Una telefonata mette in allarme la polizia, allontanate 1.400 persone e fissato un perimetro di sicurezza
PARIGI – Una telefonata al numero delle emergenze «17» ha annunciato l’esplosione di una bomba sulla Tour Eiffel, precisando anche l’ora dell’attentato: le 20 e 30 di sabato. La chiamata è arrivata da una cabina telefonica della banlieue di Parigi, e le autorità hanno giudicato la minaccia abbastanza seria da decidere per l’evacuazione del monumento all’aperto più visitato del mondo. Circa 1400 persone sono state fatte scendere: i visitatori, i clienti dei ristoranti (tra i quali il lussuoso Jules Verne di Alain Ducasse, tre stelle Michelin) e anche il personale di sicurezza, che in occasione delle non rare telefonate di questo tipo di solito viene lasciato in servizio.
L’OMBRA DEL MALI – Come sempre in questi casi sono entrate in azione le unità cinofile, che per il momento non hanno trovato nulla di sospetto. Nel settembre 2010 la Tour Eiffel venne evacuata più volte per una serie di minacce di attentati che coinvolsero anche gli Champs Elysées, la stazione ferroviaria Saint Lazare e la metropolitana a Saint Michel. Allora il governo innalzò il livello di allerta del piano anti-terrorismo Vigipirate, perché si riteneva che ci fossero motivi concreti di preoccupazione, legati all’approvazione della legge che vieta il burqa. Dopo l’intervento della Francia in Mali, nel gennaio scorso, in tutti i luoghi pubblici sono state intensificate le misure di sicurezza per paura di ritorsioni di Aqmi (Al Qaeda nel Maghreb islamico). L’allarme è rientrato intorno alle 22:30 e il monumento più visitato della Ville Lumière è stato riaperto.
Fonte:www.corriere.it
