Maurizio Lupi

3 Aprile 2014

Continuità territoriale due: si riparte dal piano del centrodestra. Poche modifiche e nuove tratte.

CAGLIARI. Il Ministro della Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi ha firmato il decreto per la cosiddetta “continuità aerea 2” della Sardegna, quella che riguarda le rotte minori.

Il provvedimento prevede l’imposizione degli oneri di servizio pubblico nelle tratte da Alghero per Bologna e Torino, da Cagliari Bologna, Napoli, Torino e Verona, da Olbia per Bologna e Verona. Il costo dei biglietti, per tutti i passeggeri, è previsto in 57 euro, con il solo Olbia-Bologna a 50 euro.

L’articolo 4 del decreto prevede che i vettori, che intendono operare senza corrispettivo finanziario, debbano presentare alla Regione, per ogni singola rotta, l’accettazione dell’intero servizio. In caso non pervenga alcuna accettazione, il diritto a operare in ciascuna delle singole rotte “potrà essere concesso in esclusiva ad un unico vettore, per un periodo di quattro anni, tramite gare pubbliche. Gli oneri di servizio – sempre secondo quanto previsto dal decreto del ministro – diventano obbligatori dal prossimo 26 ottobre. Entro tale data, dunque, dovranno essere espletate tutte le procedure per l’affidamento della rotte”. Le risorse disponibili per la definizione del nuovo regime di continuità aerea per le rotte minori ammontano a 13 milioni 650 mila euro.

Fonte:http://lanuovasardegna.gelocal.it


1 Marzo 2014

È sempre più consistente l’ipotesi del numero uno della Ferrari al vertice dell’Alitalia. Per Boccia (Pd) si tratterebbe di una scelta «autorevole». Intanto il primo marzo scattano i contratti di solidarietà e la cassa integrazione .

Per ora c’è Ulisse. Più avanti si vedrà se e come ci sarà anche Alitalia. La nuova edizione riveduta e corretta della rivista della compagnia (un tempo si sarebbe detto house organ) – presentata ieri a Milano dall’amministratore delegato Gabriele Del Torchio – uscirà il 1° marzo, in concomitanza con l’inizio della cassa integrazione per 4.524 lavoratori di terra e dei contratti di solidarietà per i 4.946 tra piloti e assistenti di volo, secondo l’accordo sugli esuberi firmato una decina di giorni fa dalle parti.

Una scelta di immagine e forse di buon augurio, in attesa che si compia la due diligence di Etihad prevista per fine aprile.

Intanto si fanno sempre più consistenti le voci su un impegno diretto di Luca Cordero di Montezemolo in Alitalia, dove arriverebbe come presidente al posto di Roberto Colaninno. Lo stesso Del Torchio ieri, rispondendo ai giornalisti, ha detto che il numero uno della Ferrari sarebbe «il benvenuto», salvo poi precisare di essersi voluto riferire al «ruolo positivo» che Montezemolo sta svolgendo come «facilitatore nei contatti tra il nostro governo e quello degli Emirati Arabi».

«Il punto è che Alitalia ha un fatturato pari ai suoi debiti, 2,5 miliardi – spiega a Europa Francesco Boccia, presidente della commissione bilancio della camera – e ha una necessità stringente di alleanze internazionali, senza le quali la situazione è pressoché disperata». Per Boccia l’eventuale arrivo di Montezemolo sarebbe positivo, perché potrebbe dare «autorevolezza e continuità» al progetto avviato dal governo Letta. Una continuità invocata anche dai vertici della compagnia, che infatti hanno salutato con favore la riconferma di Maurizio Lupi ai Trasporti.

Prima della formazione del governo, di Montezemolo si era ripetutamente parlato come candidato per un ministero – l’economia o il made in Italy – ma in ballo c’è sempre stata anche la questione Alitalia, visto che Matteo Renzi e il capo della Ferrari hanno incontrato insieme l’amministratore delegato del fondo emiratino Mubadala.

Potrebbe Montezemolo presiedere la compagnia aerea e contemporaneamente continuare ad essere tra i principali azionisti di Ntv? «La scelta spetta ai soci, tutti privati – risponde Boccia – tuttavia non vedo problemi particolari di conflitto di interesse. L’unica sovrapposizione con Italo sarebbe la tratta Roma-Milano, a meno che non si ritenga che in prospettiva Alitalia debba coprire solo tratte interne. Ma non mi sembra questa la mission per la quale si lavora».

@mcolimberti

Fonte:www.europaquotidiano.it


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