minaccia

5 Ottobre 2016

Oltre un milione di persone rischiano di essere evacuate in Sud Carolina a causa della minaccia del tifone Matthew.

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Lo ha annunciato il governatore Nikki Haley L’ordine di evacuazione interesserà la zona costiera dello stato.

Dopo la Florida è stato dichiarato lo stato di emergenza anche in Georgia.

Rinviata anche la partecipazione del presidente americano Barack Obama in un evento elettorale a sostegno della candidata democratica Hillary Clinton, a causa dell’uragano Matthew, che minaccia di colpire la Florida nei prossimi giorni.

l passaggio del ciclone Matthew su Haiti ha fatto lanciare all’Unicef l’allarme per disastro umanitario: si parla di 4 milioni di bambini a rischio. L’uragano ha toccato terra alle sette del mattino ora locale, con venti superiori ai 230 chilometri orari.

E la paura cresce anche negli Stati Uniti, dove Matthew potrebbe arrivare nei prossimi giorni dopo il passaggio su Cuba.

Potrebbe infatti cambiare la sua traiettoria fino a toccare le coste della Florida per poi proseguire lungo la East Coast, dalla Georgia al Nord e Sud Carolina fino allo stato di New York.

l governatore del Sunshine State Rick Scott ha già dichiarato lo stato di emergenza, mobilitando 200 soldati della Guardia Nazionale e invitando la popolazione a preparasi al peggio.

A Miami come a Tampa gli scaffali dei grandi magazzini e dei negozi sono presi in queste ore d’assalto. In maniera precauzionale anche il presidente americano Barack Obama è stato costretto a cancellare due tappe in Florida per la campagna di Hillary Clinton.

Matthew – che ha già fatto sette vittime – è la peggior tempesta tropicale che si sia abbattuta su Haiti in decenni. Ma – spiegano gli esperti – rischia di trasformarsi in una catastrofe a causa delle condizioni già disastrose in cui ancora vive la popolazione a sei anni dal terremoto che fece oltre 200mila vittime.

Molti residenti sono ancora nelle tendopoli e, secondo quanto dichiarato dalle autorità locali e dalle varie organizzazioni umanitarie, la maggior parte della popolazione ha ignorato gli appelli all’evacuazione nel timore che i propri averi venissero rubati.

Il pericolo per i bambini ad Haiti, come ha messo in guardia l’Unicef, potrebbe arrivare soprattutto dall’acqua contaminata, con il rischio di contrarre pericolose malattie.

«L’acqua contaminata – ha detto Marc Vincent, rappresentante Unicef ad Haiti – è la prima minaccia per i bambini. La nostra priorità è far sì che bevano acqua sicura».

Ore di allerta anche per Cuba e le Bahamas, dove l’uragano potrebbe arrivare tra stanotte e domani mattina.

In particolare a Cuba sono già state evacuate circa 300mila persone nella zona orientale. Evacuazioni anche nella base americana di Guantanamo Bay. Gli Stati Uniti hanno già rimpatriato 700 familiari del personale americano in servizio.

Fonte:ilmessaggero.it/

 


1 Ottobre 2016

Si tratta di uno degli uragani più potenti della storia recente a colpire la costa atlantica. Oggi ha lambito le coste colombiane prima di lanciarsi nella sua corsa attraverso il mar dei Caraibi

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Fa paura la potenza dell’uragano Matthew che avanza verso i Caraibi toccando anche la categoria 5 – la più alta dal 2007 quando a seminare distruzione fu Felix – prima di perdere leggermente forza nelle ultime ore assestandosi a livello 4.

Le previsioni lo vedono puntare ancora vigoroso nel corso del weekend su Giamaica, Haiti e Cuba con il rischio di forti venti e pioggia torrenziale e danni pressoché inevitabili, mentre non si esclude che tocchi anche la Florida.

Quello che si sa al momento è che di certo è uno degli uragani più potenti della storia recente a colpire la costa atlantica, indicazione sufficiente per alzare il livello di allarme.

Oggi la sua traiettoria lo ha visto lambire le coste colombiane prima di lanciarsi nella sua corsa attraverso il mar dei Caraibi.

Il National Hurricane Center degli Stati Uniti con sede a Miami ha calcolato che la velocità dei venti ha già toccato il suo picco a 260 chilometri orari prima di assestarsi attorno ai 230 chilometri orari, un livello di potenza anche questo che minaccia devastazione.

Ed è viaggiando a questa velocità che si prevede Matthew raggiunga la parte orientale della Giamaica, probabilmente lunedì, proseguendo quindi attraverso Cuba e fino alle Bahamas, con la possibilità appunto che arrivi fino in Florida.

Intanto Matthew il segno lo ha già lasciato – sebbene sotto forma di forte tempesta tropicale – sulla costa atlantica nella parte settentrionale del Sud America, dove si sono riversate forti precipitazioni causando inondazioni e si è registrata almeno una vittima dovuta al maltempo, un uomo di 67 anni che non è sopravvissuto alla potenza dell’acqua, in una zona della Colombia che tra l’altro aveva fino ad ora vissuto un lungo periodo di siccità.

Nella penisola colombiana de La Guajira si contano 18 abitazioni danneggiate e le strade dei centri urbani nella zona sono come letti di un fiume: l’acqua resta alta, le auto parcheggiate in alcuni casi sono appena visibili, in molti hanno lasciato le loro case e l’appello delle autorità per i residenti è, dove possibile, di lasciare la zona costiera e trasferirsi temporaneamente nell’entroterra

Fonte: www.rainews.it/


22 Ottobre 2015

Il Consiglio supremo della Difesa lancia l’allarme: “La sicurezza è in rapido deterioramento”. E alza l’allerta terrorismo

“L’Italia opera in seno alla Comunità Internazionale, con tutte le capacità di cui dispone, per la pacificazione e la stabilizzazione della Libia – avverte – nello stesso tempo, per concorrere alla sconfitta dell’offensiva terroristica nei diversi teatri di crisi in cui essa si sviluppa e dai quali minaccia di investire il nostro stesso Paese”.

Al termine del Consiglio Supremo di Difesa, che ha preso in esame le relazioni dei ministri degli Esteri e della Difesa, il Quirinale ha osservato “un quadro delle relazioni internazionali e della sicurezza in rapido e sensibile deterioramento in aree molto prossime all’Italia e all’Europa”. A preoccupare sono, soprattutto, “la perdurante offensivaDaesh, il moltiplicarsi dei conflitti e l’instabilità nella regione mediterranea e nel vicino oriente, le crescenti ondate migratorie, nonchè le difficoltà incontrate dalla Comunità Internazionale nella gestione delle crisi caratterizzino un quadro delle relazioni internazionali e della sicurezza in rapido e sensibile deterioramento in aree molto prossime all’Italia e all’Europa”. Per far fronte alle nuove sfide occorre, quindi, che lo“strumento militare” si riorganizzi. “La riorganizzazione delle Forze Armate riveste grande importanza e urgenza per il nostro Paese”, ha avvertito il Quirinale chiedendo “scelte chiare sul piano tecnico e organizzativo”. Ricordando che le risorse per la sicurezza e la difesa sono “produttive” per il Paese, solo se “impiegate con intelligenza e pragmatismo per prevenire prima ancora che per reagire”, ha chiesto di concentrarsi, con realismo, “sulle esigenze di più immediato e diretto interesse per la sicurezza nazionale”

La preoccupazione che è emersa oggi al Colle è quella di un ritardo nelle misure da prendere soprattutto in vista dell’avvio del Giubileo, evento che non si può e non si deve sottovalutare nelle dimensioni e nei rischi. È in questa chiave che si legge un passaggio della nota finale della riunione quando si sottolinea come sia «necessario che gli sforzi siano concentrati sulle esigenze di più immediato e diretto interesse per la sicurezza nazionale, con realismo». Grande prudenza anche sulle missioni internazionali. La decisione sul rinnovo dell’impegno italiano in Afghanistan, confermano le stesse fonti, è stata rinviata al prossimo vertice della Nato di fine Novembre in Turchia dove si farà il punto con gli alleati. Ma se la premessa è che «l’Italia opera in seno alla Comunità Internazionale, con tutte le capacità di cui dispone», la parola d’ordine è pragmatismo e nessuna fuga in avanti. Il no ad «atti unilaterali» esce confermato da questo Consiglio Supremo di Difesa.

Fonte:www.ilgiornale.it/


22 Febbraio 2014

Minaccia “moderata”, legata alle Olimpiadi di Sochi

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http://www.tmnews.it/web/sezioni/video/allarme-usa-per-possibili-attentati-aerei-con-scarpe-bomba–20140220_video_15032868.shtml

New York, 20 feb. (TMNews) – Il Department of Homeland Securityamericano (Dhs) ha emanato un’allerta alle compagnie aeree peruna potenziale minaccia alla sicurezza sui voli. Ifunzionari americani ritengono possibili, sulla base di recentirapporti di intelligence, attacchi ad aerei passeggeritramite l’uso di esplosivi nascosti nelle scarpe.Le compagnie aeree sono dunque tenute a prestare particolareattenzione alle scarpe dei propri passeggeri, i quali potrebberosubire maggiori controlli attraverso perquisizioni e l’uso dibody scanner. L’allerta esorta anche le compagnie aeree a dotareil personale responsabile dei controlli di tamponi per ilrilevamento di esplosivi e usarli per le scarpe indossate daipasseggeri o trasportate nei loro bagagli a mano. Particolareattenzione deve essere dedicata ai voli che provengonodall’estero.I funzionari spiegano che la minaccia non è mirata a una particolare compagnia aerea, o Paese; l’allerta non fa riferimento nemmeno a un periodo di tempo particolare: non ci sono nemmeno indicazioni riguardo a possibili specifici complotti. Il livello d’allerta è stato definito comunque “moderato”. La minaccia – secondo gli ufficiali – è correlata alle Olimpiadi di Sochi.

Fonte:www.tmnews.it


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