M-346

27 Marzo 2014

Israele sceglie la tecnologia italiana per qualificare e rafforzare le competenze del suo esercito. Con la consegna ufficiale del primo di una commessa complessiva di trenta aerei addestratori M-346, Alenia Aermacchi dà concretezza a un accordo che, nel giudizio dei vertici societari, può essere il primo passo di un rapporto di collaborazione più ampio con lo stato israeliano. «Si tratta di una commessa complessa che ha coinvolto nelle forniture anche Honeywell, il governo israeliano e la joint venture Tor – spiega il ceo di Alenia Aermacchi, Giuseppe Giordo –. Per la parte che ci compete, questo ordine vale 450 milioni di euro».

Il primo addestratore dei trenta in corso di produzione per le forze aeree israeliane – che in questa occasione hanno abbandonato per la prima volta la storica partnership con gli Stati Uniti – è stato presentato nei giorni scorsi in una cerimonia all’interno dello stabilimento di Venegono Superiore, in provincia di Varese, alla presenza degli operai, dei vertici societari e delle forze armate italiane ed israeliane. Ad oggi Alenia ha venduto 56 esemplari di M-346 (il modello ha un’apertura alare di circa 10 metri e un peso tra i 7mila e i 10mila kg), entrato in produzione a fine 2009: a regime le linee di Venegono sono in grado di produrne 4 esemplari al mese.

Oltre ai 30 per Israele – che sostituiranno con l’M-346 i TA-4 Skyhawk di produzione Usa, attualmente in servizio – l’azienda del gruppo Finmeccanica ha rifornito con il nuovo addestratore le forze aeree di Italia e Singapore. Recentemente l’azienda ha siglato un contratto da 280 milioni con la Polonia, che ha acquistato otto velivoli. «Il middle east sta diventando sempre più strategico, ma per il futuro – spiega il ceo Giuseppe Giordo – vedo grandi opportunità soprattutto nel nuovo programma americano, il cui lancio è atteso nel 2017-18. È un piano enorme, da 350 aeroplani».

L’azienda ha chiuso l’ultimo esercizio con un ebitda in forte crescita e anche il portafoglio ordini, grazie a queste ultime commesse è saldo. «Singapore, Israele e Polonia: si tratta di tre clienti internazionali in tre mercati importanti – ricorda Giordo -. L’anno scorso abbiamo migliorato la marginalità e anche prodotto di più: i ricavi sono saliti del 15%, a quota 3,3 miliardi.

A Venegono, in particolare, abbiamo rafforzato la nostra eccellenza nei sistemi di addestramento». Smorzando le recenti polemiche sindacali per l’impiego di lavoratori temporanei o ex dipendenti, Giordo ricorda che «alcuni picchi produttivi richiedono personale somministrato o esperto. Ho già dato chiarimenti ai sindacati sulle prospettive a lungo termine dello stabilimento – spiega –: quest’anno puntiamo ad assumere cinquanta persone in più, che vanno ad aggiungersi alle 125 entrate in fabbrica a partire dal 2012».

di Matteo Meneghello –

Fonte:www.ilsole24ore.com



In occasione delle celebrazioni per il centenario dell’azienda, i dipendenti dell’azienda sabato 25 maggio hanno avuto la possibilità di visitare il sito produttivo di Venegono accompagnati dai loro familiari.

In occasione delle celebrazioni per il centenario di Alenia Aermacchi ritorna l’Open Day, iniziativa rivolta a tutti i dipendenti dell’azienda che sabato 25 maggio hanno avuto la possibilità di visitare il sito produttivo di Venegono Superiore accompagnati dai loro familiari.
Seimila le persone che oltre a poter visitare le linee produttive hanno potuto ammirare da vicino alcuni dei velivoli prodotti dall’azienda.
All’evento ha partecipato il vertice aziendale, tra cui l’Amministratore Delegato, Giuseppe Giordo: “Siamo un’azienda presente sul territorio italiano e non solo, che punta all’ampliamento dei mercati sia nel settore civile che della difesa. Siamo un’azienda sempre pronta a sperimentare strategie innovative per rispondere ai cambiamenti e alle esigenze del mercato, ma la nostra azienda è anche e principalmente un patrimonio di risorse umane e di tradizioni che quest’anno compiono cento anni di vita e vogliamo celebrare questa importante ricorrenza con i nostri dipendenti e con le loro famiglie”.

Oltre alle visite dei vari siti produttivi, tra le altre iniziative previste per gli Open Day AleniaAermacchi nei vari stabilimenti in Italia vi è la distribuzione a tutti i dipendenti di un libro celebrativo sulla storia dell’Alenia Aermacchi, la possibilità di vedere da vicino i velivoli in mostra statica, visitare mostre fotografiche, visionare un video sulla storia dell’azienda appositamente realizzato e partecipare alle tradizionali premiazioni dei Seniores, i dipendenti con 35, 30 e 25 anni di anzianità aziendale.

Alenia Aermacchi ha celebrato il 1° Maggio 2013 il suo primo secolo di vita
. Unica società aeronautica al mondo che può vantare cento anni di attività sotto un marchio comune, venne costituita nel lontano 1913 da Giulio Macchi come Società Anonima Nieuport-Macchi. I primi cento anni sono un secolo di record, di traguardi tecnologici e di sviluppo di un sistema industriale che in questo periodo ha generato e continua a generare nel nostro paese un considerevole impatto economico e sociale. L’Italia oggi può vantare una delle poche industrie aeronautiche al mondo in grado di offrire sul mercato un velivolo da caccia di ultima generazione (Eurofighter), un trasporto tattico riconosciuto come superiore ad ogni concorrente (C-27J), l’addestratore avanzato a getto più evoluto al mondo (M-346), il velivolo da trasporto regionale bestseller mondiale (ATR) e una gamma di programmi di collaborazione industriale che va dal moderno Boeing 787 Dreamliner fino al più grande velivolo passeggeri in servizio, l’Airbus A380. Oggi 15.000 aerei civili in tutto il mondo volano con componenti realizzate da Alenia Aermacchi e ogni 20 secondi decolla un aereo di linea con componenti “made in Italy”.

Fonte:http://www3.varesenews.it



A meno di due anni dalla firma del contratto di acquisto, e a 16 mesi dall’inizio della produzione, Alenia Aermacchi oggi ha presentato all’aeronautica di Singapore il suo primo M-346, l’aereo da addestramento fiore all’occhiello della controllata Finmeccanica. Per l’azienda di Venegono Superiore la commessa di Singapore, del valore di circa 250 milioni di euro per un totale di 12 aerei, rappresenta soprattutto un importante biglietto da visita per altri possibili contratti: l’addestratore italiano, infatti, considerato la macchina più avanzata al mondo nel suo genere, interessa ad altri paesi asiatici, come Kuwait e Emirati Arabi Uniti (anche se in questo caso le trattative sono state sospese un anno fa), ma soprattutto gli Stati Uniti, che entro la fine dell’anno dovrebbero indire una gara per la fornitura di oltre 350 aerei. Oltre a Singapore, ad aver acquistato il nuovo aereo – che potrà essere realizzato anche in versione “light combat”, dunque in versione d’addestramento e insieme da combattimento – è stata l’Aeronautica militare italiana, primo acquirente con sei pezzi, e soprattutto quella di Israele, che qualche mese fa ha firmato un contratto per 30 M-346: la produzione di questo lotto inizierà nei prossimi mesi, all’interno di uno stabilimento, quello di Venegono Superiore, ormai completamente automatizzato che ha una capacità produttiva fino a 48 velivoli l’anno.

Fonte:http://www.ilsole24ore.com


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