro la designazione C-121; due velivoli vennero impiegati (rispettivamente) dai generali Dwight D. Eisenhower e Douglas MacArthur. Lo stesso Eisenhower, una volta divenuto presidente degli Stati Uniti d’America si fece assegnare un altro di questi velivoli dell’USAF per utilizzarlo nella veste di Air Force One. Dal canto suo l’United States Navy acquistò due L-749 che, a partire dal giugno del 1949 divennero i suoi primi velivoli AEW con la denominazione PO-1W (successivamente mutata in WV-1) in base al sistema all’epoca in vigore.

Prima della revisione complessiva del progetto (svolta nel corso del 1950) che condusse alla realizzazione del Super Constellation, erano stati realizzati complessivamente 233 velivoli, dei quali 26 impiegati dalle forze armate.

Versioni

  • Model 049: 1 prototipo e 73 esemplari di serie;
    • C-69: 13 esemplari prodotti tra il 1943 ed il 1945 (ordini per altri 167 velivoli vennero cancellati);
    • C-69A: proposta per una versione trasporto truppe, rimasto allo stato di progetto;
    • C-69C: 1 esemplare in configurazione trasporto VIP, poteva ospitare 43 passeggeri;
    • C-69D: sviluppo della versione precedente. Ne furono ordinati tre esemplari, ma la loro costruzione non fu portata a termine.
  • Model 149: risulta essere una versione richiesta dalla Pan Am dotata di serbatoi supplementari nelle ali; secondo alcune fonti non risulterebbe essere stato costruito alcun esemplare;
  • Model 249: proposta per una versione da bombardamento (cui venne assegnata la designazione XB-30), anche in questo caso rimase allo stato di progetto;
  • Model 349: proposta per una versione dotata di autonomia estesa, per il trasporto truppe a largo raggio. Identificata con la sigla C-69B, non ebbe seguito produttivo;
  • Model 449: nuova proposta per versione da trasporto civile, scartata;
  • Model 549: nuova proposta per versione da trasporto civile, scartata;
  • Model 649: 14 esemplari;
  • Model 749: 51 esemplari;
    • VC-121B: 1 esemplare;
  • Model 749A: 68 esemplari;
    • C-121A: 9 esemplari per il trasporto di materiali e/o persone. Erano dotati di portellone di carico, pavimento rinforzato ed avevano la sezione di prua allungata. Sei velivoli di questa serie vennero in un secondo tempo modificati allo standard VC-121B;
    • PO-1W: 2 esemplari realizzati per il ruolo di Airborne Early Warning, nel 1952 vennero ridesignati WV-1;
  • Model 849: prevista versione analoga al L-749, ma dotata di motori Wright R-3350 turbo-compound. Non venne realizzata;
  • Model 949: altra versione rimasta solo sulla carta; si trattava di una proposta per una variante per il trasporto combinato di passeggeri e merci (comunemente nota come combi) motorizzata come la L-849.

Utilizzatori

Militari

US flag 48 stars.svg Stati Uniti d’America

Civili

Lista parziale

bandiera Algeria
bandiera Argentina
bandiera Australia
bandiera Brasile
bandiera Canada
bandiera Colombia
bandiera Corea del Sud
bandiera Cuba
bandiera Etiopia
bandiera Francia
bandiera Haiti
bandiera India
bandiera Israele
bandiera Lussemburgo
bandiera Marocco
bandiera Messico
bandiera Perù
bandiera Paesi Bassi
bandiera Regno Unito
bandiera Repubblica Dominicana
US flag 48 stars.svg Stati Uniti d’America
bandiera Sudafrica
bandiera Venezuela

Enti governativi

bandiera Biafra
  • Governo della Repubblica del Biafra
bandiera Francia
US flag 48 stars.svg Stati Uniti d’America

Incidenti

Dati tratti da Aviation Safety Network.

Nel corso della loro lunga vita operativa i Constellation risultano essere stati coinvolti in 82 incidenti di diverso tipo. Uno di questi, testimonianza del clima internazionale all’epoca della guerra fredda, è quello occorso al volo El Al 402 il 27 luglio 1955.

Cinematografia

Nel film The Aviator di Martin Scorsese viene documentata una parte della storia dello sviluppo del Constellation, che vide una collaborazione attiva da parte del magnate Howard Hughes.

Nel 1954 fu girato il film Prigionieri del cielo, quasi interamente ambientato a bordo del quadrimotore con John Wayne nella parte del comandante pilota. L’aereo che compare nel film tuttavia non è un Super Constellation, infatti non presenta la tripla deriva, ma probabilmente un Douglas DC-6.

Un terzo film, dal titolo Malabar Princess, risalente al 2004 ripercorre la vicenda del volo Air India 245 occorso ad un esemplare della serie L-749A il giorno 3 novembre 1950.

Lockheed Constellation
Il prototipo del Constellation in volo nel 1943 con le insegne militari dell'USAAF.
Il prototipo del Constellation in volo nel 1943 con le insegne militari dell’USAAF.
Descrizione
Tipo aereo di linea
aereo da trasporto
Equipaggio 5
Progettista Clarence Johnson
Costruttore Bandiera degli Stati Uniti Lockheed Corporation
Data primo volo 9 gennaio 1943
Data entrata in servizio 1943 (militare)
1945 (civile)
Utilizzatore principale Bandiera degli Stati Uniti TWA
Altri utilizzatori Bandiera degli Stati Uniti USAAF
Esemplari 233
Sviluppato dal Lockheed L-044 Excalibur
Altre varianti Lockheed L-1049 Super Constellation
Lockheed C-121 Constellation
Lockheed EC-121 Warning Star
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza 29,00 m (95 ft 2 in)
Apertura alare 37,49 m (123 ft 0 in)
Altezza 7,10 m (23 ft 3 in)
Superficie alare 153,30 m² (1 650 ft²)
Peso a vuoto 25 669 kg (56 590 lb)
Peso max al decollo 48 534 kg (107 000 lb)
Passeggeri fino ad un massimo di 81
Propulsione
Motore quattro Wright R-3350 Duplex Cyclone
radiali a 18 cilindri raffreddati ad aria
Potenza 2 500 hp (1 864 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max 522 km/h (325 mph, 282 kt)
Velocità di crociera 437 km/h (272 mph, 236 kt)
Velocità di salita 6,5 m/s (1 280 ft/min)
Autonomia 6 400 km
(3 977 mi, 3 456 nm)
Tangenza 7 346 m (24 100 ft)
Note Dati riferiti alla versione “Model 749A”

Vedi anche

  https://aeroclubmodena.it/2012/12/lockheed-l-1049-super-constellation/

Fonte:http://it.wikipedia.org


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