Mosca

29 Settembre 2016

Le notizie di un pericoloso avvicinamento di tre aerei militari russi ad un aereo passeggeri sono solo il frutto della fantasia dell’Islanda; i Tu-160 volavano in conformità con le norme internazionali. Lo ha dichiarato il portavoce ufficiale del Ministero della difesa russo, generale Igor Konashenkov

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In precedenza i media avevano riferito, citando i piloti islandesi, che il 22 settembre due bombardieri russi Tu-22M 22 si erano pericolosamente avvicinati ad un aereo di linea in volo da Reykjavik a Stoccolma. Più tardi, il ministro degli esteri islandese precisato che si trattava di tre bombardieri Tu-160.

“Le informazioni dei piloti islandesi e dei diplomatici sul presunto avvicinamento pericoloso di alcuni aerei russi ad un aereo passeggeri sul Mare di Norvegia non sono altro che il frutto della loro fantasia personale” ha detto Konashenkov.

“L’infondatezza delle accuse è confermata dalla confusione nelle dichiarazioni di diplomatici e piloti sul tipo e la quantità dei presunti aerei russi avvistati.

Dello scopo di tali affermazioni abbiamo parlato più di una volta: sfruttare ogni opportunità per iniettare russofobia in Europa” ha aggiunto. Secondo Konashenkov, il 22 settembre i bombardieri russi Tu-160 erano impegnati nel pattugliamento della parte nord-orientale dell’Oceano Atlantico.

Fonte: it.sputniknews.com


30 Maggio 2016

Difesa russa accusa: ha incrociato rotta di un Klm e uno Swiss

Mosca, 26 mag. (askanews) – La Russia accusa gli Stati Uniti per il volo di un aereo spia con trasponder spento, e per la conseguente creazione di un pericolo di collisione con aerei civili.

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In questo caso della compagnia aerea Swiss e Klm. Secondo il rappresentante ufficiale del ministero russo della Difesa, il generale Igor Konashenkov, “il 22 maggio 2016 un aereo da ricognizione RC-135 della US Air Force, partito dalla base aerea di Kadena (Giappone) ha compiuto un volo di ricognizione nel Mare del Giappone al confine con la Federazione Russa.

“Il volo è stato effettuato a quota 10 mila metri senza il transponder in dotazione acceso.”

Quando si avvicina il confine di Stato della Federazione Russa, un aereo da ricognizione RC-135 ha iniziato a intersecarsi con percorsi di aerei internazionali” in particolare, “due aerei passeggeri KLM Dutch Airlines (Tokio-Amsterdam) e lo svizzero SWISS (Tokio-Zurigo) “.

Secondo il generale questo costituisce un “vera e propria minaccia di collisione con gli aerei passeggeri, che potrebbe portare a conseguenze catastrofiche”.

In particolare l’equipaggio della società svizzera SWISS si è rivolto al centro regionale di controllo del traffico aereo regionale di Vladivostok, dopo aver osservato un quadrimotore turbogetto di origine sconosciuta muoversi in rotta di collisione”.

Per evitare il peggio e “impedire la vicinanza pericolosa di aerei passeggeri con aerei da ricognizione, i radaristi russi hanno chiesto di abbassare la quota” ai velivoli civili.

In base alle parole di Konashenkov, voli di “aerei da ricognizione americani e, in particolare, gli RC-135 ai confini orientali della Federazione russa, non sono insoliti e sono effettuati quasi ogni giorno”.

Tuttavia “manovre lungo le vie aeree” civili” rappresentano una “minaccia”.

Come già comunicato il Ministero della Difesa russo ha invitato l’attache della Difesa presso l’Ambasciata degli Stati Uniti nella Federazione Russa.

Il Ministero della Difesa russo ha richiamato l’attenzione sulla necessità di adottare misure per evitare il ripetersi di tali situazioni durante voli di aerei da ricognizione Usa, vicino al confine con la Russia.

Fonte:www.askanews.it/


1 Febbraio 2016

Assieme agli SU-35s, la Russia impiega a Latakia batterie di missili. Il ministero della Difesa russo: la scorsa settimana 468 raid contro 1.350 obiettivi.

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La Russia ha dispiegato una grande quantità di aerei da guerra e di batterie missilistiche a Latakia, in Siria. Lo rivelano alcune fotografie satellitari del Fisher Institute israeliano. Negli scatti, in particolare, si possono vedere batterie di missili S-400 e accanto sistemi missilistici SA-22. Sulle piste anche 30 aerei da combattimento. Il ministero della Difesa russo ha confermato di aver dislocato in Siria i nuovissimi jet SU-35s.

Il ministero ha fatto anche sapere che l’impiego dei bombardieri a lungo raggio ha impedito ai jihadisti di “assaltare” l’area di Deir ez-Zor, e che la scorsa settimana i jet russi hanno condotto 468 raid in Siria attaccando 1.350 obiettivi dei terroristi in otto province, inclusi 23 “importanti” obiettivi proprio nei pressi della cittadina assediata di Deir ez-Zor, dove a gennaio sono stati consegnati aiuti umanitari pari a 200 tonnellate.

L’aviazione militare russa, ha proseguito il ministero, ha anchedistrutto scorte di prodotti petroliferi appartenenti al gruppo Jaish al-Islam (Esercito dell’Islam) in Siria.

Intanto, proprio nella provincia di Latakia, più di 3mila turcomanni e arabi sono fuggiti entrando in Turchia a causa dell’avanzata delle forze filo-governative. Un funzionario turcomanno ha previsto che altre migliaia di siriani fuggiranno, perché i campi che ospitano i turcomanni a Yamani vengono evacuati a causa dell’avanzata delle forze di Damasco sostenute dai raid aerei russi.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it/


5 Gennaio 2016

Roma, Italia – Il ripristino dal 10 gennaio, se l’Egitto accetterà il controllo russo nei suoi aeroporti.

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Il 31 ottobre scorso la Federazione russa sospese tutti i collegamenti aerei con l’Egitto. La decisione fu presa immediatamente dopo l’attentato terroristico all’aereo A-321 di Metrojet che costò la vita a 224 passeggeri russi. L’esplosione fu causata da un ordigno presente a bordo del velivolo, mentre questo sorvolava le montagne del Sinai. A rivendicare l’attentato fu l’Isis, che aveva diffuso sul web l’immagine di una lattina, di un detonatore e di un apparato elettronico: secondo i terroristi quella del congegno che provocò l’esplosione. Non basta la rivendicazione degli estremisti islamici però per dissipare i dubbi riguardo alla vera matrice dell’attentato; ricerche ed indagini sono ancora in corso.
Entrambi i Paesi comunque stanno negoziando per la riapertura delle tratte aereea, prevista con tutta probabilità per il prossimo 10 gennaio. A ritenere opportuna la ripresa dei collegamenti era stato il vice del primo ministro russo, Arkadij Dvorkovich, il quale aveva sottolineato il fatto che le perdite economiche subite dal settore non potevano essere sottovalutate. Il viceministro dei trasporti russi Valerj Okulov ha però posto una riserva al raggiungimento del compromesso: la partecipazione russa nella fase dei controlli aeroportuali in Egitto. La condizione posta in essere dal governo della Federazione è ancora in attesa di una risposta da parte delle autorità egiziane.

 

Fonte:www.avionews.it/


10 Dicembre 2015

Perché il Pentagono, che ha tutte le informazioni, non parla di questi quattro aerei della coalizione che guida?

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Quattro aerei da guerra della cosiddetta “coalizione occidentale” contro l’Isis sono stati avvistati nelle vicinanze della città siriana di Deir ez Zor, vicino al luogo dell’attentato contro le truppe siriane, il 6 dicembre scorso. Lo ha detto il portavoce del Ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Questo nonostante il Pentagono preferisca non parlare della presenza di questi aerei nella zona.

Secondo lo Stato Maggiore siriano, l’attacco del 6 dicembre ha provocato 4 morti e 12 feriti, con la distruzione di tre veicoli da combattimento di fanteria e di quattro veicoli equipaggiati con mitragliatrici pesanti. Damasco dichiara che l’attacco aereo contro le posizioni dei suoi soldati è stata condotta dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti.

La Reuters, citando le solite fonti che vogliono restare anonime del Pentagono, ha scritto della possibile partecipazione di aerei russi nell’attacco aereo sulle posizioni delle truppe del governo siriano in ez Zor Deir il 6 dicembre.

Konashenkov ha escluso che le forze aeree russe fossero in zona al momento dell’attacco. Secondo il portavoce del ministero russo, tutte le operazioni di aerei russi sono coordinati con il siriano Stato Maggiore. Inoltre, secondo il memorandum, le forze russe comunicano ai rappresentanti della US Air Force in diretta ogni operazione, la quota di volo e le vie tracciate nel cielo siriano.

Nel frattempo, il Pentagono ha riconosciuto che, al momento dell’attacco un aereo americano ha sorvolato l’area, ma il suo obiettivo era a circa 55 chilometri dalla scena dell’attacco. Tuttavia, nei cieli di Deir ez Zor c’erano anche quattro jet da combattimento di due paesi della coalizione a guida Stati Uniti. “Se non sono coinvolti in questo attacco, perché i rappresentanti del Pentagono, così come i leader della coalizione contro lo Stato islamico, non parlano della presenza il 6 dicembre di aeromobili dei suoi alleati nei pressi di Deir ez Zor? “, ha chiesto il portavoce del ministero.

Konashenkov ritiene che sia una scelta delle autorità statunitensi non parlare della presenza di aerei alleati, perché le forze della coalizione hanno tutte le informazioni sugli obiettivi dello Stato islamico.

“Dopo l’attacco turco contro il bombardiere russo Su-24, alcuni media stranieri hanno tentato di distrarre il pubblico dalla tragedia con diverse voci. Inizialmente, un giornale kuwaitiano ha anche pubblicato informazioni su Reuters di una costruzione in corso di una nuova base aerea russa vicino Shayrat “, ha concluso Konashenkov. Tuttavia, Mosca non ha lo scopo di costruire nuove basi supplementari in Siria poiché non è necessario. “Dalla base aerea Jmeimim, dove si trova il comando dell’aviazione russa, ci vogliono solo 30-40 minuti di volo per raggiungere qualsiasi parte del paese. Di conseguenza, non vi è alcuna necessità operativa di distribuire basi aeree aggiuntive nel territorio della Siria “, ha detto il portavoce.

Fonte:www.lantidiplomatico.it/


22 Ottobre 2015

Russia incrocio aerei in volo  Parigi convoca ambasciatore Mosca

(AGI) – Parigi, 20 ott. – Meno di 24 ore dopo le accuse russe sul presunto incrocio “a distanza pericolosamente ravvicinata” tra un presunto caccia francese e l’aereo che stava portando in Svizzera una delegazione della Duma guidata dal suo capo Serghei Naryshkin, l’ambasciatore di Russia a Parigi e’ stato convocato al ministero degli Esteri del Paese ospite per ricevere a sua volta una formale nota di protesta.

Il jet, che secondo la Russia avrebbe sfiorato il velivolo di Naryshkin, era infatti un F-18 dell’Aviazione elvetica e nulla aveva a che vedere con la Francia. Secondo quanto riferito dal portavoce ministeriale Romain Nadal il diplomatico russo, Alexander Orlov, e’ stato ricevuto dal segretario generale del dicastero, Romain Nadal, il quale gli ha espresso “la ferma condanna” dell’analoga convocazione notificata ieri all’ambasciatore francese a Mosca, Jean-Maurice Ripert, “sulla base di informazioni inesatte e false”. A ricevere Ripert era stato il vice ministro Alexei Meshkov, gia’ rappresentante della Federazione in Italia fino al novembre 2012, che gli aveva chiesto “spiegazioni”.

L’equivoco con ogni probabilita’ e’ scaturito dal fatto che l’episodio si e’ verificato nello spazio aereo francese, ma a ridosso di quello svizzero: la delegazione russa era diretta a Ginevra per partecipare ai lavori della 133ma Assemblea dell’Unione Interparlamentare, e l’aeroporto locale si trova proprio a ridosso del confine.

 Le autorita’ elvetiche hanno nel frattempo promesso di fornire “al piu’ presto chiarimenti” al Cremlino. La vicenda conferma il clima di tensione in atto tra Mosca e la Nato, acuito da diversi episodi di supposti sconfinamenti aerei russi, sullo sfondo del conflitto in Ucraina e, da ultimo, dell’intervento militare della Russia in Siria al fianco del regime di Bashar al-Assad, suo alleato storico. Per di piu’ Naryshkin, molto vicino al presidente Vladimir Putin, figura sulle ‘liste nere’ tanto dell’Alleanza Atlantica quanto dell’Unione Europea per il suo aperto appoggio ai ribelli separatisti del Donbass e all’annessione della Crimea. (AGI) .

Fonte:www.agi.it/


10 Novembre 2013

La 25enne premiata a Mosca: in gara con lei c’erano 85 ragazze da tutto il mondo.

La presentatrice televisiva venezuelana Gabriela Isler, 25 anni, è la nuova Miss Universo. La giovane si è aggiudicata la fascia più ambita del concorso che si è tenuto per la prima volta a Mosca, organizzato da Donald Trump.

Le concorrenti in gara alla Crocus City Hall erano 86. In giuria c’era anche il cantante degli Aerosmith, Steve Tyler.

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http://www.tgcom24.mediaset.it/people/2013/notizia/eletta-miss-universo-e-venezuelana_2008615.shtml

Il presentatore, l’americano Thomas Roberts, ha dedicato la cerimonia alle vittime del ciclone nelle Filippine.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it


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